Ultima modifica 25.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono le malattie autoimmuni?
  3. Cause
  4. Tipi
  5. Sintomi
  6. Diagnosi
  7. Trattamento
  8. Prognosi

Generalità

Le malattie autoimmuni sono patologie particolari, che insorgono a seguito di un malfunzionamento del sistema immunitario. In un individuo con una malattia autoimmune, infatti, le cellule e le glicoproteine, costituenti il sistema immunitario, aggrediscono l'organismo che dovrebbero invece difendere da patogeni e altre minacce presenti nell'ambiente esterno.
Le cause delle malattie autoimmuni sono poco chiare e sono tutt'oggi argomento di numerose ricerche scientifiche.
Medici e patologi hanno individuato più di 80 tipi diversi di malattie autoimmuni; alcuni dei più noti sono l'artrite reumatoide, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico e la sclerodermia.
Purtroppo, al momento, le malattie autoimmuni sono incurabili. Gli unici trattamenti a disposizione dei pazienti consistono in terapie sintomatiche, il cui scopo è ridurre la sintomatologia in atto.

Malattie Autoimmuni

Breve ripasso del sistema immunitario

Il sistema immunitario è la barriera difensiva di un organismo contro le minacce provenienti dall'ambiente esterno – come per esempio virus, batteri, parassiti ecc – ma anche dall'interno – come per esempio le cellule impazzite (cellule tumorali) o malfunzionanti.
Per adempiere alle proprie funzioni protettive, il sistema immunitario si avvale di un "esercito" di cellule particolari e glicoproteine: questi elementi sono assai efficaci e aggressivi nei confronti di qualunque cosa rappresenti un potenziale pericolo.

Cosa sono le malattie autoimmuni?

Le malattie autoimmuni sono condizioni morbose particolari, caratterizzate da una risposta esagerata e impropria del sistema immunitario.
Negli individui con una malattia autoimmune, infatti, gli elementi che costituiscono il sistema immunitario (le cellule e le glicoproteine citate in precedenza) riconoscono come estranei alcuni organi o tessuti del corpo umano e, per questo motivo, li aggrediscono.

L'aggressione da parte del sistema immunitario, a carico di questi organi e tessuti sani, comporta un loro danneggiamento o una loro alterazione più o meno consistente, a seconda dei casi.
Detto in altre parole, le persone con le malattie autoimmuni possiedono un sistema immunitario che funziona in maniera anomala: invece di aggredire soltanto i virus, i batteri, le cellule tumorali ecc, riconosce come "nemiche" anche le cellule sane dell'organismo a cui dovrebbe fornire protezione.
Questa errata valutazione è fonte di danni – talvolta anche notevoli – o alterazioni a carico degli organi e dei tessuti interessati.

PRINCIPALI CONSEGUENZE DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI

Le malattie autoimmuni possono avere tre conseguenze principali:

  • La distruzione parziale o totale degli organi e/o tessuti colpiti;
  • La crescita anormale degli organi e/o tessuti interessati;
  • Un'alterazione funzionale degli organi e/o tessuti coinvolti.

QUALI ORGANI E QUALI TESSUTI?

Gli organi e i tessuti interessati dipendono dal tipo di malattia autoimmune in atto.
Come si vedrà, ci sono alcune malattie autoimmuni che colpiscono di preferenza la pelle, altre che colpiscono le articolazioni, altre ancora che coinvolgono la tiroide ecc.

Esempi di organi o tessuti che possono essere oggetto d'aggressione da parte delle malattie autoimmuni:

EPIDEMIOLOGIA

Secondo la cosiddetta Associazione Americana Relativa alla Malattie Autoimmuni (AARDA), i cittadini statunitensi con una malattia autoimmune sarebbero più di 50 milioni: non pochi, se si pensa che, al 2014, il numero di abitanti, negli Stati Uniti, era di 318 milioni circa.
Sempre in base a quanto riporta la AARDA, le malattie autoimmuni tenderebbero ad avere una ricorrenza familiare e a colpire soprattutto la popolazione femminile (il 75% dei pazienti è donna!).

Cause

Al momento, le precise ragioni per cui il sistema immunitario, in una malattia autoimmune, si rivolta contro l'organismo, a cui dovrebbe prestare protezione, sono sconosciute.
Pur non essendo in possesso di prove certe, alcuni esperti in materia di patologia sostengono che possibili fattori favorenti le malattie autoimmuni siano:

  • Una certa predisposizione familiare al problema. Determinati profili genetici sembrerebbero essere più suscettibili di altri allo sviluppo delle malattie autoimmuni.
    La teoria che vede per protagonista la predisposizione familiare nasce dal rilevamento, all'interno di una stessa famiglia, di diversi casi della stessa malattia autoimmune.
  • Alcune infezioni batteriche o virali;
  • L'assunzione di determinati farmaci;
  • La venuta a contatto, in una fase della vita, con particolari irritanti chimici;
  • L'esposizione continuativa ad alcuni irritanti ambientali.

Tipi

Medici e patologi hanno individuato più di 80 tipi diversi di malattie autoimmuni.
I tipi più noti e diffusi sono:

Di seguito, il lettore può consultare le descrizioni di alcune delle sopraccitate malattie autoimmuni.

ARTRITE REUMATOIDE

Premessa: in medicina, il termine artrite indica una generica infiammazione di una o più articolazioni.
L'artrite reumatoide è una forma di artrite abbastanza comune, dal carattere progressivo, che aggredisce le articolazioni, dapprima, a livello della membrana sinoviale e, in un secondo momento, a livello della cartilagine, dei legamenti e della cosiddetta capsula articolare.
Vari studi hanno evidenziato che l'artrite reumatoide presenta diversi fattori di rischio; tra questi, i più importanti sono: una predisposizione genetico-familiare all'affezione, l'appartenenza al sesso femminile, l'età compresa tra i 40 e i 60 anni, il fumo di tabacco e la venuta a contatto con alcuni patogeni (in particolare herpes virus e virus di Epstein Barr).
L'artrite reumatoide è responsabile di stati infiammatori anche a livello non articolare: infatti, può interessare anche la cute, l'apparato linfo-ghiandolare, l'apparato respiratorio e gli occhi.

SCLERODERMIA

La sclerodermia, nota anche come sclerosi sistemica progressiva, è una patologia della cute, contraddistinta da un indurimento anomalo e un ispessimento altrettanto anomalo della pelle.
Nella maggior parte dei casi, la sclerodermia colpisce la pelle delle braccia e delle gambe e l'area cutanea attorno alla bocca. Più raramente, interessa anche i capillari, le arteriole e gli organi interni cuore, reni, intestino e polmoni.
Quando la sclerosi sistemica progressiva coinvolge anche gli organi interni, può avere conseguenze gravissime, morte del paziente compresa.
Secondo alcuni ricercatori, la condizione sarebbe una malattia autoimmune con una base genetica.

SCLEROSI MULTIPLA

La sclerosi multipla è una malattia cronica e invalidante, che insorge per effetto di una degradazione progressiva della mielina appartenente ai neuroni del sistema nervoso centrale (N.B: il sistema nervoso centrale, o SNC, comprende l'encefalo e il midollo spinale).
I sintomi della sclerosi multipla possono essere lievi oppure severi. Manifestazioni cliniche considerate lievi sono, per esempio, l'intorpidimento degli arti e i tremori; al contrario, esempi di disturbi gravi sono la paralisi degli arti o la perdita della vista.
Per spiegare le possibili cause scatenanti, i ricercatori hanno ipotizzato che la sclerosi multipla sia il risultato non solo di un'alterazione del sistema immunitario, ma anche di una combinazione di fattori ambientali, genetici e infettivi.

PSORIASI

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica-recidivante della pelle, non contagiosa, la cui presenza si caratterizza per un'iperproliferazione dei cheratinociti epidermici e la formazione di chiazze/placche rossastre su svariate aree del corpo, tra cui in particolare: le ginocchia, i gomiti, le mani, il cuoio capelluto e i piedi.
Secondo una diffusa classificazione medica, esisterebbero almeno 5 tipologie di psoriasi: la psoriasi a placche, la psoriasi guttata, la psoriasi inversa, la psoriasi eritrodermica e la psoriasi pustolosa.
Studiando la malattia, medici e ricercatori hanno notato che i parenti di sangue (figli, nipoti, fratelli ecc) di persone con psoriasi hanno una particolare predisposizione a sviluppare, prima o poi, il medesimo disturbo. Ciò ha indotto gli esperti a pensare che la psoriasi abbia una base genetico-familiare. 

Psoriasi

LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia infiammatoria cronica, di natura multisistemica.
Multisistemica significa che colpisce diversi organi e tessuti del corpo.
Tra gli organi e i tessuti del corpo umano, interessati dal lupus eritematoso sistemico, rientrano: la pelle, le articolazioni, i reni e l'encefalo.

MORBO DI ADDISON

Il morbo di Addison è una rara condizione morbosa che ha origine a causa di una disfunzione delle ghiandole surrenali (o surreni). Situati appena al di sopra dei reni, i surreni sani producono, nella loro porzione corticale, tre tipologie di ormoniandrogeniglucocorticoidi e mineralcorticoidi.
In genere, il morbo di Addison provoca: perdita di peso, mancanza di appetito, debolezza muscolare e fatica cronica.

CELIACHIA

La celiachia è un'affezione caratterizzata da una reazione avversa al glutine, una proteina presente in molti cereali.
A mettere in atto tale reazione avversa è il sistema immunitario, il quale, con le sue cellule e le sue glicoproteine, aggredisce il glutine quando raggiunge l'intestino.
L'aggressione immunitaria del glutine, a livello intestinale, comporta il deterioramento delle pareti intestinali

DERMATOMIOSITE

La dermatomiosite è una malattia infiammatoria cronica dei tessuti connettivi, caratterizzata da sintomi a livello cutaneo (rash) e muscolare (debolezza, dolore e atrofia).
A uno stadio avanzato, la dermatomiosite può interessare anche la muscolatura striata del cuore e quella liscia degli apparati digerente, circolatorio e respiratorio, mettendo in serio pericolo la vita delle persone affette.

TIROIDITE DI HASHIMOTO

La tiroidite di Hashimoto è una malattia infiammatoria cronica che colpisce la tiroide, ossia la ghiandola a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo e secernente gli ormoni tiroidei (T3 e T4) e la calcitonina.
Al momento della sua insorgenza, la tiroidite di Hashimoto determina una forma di ipertiroidismo. Quindi, in una fase successiva, è responsabile di uno stato di ipotiroidismo cronico.


Ipertiroidismo e ipotiroidismo
Ipertiroidismo: è quella disfunzione tiroidea per effetto della quale la tiroide è assai produttiva, in termini di secrezione ormonale.
Ipotiroidismo: è quando la tiroide produce quantità di ormoni tiroidei insufficienti a soddisfare le esigenze dell'organismo.

ARTRITE REATTIVA

L'artrite reattiva è un'infiammazione delle articolazioni del corpo umano dalla doppia origine: autoimmune e infettiva.
Secondo vari studi scientifici, l'origine infettiva dell'artrite reattiva spetterebbe ai batteri: clamidia, salmonella, shigella, yersinia e campylobacter.
Oltre alle articolazioni, l'artrite reattiva può colpire anche gli occhi e l'uretra, provocando, rispettivamente, congiuntivite e uretrite.
Quando l'artrite reattiva interessa anche gli occhi e l'uretra, prende il nome più corretto di sindrome di Reiter.

MORBO DI GRAVES

Il morbo di Graves, noto anche come malattia di Basedow, è una delle principali cause di ipertiroidismo primitivo.
I medici definiscono primitive le forme di ipertiroidismo successive a una disfunzione che ha origine direttamente nella tiroide.

