Malattie che può scoprire il dentista ma non c'entrano con i denti

Malattie che può scoprire il dentista ma non c'entrano con i denti
Ultima modifica 06.04.2023
INDICE
  1. Malattie cardiache
  2. Diabete
  3. Reflusso gastroesofageo
  4. Bulimia
  5. Cancro della cavità orale

Quando si va dal dentista ovviamente lo si fa per controllare lo stato di denti, gengive e in generale del proprio cavo orale, ignorando che in realtà osservando questa zona sia possibile individuare altri problemi di salute, apparentemente scollegati da essa.

Sebbene un dentista non possa diagnosticare ufficialmente nessun disturbo esterno al suo ramo di competenza, non è raro che sia in grado di scorgere i primi segnali di alcuni problemi di salute e indirizzare verso un medico che faccia più chiarezza. Alcuni sono riconducibili ad una scarsa igiene orale ma non tutti.

Queste i problemi che si possono scoprire sul lettino del dentista:

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Malattie cardiache

I problemi al cuore possono essere supposti da alcune criticità che coinvolgono i denti.

La malattia parodontale o parodontite, ad esempio, è un'infezione e infiammazione delle gengive e delle ossa che circondano i denti e quando è presente potrebbe indicare l'esistenza di malattie cardiache.

Anche l'accumulo di placca sui denti e sul bordo gengivale può suggerire arterie ostruite e quindi problemi cardiovascolari.

Tuttavia, in alcuni casi, la relazione causale è inversa. L'accumulo di placca può infatti portare all'infiammazione cronica, che potrebbe a lungo termine determinare malattie cardiache come l'endocardite (un'infezione del rivestimento interno delle camere cardiache o delle valvole), arterie ostruite e ictus.

Diabete

A volte i dentisti sono i primi a rilevare segni di diabete nelle persone a cui non è stata diagnosticata questa malattia metabolica. I sintomi che possono emergere durante i controlli dentali sono infatti piuttosto evidenti. Si tratta di alito cattivo cronico, mughetto (un'infezione fungina), secchezza delle fauci e malattie gengivali.

Tutte queste condizioni orali sono più comuni nelle persone con diabete perché la patologia riduce la resistenza del corpo alle infezioni, aumentando il rischio di problemi gengivali come la malattia parodontale.

Anche in questo caso causa ed effetto possono invertirsi perché solitamente le persone che tengono sotto controllo il diabete tendono ad avere un cavo orale più sano ma anche coloro che si prendono cura dei propri denti riscontrano un miglior controllo della glicemia.

Per prevenire gli effetti collaterali orali che possono derivare dal diabete, assicurarsi di usare il filo interdentale e un collutorio due volte al giorno.

Reflusso gastroesofageo

Anche se il sintomo rivelatore del reflusso gastroesofageo è spesso il bruciore di stomaco abituale, a volte il dentista può scorgere altri indizi di questa condizione dallo stato della bocca dei pazienti.

L'acido che dallo stomaco risale sull'esofago provocando il reflusso può causare usura ed erosione dello smalto dei denti nella regione dei molari. Inoltre, il dentista potrebbe anche notare lesioni alle pareti della gola, sempre per colpa dell'acido.

Insieme al bruciore di stomaco, all'erosione dello smalto dei denti e all'irritazione della gola, altri sintomi di reflusso gastroesofageo ai quali prestare attenzione sono rigurgito di cibo o liquido acido, dolore addominale superiore o toracico, problemi di deglutizione, sensazione di un groppo in gola, tosse continua, infiammazione delle corde vocali, asma inaspettata o in peggioramento.

Per ridurre i danni del reflusso e prevenire l'ulteriore erosione dello smalto dei denti, meglio cercare di limitare il consumo di bevande acide come le bibite gassate, usare un dentifricio con fluoro e consumare meno zucchero.

Bulimia

I disturbi alimentari possono avere gravi effetti su tutto il corpo, compreso il cavo orale. Uno dei disturbi più noti di questa categoria è la bulimia, che può rivelarsi anche durante una visita dal dentista.

L'indizio numero uno della sua presenza è l'erosione o l'ingiallimento dei denti, dovuti al vomito che le persone bulimiche tendono a procurarsi con frequenza dopo aver mangiato. Questo fenomeno, infatti, esattamente come con il reflusso, provoca la risalita degli acidi dello stomaco fino al cavo orale che possono corrodere i denti e distruggere lo smalto facendo cambiare loro colore, forma o lunghezza o rendendoli fragili e deboli.

Anche lo stato delle gengive è indicatore di un disturbo alimentare perché possono arrossarsi, gonfiarsi e sanguinare facilmente a causa di carenze nutrizionali di calcio, ferro e vitamine del gruppo B.

Un altro sintomo comune è la‌ secchezza delle fauci, dovuta al fatto che i disturbi alimentari portino le ghiandole salivari a gonfiarsi e a cessare di funzionare correttamente.

Infine possono verificarsi arrossamenti, graffi e tagli all'interno della bocca, sempre a causa del vomito.

Cancro della cavità orale

Nelle sue fasi iniziali il cancro della cavità orale può essere indolore e presentare pochi sintomi evidenti. Per questo la maggior parte delle persone si accorgono di averlo quando è già in una fase avanzata.

Tuttavia, esistono segnali che possono essere scorti dal dentista come macchie bianche o rosse in bocca, piccole ulcere indurite, un nodulo o una massa indolore all'interno della bocca o nella zona del collo, dolore o difficoltà a deglutire, parlare o masticare, masse simili a verruche nella cavità orale, raucedine, intorpidimento nella regione orale/facciale, mal d'orecchi persistente unilaterale e linfonodi ingrossati.