Muscoli dell'Anca: Quali sono? Anatomia, Funzione e Infortuni

Muscoli dell'Anca: Quali sono? Anatomia, Funzione e Infortuni
Ultima modifica 31.05.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni

Generalità

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I muscoli dell'anca sono i muscoli coinvolti nel movimento e nella stabilizzazione dell'articolazione coxo-femorale.
Essi comprendono i glutei, gli adduttori, il tensore della fascia lata, l'ileopsoas e il gruppo dei rotatori esterni dell'anca.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

I muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità preposte all'ancoraggio con l'osso: sono il tendine di origine (o semplicemente origine) e il tendine d'inserzione (o semplicemente inserzione).
Prende il nome di origine l'estremità tendinea che rimane fissa durante la contrazione muscolare, mentre è detta inserzione l'estremità tendinea che si muove nel corso della contrazione del muscolo.

La parte centrale dei muscoli, ossia la porzione carnosa compresa tra origine e inserzione, è il cosiddetto ventre muscolare; quest'ultimo è costituito da fibre muscolari, vasi sanguigni e tessuto connettivo.

Cosa sono

I muscoli dell'anca sono gli elementi muscolari che contribuiscono al movimento e alla stabilizzazione dell'articolazione coxo-femorale (o semplicemente articolazione dell'anca).

Prima di procedere con la loro descrizione, è fondamentale un ripasso del'articolazione dell'anca.

Anca: Anatomia e Funzioni in breve

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Conosciuta anche come articolazione coxo-femorale o articolazione femoro-acetabolare, l'anca è l'articolazione sinoviale pari che congiunge l'arto inferiore al bacino (o cingolo pelvico).

Per la posizione che occupa, gli anatomisti la definiscono anche come l'articolazione prossimale dell'arto inferiore ("prossimale" significa "più vicina al tronco").

L'anca è un'articolazione caratterizzata da una grande stabilità, il che è fondamentale per la stazione eretta e l'andatura bipede, e da una notevole mobilità.

Esempio di enartrosi, l'anca prende forma dall'incastro tra la testa del femore (osso della coscia) e l'acetabolo dell'osso iliaco (bacino); la testa del femore ricorda una sfera, mentre l'acetabolo è una superficie ossea concava complementare alla sopraccitata testa del femore.

Ovviamente, come tutte le articolazioni sinoviali, anche l'anca comprende elementi cartilaginei (superfici articolari, labbro acetabolare ecc.), legamenti e borse sinoviali.

Come anticipato, l'anca gode di notevole mobilità; tale proprietà le permette di muovere l'arto inferiore lungo tutti e tre i piani di movimento (sagittale, frontale, orizzontale).

Per approfondire: Anca: Anatomia, Funzione e Movimenti

Anatomia

Muscoli dell’Anca: Quali sono?

I muscoli dell'anca sono numerosi.

Per convenzione, la letteratura anatomica li suddivide in quattro grandi gruppi:

  • Il gruppo dell'ileopsoas;
  • Il gruppo dei muscoli glutei;
  • Il gruppo dei muscoli adduttori;
  • Il gruppo dei rotatori esterni dell'anca (o rotatori laterali o anche glutei profondi).

È doveroso precisare che contribuiscono al movimento dell'anca anche i muscoli sartorio e retto femorale, e i muscoli ischiocrurali (semimembranoso, semitendinoso e bicipite femorale); tuttavia, gli anatomisti tendono a escludere questi elementi muscolari dalle più tipiche classificazioni dei muscoli dell'anca, in quanto coinvolti in modo importante anche nei movimenti del ginocchio.

Gruppo dell’Ileopsoas

Con riferimento ai muscoli dell'anca, il gruppo dell'ileopsoas include tre elementi: il muscolo iliaco, il muscolo grande psoas e il muscolo piccolo psoas.

I muscoli iliaco e grande psoas sono strettamente correlati tra loro (condividono l'inserzione), tanto che è consuetudine considerarli un unico muscolo: il noto ileopsoas (o ileo-psoas).