ANEMIA PERNICIOSA

Premessa: in medicina, il termine anemia indica la carenza di globuli rossi, dovuta a un'insufficiente o inadeguata sintesi di quest'ultimi.
L'anemia perniciosa è una condizione morbosa conseguente all'aggressione, da parte delle cellule del sistema immunitario, di un fattore fondamentale per la formazione dei globuli rossi. Il fattore in questione è il cosiddetto fattore intrinseco, una glicoproteina secreta dalle cellule parietali dello stomaco e fondamentale per l'assorbimento della vitamina B12.
Com'è facilmente intuibile, l'aggressione a carico del fattore intrinseco determina la sua distruzione. Ciò impedisce l'assorbimento della vitamina B12, la quale è fondamentale per la sintesi (quindi anche il rinnovamento) dei globuli rossi.

Sintomi

I sintomi delle malattie autoimmuni dipendono dagli organi e dai tessuti interessati.
In altre parole, il quadro sintomatologico dipende dal tipo di malattia autoimmune in corso.
Alcuni delle manifestazioni cliniche più comuni sono:

PERIODI DI REMISSIONE E FIAMMATE SINTOMATICHE IMPROVVISE

Abbastanza di frequente, le malattie autoimmuni alternano periodi di apparente remissione – in cui il paziente sembra stare bene, quasi guarito – a periodi caratterizzati da intense e improvvise fiammate sintomatiche – in cui il paziente lamenta sintomi molto intensi e che pregiudicano pesantemente la qualità della vita.

Diagnosi

Per la diagnosi delle malattie autoimmuni, sono utili:

Trattamento

Le malattie autoimmuni sono condizioni croniche, per le quali, attualmente, non esistono ancora cure specifiche, ma solo trattamenti di tipo sintomatico.
Con il termine trattamento sintomatico, i medici intendono qualsiasi terapia o rimedio capace di alleviare i sintomi, rallentare la progressione della malattia in atto e migliorare la qualità di vita del paziente.
Chiaramente, per ogni malattia autoimmune, c'è una terapia sintomatica più indicata di altre e che i medici consigliano in modo particolare.
Tuttavia, è bene precisare questo concetto: ogni paziente con una data malattia autoimmune rappresenta un caso a sé stante, diverso da un altro paziente con la medesima patologia. Ciò comporta che un trattamento sintomatico altamente efficace per uno dei due malati, possa essere poco efficace per l'altro.

PRINCIPALI TRATTAMENTI MEDICI

Tra i trattamenti medici capaci di alleviare la sintomatologia delle malattie autoimmuni, rientrano:

  • Le terapie ormonali sostitutive. Sono indicate a quei pazienti con una malattia autoimmune che colpisce una ghiandola endocrina.
  • Le trasfusioni di sangue. Sono adatte a quegli individui con una malattia autoimmune che interessa il sangue.
  • I farmaci antinfiammatori. In genere, i medici li prescrivono in presenza di infiammazioni a livello articolare.
  • I farmaci antidolorifici. Sono adatti in presenza di una sintomatologia dolorosa.
  • I farmaci immunosoppressori. Sono medicinali deputati all'abbassamento delle difese immunitarie. In altre parole, riducono la potenza del sistema immunitario.
    I medici li prescrivono con lo scopo finale di attenuare i danni che le cellule e le glicoproteine del sistema immunitario causano ai vari organi e tessuti del corpo umano.
  • Ifarmaci biologici. Prodotti in laboratorio, agiscono in maniera simile ai farmaci immunosoppressori, ma in maniera più mirata. Sono infatti in grado di agire su specifiche componenti del sistema immunitario coinvolte nella specifica malattia utoimmune che si intende trattare.
  • La fisioterapia. È utile in presenza di quelle malattie autoimmuni che coinvolgono le articolazioni, i legamenti, i tendini e i muscoli del corpo umano.

RIMEDI NATURALI

Tra i rimedi naturali che sembrano agire contro i sintomi delle malattie autoimmuni, meritano una citazione particolare:

Prognosi

Una malattia incurabile non può avere una prognosi positiva.
Tuttavia, gli odierni trattamenti sintomatici, contro le malattie autoimmuni, forniscono risultati più che soddisfacenti.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza