Longevità: i 7 segreti dei centenari italiani e del mondo
Introduzione
Che cosa hanno in comune Barbagia di Seulo, in Sardegna, la penisola di Nicoyan in Costa Rica, l'isola di Okinawa in Giappone, la città di Loma Linda in California e l'isola di Ikaria in Grecia? Sono tutte "zone blu" o "blue zone", ossia le aree del mondo in cui è più elevata la concentrazione di centenari e la speranza di vita è decisamente superiore rispetto alla media del pianeta.
Le popolazioni che vivono in questi luoghi sono molto studiate in quanto esempio vivente e concreto di longevità e proprio basandosi su queste ricerche gli scienziati stanno cercando di capire quali sono gli "elisir di giovinezza", cioè i fattori che contribuiscono a far vivere più a lungo e bene le persone.
Che cosa dicono gli studi più recenti
Sono molti gli esperti che hanno deciso di studiare le popolazioni centenarie presenti oggi nel mondo per cercare di carpirne i segreti. Fra questi anche Dan Buettner, esploratore, divulgatore scientifico e saggista di origini statunitensi, che insieme a un gruppo di medici, antropologi, demografi ed epidemiologi ha analizzato le blue zone, scoprendo che hanno nove punti in comune: secondo l'esperto, sarebbero proprio questi nove elementi i "segreti" della longevità.
Le sue teorie sono condivise da molti altri scienziati, che hanno concentrato i loro studi e la loro attenzione sugli stessi fattori, confermando che svolgono un ruolo di primissimo piano nel favorire una vita lunga e sana.
I fattori che favoriscono la longevità
- Dieta sana e moderata
- Consumo abbondante di legumi
- Stile di vita attivo
- Tecniche anti-stress
- Niente fumo
- Vita sociale ricca
- Fede
Sicuramente per vivere bene e a lungo bisogna avere determinati geni: è innegabile che la genetica giochi un ruolo importante sulla longevità. Tuttavia, è importantissima anche l'influenza esercitata dallo stile di vita: sono soprattutto le abitudini assunte fin dalla giovane età a determinare la propria aspettativa di vita. Quelle sopra elencate sono le principali regole da seguire per avere più chance di diventare centenari.
Dieta sana e morigerata
Mangiare in maniera eccessiva minaccia la salute e riduce l'aspettativa di vita. Al contrario, seguire una dieta morigerata, non eccedendo con le calorie introdotte rispetto alle proprie esigenze, favorisce la longevità.
I popoli centenari mangiano con moderazione, assumendo la maggior parte delle calorie nella prima parte della giornata: in questo modo assecondano i ritmi circadiani, favorendo il metabolismo ed evitando l'accumulo di grassi e i picchi di zucchero. Inoltre, prediligono i cibi sani e leggeri.
Anche i cosmetici lavorano per aumentare la longevità.
Ecco invece i cibi e le bevande da evitare per la longevità.
Consumo abbondante di legumi
Per rimanere giovani più a lungo, è essenziale consumare molta frutta e verdura, fonti naturali di antiossidanti, sostanze che aumentano le difese nei confronti dei radicali liberi, molecole responsabili dell'invecchiamento precoce dei tessuti e del danneggiamento del DNA.
Via libera anche alle proteine di origine vegetale, in particolare ai legumi. Le popolazioni centenarie seguono una dieta prevalentemente vegetariana e assumono grandi quantitativi di piselli, fave, soia, lenticchie, fagioli. Consumano con frequenza anche frutta secca e semi oleaginosi.
Stile di vita attivo
Un altro pilastro della medicina anti-aging è l'attività motoria. Non occorre strafare: anzi, l'esercizio eccessivo può risultare dannoso. L'ideale è avere uno stile di vita attivo e fare 10 mila passi al giorno, anche frazionati. Gli abitanti delle zone blu vivono in ambienti e contesti che li stimolano costantemente a muoversi, coltivano orti e giardini, trascorrono molto tempo all'aperto in ambienti poco inquinati.
Tecniche anti-stress
Lo stress prolungato ed eccessivo è un nemico dell'organismo e della longevità: aumenta la produzione dei radicali liberi, diminuisce l'efficienza del sistema immunitario, con conseguente maggior rischio di comparsa di malattie, altera l'equilibrio ormonale con senso di affaticamento, indebolimento generale, rallentamento.
Ecco perché è importante cercare di avere ritmi di vita più lenti e cercare di rilassarsi di più: anche in questo le popolazioni centenarie sono da esempio poiché hanno un approccio più sano al lavoro e seguono pratiche anti stress, come lo yoga, la meditazione o il tai chi.
Niente fumo
Fondamentale anche rinunciare al fumo di sigaretta, che è deleterio a più livelli e accelera l'invecchiamento di cellule e tessuti, tanto che si calcola che abbrevi l'aspettativa di vita di 8-12 anni.
Anche il consumo eccesivo di alcol gioca un ruolo negativo, specialmente se iniziato in giovane età, sebbene sembri che uno o due bicchieri di vino al giorno possano aiutare a prevenire la demenza senile e le malattie cardiovascolari. In effetti, i centenari bevono alcolici con regolarità ma moderazione.
Vita sociale ricca
Le persone che hanno una vita sociale intensa e coltivano gli affetti vantano difese immunitarie più alte e un miglior profilo ormonale e metabolico, di conseguenza, hanno più probabilità di arrivare in tarda età in buona forma. Gli abitanti delle zone blu investono tempo ed energie nei rapporti interpersonali, guadagnandoci in salute e longevità.
Inoltre, si circondando di individui che hanno uno stile di vita sano e, dunque, costituiscono modelli positivi da imitare.
Fede
Quasi tutti i centenari hanno un qualche tipo di fede e una vita spirituale ricca; del resto secondo gli studi frequentare i servizi religiosi quattro volte al mese aggiunge dai quattro ai 14 anni di aspettativa di vita. Inoltre, si interrogano sul senso della loro esistenza e hanno una grande ricchezza interiore.
Consigli utili
- Cercare di dormire bene e a sufficienza.
- Aderire ai programmi di screening offerti gratuitamente dalle regioni e sottoporsi ai controlli consigliati dal medico.
- Allenare la mente, leggendo, studiando, facendo cruciverba e quiz, ascoltando musica.
- Mantenere molti interessi e pensare positivo.
- Essere flessibili, cercando di accettare i cambiamenti.