Manipolazione emotiva e violenza psicologica: cosa sono e come difendersi

Manipolazione emotiva e violenza psicologica: cosa sono e come difendersi
Ultima modifica 13.09.2023
INDICE
  1. Manipolazione emotiva e violenza psicologica
  2. Cos'è la violenza psicologica
  3. Cos'è la manipolazione emotiva
  4. Come riconoscere la violenza psicologica e la manipolazione emotiva
  5. Le conseguenze della violenza psicologica: il ciclo della violenza
  6. Come difendersi dalla manipolazione emotiva e dalla violenza psicologica

Manipolazione emotiva e violenza psicologica

Quando si parla di violenza si pensa subito a un'aggressione di tipo fisico o sessuale. Eppure, la violenza può presentarsi in diversi modi, alcuni dei quali non sempre evidenti. La manipolazione emotiva e la violenza psicologica sono delle forme di abuso invisibili ma non per questo meno impattanti sulla salute mentale di chi le subisce.

Cos'è la violenza psicologica

La violenza psicologica consiste in una serie di pattern comportamentali, volti a portare l'altro ad agire contro la propria volontà. Si manifesta principalmente con insulti, minacce e intimidazioni ed è riscontrabile in diversi contesti, verificandosi spesso anche all'interno di relazioni affettive, quando un partner, o ex-partner, mette in atto comportamenti di abuso psicologico ed emotivo. Se la violenza fisica è evidente al punto da lasciare spesso danni visibili sul corpo della vittima, la violenza psicologica è una forma di violenza silenziosa, ma con conseguenze ugualmente reali e pericolose per chi la subisce. La violenza psicologica si manifesta attraverso comportamenti di controllo, isolamento, umiliazione, servendosi spesso anche della manipolazione emotiva.

Cos'è la manipolazione emotiva

La manipolazione emotiva è un processo che punta a spingere l'altro ad avere determinati comportamenti o credenze. La manipolazione emotiva si manifesta spesso attraverso uno stile di comunicazione passivo-aggressivo, dove non è esplicitata la propria volontà in modo chiaro e diretto, ma vengono usati toni allusivi o ironici, che fanno leva sul ricatto emotivo e sul senso di colpa o di responsabilità altrui. Questa modalità mira a controllare e influenzare le emozioni, i pensieri o i comportamenti dell'interlocutore, senza però dichiarare esplicitamente le proprie intenzioni, anzi, spesso nascondendole con lusinghe o gesti accoglienti. Chi subisce manipolazione emotiva può provare insicurezza e confusione, arrivando perfino a mettere in dubbio la propria credibilità. Di seguito alcuni esempi di espressioni manipolatorie: "Se non fai come ti ho suggerito, ci resto molto male", "Per me è uguale, anche se sarò io a sacrificarmi", "Se ci tieni davvero a me, mi aspetto che tu lo faccia".

Come riconoscere la violenza psicologica e la manipolazione emotiva

È molto difficile riconoscere le diverse forme di manipolazione emotiva e, più in generale, di violenza psicologica, in quanto si tratta di processi che si esprimono attraverso comportamenti che possono variare in intensità, frequenza e risultare più o meno espliciti.
La violenza psicologica è un modello di comportamento abusante, retto da senso di potere e di controllo sull'altra persona, nonché alimentato da dinamiche relazionali di dipendenza.
In tal senso, è importante identificare alcune tra le principali manifestazioni di violenza psicologica e manipolazione emotiva, per imparare a riconoscerle e prenderne le distanze:

  • Controllo: chi esercita violenza psicologica punta a controllare il tempo, gli spazi, le reti sociali, gli spostamenti della persona, comprendendo spesso anche l'alimentazione e gli abiti da indossare; si ha la tendenza a dare ordini su ciò che è giusto fare nei diversi ambiti di vita, dimostrando delusione o, anche, esplosioni di rabbia in caso di scelte non conformi a quanto suggerito.
  • Senso del possesso, isolamento: si tende a esercitare potere e possesso nei confronti dell'altro, spesso spingendolo a isolarsi dalle reti amicali e da altri contesti poco controllabili.
  • Umiliazione e svalutazione: l'operato e i risultati ottenuti da chi subisce violenza psicologica vengono costantemente svalutati, con commenti negativi e insulti alla persona, spesso pubblici.
  • Imprevedibilità: si alternano esplosioni di rabbia a momenti di grande affettività e gentilezza, destando molta confusione in chi lo riceve.
  • Accuse e senso di colpa: si attribuisce all'altra persona la causa e la responsabilità delle proprie emozioni spiacevoli.
  • Negazione dell'abuso: gli episodi di violenza vengono negati, spesso mediante gaslighting, una forma di manipolazione emotiva volta a far credere all'altro di essere "pazzo", "esagerato", "eccessivo", "senza senso dell'umorismo".
  • Dipendenza: si innescano delle dinamiche di dipendenza (affettiva, economica, ecc.) dove la coppia è vissuta da parte di chi subisce violenza psicologica come condizione unica, indispensabile e necessaria per confermare il proprio valore.

Una costante esposizione a comportamenti psicologicamente violenti porta a una sensazione di impotenza e sopraffazione, che rende la vittima sempre più dipendente dall'aggressore, minando il proprio senso di identità e la propria autostima.

Per approfondire: Gaslighting: cos'è e come riconoscerlo

Le conseguenze della violenza psicologica: il ciclo della violenza

L'esposizione a comportamenti violenti e manipolatori, specie se reiterati nel tempo, può portare a gravi problematiche, tra cui ansia, fobia, attacchi di panico, sensazione di impotenza, depressione.
Una delle principali conseguenze della violenza psicologica riguarda l'impatto negativo sull'autostima e sul senso di sé di chi la subisce. Nelle vittime di violenza psicologica, infatti, si innesca quello che Walker nel 1979 ha definito come "ciclo della violenza": dopo aver subito ripetute esperienze di violenza, imprevedibili e difficilmente controllabili, la persona apprende che è impotente e non in grado di liberarsene, accettando, quindi, di continuare a far parte di quella stessa relazione. L'impotenza acquisita è retta da elevati livelli di paura e, spesso, da una personalità dipendente che induce chi subisce violenza psicologica a non lasciare il partner per timore dell'abbandono (Safran et al., 1990). Chi subisce violenza tende a sentirsi in colpa e inadeguato e la bassa autostima rende molto difficile l'emancipazione dalla relazione abusante.

Come difendersi dalla manipolazione emotiva e dalla violenza psicologica

Può capitare in molte occasioni di trovarsi di fronte a dei tentativi di manipolazione. Spesso riusciamo facilmente a individuarli e prenderne le distanze, ad esempio, quando ci capita in ambito commerciale, sui social network o negli scambi sociali poco rilevanti. Ma, quando la manipolazione avviene all'interno di una relazione affettiva, è molto più difficile imparare a riconoscerla, essendo noi stessi altamente coinvolti. Per questo motivo è importante prestare attenzione alle diverse trappole emotive, imparando a riconoscerle e ascoltando le nostre emozioni. Solo focalizzandoci sui nostri bisogni e sulla nostra capacità di farli valere con fermezza, la manipolazione emotiva non ci coinvolgerà troppo a lungo in dinamiche di violenza psicologica e dipendenza affettiva.


Per alcuni il potere sull'altra persona è l'unica modalità conosciuta per muoversi all'interno di una relazione. Per questo motivo, può essere molto importante educare le nuove generazioni al consenso e al rispetto delle emozioni dell'altro. Promuovendo una solida educazione emotiva e facilitando lo sviluppo dell'autostima in bambine e bambini fin dai primi anni di vita, sarà possibile ottenere una migliore consapevolezza personale e un maggiore rispetto verso le emozioni, proprie e altrui. Per proteggerci dalla violenza psicologica e dalla manipolazione emotiva è necessario essere consapevoli dei propri diritti all'interno delle relazioni e imparare a comunicarli con assertività.


Affrontare la manipolazione emotiva e la violenza psicologica è possibile: attraverso un lavoro terapeutico volto a potenziare l'autostima e l'autonomia personali, sarà possibile riconoscere il proprio valore di persona ed evitare che i comportamenti di manipolazione emotiva ci trattengano in relazioni violente.
È importate non sottovalutare la gravità di queste forme di abuso e, in caso di incertezza, non esitare a chiedere aiuto a un professionista della salute mentale, per migliorare il proprio benessere psicologico e prendere le distanze dalle situazioni di manipolazione emotiva e violenza psicologica.

Fonti

  • Afifi, T.O., MacMillan, H., Cox, B.J., Asmundson, G.G., Stein, M.B., & Sareen, J. (2009). Mental health correlates of intimate partner violence in marital relationships in a nationally representative sample of males and females. Journal of Interpersonal Violence.
  • Safran, J. D., Crocker, P., McMain, S., & Murray, P. (1990). Therapeutic alliance rupture as a therapy event for empirical investigation. Psychotherapy: Theory, Research, Practice, Training.
  • Walker, L.E. (1979). The Battered Woman. New York: Harper & Row.

Autore

Ilaria Albano

Ilaria Albano

Psicologa
Dr. Ilaria Albano, psicologa con formazione in Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, si occupa di divulgazione scientifica, benessere e empowerment. Founder del progetto "Psicologa Scortese", ogni sabato mattina ha una rubrica in diretta su Radiofreccia.