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Muscolo Iliaco

Muscolo Iliaco

Il muscolo iliaco è un'unità muscolare piatta, a forma di ventaglio, che localizza nella parte inferiore della parete addominale posteriore, lateralmente ai muscoli grande psoas e piccolo psoas.

Proiettandosi verso il basso, esso si unisce al grande psoas a livello del legamento inguinale, dando così vita all'ileopsoas.

  • Origine: si trova sulla superficie superiore della fossa iliaca.
  • Inserzione: localizza alla base del piccolo trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo femorale (L2-L4).
  • Vascolarizzazione: il muscolo iliaco riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa mediale del femore e dalla branca iliaca dell'arteria ileo-lombare.
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Grande psoas

Muscolo Grande Psoas

Il grande psoas è un muscolo lungo, spesso e fusiforme, che giace lateralmente alle vertebre lombari e in posizione mediale rispetto al quadrato dei lombi; come il muscolo iliaco, appartiene alla parete addominale posteriore.

Esso decorre verso il basso.

Del suo rapporto con il già citato muscolo iliaco si è già detto.

  • Origine: si suddivide tra i corpi vertebrali dell'ultima vertebra toracica (T12) e delle prime quattro vertebre lombari (L1-L4), i processi trasversi del tratto L1-L4 e i dischi intervertebrali del tratto T12-L4.
  • Inserzione: giace alla base del piccolo trocantere del femore (è comune al muscolo iliaco).
  • Innervazione: spetta ai rami anteriori dei primi tre nervi spinali lombari (L1, L2 e L3).
  • Vascolarizzazione: il muscolo grande psoas riceve sangue ossigenato dalla branca lombare dell'arteria ileolombare.

Muscolo Piccolo Psoas

Il piccolo psoas è un muscolo lungo e snello, posizionato davanti al muscolo grande psoas (quindi si trova ai lati della colonna vertebrale lombare).

Le sue fibre decorrono verso il basso.

Il muscolo piccolo psoas è presente soltanto nel 60% circa della popolazione. 

  • Origine: si ripartisce tra i corpi dell'ultima vertebra toracica (T12) e della prima vertebra lombare (L1), e il disco intervertebrale compreso tra le due vertebre appena menzionate.
  • Inserzione: si distribuisce tra la linea pettinea del pube e l'eminenza ileo-pubica, una sporgenza ossea formata dal ramo superiore del pube e dal corpo dell'ileo.
  • Innervazione: spetta al ramo anteriore (o ventrale) del primo nervo spinale lombare (L1).
  • Vascolarizzazione: il muscolo piccolo psoas riceve sangue ossigenato dalle arterie lombari e dalla branca lombare dell'arteria ileolombare.

Gruppo Muscoli Glutei

Il gruppo dei muscoli glutei comprende quattro elementi: i muscoli grande gluteo, medio gluteo e piccolo gluteo, e il muscolo tensore della fascia lata.

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Grande Gluteo

Muscolo Grande Gluteo

Il grande gluteo è il muscolo più grosso, più potente e più forte del corpo umano; senza un muscolo con siffatte proprietà, l'essere umano non sarebbe in grado di mantenere la stazione eretta e godere dell'andatura bipede.

Di forma quadrangolare, il grande gluteo è il più superficiale dei tre muscoli glutei propriamente detti; ricopre, infatti, sia il piccolo gluteo, sia il medio gluteo (eccetto la parte superiore).

La sua origine è ampia e le sue fibre, con orientamento leggermente obliquo, si estendono in direzione latero-inferiore (cioè verso il basso e verso l'esterno).

La massa carnosa del grande gluteo dà forma al sedere.

  • Origine: il grande gluteo origina dalla superficie glutea dell'ilio (dietro la linea glutea posteriore), dalla fascia toracolombare, dalla superficie latero-posteriore dell'osso sacro e del coccige, e dal legamento sacrotuberoso.
  • Inserzione: il grande gluteo termina il suo decorso inserendosi nel tratto ileotibiale* (o bandelletta ileotibiale) e sulla tuberosità glutea del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo gluteo inferiore, il quale riunisce le fibre nervose provenienti dalle radici dei nervi spinali L5, S1 e S2.
  • Vascolarizzazione: il grande gluteo riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea superiore e dall'arteria glutea inferiore.

*N.B:  il tratto ileotibiale è una banda di tessuto connettivo che percorre la porzione laterale della coscia fino a inserirsi sul condilo laterale della tibia.

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Medio Gluteo

Muscolo Medio Gluteo

Il medio gluteo è un muscolo a forma di ventaglio, abbastanza spesso e ampio.
Tranne che con la sua porzione superiore, risiede sotto il muscolo grande gluteo.

Le sue fibre si estendono leggermente in obliquo, con direzione latero-inferiore.

  • Origine: il medio gluteo origina dalla superficie glutea dell'ilio, tra la linea glutea anteriore e quella posteriore.
  • Inserzione: il medio gluteo termina il suo decorso inserendosi nel grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo gluteo superiore, il quale riunisce le fibre nervose provenienti dalle radici dei nervi spinali L4, L5 e S1.
  • Vascolarizzazione: il medio gluteo riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea superiore.
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Piccolo Gluteo

Muscolo Piccolo Gluteo

Il piccolo gluteo è il più piccolo dei muscoli glutei propriamente detti e il più profondo (si trova sotto il medio gluteo).

Come il medio gluteo, anche il piccolo gluteo è a forma di ventaglio.

Con orientamento leggermente obliquo, le sue fibre si estendono in direzione latero-inferiore (cioè verso il basso e verso l'esterno).

  • Origine: il piccolo gluteo origina dalla superficie glutea dell'ilio, più precisamente dall'area compresa tra la linea glutea anteriore e quella inferiore.
  • Inserzione: il piccolo gluteo termina il suo decorso inserendosi nel grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo gluteo superiore.
  • Vascolarizzazione: il piccolo gluteo riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea superiore.
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Tensore della Fascia Lata

Muscolo Tensore della Fascia Lata

Il tensore della fascia lata è un muscolo fusiforme, situato, per parte del suo decorso, sulla porzione laterale della coscia.

Tra i muscoli dell'anca appartenenti al gruppo gluteo è quello posto in posizione più anteriore.

Prima di portarsi sull'aspetto laterale della coscia, il tensore della fascia lata transita superiormente al medio gluteo e al piccolo gluteo.

  • Origine: il tensore della fascia lata nasce, in parte, dalla spina iliaca anteriore superiore e, in parte, dal labbro esterno della cresta iliaca.
  • Inserzione: il tensore della fascia lata termina il suo decorso inserendosi sul tratto ileotibiale, esattamente come il grande gluteo.
  • Innervazione: spetta al nervo gluteo superiore.
  • Vascolarizzazione: il tensore della fascia lata riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa laterale del femore e dall'arteria glutea superiore.

Gruppo Muscoli Adduttori

Il gruppo dei muscoli adduttori (o adduttori dell'anca) comprende sei elementi muscolari: adduttore breve, adduttore lungo, grande adduttore, piccolo adduttore, pettineo e gracile.

In generale, i muscoli adduttori si estendono da una zona di pube e/o ischio (origine) a un'area della superficie mediale posteriore del femore (tendine d'inserzione); questo vuol dire che, nel corpo umano, i muscoli adduttori transitano sicuramente per l'inguine e lungo l'interno coscia.  

Una doverosa anticipazione sulla funzione: i muscoli adduttori dell'anca sono così chiamati perché sono protagonisti del movimento di adduzione dell'articolazione coxo-femorale.

Per approfondire: Muscoli Adduttori: Anatomia e Fisiologia
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Adduttore Breve

Muscolo Adduttore Breve

L'adduttore breve è un muscolo di piccole dimensioni, che risiede posteriormente ai muscoli pettineo e adduttore lungo, e anteriormente al muscolo grande adduttore.

  • Origine: l'adduttore breve nasce dalle superfici anteriori di: ramo inferiore del pube e corpo del pube.
  • Inserzione: è situata, in parte, a livello del piccolo trocantere del femore e, in parte, a livello della linea aspra del femore; il piccolo trocantere è una piccola sporgenza mediale dell'estremità prossimale del femore, mentre la linea aspra è una cresta ossea che percorre longitudinalmente la superficie posteriore del corpo femorale.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio, un nervo periferico che deriva dal plesso lombare e riunisce le fibre provenienti dai nervi spinali lombari L2, L3 e L4.
  • Vascolarizzazione: l'adduttore lungo riceve sangue ossigenato dall'arteria femorale profonda, la quale è una sottobranca dell'arteria iliaca esterna.
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Muscolo Adduttore Lungo

Muscolo Adduttore Lungo

Elemento muscolare più anteriore del gruppo adduttore, l'adduttore lungo è un muscolo lungo, grande e piatto.

Per un tratto del suo percorso, ricopre il muscolo adduttore breve e il muscolo grande adduttore.

Il muscolo adduttore lungo contribuisce a formare il bordo mediale del cosiddetto triangolo femorale.

  • Origine: l'adduttore lungo nasce sul corpo del pube, appena sotto la cresta pubica.
  • Inserzione: l'adduttore lungo termina il suo decorso inserendosi a livello della linea aspra del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: spetta all'arteria femorale profonda.
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Grande Adduttore

Muscolo Grande Adduttore

Il grande adduttore è un muscolo di forma triangolare, situato in profondità, sotto i già descritti muscoli adduttore breve e adduttore lungo, e sotto il muscolo gracile.

Il muscolo grande adduttore è divisibile in due porzioni: la componente pubofemorale e la componente ischiocondilare; tali componenti differiscono per origine, decorso e inserzione.  

  • Origine: l'origine della componente pubofemorale si trova, in parte, a livello del ramo inferiore del pube e, in parte, a livello del ramo inferiore dell'ischio; l'origine della componente ischiocondilare, invece, localizza a livello della tuberosità ischiatica.
  • Inserzione: l'inserzione della componente pubofemorale si distribuisce tra la linea aspra del femore e la linea sopracondilare mediale del femore; l'inserzione della componente ischiocondilare, invece, si trova a livello del condilo mediale del femore, precisamente nel cosiddetto tubercolo adduttore del femore.
  • Innervazione: per quanto concerne la componente pubofemorale, spetta al nervo otturatorio; mentre, per quanto riguarda la componente ischiocondilare, spetta a una diramazione terminale del nervo sciatico.
  • Vascolarizzazione: il grande adduttore riceve sangue ossigenato dall'arteria femorale profonda.

Muscolo Piccolo Adduttore

Il piccolo adduttore è un piccolo muscolo, considerato da molti esperti la porzione laterale-superiore del muscolo grande adduttore (quindi parte integrante di questo muscolo più grande).

Esso localizza tra il muscolo quadrato del femore e il muscolo grande adduttore.

È da segnalare che il piccolo adduttore è riscontrabile in circa il 50% degli adulti.

  • Origine: il piccolo adduttore nasce dal ramo inferiore del pube.
  • Inserzione: si trova, in parte, a livello della linea aspra del femore e, in parte, a livello del tubercolo adduttore (o tubercolo adduttorio) del femore.
  • Innervazione: spetta, in parte, al nervo otturatorio e, in parte, al nervo tibiale.
  • Vascolarizzazione: il piccolo adduttore riceve sangue ossigenato dall'arteria otturatoria e dall'arteria circonflessa mediale del femore, la quale è una sottobranca dell'arteria femorale (N.B: l'arteria femorale è, sua volta, una branca dell'arteria iliaca esterna).
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Pettineo

Muscolo Pettineo

Il pettineo è un muscolo piatto e quadrangolare, situato alla base del triangolo femorale.

Per un tratto del suo decorso, il muscolo pettineo transita per il compartimento anteriore della coscia.

  • Origine: si trova a livello della linea pettinea del pube.
  • Inserzione: localizza a livello della linea pettinea del femore, appena sotto il piccolo trocantere.
  • Innervazione: nella maggior parte delle persone, spetta al nervo crurale, il quale è un'altra derivazione del plesso lombare; in una minoranza di individui, invece, è compito di una branca del nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: il muscolo pettineo riceve sangue ossigenato dall'arteria otturatoria, la quale è una branca dell'arteria iliaca interna.
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Muscolo Gracile

Muscolo Gracile

Il muscolo gracile è il più superficiale e il più mediale sia dei muscoli adduttori, sia di quelli appartenenti al compartimento mediale della coscia (interno coscia).

Sottile e appiattito, il muscolo gracile è un muscolo molto lungo: esso, infatti, percorre tutta la coscia, fino a concludere il proprio decorso sulla porzione superiore della tibia.

  • Origine: il muscolo gracile nasce in corrispondenza del cosiddetto ramo ischio-pubico, ossia dove si congiungono pube e ischio.
  • Inserzione: il muscolo gracile termina il suo decorso inserendosi a livello della superficie mediale della tibia, in un'area chiamata zampa d'oca (o pes anserinus); qui, anteriormente, s'inserisce il sartorio e, posteriormente, il muscolo semitendinoso (uno degli ischiocrurali).
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: il gracile riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa mediale del femore.

Gruppo Muscoli Rotatori Esterni

Il gruppo dei rotatori esterni (o laterali) dell'anca comprende sei muscoli: il piriforme, il gemello superiore, l'otturatore interno, il gemello inferiore, l'otturatore esterno e il quadrato del femore.

Questi muscoli transitano dietro l'articolazione dell'anca e si collocano sotto i muscoli glutei propriamente detti.

Non sono apprezzabili all'esame visivo (come per esempio il grande gluteo, il gran pettorale, il bicipite brachiale ecc.), il che li rende sconosciuti ai più.

Per le funzioni svolte, i muscoli rotatori esterni dell'anca sono paragonabili ai muscoli della cuffia dei rotatori dell'articolazione gleno-omerale della spalla; rispetto a quest'ultimi, però, sono meno importanti per l'articolazione correlata, questo perché l'anca è già di per sé molto stabile, sicuramente di più dell'articolazione gleno-omerale (per la quale la cuffia dei rotatori ha un ruolo stabilizzatore fondamentale).

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Piriforme

Muscolo Piriforme

Il piriforme è il muscolo più superficiale tra i rotatori esterni dell'anca.
Dal punto di vista morfologico, ricorda una pera ("piriforme" vuol dire proprio "a forma di pera").

Il piriforme nasce all'interno della pelvi, ma vi termina all'esterno; a un certo punto del suo decorso, infatti, imbocca il grande foro ischiatico.

Per motivi che saranno compresi al capitolo "Infortuni", è importante segnalare che il piriforme transita molto vicino al nervo sciatico.

  • Origine: si ripartisce tra la superficie anteriore dell'osso sacro, la superficie glutea dell'ilio, la capsula dell'articolazione sacroiliaca e il legamento sacrotuberoso.
  • Inserzione: il muscolo piriforme s'inserisce sull'apice del grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta a un nervo derivante dal plesso sacrale, che raccoglie le fibre nervose dei rami anteriori (o ventrali) dei nervi spinali L5, S1 e S2.
  • Vascolarizzazione: il muscolo piriforme riceve sangue ossigenato dalle arterie glutea superiore, glutea inferiore e pudenda interna.

Muscolo Gemello Superiore

Il gemello superiore è un muscolo piccolo, stretto e di forma triangolare.
Esso giace inferiormente al piriforme e superiormente all'otturatore interno.

Il gemello superiore condivide il tendine di inserzione con i muscoli gemello inferiore e otturatore interno. Tra l'altro, a questi muscoli è correlato anche dal punto di vista funzionale: i due gemelli e l'otturatore interno non sono in grado di agire in modo individuale, ma soltanto simultaneamente.

  • Origine: il gemello superiore nasce dalla spina ischiatica, un'eminenza di forma triangolare appartenente all'ischio.
  • Inserzione: giace sulla superficie mediale del grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatore (od otturatorio) interno, il quale raccoglie le fibre nervose dei nervi spinali L5, S1 e S2.
  • Vascolarizzazione: il gemello superiore riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea inferiore.
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Otturatore interno

Muscolo Otturatore Interno

L'otturatore interno è un muscolo piatto e a forma di ventaglio, situato tra i due gemelli (sopra c'è il gemello superiore e sotto il gemello inferiore).

Questo muscolo nasce all'interno della pelvi, ma durante il suo decorso vi fuoriesce attraverso il piccolo foro ischiatico.
Una volta fuori dalla cavità pelvica, si dirige dietro l'articolazione dell'anca.

  • Origine: l'otturatore interno nasce, in parte, dal ramo ischio-pubico e, in parte, dalla superficie posteriore della membrana otturatoria.
  • Inserzione: giace sulla superficie mediale del grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatore (od otturatorio) interno.
  • Vascolarizzazione: il gemello superiore riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea inferiore.

Muscolo Gemello Inferiore

Il gemello inferiore è un muscolo piccolo, stretto e triangolare, che giace inferiormente all'otturatore interno e superiormente al quadrato del femore.

  • Origine: il gemello inferiore nasce dalla tuberosità ischiatica, protuberanza ossea presente a livello dell'ischio.
  • Inserzione: giace sulla superficie mediale del grande trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo quadrato del femore, il quale riunisce le fibre nervose dei nervi spinali L4, L5 e S1.
  • Vascolarizzazione: il gemello inferiore riceve sangue ossigenato dall'arteria glutea inferiore.
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Otturatore esterno

Muscolo Otturatore Esterno

L'otturatore esterno è un muscolo piatto e triangolare.

Le sue fibre si estendono in direzione postero-laterale (all'indietro e verso l'esterno) e passano sotto l'acetabolo, dirigendosi verso il femore.

  • Origine: l'otturatore esterno origina dalla superficie anteriore della membrana otturatoria e da una porzione del bordo osseo del foro otturatorio (o forame otturatorio), un'apertura che nasce dalla combinazione di ischio e pube.
  • Inserzione: si trova sulla fossa trocanterica del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: l'otturatore esterno riceve sangue ossigenato dall'arteria otturatoria.
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Quadrato del femore

Muscolo Quadrato del Femore

Piatto e di forma rettangolare, il quadrato del femore giace inferiormente al gemello inferiore ed è il muscolo rotatore dell'anca posto più in basso.

Nel suo percorso da origine a inserzione, transita dietro l'articolazione dell'anca.

  • Origine: il quadrato del femore nasce dalla tuberosità ischiatica.
  • Inserzione: si trova sulla cresta intertrocanterica del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo quadrato del femore.
  • Vascolarizzazione: il muscolo quadrato del femore riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa mediale del femore.

Funzione

A Cosa Servono i Muscoli dell’Anca?

I muscoli dell'anca ricoprono numerose funzioni.

Senza entrare troppo nei dettagli, il loro scopo è permettere i movimenti dell'anca lungo i tre piani (frontale, sagittale e orizzontale) e garantire stabilità alla stessa articolazione.

A breve, l'articolo fornirà tutti i particolari relativi alle funzioni dei singoli muscoli, ma prima ripasserà a grandi linee i movimenti dell'anca, questo per consentire una maggiore comprensione della fisiologia muscolare.

Movimenti dell’Anca: Quali sono?

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Grazie ai muscoli descritti in questo articolo, l'anca è in grado di muovere il femore e di conseguenza l'arto inferiore, in varie direzioni.

In particolare, l'articolazione dell'anca permette i movimenti di:

  • Flessione del femore: si svolge sul piano sagittale e consiste nell'avvicinamento del femore all'addome (l'angolo tra i due si riduce). Particolare da segnalare è che il grado di flessione è maggiore a ginocchio flesso (circa 120°) che non a ginocchio esteso (circa 90°).
  • Estensione del femore: si svolge sul piano sagittale e consiste nell'allontanamento del femore dall'addome (l'angolo tra i due aumenta). Anche in questo caso, c'è un particolare da segnalare: il grado di estensione è maggiore a ginocchio esteso (circa 20°) che non a ginocchio flesso (<20°).
  • Adduzione del femore: si svolge sul piano frontale e consiste nell'avvicinamento del femore alla linea mediana (linea che divide il corpo umano in una metà destra e in una metà sinistra).
    Nel quotidiano, questo movimento si esegue quando si accavallano le gambe da seduti.
  • Abduzione del femore: si svolge sul piano frontale e consiste nell'allontanamento del femore dalla linea mediana.
  • Rotazione interna (o intrarotazione) del femore: si svolge sul piano orizzontale e consiste nel ruotare il femore verso l'interno, in modo tale che l'alluce del piede sia proiettato in direzione mediale (cioè guardi verso la linea mediana).
  • Rotazione esterna (o extrarotazione) del femore: si svolge sul piano orizzontale e consiste nel ruotare il femore verso l'esterno, in modo tale che l'alluce del piede sia proiettato in direzione laterale (cioè guardi in direzione opposta alla linea mediana). 

Funzioni Gruppo Muscoli Ileopsoas

Muscolo Iliaco

Il muscolo iliaco è un flessore dell'anca; combinato al grande psoas (ileopsoas), è considerato uno dei flessori dell'anca più importanti del corpo umano.

I suoi compiti, tuttavia, non si esauriscono con la flessione d'anca; il muscolo iliaco, infatti:

  • Partecipa alla rotazione esterna del femore;
  • Porta in anteriorità il bacino;
  • È coinvolto nella flessione del tronco;
  • Controlla la flessione laterale del tronco;
  • Contribuisce al mantenimento della corretta postura.

Muscolo Grande Psoas

Il grande psoas è un flessore e un extrarotatore dell'anca.

Inoltre, partecipa alla flessione e alla flessione laterale del tronco.

Muscolo Piccolo Psoas

Il piccolo psoas contribuisce alla flessione dell'anca e alla sua extrarotazione.

Inoltre, è coinvolto nella flessione e nella flessione laterale del tronco.

Si ricorda che questo muscolo manca in circa il 40% delle persone adulte perfettamente sane; questo significa che non è un elemento muscolare fondamentale.

Per approfondire: Flessori dell'Anca: Quali sono?

Funzioni Gruppo Muscoli Glutei

Grande Gluteo

Il muscolo grande gluteo è il più potente estensore d'anca ed è anche un extrarotatore.

Inoltre, con la sua porzione superiore contribuisce all'adduzione dell'anca, mentre con la sua porzione inferiore ne supporta l'abduzione.

Medio Gluteo

Il medio gluteo partecipa all'abduzione e all'intrarotazione dell'anca.

Inoltre, svolge anche un'azione stabilizzatrice nei confronti dell'articolazione.

Piccolo Gluteo

Il piccolo gluteo contribuisce all'abduzione e all'intrarotazione dell'anca.

Inoltre, svolge anche un'azione stabilizzatrice nei confronti dell'articolazione.

Tensore della Fascia Lata

Il tensore della fascia lata è un extrarotatore d'anca, un debole abduttore e un debole flessore.

Inoltre, svolge un'azione stabilizzatrice nei confronti di anca e ginocchio, e partecipa alla rotazione esterna di questa seconda articolazione (N.B: la rotazione esterna del ginocchio avviene solo ad articolazione flessa).

Funzioni Gruppo Muscoli Adduttori

La funzione principale di tutti i muscoli adduttori è favorire il movimento di adduzione dell'anca.
Alcuni di questi muscoli, tuttavia, ricoprono anche altri compiti; nei prossimi paragrafi, l'articolo riporterà tali compiti, omettendo volontariamente di ripetere la funzione principale (che non va dimenticata).

Adduttore Breve

L'adduttore breve è anche un flessore e un extrarotatore dell'anca, e uno stabilizzatore del bacino.

Adduttore Lungo

L'adduttore lungo è anche un flessore e un rotatore esterno dell'anca, e uno stabilizzatore del bacino.

Grande Adduttore

Il muscolo grande adduttore contribuisce anche a:

  • Flessione dell'anca;
  • Rotazione esterna, con la sua componente pubofemorale;
  • Rotazione interna ed estensione, con la sua componente ischiocondilare;
  • Stabilizzazione del bacino.

Piccolo Adduttore

Il piccolo adduttore contribuisce anche all'extrarotazione dell'anca.

Pettineo

Il muscolo pettineo ricopre anche il ruolo di flessore dell'anca, stabilizzatore del bacino e intrarotatore dell'anca (secondo alcune fonti sarebbe anche un extrarotatore).

Gracile

Il muscolo gracile partecipa anche alla flessione d'anca e alla flessione e rotazione interna del ginocchio flesso.

Funzioni Gruppo Muscoli Rotatori Esterni

I muscoli rotatori esterni dell'anca provvedono tutti a:

  • Stabilizzare l'incastro tra la testa del femore e l'acetabolo (azione stabilizzatrice);
  • Favorire l'extrarotazione del femore.

Inoltre, a eccezione del quadrato del femore, quando l'anca è flessa, sono coinvolti anche nel movimento di abduzione del femore.

Infortuni

Ileopsoas

In precedenza, si è visto che, in virtù del suo legame alle vertebre toraco-lombari, l'ileopsoas è anche un regolatore dei movimenti del tronco.

Specie in soggetti con iperlordosi lombare (ossia con un'accentuata curva a livello lombare) e quando l'ileopsoas è retratto (accorciato) e debole, questa ulteriore funzione muscolare può condurre, ovviamente in modo del tutto involontario, alla comparsa di lombalgia.

Al giorno d'oggi, i principali fattori che accorciano e indeboliscono l'ileopsoas sono la sedentarietà e la prolungata posizione seduta (per esempio al PC).

Muscoli Glutei e Tensore Fascia Lata

È molto raro, se non impossibile che, i muscoli glutei propriamente detti subiscano contratture, stiramenti e strappi (è quasi impossibile); possono sviluppare, però, tendinopatie (il medio gluteo in particolare).

Se debole, il tensore della fascia lata può favorire l'insorgenza della sindrome della bandelletta ileotibiale, una patologia da sovraccarico funzionale tipica di chi pratica la corsa o il ciclismo.

Adduttori

Dopo gli ischiocrurali e il quadricipite femorale, gli adduttori sono tra i muscoli del corpo umano a maggior rischio di contratture, stiramenti e strappi.
Tali infortuni a questi muscoli riguardano soprattutto gli sportivi, richiedono tempi di recupero abbastanza lunghi e impongono molta cautela al momento della ripresa (è facile incappare in recidive).

Rotatori Esterni dell'Anca

I rotatori esterni dell'anca sono muscoli, tutto sommato, difficili da infortunare.

È però importante segnalare come il piriforme, se eccessivamente contratto o allungato, o se sovrastimolato, possa essere causa di compressione del nervo sciatico e determinare così una sintomatologia sovrapponibile a quella della sciatica (sindrome del piriforme). 

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza