Muscoli Intercostali: Cosa Sono e A Cosa Servono?

Muscoli Intercostali: Cosa Sono e A Cosa Servono?
Ultima modifica 24.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

I muscoli intercostali sono i muscoli del corpo umano localizzati nello spazio che separa due costole adiacenti.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/03/17/muscoli-intercostali-orig.jpeg Shutterstock

Esempio di muscoli scheletrici, i muscoli intercostali sono suddivisibili in tre raggruppamenti: i muscoli intercostali esterni, i muscoli intercostali interni e i muscoli intercostali intimi.
I muscoli intercostali partecipano in modo determinante al processo respiratorio, pertanto sono da considerarsi muscoli della respirazione.

Cosa sono

Definizione di Muscoli Intercostali

I muscoli intercostali sono i muscoli del corpo umano situati tra costola e costola.
Poiché partecipano in modo determinante al processo respiratorio, essi costituiscono un raggruppamento fondamentale dei cosiddetti muscoli della respirazione.

Anatomia

Appartenenti alla categoria dei muscoli scheletrici (o muscoli volontari o striati), i muscoli intercostali sono bande di tessuto muscolare che si interpongono tra due costole adiacenti.
Nel corpo umano, è possibile distinguere tre gruppi di muscoli intercostali: i muscoli intercostali esterni, i muscoli intercostali interni e i muscoli intercostali intimi; come suggeriscono i nomi dei vari gruppi, la distinzione dei muscoli intercostali si basa sul livello di profondità a cui si trovano.

Dove si trovano i Muscoli Intercostali?

Le costole, o coste, sono 12 paia di ossa nastriforme e arcuate, che originano dalle vertebre toraciche e si proiettano in avanti in direzione dello sterno (alcune vi si inseriscono, altre rimangono libere).
Le costole sono una componente fondamentale della gabbia toracica, ossia la struttura ossea deputata a proteggere organi vitali come cuore e polmoni.

I muscoli intercostali prendono posto nello spazio compreso tra due costole adiacenti (spazio intercostale); si trovano, quindi, a livello della zona del torace e si sviluppano in senso orizzontale.

Oltre alle coste, partecipano alla costituzione della gabbia toracica anche le 12 vertebre toraciche, lo sterno e le cartilagine costali.

Muscoli Intercostali Esterni

I muscoli intercostali esterni sono i muscoli intercostali più superficiali.
Sono 11 per lato, esattamente come gli 11 spazi per lato presenti tra i due set di costole; originano sul bordo inferiore di una costola e hanno l'inserzione terminale sul bordo superiore della costola immediatamente sottostante.

Muscoli Intercostali Interni

I muscoli intercostali interni sono i muscoli intercostali posti dietro i muscoli intercostali esterni, ma davanti ai muscoli intercostali intimi.
Sono 11 per lato, originano sul bordo superiore di una costola e hanno l'inserzione terminale sul bordo inferiore della costola sovrastante.

Muscoli Intercostali Intimi

I muscoli intercostali intimi sono i muscoli intercostali più profondi.
I muscoli intercostali intimi sono 11 per ciascun lato di gabbia toracica, esattamente come i muscoli intercostali interni ed esterni.
Tra di essi e i muscoli intercostali interni c'è una struttura anatomica costituita da nervi e vasi sanguigni, il cui nome fascia neurovascolare intercostale o semplicemente fascia neurovascolare.

Innervazione

L'innervazione dei muscoli intercostali esterni, interni e intimi spetta ai nervi intercostali da T1 a T11.

Vascolarizzazione

A rifornire di sangue ricco di ossigeno i muscoli intercostali esterni, interni ed intimi sono le arterie intercostali.

A drenare invece il sangue venoso in uscita dai muscoli intercostali esterni, interni ed intimi sono le vene intercostali.

Funzione

A cosa servono i Muscoli Intercostali?

I muscoli intercostali partecipano in modo determinante alla respirazione.
Prima di vedere nei dettagli il ruolo funzionale dei diversi muscoli intercostali, è doveroso ripassare la respirazione. 

La Respirazione: un breve ripasso

La respirazione è il processo fisiologico, fondamentale per la vita, che permette all'organismo umano di prelevare dall'aria l'ossigeno necessario alla sopravvivenza di organi e tessuti, e, al tempo stesso, di smaltire l'anidride carbonica generata dall'attività cellulare (l'anidride carbonica è paragonabile a un prodotto di scarto).

Fenomeno per lo più inconscio, la respirazione consta di due momenti che si alternano ciclicamente: il momento inspiratorio (o inspirazione), attraverso cui l'organismo umano incamera l'aria atmosferica nei polmoni e preleva da questa l'ossigeno scambiandolo con l'anidride carbonica, e il momento espiratorio (o espirazione), mediante il quale l'organismo espelle dai polmoni l'aria atmosferica ormai povera di ossigeno ma ricca di anidride carbonica.

