Ultima modifica 27.02.2020

Generalità

La paralisi di Bell è una paralisi facciale, determinata da una disfunzione del VII nervo cranico. La condizione si traduce in debolezza muscolare o paralisi in un lato del volto.
Le cause della paralisi di Bell non sono sempre note, ma la maggior parte dei casi risulta da un'infiammazione del nervo faciale, probabilmente correlata ad un'infezione virale.
Paralisi di BellIl coinvolgimento del VII nervo cranico (o nervo faciale) può essere dedotto dall'incapacità di controllare i muscoli facciali del lato colpito e dalla perdita della sensibilità gustativa a livello dei due terzi anteriori della lingua. I cambiamenti causati dalla paralisi di Bell influenzano in modo evidente l'aspetto del viso, compreso il modo di sorridere o di chiudere le palpebre. Fortunatamente, in molti casi, il disturbo è autolimitante e si risolve entro poche settimane o mesi; inoltre, il processo di recupero può essere accelerato da un precoce trattamento con corticosteroidi e farmaci antivirali.

Cause

La paralisi di Bell risulta da un'infiammazione o da una compressione del VII nervo cranico. L'esatta causa non è sempre chiara, ma la condizione è spesso correlata ad un'infezione virale. Quando un virus infetta il corpo, infatti, può provocare l'infiammazione del nervo faciale, che controlla i muscoli del viso su un lato del volto. Come reazione, il processo flogistico può causare gonfiore lungo il decorso delle fibre nervose ed ischemia. In alcuni casi, può manifestarsi un danno limitato alla sola guaina mielinica. I virus che sono stati collegati alla paralisi di Bell includono: Herpes simplex, Herpes zoster (che causa varicella e fuoco di Sant'Antonio) e virus di Epstein-Barr (mononucleosi).
Altre condizioni che possono causare paralisi di Bell includono:

La paralisi di Bell può colpire chiunque, ma si verifica soprattutto nelle persone di 15-60 anni ed è più diffusa tra i soggetti diabetici e le donne in gravidanza, soprattutto durante il terzo trimestre di gestazione, o nella prima settimana dopo il parto.


Per approfondire: Paralisi di Bell - Cause e Sintomi

Sintomi

La paralisi di Bell è caratterizzata dall'indebolimento o dalla paralisi dei muscoli facciali, su un lato del volto. In rari casi, il disturbo colpisce entrambi i lati della faccia. I sintomi della paralisi di Bell si sviluppano rapidamente e raggiungono il loro picco entro 48 ore, portando ad una significativa distorsione del volto. L'entità della condizione può variare da un lieve intorpidimento del viso alla totale paralisi.
I sintomi della paralisi di Bell possono includere:

Nella maggior parte dei casi, i sintomi iniziano a migliorare entro due o tre settimane.
La paralisi di Bell non è il risultato di un ictus o di un attacco ischemico transitorio (TIA). Se si verifica una forma bilaterale di paralisi facciale o se qualsiasi altra parte del corpo è paralizzata, debole o insensibile, è importante che la condizione sia valutata dal medico, per escludere altre possibili cause.

Complicazioni

Possibili complicazioni della paralisi di Bell possono comprendere:

  • Ulcera corneale (a causa di eccessiva secchezza dell'occhio o abrasione della cornea);
  • Danni irreversibili al nervo faciale;
  • Contrazioni involontarie o spasmi nei muscoli del viso (sincinesia).

Diagnosi

La diagnosi è formulata sulla base della presentazione clinica, tra cui un aspetto del viso distorto e l'incapacità di muovere i muscoli nella parte coinvolta, e richiede l'esclusione di altre possibili cause di paralisi facciale. Generalmente, un medico esamina l'individuo per i sintomi della paralisi superiore e inferiore del viso. In molti casi, questa debolezza è limitata ad un lato del volto ed è occasionalmente isolata alla fronte, alla palpebra o alla bocca. Gli esami del sangue possono essere utili nella diagnosi di altri problemi di salute concomitanti, come il diabete e alcuni tipi di infezioni. La sarcoidosi e la malattia di Lyme tendono a causare vari altri segni clinici, oltre alla paralisi facciale. Il percorso diagnostico può prevedere una risonanza magnetica (MRI) od una tomografia computerizzata (CT) del viso, necessarie per indagare eventuali cause strutturali responsabili di pressioni sul nervo faciale, come un tumore od una frattura del cranio. L'elettromiografia (EMG) può confermare la presenza di lesioni nervose e, in caso affermativo, determinare la gravità e la misura del coinvolgimento del VII nervo cranico. L'EMG misura l'attività elettrica di un muscolo in risposta alla stimolazione e la velocità di conduzione degli impulsi elettrici lungo il decorso di una fibra nervosa.

Trattamento

La paralisi di Bell colpisce ogni individuo in modo diverso. Alcuni casi sono lievi e non richiedono trattamento; per altri, la terapia può includere farmaci e altre opzioni per accelerare il recupero. Se viene riscontrata una causa ovvia, come nel caso di un'infezione, il trattamento diretto può essere utile.
I farmaci comunemente usati per trattare la paralisi di Bell includono:

  • I corticosteroidi, come il prednisone, utilizzati per ridurre l'infiammazione e il gonfiore, sono efficaci nella gestione della paralisi di Bell. Alcuni medici possono raccomandare un trattamento precoce (entro 72 ore dall'insorgenza dei sintomi) per migliorare la possibilità di un pieno recupero.
  • I farmaci antivirali, quali aciclovir o valaciclovir, usati per combattere le infezioni virali da herpes, possono arrestare la progressione dell'infezione virale e abbreviare il decorso della malattia.
  • Il dolore può essere trattato con analgesici, come l'aspirina, l'acetaminofene e l'ibuprofene.

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Paralisi Facciale


Un altro fattore importante nel trattamento è la protezione degli occhi. La paralisi di Bell può interrompere la naturale capacità di ammiccare, lasciando l'occhio esposto ad irritazione. Pertanto, è importante mantenere l'occhio umido e proteggerlo da eventuali lesioni. Il trattamento più comune comprende l'instillazione di colliri lubrificanti o lacrime artificiali, durante il giorno, e l'applicazione di un unguento prima del riposo notturno. L'occhio può essere protetto con occhiali protettivi o un patch, se non è possibile chiudere completamente le palpebre.

La terapia fisica, per stimolare il VII nervo cranico e aiutare a mantenere il tono muscolare, può essere utile per alcuni pazienti. Massaggi e alcuni esercizi possono aiutare a prevenire le contratture permanenti dei muscoli paralizzati. Il calore umido applicato al lato del viso interessato, più volte al giorno, può aiutare a ridurre il dolore.

In generale, la chirurgia di decompressione, applicata per alleviare la pressione sul nervo, è controversa ed è raramente raccomandata per la paralisi di Bell. In rare occasioni, la chirurgia estetica può essere necessaria per correggere qualche danno permanente, come un ectropion o la deformazione della bocca.
La prognosi dei pazienti con paralisi di Bell è generalmente molto buona. La gravità del danno al VII nervo cranico determina l'entità del recupero. Con o senza trattamento, la maggior parte delle persone inizia a migliorare entro 2 settimane, dopo l'esordio iniziale dei sintomi, e guarisce completamente, recuperando la normale funzione, entro 3-6 mesi. Per alcuni, tuttavia, i sintomi possono durare più a lungo o non scomparire mai completamente. In rari casi, la paralisi di Bell può ripresentarsi sullo stesso lato o su quello opposto del viso.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici