Odontofobia: cos’è e come superarla

Odontofobia: cos’è e come superarla
Ultima modifica 17.10.2023
INDICE
  1. Cos'è
  2. Quanto è comune
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Odontofobia e Benessere

Cos'è

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Odontofobia: significato?

Anche nota come dentofobia, l'odontofobia è la paura del dentista.

Si tratta di una paura estrema, sproporzionata, sia per quanto riguardo il trattamento dei denti, sia per qualsiasi altra procedura che riguarda la cavità orale.

La persona con odontofobia potrebbe rinunciare ad andare dal dentista anche quando ne ha un importante bisogno.

La dentofobia genera sintomi di ansia.

Cosa sono le Fobie?

La dentofobia è una fobia.

Le fobie sono condizioni di natura psicologica che fanno parte dei disturbi dell'ansia.

Le fobie si caratterizzano per un'eccessiva paura per eventi o situazioni che generalmente sono considerati normali; in altre parole, una sorta di paura ingiustificata.

Odontofobia e ansia dentale: quali sono le differenze?

L'odontofobia non va confusa per l'ansia dentale.
L'ansia dentale è una paura meno grave per il dentista e per il dolore che potrebbe derivare dalle cure dentali; il soggetto che ne soffre, infatti, si reca comunque dal dentista per ricevere i trattamenti necessari.
L'individuo con odontofobia, invece, sviluppa un'angoscia tale, che lo porta a evitare qualsiasi tipo di terapia dentistica.

Quanto è comune

Secondo un sondaggio condotto negli Stati Uniti, il 36% delle persone presenterebbe una forma di ansia dentale, mentre il 12% una forma di odontofobia.

Secondo un altro sondaggio, solo il 3% degli individui che vivono nei Paesi industrializzati soffrirebbe di dentofobia.

A soffrire maggiormente di ansia dentale e odontofobia sono le donne.

Cause

Odontofobia: perché viene?

È difficile stabilire la causa precisa dell'odontofobia; gli esperti, tuttavia, suggeriscono diverse possibili ragioni tra cui:

  • Storia familiare: persone con familiare (es: genitori o fratelli) con fobie sono più a rischio di sviluppare anch'essi fobie, tra cui l'odontofobia.
  • Fattori genetici: ci sono studi scientifici che hanno mostrato come avere certe mutazioni renda inclini allo sviluppo di fobie.
  • Imbarazzo per la vicinanza: l'odontofobia potrebbe derivare dall'imbarazzo di avere il dentista molto vicino al viso o dal fatto che il medico odontoiatra potrebbe sentire l'odore dell'alito.
  • Sensazione di impotenza: in alcuni soggetti, il fatto di rimanere sdraiati, a bocca aperta, senza possibilità di muoversi, incute angoscia e paura, al punto da voler evitare queste situazioni di impotenza.
  • Imitazione della paura altrui: alcune persone sviluppano la dentofobia per imitazione, dopo aver sentito qualcun altro parlare della propria paura per il dentista.
  • Esperienze negative del passato: un'esperienza negativa del passato presso un dentista, specie in età giovanile, può comportare, in età più avanzata, lo sviluppo della dentofobia; per esperienza negativa si intende aver provato molto dolore o aver sofferto per delle complicanze del trattamento.
  • Storia traumatica di violenze: le persone con un passato di storie traumatiche di violenze (es: bullismo) tendono a soffrire più facilmente di dentofobia.

Fattori di rischio per l’Odontofobia?

L'odontofobia è più comune negli individui che soffrono di:

Inoltre, è più frequente in coloro che hanno una dipendenza da sostanze.

Fobie associate all’Odontofobia

L'odontofobia si associa tipicamente ad altre fobie, tra cui: algofobia (paura del dolore), emetofobia (paura di vomitare), afefobia (paura del contatto fisico), iatrofobia (paura del medico) e tripanofobia (paura degli aghi).

Sintomi e Complicanze

Come si manifesta l’Odontofobia?

La dentofobia può presentarsi con sintomi più o meno severi.

Tipiche manifestazioni della condizione sono:

In alcuni soggetti, inoltre, l'idea di dover andare dal dentista potrebbe suscitare pianto e/o insonnia.

Odontofobia: cosa spaventa?

Le persone con odontofobia potrebbero aver paura dell'anestetico, per il fatto che potrebbe non funzionare o per la sensazione di intorpidimento delle labbra che produce.

Potrebbero temere la vista del sangue (emofobia) o la sensazione di non riuscire a deglutire in modo naturale, quando hanno la bocca aperta (paura del soffocamento).

Ancora, potrebbero aver paura del dolore che consegue un importante intervento dentistico; ci sono individui più sensibili al dolore, i quali hanno maggior timore di questa sensazione.

Comune è anche la paura per gli aghi, per il rumore del trapano e per l'odore tipicamente presente negli studi dentistici.

Complicanze della Dentofobia

L'odontofobia può sfociare in complicanze di salute dentale nel momento in cui impedisce alla persona di rivolgersi al dentista anche in presenza di patologie orali rilevanti, che necessitano di cure odontoiatriche urgenti.

Una scarsa igiene orale è associata a un rischio maggiore di:

Complicanze da diabete (ovviamente negli individui che ne sono affetti).

Diagnosi

Odontofobia: come riconoscerla?

La dentofobia è un disturbo fobico riconosciuto e descritto nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM); questo vuol dire che sono stati stilati dei requisiti diagnostici, utili all'individuazione della condizione.

La diagnosi della dentofobia spetta a uno specialista in patologie mentali, che conosce le caratteristiche della condizione e i test per individuarla.

Requisiti per la Diagnosi di Odontofobia: quali sono?

Ecco i requisiti diagnostici che potrebbero indurre uno specialista a stilare una diagnosi di odontofobia:

  • La condizione mentale presenta impedisce al soggetto di rivolgersi al dentista anche in presenza di patologie dentali importanti, che richiedono cure urgenti;
  • Presenza di ansia e paura sproporzionate rispetto al pericolo reale;
  • Presenza di queste reazioni da almeno 6 mesi.

Odontofobia nel bambino: come riconoscerla?

I bambini potrebbero avere difficoltà a verbalizzare una condizione come l'odontofobia.

Se c'è il sospetto che un bimbo ne soffra, è bene consultare il proprio medico curante e chiedere consiglio sul da farsi; il pediatra di riferimento potrebbe consigliare una visita specialistica, presso uno psicologo o uno psichiatra infantile.

Terapia

Odontofobia: come superarla?

In caso di odontofobia, il trattamento si basa principalmente sulla terapia espositiva; quest'ultima consiste nel presentare con gradualità al paziente l'oggetto e/o la situazione che innesca in lui un senso elevato di stress e ansia, il tutto ovviamente in un ambiente controllato in cui lo specialista può elaborare le risposte.

La maggior parte delle persone che si affidano alla terapia espositiva ottengono ottimi risultati.

Tappe della terapia espositiva

  • Per prima cosa, è importante imparare alcune tecniche di respirazione e rilassamento muscolare, che torneranno utili prima e durante la terapia.
  • Visione di immagini e video di persone che vanno dal dentista.
  • Visita di uno studio dentistico, senza ricevere cure.
  • Controllo dentistico o semplice pulizia dei denti.

Altri rimedi per superare l’Odontofobia

Altri trattamenti e tecniche psicologiche che possono aiutare a superare la dentofobia sono:

  • Terapia cognitivo comportamentale. In genere, è associata alla terapia espositiva;
  • Ipnoterapia;
  • Immaginazione guidata;
  • Tecniche di rilassamento;
  • Distrazione. Il dentista si offre di distrarre il paziente mostrandogli film o facendogli ascoltare musica;
  • Sedazione. In questo caso, è previsto l'utilizzo di veri e propri farmaci che appunto servono a sedare il paziente, per ridurre l'ansia indotta dall'odontofobia.

Odontofobia e Benessere

L'odontofobia può pregiudicare il benessere generale della persona.
Persone che sviluppano problemi estetici connessi alle mancate cure dentali, infatti, potrebbero trovarsi in imbarazzo a presentarsi in pubblico, motivo per cui ne risulta compromessa anche la vita sociale.

L'odontofobia, inoltre, può pregiudicare anche le prestazioni scolastiche e lavorative.

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza