
Generalità
L'organo del Corti è l'insieme di cellule specializzate dell'orecchio interno, deputato a trasformare l'informazione acustica in impulso nervoso.

L'organo del Corti è fondamentale al processo di percezione dei suoni: senza la sua opera di trasformazione, infatti, il cervello non potrebbe comprendere il significato delle onde acustiche e non avvertirebbe alcun tipo di fenomeno sonoro.
L'organo del Corti si compone di 16.000-20.000 cellule sensoriali (o cellule ciliate) e una quota non precisata di cellule di sostegno; inoltre, comprende anche altri tre elementi: la membrana basilare, il solco spirale interno e la membrana tettoria.
L'organo del Corti si attiva quando le onde acustiche causano la vibrazione della finestra rotonda: questo evento, infatti, causa una serie di cambiamenti interni alla coclea, che stimolano le cellule sensoriali a generare un impulso nervoso rappresentativo dell'informazione acustico, destinato a raggiungere il cervello.
Anatomia dell’Orecchio Interno: un breve ripasso
L'orecchio interno è la porzione più profonda (o mediale) dell'orecchio, preceduto dall'orecchio medio (porzione intermedia) e ancora prima dall'orecchio esterno (porzione più laterale).
In un cavità dell'osso temporale denominata labirinto osseo, l'orecchio interno ospita due strutture molto particolari: l'apparato vestibolare e la coclea; conosciuti nel loro insieme come labirinto membranoso, apparato vestibolare e coclea sono, rispettivamente, l'organo dell'equilibrio e l'organo deputato a convertire l'informazione acustica in impulso nervoso (così che possa essere decifrabile dal cervello umano).
Cos'è
Cos'è l'Organo del Corti?
L'organo del Corti, od organo di Corti, è il raggruppamento di cellule della coclea che tramuta l'informazione acustica in impulsi nervosi, in modo da renderla comprensibile al cervello umano.
L'organo del Corti è un elemento dell'orecchio interno fondamentale al processo di percezione dei suoni: senza di esso, infatti, il cervello non potrebbe comprendere il significato delle onde acustiche e non avvertirebbe alcun tipo di fenomeno sonoro.
Origine del nome
L'organo del Corti deve il proprio nome ad Alfonso Giacomo Gaspare Corti (1822-1876), l'anatomista italiano che detiene il merito di averlo scoperto e descritto per primo nel lontano 1851.
Sede
Per capire dove risiede esattamente l'organo del Corti, è doveroso rivedere a grandi linee l'anatomia della coclea:
- Posta al di sotto dell'apparato vestibolare, la coclea (o chiocciola) è la struttura a spirale, deputata a tradurre le onde acustiche in impulsi nervosi, così che il cervello umano sia in grado di interpretarle.
- La coclea racchiude al proprio interno tre distinti compartimenti (o camere): la scala vestibolare (o dotto vestibolare), in posizione superiore, la scala timpanica (o dotto timpanica), in posizione inferiore, e la scala media (o dotto cocleare), in posizione intermedia.
Lo sapevi che...
Se non fosse avvolta a spirale, la coclea umana sarebbe lunga 33 millimetri, nella donna, e 34 millimetri, nell'uomo.
Dove Si Trova l’Organo del Corti?

L'organo del Corti si trova all'interno della scala media (o dotto cocleare) della coclea, tra la scala vestibolare (superiormente) e la scala timpanica (inferiormente).
All'interno della scala media della coclea, l'organo del Corti si estende su una struttura simile alla corda di uno strumento musicale, struttura il cui nome è membrana basilare; in questa posizione, confina con il cosiddetto solco spirale interno, medialmente, e la cosiddetta membrana tectoria, supero-medialmente.
L'organo del Corti è immerso in un fluido ricco di ioni potassio, chiamato endolinfa, il quale – come si vedrà successivamente – partecipa in modo determinante alle sue funzioni.
Per approfondire: Endolinfa: Cos'è e Quali Funzioni haStruttura
Struttura dell’Organo del Corti

L'organo del Corti si compone di 16.000-20.000 cellule sensoriali (o cellule ciliate) e una quota ancora non precisata di cellule di sostegno; entrambe queste linee cellulari sono adese, con disposizione longitudinale (cioè nel senso della lunghezza), alla membrana basilare, una componente a tutti gli effetti dell'organo del Corti.
Oltre alle popolazioni cellulari suddette e alla membrana basilare, partecipano alla struttura dell'organo del Corti anche il già citato solco spirale interno e la già citata membrana tectoria.
Cellule di Sostegno dell’Organo del Corti
Come suggerisce il nome, le cellule di sostegno dell'organo del Corti sono le cellule che fanno da supporto alle cellule sensoriali.
Esistono 4 tipi di cellule di sostegno:
- I pilastri di Corti,
- Le cellule di Deiters,
- Le cellule di Hensen e
- Le cellule di Claudius.
Cellule Sensoriali dell’Organo del Corti
Le cellule sensoriali (o cellule ciliate) dell'organo del Corti sono gli elementi cellulari protagonisti della conversione dell'informazione acustica in impulsi nervosi; in altre parole, sono le cellule funzionali dell'organo del Corti.
Esistono due tipologie di cellule sensoriali:
- Le cellule acustiche interne (o cellule ciliate interne) e
- Le cellule acustiche esterne (o cellule ciliate esterne).
Sulla superficie opposta a quella con cui aderiscono alla membrana basilare, tutte le cellule sensoriali (quindi sia le acustiche interne che le acustiche esterne) sono fornite di brevi prolungamenti affusolati, il cui nome più corretto è stereociglia ma possono definirsi anche con l'appellativo di ciglia; è per la presenza delle stereociglia che le cellule sensoriali dell'organo del Corti sono note anche come cellule ciliate.
Cellule Acustiche Interne
Le cellule ciliate interne sono in media 3.500 unità, disposte in un'unica fila internamente ai pilastri di Corti.
Queste cellule sensoriali hanno forma cilindrica e una sezione trasversale ellittica, e possiedono, in posizione apicale, una ventina di stereociglia dislocate a V o a U.
Cellule Acustiche Esterne
Le cellule ciliate esterne sono tra le 13.000 e le 15.000 unità, distribuite in 3 file distinte nei caratteristici incavi derivanti dalle cellule di Deiters.
Queste cellule sensoriali presentano forma cilindrica e una sezione trasversale circolare, e sono dotate, sul margine apicale, di circa 60-100 stereociglia disposte a V o a U.
Lo sapevi che…
La precisa quantità e disposizione delle stereociglia presenti nelle cellule sensoriali dell'organo del Corti rappresentano un argomento ancora oggetto di numerosi studi scientifici.
Vascolarizzazione
A rifornire l'organo del Corti di sangue ossigenato è l'arteria cocleare propria; l'arteria cocleare propria è una derivazione (o branca) dell'arteria cocleare comune, la quale è a sua volta una diramazione dell'arteria labirintica.
A occuparsi, invece, del drenaggio di sangue povero di ossigeno dall'organo del Corti è una serie di tributarie della vena uditiva interna.
Funzione
Funzioni dell’Organo del Corti
Tramite le sue cellule sensoriali, l'organo del Corti ha il compito di tradurre le onde acustiche in impulsi nervosi destinati a raggiungere il lobo temporale del cervello, per l'elaborazione e l'interpretazione finale dei suoni.
Senza il passaggio per l'organo del Corti, l'informazione acustica sarebbe qualcosa di indecifrabile per il cervello umano; ciò spiega perché, in presenza di una compromissione delle cellule sensoriali dell'organo del Corti, si assiste a una forma di sordità.
Come l’Organo del Corti partecipa alla Funzione Uditiva
Per capire appieno come l'organo del Corti prenda parte alla funzione uditiva è doveroso rivedere cosa capita prima che l'informazione acustica giunga alla coclea:
- Le onde acustiche entrano nell'orecchio tramite l'apertura presente sul padiglione auricolare; il passaggio attraverso quest'ultimo ha, sulle onde acustiche, un primo effetto amplificatore.
- Varcato il padiglione auricolare, le onde acustiche passano per il cosiddetto condotto uditivo esterno, fino a raggiungere il timpano (o membrana timpanica).
- Quando le onde acustiche pervengono al timpano, quest'ultimo comincia a vibrare; le vibrazioni del timpano innescano i cosiddetti tre ossicini (martello, incudine e staffa), i quali si attivano in sequenza.
- Il movimento dei tre ossicini trasporta l'informazione acustica alla finestra ovale e alla finestra rotonda, le quali sono due membrane molto simili al timpano.
- Nel momento in cui sono raggiunte dalle onde acustiche, la finestra ovale e la finestra rotonda cominciano a vibrare; è da segnalare che durante il tragitto dal timpano alla finestra rotonda, l'informazione acustica subisce una seconda importante amplificazione.
- Le vibrazioni della finestra rotonda rappresentano la tappa immediatamente precedente all'attivazione della coclea e dell'organo del Corti in essa contenuto.
Come preannunciato, l'organo del Corti entra in scena nel processo di percezione dei suoni, dopo che le onde acustiche sono giunte alla finestra rotonda e ne hanno indotto la vibrazione.
Quando la finestra rotonda vibra, infatti, accade che:
- La perilinfa contenuta nella scala vestibolare e nella scala timpanica della coclea comincia a muoversi (N.B: la perilinfa è un fluido extracellulare dell'orecchio interno diverso dall'endolinfa);
- Lo spostamento di tale perilinfa genera una sorta di onda d'urto che mette in movimento la membrana basilare su cui aderiscono le cellule ciliate dell'organo del Corti;
- I movimenti della membrana basilare, supportati dalla presenza della membrana tectoria, si ripercuotono sulle cellule sensoriali dell'organo del Corti, provocando lo sventolio delle stereociglia presenti sulla superficie apicale;
- Lo sventolio delle stereociglia comporta l'interazione delle cellule sensoriali con l'endolinfa che le circonda;
- L'interazione tra endolinfa e cellule sensoriali produce un impulso nervoso rappresentativo dell'informazione acustica che ha innescato l'intero processo fin qui descritto;
- Quando le cellule sensoriali hanno preparato l'impulso nervoso, lo inviano al nervo cocleare, il quale provvederà a trasmetterlo al lobo temporale del cervello per l'interpretazione finale.
Ruolo delle Cellule Ciliate Interne ed Esterne
Diversi studi scientifici hanno chiarito che, mentre le cellule ciliate interne sono le vere artefici della conversione dell'informazione acustica in impulsi nervosi, le cellule ciliate esterne provvedono specificatamente ad amplificare il movimento della membrana basilare (e conseguentemente delle stereociglia) indotto da suoni a bassa intensità.
Lo sapevi che…
Le cellule ciliate esterne amplificano il movimento della membrana basilare servendosi di proteine motrici note come prestine.
Fisiologia dell’Organo del Corti

Lo sventolio delle stereociglia indotto dal movimento della membrana basilare (movimento che dipende, a sua volta, dallo spostamento della perilinfa) induce l'apertura di numerosi canali cationici posti sulla membrana plasmatica delle cellule ciliate; l'apertura di questi canali cationici, associata a un'importante differenza di potenziale elettrico tra l'ambiente intra- ed extracellulare, innesca l'ingresso nelle stesse cellule ciliate degli ioni potassio (cationi K+) presenti nell'endolinfa; l'ingresso degli ioni potassio nelle cellule ciliate dell'organo del Corti cambia la carica elettrica presente in tali cellule e produce quel particolare fenomeno che i fisiologi chiamano potenziale d'azione; la creazione del potenziale d'azione stimola l'apertura dei canali voltaggio-dipendenti per il calcio interni alle cellule ciliate e, attraverso l'attività di tali canali, promuove il rilascio extracellulare (cioè al di fuori delle cellule) del neurotrasmettitore glutammato; il glutammato liberato dalle cellule ciliate va a interagire con le adiacenti cellule nervose del nervo cocleare, le quali generano un segnale destinato a raggiungere il cervello.
Lo sapevi che…
Quando i canali cationici si aprono, a stimolare il trasferimento degli ioni potassio dall'endolinfa alle cellule ciliate sono la forte carica negativa presente all'interno di quest'ultima, combinata alla carica positiva degli stessi ioni potassio e della stessa endolinfa.
La differenza di potenziale elettrico tra endolinfa e cellule ciliate, quindi, è una condizione fondamentale per innescare la traduzione dell'informazione acustica in impulso nervoso.
Patologie
Organo del Corti e Perdita dell’Udito

Il danneggiamento dell'organo del Corti – per l'esattezza delle sue cellule ciliate – è causa di ipoacusia neurosensoriale; l'ipoacusia neurosensoriale è la forma più diffusa di perdita dell'udito nell'essere umano.
Nella maggior parte dei casi, il danneggiamento dell'organo del Corti e la conseguente ipoacusia neurosensoriale sono conseguenza di un'eccessiva esposizione ai rumori troppo forti; più raramente, dipendono dall'impiego di farmaci ototossici (ossia tossici per l'orecchio).
Una volta che le sue cellule ciliate si sono danneggiate, l'organo del Corti è irrimediabilmente compromesso: le suddette cellule ciliate, infatti, non godono della capacità di rigenerazione.
Attualmente, una valida soluzione alla perdita dell'udito dovuta al danneggiamento dell'organo del Corti è l'impianto cocleare; l'impianto cocleare è un dispositivo elettronico, tecnologicamente molto complesso, che è in grado di captare i suoni presenti nell'ambiente e convertirli in impulsi elettrici, sostituendosi di fatto alle cellule ciliate dell'organo del Corti.
Per approfondire: Impianto Cocleare: Cos'è, Come Funziona e Come si Installa