Orecchio Interno: Com'è Fatto e Come Funziona?

Orecchio Interno: Com'è Fatto e Come Funziona?
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'Orecchio Interno?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

L'orecchio interno è il compartimento più profondo dell'orecchio.

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Preceduto dall'orecchio medio e ancor prima dall'orecchio esterno, l'orecchio interno si occupa di ultimare il processo di percezione dei suoni e di garantire il senso dell'equilibrio, sia quando l'essere umano è fermo sia quando si muove.
L'orecchio interno consta di tre elementi principali: l'apparato vestibolare, che è l'organo deputato all'equilibrio, la coclea, che è la struttura preposta alla funzione uditiva, e il labirinto osseo, che è la cavità dell'osso temporale incaricata di contenere e proteggere i due elementi precedenti.
L'orecchio interno può essere oggetto di varie patologie, tra cui la labirintite e la sindrome di Ménière.

Cos’è l’Orecchio: un breve ripasso

L'orecchio è l'organo che permette la percezione dei suoni (organo dell'udito) e da cui dipende l'equilibro statico e dinamico del corpo.
Nell'essere umano così come in tutti gli altri mammiferi, l'orecchio è suddivisibile in tre compartimenti: l'orecchio esterno, l'orecchio medio e l'orecchio interno.
L'orecchio è una struttura anatomica molto complessa, che comprende porzioni di natura cartilaginea (es: padiglione auricolare), ossa (es: martello, incudine e staffa), muscoli (es: muscolo stapedio e muscolo tensore del timpano), nervi (es: nervo vestibolococleare), vasi sanguigni (es: arteria auricolare posteriore e anteriore ecc.), ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose.

Per approfondire: Orecchio: Come'è Fatto e Come Funziona

Cos'è l'Orecchio Interno?

L'orecchio interno è il compartimento più profondo dell'orecchio, preceduto dall'orecchio medio e ancor prima dall'orecchio esterno.
L'orecchio interno è la porzione di orecchio deputata a ultimare il processo di percezione dei suoni e a cui spetta il controllo del senso dell'equilibrio.

Orecchio Esterno ed Orecchio Medio

Come suggerisce il nome, l'orecchio esterno è la porzione più esterna dell'orecchio; esso si compone di padiglione auricolare, condotto uditivo esterno e superficie laterale del timpano.

L'orecchio medio, invece, è la porzione intermedia dell'orecchio; esso comprende il timpano, i tre ossicini (martello, incudine e staffa), la tromba di Eustachio, la finestra ovale e la finestra rotonda. 

Per approfondire: Orecchio Esterno: Anatomia, Funzione e Patologie Per approfondire: Orecchio Medio: Anatomia, Funzione e Patologie

Anatomia

L'orecchio interno si contraddistingue per tre elementi strutturali: l'apparato vestibolare, la coclea e il labirinto osseo.
Brevemente, l'apparato vestibolare è l'organo dell'equilibrio; la coclea è l'organo incaricato di ultimare il processo di percezione dei suoni; infine, il labirinto osseo è la rete di cavità dell'osso temporale deputata ad accogliere e proteggere i due precedenti elementi strutturali.

Prima di procedere con un'analisi più dettagliata dell'anatomia dell'orecchio interno, è da segnalare che, in anatomia, il complesso "apparato vestibolare-coclea" è detto labirinto membranoso o più semplicemente labirinto.

Labirinto Osseo: Cos'è

Il labirinto osseo è un insieme di cavità scavate nell'osso temporale, che si adattano alla particolare morfologia dell'apparato vestibolare e della coclea.

Sulla superficie che confina con l'apparato vestibolare e la coclea, il labirinto osseo presenta uno strato di periostio.

Apparato Vestibolare: Cos’è

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Struttura dell'orecchio interno specificatamente preposta al controllo dell'equilibrio, l'apparato vestibolare consta di due elementi: il vestibolo e i canali semicircolari.

  • Il vestibolo comprende due vescicole caratteristiche: una superiore, chiamata utricolo, e una inferiore, denominata sacculo.
    L'utricolo possiede forma allungata, è strettamente connesso alle ampolle dei canali semicircolari e comunica con la staffa, attraverso la finestra ovale (N.B: staffa e finestra ovale sono due elementi dell'orecchio medio).
    Il sacculo, invece, ha forma sferica ed è strettamente connesso alla coclea, la quale è situata inferiormente al vestibolo.
  • I canali semicircolari sono tre condotti ricurvi posizionati sopra il vestibolo; ciò vuol dire che costituiscono la porzione superiore dell'apparato vestibolare.
    Alla base di ciascun canale semicircolare c'è una piccola dilatazione, che prende il nome di ampolla.
    L'orientamento dei canali semicircolari è particolare; ogni canale, infatti, forma un angolo retto con ciascuno degli altri due.

All'interno dell'apparato vestibolare (quindi sia dentro il vestibolo, sia dentro i canali semicircolari), prendono posto, dispersi in un fluido denominato endolinfa, dei cristalli di calcio chiamati otoliti e delle cellule particolari fornite di ciglia, denominate cellule ciliate.

Come si vedrà più avanti, con il supporto all'endolinfa, gli otoliti e le cellule ciliate di vestibolo e canali semicircolari partecipano in modo determinante al meccanismo di regolazione dell'equilibrio.

Coclea: Cos’è

Simile a una chiocciola, la coclea è la struttura dell'orecchio interno specificatamente deputata alla percezione dei suoni.

Ripiena di endolinfa esattamente come l'apparato vestibolare, la coclea presenta al proprio interno tre aree distinte (o camere), chiamate scala vestibolare, scala timpanica e dotto cocleare; in una di queste aree, per la precisione nel dotto cocleare, ospita un elemento indispensabile al processo di percezione uditiva: l'organo del Corti.

La coclea confina con la finestra rotonda, lateralmente, e con l'utricolo del vestibolo, superiormente.

ORGANO DEL CORTI: COS'È?

L'organo del Corti è un raggruppamento di circa 20.000 cellule ciliate immerse nell'endolinfa del dotto cocleare.

Gli elementi cellulari che formano l'organo del Corti sono cellule specializzate, la cui interazione con l'endolinfa circostante rende possibile la percezione dei suoni.

Le cellule ciliate dell'organo del Corti sono sensibili ai rumori forti: un rumore molto intenso, infatti, potrebbe danneggiarle irrimediabilmente o addirittura distruggerle.
Una volta distrutte, le cellule ciliate dell'organo del Corti non si rigenerano.

Perilinfa ed Endolinfa nell'Orecchio Interno

All'interno così come all'esterno dell'apparato vestibolare e della coclea, circola un fluido caratteristico: il fluido esterno è la perilinfa, mentre il fluido interno è l'endolinfa.

Interponendosi tra il labirinto osseo e il labirinto membranoso (complesso apparato vestibolare-coclea), la perilinfa agisce da cuscinetto ammortizzante, che impedisce gli urti tra una delle strutture dell'orecchio interno e le pareti ossee circostanti. 

L'endolinfa, invece, gioca un ruolo fondamentale nel processo di percezione dei suoni e nei meccanismi di equilibrio.

Innervazione dell’Orecchio Interno

L'innervazione dell'orecchio interno spetta al nervo vestibolococleare (VIII nervo cranico).
Il nervo vestibolococleare è un'importante struttura nervosa con funzione sensitiva, che origina a livello del ponte di Varolio (porzione del tronco encefalico) e si divide in: nervo vestibolare superiorenervo vestibolare inferiore branca cocleare (o nervo cocleare).

I nervi vestibolare superiore e vestibolare inferiore hanno il compito di trasmettere all'encefalo i segnali nervosi provenienti dall'apparato vestibolare.
Il nervo cocleare, invece, ha la funzione di trasmettere all'encefalo i segnali nervosi in uscita dalla coclea.

Vascolarizzazione dell’Orecchio Interno

L'afflusso di sangue ossigenato all'orecchio interno spetta a: la branca timpanica anteriore dell'arteria mascellare, la branca stilo-mastoidea dell'arteria auricolare, la branca petrosa dell'arteria meningea media e l'arteria labirintica.

Funzione

Questo capitolo è dedicato a come l'orecchio interno interviene nel processo di percezione dei suoni e a come controlla il senso dell'equilibrio.

Orecchio Interno e Udito

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L'orecchio interno si occupa di ultimare il processo di percezione del suono; esso, infatti, provvede a convertire, tramite l'organo del Corti presente nella coclea, le vibrazioni sonore in impulsi nervosi e a inviare, mediante il nervo cocleare, tali impulsi nervosi all'area cerebrale deputata alla loro decifrazione: il lobo temporale.

L'orecchio interno traduce le vibrazioni sonore in impulsi nervosi e li invia al lobo temporale per la loro interpretazione.

Ad azionare l'organo del Corti è il movimento dell'endolinfa entro cui sono immerse le cellule ciliate; il movimento di tale endolinfa si verifica nel momento in cui le onde sonore hanno superato l'orecchio esterno e raggiunto la finestra ovale e la finestra rotonda.

Lo sapevi che...

L'orecchio dell'essere umano può udire suoni che hanno una frequenza compresa tra i 20 Hz e i 20 kHz. Al di sotto dei 20 Hz, si parla di infrasuoni; al di sopra dei 20 kHz, invece, si parla di ultrasuoni.

Orecchio Interno ed Equilibrio

Come anticipato, il senso dell'equilibrio è sotto il controllo di una precisa porzione dell'orecchio interno: l'apparato vestibolare.
Nella fattispecie, utricolo e sacculo controllano il cosiddetto equilibrio statico - ossia l'equilibrio per i momenti in cui il corpo è immobile o si muove in linea retta - mentre i tre canali semicircolari regolano il cosiddetto equilibrio dinamico - cioè l'equilibrio per i momenti in cui il corpo compie movimenti di rotazione.

A giocare un ruolo fondamentale nel meccanismo di regolazione dell'equilibrio sono gli otoliti e le cellule ciliate immersi nell'endolinfa dell'apparato vestibolare; il movimento di otoliti e cellule ciliate all'interno dell'endolinfa, innescato dagli spostamenti del corpo, produce un segnale nervoso, che informa l'encefalo dei suddetti spostamenti.

Una volta che l'encefalo conosce gli spostamenti del corpo, produce una risposta su misura, che garantisce stabilità e senso della posizione nello spazio, al soggetto in movimento. 

È da segnalare che a occuparsi della comunicazione tra apparato vestibolare ed encefalo umano sono i nervi vestibolari superiore e inferiore.

Patologie

Quali sono le Patologie dell’Orecchio Interno?

L'orecchio interno può essere oggetto di varie patologie; tra quest'ultime, meritano una segnalazione particolare: la labirintite, la sindrome di Ménière e la cosiddetta patologia autoimmune dell'orecchio interno (o AIED).

Labirintite

Cos'è la Labirintite?

In medicina, il termine "labirintite" indica qualsiasi infiammazione a carico del labirinto membranoso.

Cause di Labirintite

Attualmente, non è chiara la causa precisa del fenomeno della labirintite; sull'argomento, tuttavia, esistono varie teorie che vedono come potenziali responsabili dell'infiammazione in questione fattori quali virus, batteri, stress, traumi alla testa e violente reazioni allergici a un farmaco.

Sintomi di Labirintite

In genere, chi soffre di labirintite lamenta confusione, difficoltà a mantenere l'equilibrio, acufene, giramenti di testa e calo dell'udito; in alcuni frangenti, però, può presentare anche nistagmo oculare, nausea e vomito.

Per approfondire: Cos'è la Labirintite nei dettagli Per approfondire: Farmaci per la Cura della Labirintite

Sindrome di Ménière

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Cos'è la Sindrome di Ménière?

La sindrome di Ménière è una malattia dell'orecchio interno che, complice un accumulo esagerato di endolinfa nel labirinto membranoso (idrope), si caratterizza per un'alterazione dei segnali nervosi tra orecchio e cervello.

Cause di Sindrome di Ménière

Attualmente, non è chiaro che cosa determini l'accumulo esagerato di endolinfa nel labirinto membranoso.

L'accumulo anomalo di endolinfa è dannoso per l'orecchio interno, perché comporta una dilatazione di apparato vestibolare e coclea, e ciò è responsabile di:

  • Un danno alle cellule che compongono l'epitelio degli stessi apparato vestibolare e coclea;
  • Un innalzamento della pressione interna alle strutture coinvolte;
  • Un'alterazione della trasmissione del segnale nervoso tra orecchio interno e cervello.

Sintomi di Sindrome di Ménière

La sindrome di Ménière è responsabile di episodi temporanei, ma ripetitivi, di ipoacusia, vertigini, nausea, vomito, acufeni e senso di chiusura dell'orecchio.

Per approfondire: Cos'è la Sindrome di Ménière nei dettagli Per approfondire: Farmaci per la Cura della Sindrome di Ménière

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza