Mirtazapina: a cosa serve, effetti collaterali, meccanismo d'azione
Che cos'è la Mirtazapina e caratteristiche generali
La mirtazapina è un farmaco appartenente alla classe degli antidepressivi serotoninergici e noradrenergici specifici (NaSSA). Si differenzia dai TCA, degli SSRI e dagli NSRI (rispettivamente, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi del reuptake di serotonina e inibitori del reuptake di noradrenalina e serotonina) in quanto non agisce direttamente sui recettori deputati alla ricaptazione di noradrenalina e serotonina, ma agisce in maniera indiretta.
La mirtazapina è disponibile in diversi medicinali per uso orale per la dispensazione dei quali è necessario presentare apposita ricetta medica.
Esempi di medicinali contenenti Mirtazapina
- Mirtazapina Almus®
- Mirtazapina Alter®
- Mirtazapina Aurobindo®
- Mirtazapina Doc®
- Mirtazapina g®
- Mirtazapina Mylan®
- Mirtazapina Sandoz®
- Mirtazapina Teva®
- Mirtazapina Zentiva®
- Remeron®
A cosa serve la Mirtazapina?
Indicazioni terapeutiche della Mirtazapina: quando si usa?
L'utilizzo della mirtazapina è indicato per il trattamento di disturbi depressivi nei pazienti adulti.
Lo sapevi che…
La mirtazapina è utilizzata anche in ambito veterinario. I medicinali veterinari che la contengono vengono utilizzati per aumentare il peso corporeo in gatti con scarso appetito e calo ponderare derivanti da condizioni mediche croniche.
Naturalmente, nel corso di questo articolo, ci si occuperà solo della mirtazapina per uso umano.
Avvertenze e precauzioni
Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con Mirtazapina?
La depressione aumenta il rischio di pensieri suicidari, di autolesionismo e di suicidio. Poiché il miglioramento di tali sintomi può non verificarsi nei primi periodi di trattamento con mirtazapina, è bene tenere i pazienti sotto sorveglianza.
Prima di iniziare un trattamento a base di mirtazapina, è necessario informare il medico se:
- Si soffre di convulsioni o epilessia;
- Si hanno malattie epatiche;
- Si soffre di patologie renali;
- Si è affetti da malattie o disturbi cardiaci di qualsiasi tipo, inclusi alterazioni del ritmo cardiaco, insufficienza cardiaca, recente infarto del miocardio;
- Si assumono farmaci che possono influire sul ritmo cardiaco;
- Si soffre di bassa pressione sanguigna;
- Si è affetti da schizofrenia;
- Si soffre di diabete (potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose d'insulina e/o d'ipoglicemizzanti somministrati);
- Si hanno patologie dell'occhio (come, ad esempio, il glaucoma);
- Si è affetti da schizofrenia (potrebbe verificarsi un peggioramento della sintomatologia).
Inoltre, è importante sapere che:
- Se durante il trattamento con mirtazapina si manifestano segni d'infezione, come febbre alta inspiegabile, mal di gola o ulcere della bocca, è necessario contattare subito il medico; questi sintomi, infatti, potrebbero essere segni collegati a eventuali disfunzioni del sistema deputato alla produzione delle cellule sanguigne (sistema emolinfopoietico).
- Con l'uso della mirtazapina sono stati riportati casi di gravi reazioni della pelle, incluse sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Qualora dovessero manifestarsi sintomi a carico della cute, contattare il medico.
NOTA BENE
- La mirtazapina non deve essere utilizzata per il trattamento della depressione in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età, poiché non è stata dimostrata la sua efficacia in questa categoria di pazienti. Inoltre, l'assunzione di mirtazapina in questa fascia di età è associata ad un aumento del rischio tentativo di suicidio, pensieri suicidari e ostilità (aggressività, comportamento astioso e rabbia). Tuttavia, può capitare che il medico prescriva un trattamento a base di mirtazapina anche in questa categoria di pazienti nel caso in cui lo ritenga assolutamente necessario.
- La mirtazapina può influire sulla concentrazione e sulla capacità di restare vigili; pertanto, qualora tali capacità fossero alterate, è necessario evitare la guida di veicoli e l'utilizzo di macchinari.
Interazioni
Interazioni farmacologiche fra la Mirtazapina e altri farmaci
La mirtazapina non deve essere assunta in concomitanza a IMAO (inibitori delle monoamino ossidasi). Qualora fosse necessario cominciare una terapia a base di IMAO, deve trascorrere un periodo di almeno due settimane dall'ultima assunzione di mirtazapina.
La somministrazione concomitante di mirtazapina e dei seguenti farmaci può portare all'insorgenza della sindrome serotoninergica:
- Altri antidepressivi, come gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) e la venlafaxina (un inibitore del reuptake di serotonina e noradrenalina);
- Triptofano;
- Triptani, farmaci impiegati per il trattamento dell'emicrania;
- Tramadolo, un antidolorifico oppioide;
- Linezolid, un antibiotico;
- Blu di metilene;
- Litio, un farmaco utilizzato per il trattamento del disturbo bipolare;
- Farmaci o prodotti a base di iperico (o Erba di San Giovanni, una pianta dalle proprietà antidepressive).
Pertanto, se si stanno assumendo, o sono stati da poco assunti, farmaci di questo tipo, è necessario informarne il medico prima di iniziare il trattamento con la mirtazapina.
Allo stesso tempo, il medico deve essere informato anche se si stanno prendendo - o sono stati recentemente presi - altri farmaci quali:
- Nefazodone, un antidepressivo;
- Antibiotici come l'eritromicina;
- Antifungini, come il ketoconazolo;
- Farmaci per il trattamento dell'ulcera gastrica;
- Farmaci per il trattamento delle infezioni da HIV, come il ritonavir;
- Benzodiazepine;
- Farmaci antipsicotici, come l'olanzapina;
- Farmaci per il trattamento delle allergie, come la cetirizina;
- Analgesici oppioidi;
- Farmaci per il trattamento dell'epilessia, come fenitoina e carbamazepina;
- Farmaci per trattare la tubercolosi, come la rifampicina;
- Farmaci anticoagulanti, come il warfarin;
- Farmaci che possono influenzare il ritmo cardiaco.
In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia con mirtazapina, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nei soprastanti elenchi - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.
Mirtazapina con cibi, bevande e alcol
La mirtazapina può essere assunta con o senza cibo.
Durante il trattamento con il principio attivo si consiglia di NON assumere bevande alcoliche.
Effetti indesiderati
Mirtazapina effetti collaterali: quali sono?
Come qualsiasi altro farmaco, anche la mirtazapina può causare effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Difatti, ciascuna persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco.
Di seguito sono riportati alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con mirtazapina. Per maggiori informazioni consultare il foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per qualsiasi dubbio o domanda è sempre bene rivolgersi al proprio medico.
Il medico va subito informato e l'assunzione di mirtazapina immediatamente interrotta qualora compaiano effetti indesiderati gravi, quali:
- Episodi di mania;
- Ittero, possibile segno di problemi al fegato;
- Improvvisa e inspiegabile febbre alta, mal di gola e stomatite dovuti ad un abbassamento dei livelli di globuli bianchi;
- Anemia aplastica, trombocitopenia, eosinofilia;
- Sintomi di sindrome serotoninergica, come febbre inspiegabile, aumento della frequenza cardiaca, sudorazione, contrazioni muscolari, tremori, spossatezza, aumento della salivazione, sbalzi d'umore, ecc.;
- Pensieri e comportamenti suicidi;
- Convulsioni;
- Gravi reazioni cutanee associate ad altri sintomi, come sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, reazione a farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici o sindrome DRESS.
Effetti indesiderati molto comuni e comuni
- Mal di testa;
- Secchezza delle fauci;
- Aumento dell'appetito e del peso;
- Confusione, sonnolenza;
- Capogiri;
- Letargia;
- Tremori;
- Nausea, vomito, diarrea o stitichezza;
- Esantema;
- Dolori articolari, dolori muscolari;
- Mal di schiena;
- Stanchezza;
- Sogni vividi;
- Ipotensione ortostatica;
- Edema causato da ritenzione idrica;
- Disturbi del sonno;
- Ansia;
- Disturbi della memoria.
Effetti indesiderati non comuni e rari
- Parestesie;
- Ipoestesia orale;
- Sincope;
- Gambe senza riposo;
- Percezione di un bisogno di muoversi;
- Incubi;
- Agitazione;
- Allucinazioni;
- Aggressività;
- Mioclono;
- Pancreatite che può manifestarsi con nausea e dolore addominale.
Effetti indesiderati a frequenza non nota
- Edema generalizzato o localizzato, edema della bocca;
- Dermatite bollosa, eritema multiforme;
- Parestesia orale;
- Disturbi del linguaggio;
- Inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico;
- Ritenzione urinaria;
- Iponatremia;
- Aumento dei livelli ematici di creatinchinasi;
- Aumento dei livelli ematici di prolattina (possono manifestarsi sintomi come ingrossamento del seno e/o secrezioni lattiginose dal capezzolo);
- Erezione prolungata e dolorosa;
- Rabdomiolisi.
Sovradosaggio da Mirtazapina
In caso di sovradosaggio da mirtazapina è necessario contattare subito il medico o recarsi nel più vicino centro ospedaliero. Fra i sintomi che possono insorgere in seguito all'assunzione di una dose eccessiva di farmaco, ricordiamo: sonnolenza, disorientamento e alterazioni del ritmo cardiaco.
Mirtazapina meccanismo d'azione
Come agisce la Mirtazapina e come espleta la sua azione terapeutica?
L'azione antidepressiva della mirtazapina è dovuta all'inibizione dei recettori presinaptici α₂ posti sulla terminazione nervosa presinaptica. Grazie a quest'azione, il principio attivo riesce ad indurre un aumento della trasmissione noradrenergica e serotoninergica a livello centrale. Difatti, i recettori α₂ sono capaci di mediare il rilascio di noradrenalina e serotonina attraverso un meccanismo definito "a feedback negativo"; quando attivati, essi inibiscono il rilascio di noradrenalina e serotonina. La mirtazapina, bloccandoli, aumenta il rilascio di questi neurotrasmettitori.
L'aumento della trasmissione serotoninergica è mediata dai recettori per la serotonina 5-HT₁, in quanto la mirtazapina è in grado di bloccare i recettori 5-HT₂ e 5-HT₃.
Le proprietà sedative della mirtazapina, invece, sono riconducibili alla sua attività antagonista nei confronti dei recettori H₁ dell'istamina.
Dose e modo d'uso
Come si somministra la Mirtazapina?
La mirtazapina è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse da deglutire intere con un po' d'acqua, oppure sotto forma di compresse orodispersibili.
È preferibile assumere le compresse ogni giorno alla stessa ora, preferibilmente la sera, prima di coricarsi. Tuttavia, in alcuni casi il medico potrebbe suggerire di dividere la dose, una volta al mattino e una volta la sera prima di coricarsi.
La posologia deve essere stabilita dal medico su base individuale per ogni paziente.
Potrebbero essere necessari aggiustamenti del dosaggio in pazienti anziani e in pazienti affetti da patologie epatiche e/o renali.
Si raccomanda pertanto, di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni fornite dal medico, sia per quel che riguarda dose e frequenza di somministrazione che per quel che riguarda corretto modo d'uso e durata del trattamento.
Il trattamento non va interrotto bruscamente, poiché se così fosse, potrebbero manifestarsi sintomi da sospensione.
Per qualsiasi dubbio, rivolgersi al medico che ha prescritto il farmaco.
Uso in gravidanza e allattamento
La Mirtazapina può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?
Prima di assumere mirtazapina, le donne in gravidanza - sia accertata che presunta - e le madri che stanno allattando al seno devono necessariamente informare il medico della loro condizione.
Se il farmaco fosse stato assunto fino a poco prima del parto, il neonato deve essere attentamente monitorato per individuare l'eventuale insorgenza di effetti indesiderati.
Difatti, quando farmaci simili alla mirtazapina (come gli SSRI) vengono utilizzati in gravidanza, essi possono aumentare il rischio d'insorgenza d'ipertensione polmonare persistente del neonato (PPHN) che si manifesta con un aumento della frequenza respiratoria e colorito bluastro della pelle. Tali sintomi, solitamente, insorgono durante le prime 24 ore dopo la nascita.
Le donne che rimangono gravide durante il trattamento con mirtazapina devono immediatamente comunicarlo al medico.
Controindicazioni
Quando la Mirtazapina NON deve essere usata
L'utilizzo della mirtazapina è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota alla stessa mirtazapina e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve assumere;
- Nei pazienti che stanno assumendo - o che hanno assunto negli ultimi 14 giorni - farmaci inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO).
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche della mirtazapina. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare e al consulto con il medico. Per qualsiasi dubbio, rivolgersi a questa figura sanitaria.