Anche ai fini della comprensione di quanto seguirà, è interessante segnalare che durante il momento inspiratorio si assiste a un aumento volumetrico della gabbia toracica (e conseguentemente della cavità toracica), mentre durante il momento espiratorio si assiste a una riduzione volumetrica della gabbia toracica (e della cavità toracica); l'aumento volumetrico della gabbia toracica accompagna l'espansione dei polmoni – i quali in questa fase si stano riempiendo d'aria – mentre la riduzione volumetrica della gabbia toracica asseconda il ridimensionamento dei polmoni – i quali, invece, in questo momento si stanno svuotando dell'aria incamerata.

Lo sapevi che…

L'alternanza continua tra inspirazione ed espirazione è detta anche ciclo respiratorio.

Funzione dei Muscoli Intercostali Esterni

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/03/10/muscoli-della-respirazione-funzione-orig.jpeg Shutterstock

I muscoli intercostali esterni sono i muscoli del corpo umano che, assieme al diaframma, supportano la respirazione inconscia, ossia la respirazione a riposo, autonoma, spontanea, quella che caratterizza ogni momento della vita di un individuo.

Durante la respirazione a riposo, essi agiscono sia da muscoli inspiratori (ossia da muscoli deputati all'inspirazione) che da muscoli espiratori (ossia da muscoli preposti all'espirazione).
Come muscoli inspiratori operano di contrazione; come muscoli espiratori, invece, si limitano a un'attività di rilassamento.

La loro contrazione determina l'innalzamento di ogni singola costola e dello sterno, determinando, come risultato finale, un aumento volumetrico della cavità toracica (fenomeno che è fondamentale per l'ingresso dell'aria nei polmoni).

Per contro, il loro rilassamento provoca l'abbassamento di ogni singola costola e dello sterno, producendo, come risultato finale, una riduzione volumetrica della cavità toracica (fenomeno che è indispensabile all'espulsione dell'aria dai polmoni). 

È interessante segnalare che, durante la respirazione a riposo, l'attività dei muscoli intercostali esterni, così come quella del diaframma, risponde a un'attività nervosa semi-involontaria, sebbene i muscoli suddetti siano muscoli scheletrici (quindi volontari).
Questa eccezione è fondamentale a garantire la natura inconscia della stessa respirazione a riposo; se così non fosse, l'essere umano dovrebbe impegnarsi a controllare i muscoli intercostali e il diaframma in ogni momento, anche quando dorme (cosa che invece non avviene).

In conclusione, è doveroso aggiungere che i muscoli intercostali intervengono anche durante la respirazione forzata (di cui si parlerà più approfonditamente nella prossima sezione), con le stesso modalità con cui partecipano alla respirazione inconscia.

Importante!

Quando il volume della cavità toracica aumenta, la pressione al suo interno diminuisce e diviene più bassa di quella esterna; questa situazione favorisce l'ingresso dell'aria dall'esterno.

Quando invece il volume della cavità toracica diminuisce, la pressione al suo interno cresce e diviene più alta di quella esterna; questa situazione, diversamente dalla precedente, favorisce l'emissione dell'aria presente a livello polmonare.

Funzione dei Muscoli Intercostali Interni e Intimi

I muscoli intercostali interni e i muscoli intercostali intimi intervengono, in veste di muscoli espiratori, esclusivamente durante la respirazione forzata; la respirazione forzata è la respirazione messa in atto quando c'è necessità di un maggiore apporto di ossigeno, come per esempio in occasione di uno sforzo fisico o di una condizione clinica che deprime le capacità respiratorie a riposo.

I muscoli intercostali interni e quelli intimi, quindi, non sono sempre in attività, ma intervengono solo quando diaframma e intercostali interni necessitano di un supporto funzionale per quanto concerne la fase espiratoria della respirazione.

Quando occorre il loro intervento, i muscoli intercostali interni e i muscoli intercostali intimi operano di contrazione; la loro contrazione induce l'abbassamento delle costole, il che comporta una riduzione volumetrica della cavità toracica e un input all'espulsione dai polmoni dell'aria precedentemente inspirata (si ricorda che tutti questi fenomeni si sommano all'attività espiratoria di diaframma e intercostali esterni).

I muscoli intercostali interni e quelli intimi appartengono alla categoria dei muscoli espiratori accessori (o ausiliari).
In questa categoria di muscoli della respirazione rientrano anche il muscolo retto addominale, il muscolo trasverso dell'addome, il muscolo obliquo esterno e il muscolo obliquo.

Patologie

Quali Malattie causano la Disfunzione dei Muscoli Intercostali?

Una delle patologie più rilevanti a carico dei muscoli intercostali è la distrofia muscolare di Duchenne (o DMD).

La distrofia muscolare di Duchenne è una malattia genetica ereditaria, dall'esito purtroppo infausto, caratterizzata dalla carenza di distrofina, una proteina fondamentale per il corretto sviluppo dei muscoli striati.
La distrofia muscolare di Duchenne comporta il progressivo indebolimento e la graduale atrofia della muscolatura striata; i primi muscoli colpiti sono quelli degli arti, tant'è che il paziente presenta evidenti difficoltà motorie; successivamente, risentono della malattia anche il miocardio e i muscoli della respirazione (compresi i muscoli intercostali).
Quando la distrofia muscolare di Duchenne compromette la salute del miocardio e dei muscoli della respirazione, il paziente sviluppa una serie di problemi cardio-respiratori che si riveleranno poi essere la causa di morte.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza