
Generalità
I lobi del cervello sono le 4 grandi sezioni che suddividono la corteccia cerebrale di ogni emisfero del cervello e che sono anche note come lobo frontale, lobo parietale, lobo temporale e lobo occipitale.

Protetti dalle ossa omonime del neurocranio e caratterizzati da circonvoluzioni e solchi, i lobi del cervello presentano, ciascuno, uno specifico set di funzioni; per esempio, il lobo occipitale presiede all'interpretazione degli stimoli visivi, il lobo parietale all'elaborazione delle informazioni sensitive provenienti dalla cute, al senso della posizione ecc., il lobo frontale alla capacità di produrre il linguaggio parlato e scritto, al controllo dei movimenti volontari ecc., e, per finire, il lobo temporale, alla capacità di comprendere il linguaggio scritto e parlato, alla percezione e interpretazione dei suoni ecc.
Breve ripasso anatomico dell'encefalo
L'encefalo è, assieme al midollo spinale, uno dei due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale.
Pesante circa 1,4 chilogrammi e contenente 100 bilioni di neuroni (nell'essere umano adulto), l'encefalo è una struttura molto complessa, suddivisibile in 4 grandi regioni, che sono: il cervello propriamente detto (o telencefalo o, semplicemente, cervello), il cervelletto, il diencefalo e il tronco encefalico.
CERVELLO PROPRIAMENTE DETTO
Il cervello è la regione più voluminosa e importante dell'encefalo.
La sua conformazione anatomica generale prevede la presenza di:

- Due grandi emisferi speculari (l'emisfero cerebrale destro e l'emisfero cerebrale sinistro), separati da un solco (il cosiddetto solco interemisferico), e
- Un corpo calloso, situato alla base dei due sopraccitati emisferi cerebrali.
In superficie, il cervello presenta la cosiddetta sostanza grigia, la quale va a comporre uno strato laminare chiamato corteccia cerebrale; negli strati più profondi (quindi sotto la superficie), invece, presenta la cosiddetta sostanza bianca.
Cosa sono i Lobi del Cervello?
I lobi del cervello, o lobi cerebrali, sono le 4 grandi sezioni, in cui è idealmente suddivisa la corteccia cerebrale di ciascun emisfero del cervello umano e che gli anatomisti hanno indicato con gli appellativi di lobo frontale, lobo parietale, lobo temporale e lobo occipitale.
Lo scopo di questo articolo è descrivere i singoli lobi del cervello, sia sotto l'aspetto anatomico sia sotto l'aspetto funzionale.
Anatomia
I lobi del cervello risiedono all'interno del neurocranio (o scatola cranica), ossia l'insieme di ossa del cranio deputato a proteggere l'intero encefalo.
I lobi del cervello presentano un'architettura comune; ognuno di loro, infatti, possiede una serie di creste – il cui nome specifico è circonvoluzioni – separate da scanalature più o meno profonde – il cui appellativo più appropriato è solchi.
Lobo frontale
Il lobo frontale è il lobo del cervello rappresentante, in ogni emisfero cerebrale, la porzione anteriore della corteccia cerebrale; il lobo frontale è, quindi, l'area corticale del cervello che si colloca anteriormente alle restanti 3 aree corticali.
Protetto principalmente dall'osso frontale (osso cranico che forma la fronte) e solo per una piccola parte dall'osso parietale (osso cranico che costituisce la regione superiore della volta cranica), il lobo frontale è, per estensione, il più grande dei lobi del cervello; è infatti di sua appartenenza il 41% di tutta la corteccia cerebrale.
Incluso all'interno della cosiddetta fossa cranica anteriore, il lobo frontale confina con:
- Il lobo parietale, posteriormente;
- Il lobo temporale, postero-lateralmente;
- La cavità orbitaria omolaterale e il cosiddetto pavimento della fossa cranica anteriore, inferiormente;
- L'osso frontale, anteriormente;
- L'osso frontale e parte dell'osso parietale, superiormente.
A delimitare la sua estensione rispetto ai lobi del cervello limitrofi (lobo parietale e lobo temporale) sono due profonde scanalature della corteccia cerebrale: il cosiddetto solco centrale (o solco di Rolando), per quanto concerne il confine con il lobo parietale, e la cosiddetta scissura laterale di Silvio (o fissura silviana), per quanto riguarda il confine con il lobo temporale.

Sul lobo frontale localizzano diverse importanti aree funzionali del cervello; tra queste, figurano: la corteccia motoria primaria (sulla circonvoluzione precentrale), la corteccia premotoria (sulle circonvoluzioni precentrale, frontale superiore e frontale media), l'area motoria supplementare (sulle medesime circonvoluzioni della corteccia premotoria), l'area di Broca (sulla circonvoluzione frontale inferiore) e la corteccia prefrontale (sulle circonvoluzioni rimanenti). Sul lobo frontale, inoltre, c'è una ricchissima quantità di neuroni sensibili alla dopamina (N.B: tra i lobi del cervello, il lobo frontale è quello con il maggiore quantitativo di tali neuroni).
Lobo parietale
Il lobo parietale è il lobo del cervello costituente, in ogni emisfero, la porzione di corteccia cerebrale compresa tra il lobo frontale, anteriormente, il lobo occipitale, posteriormente, e il lobo temporale, inferiormente.
Protetto dall'osso parietale, il lobo parietale rappresenta il 19% di tutta la corteccia cerebrale, il che lo colloca al terzo posto nella speciale classifica relativa all'estensione dei lobi del cervello.
Il lobo parietale presenta confini ben definiti: a separarlo dal lobo frontale, c'è il già citato solco di Rolando; a dividerlo dal lobo temporale, c'è la già citata scissura laterale di Silvio; infine, a distinguerlo dal lobo occipitale, c'è la scanalatura nota come solco parieto-occipitale.
Sul lobo parietale risiedono due importanti aree funzionali del cervello, che sono:
- La corteccia somatosensoriale primaria (o area somestesica primaria). Per la precisione, quest'area funzionale del cervello localizza nella circonvoluzione post-centrale del lobo parietale, ossia la circonvoluzione compresa tra il solco di Rolando e il solco post-centrale;
- La corteccia corticale posteriore. Più nei dettagli, tale area funzionale del cervello ha sede nelle circonvoluzioni dei lobuli parietale superiore e parietale inferiore, circonvoluzioni che si estendono a partire dal solco post-centrale, in direzione del lobo occipitale.
Lobo temporale
Il lobo temporale è il lobo del cervello rappresentante, in ogni emisfero cerebrale, la porzione latero-inferiore della corteccia cerebrale.
Difeso dall'osso temporale (osso che comprende la tempia, l'orecchio e la regione immediatamente posteriore all'orecchio), il lobo temporale ricopre un'area di corteccia cerebrale pari al 22% del totale, risultando il secondo lobo cerebrale più esteso dopo il lobo frontale.
Incluso all'interno della cosiddetta fossa cranica media, il lobo temporale confina con:
- Il lobo parietale, superiormente;
- Il lobo frontale, supero-anteriormente;
- Il lobo occipitale, posteriormente;
- L'osso temporale, lateralmente;
- Il pavimento della fossa cranica media, inferiormente.
La separazione tra il lobo temporale e i lobi del cervello parietale e frontale è netta, in quanto segnata dalla presenza della più volte citata scissura laterale di Silvio; la separazione tra il lobo temporale e il lobo occipitale, invece, è molto sfumata, in quanto manca di una scanalatura profonda e ben definita dal punto di vista anatomico (c'è una linea immaginaria, denominata linea parieto-temporale laterale).
Sul lobo temporale prendono posto le aree funzionali del cervello note come area di Wernicke, ippocampo e amigdala.
Lobo occipitale
Il lobo occipitale è il lobo del cervello rappresenta, in ogni emisfero cerebrale, la porzione posteriore della corteccia cerebrale; in altri termini, quindi, è l'area corticale del cervello che si sviluppa posteriormente alle altre 3 aree corticali.
Protetto dall'osso occipitale (osso cranico della regione anatomica chiamata occipite), il lobo occipitale ricopre un'area di corteccia cerebrale pari al 18% del totale e ciò lo colloca all'ultimo posto nella classifica relativa ai lobi del cervello più estesi.

Facente parte delle strutture incluse nella cosiddetta fossa cranica posteriore, il lobo occipitale confina con:
- L'osso parietale, anteriormente;
- L'osso temporale, antero-lateralmente;
- Il tentorio del cervelletto, inferiormente;
- L'osso occipitale, posteriormente.
A delimitare l'area di estensione del lobo occipitale sono il già citato solco parieto-occipitale, per quanto concerne il confine con il lobo parietale, e la già nominata linea parieto-temporale laterale, per quanto riguarda il confine con il lobo temporale.
Sul lobo occipitale prendono posto due importanti aree funzionali del cervello: la corteccia visiva primaria (o corteccia calcarina) e la corteccia visiva secondaria.
Curiosità: cos'è il tentorio del cervelletto?
Il tentorio del cervelletto è il lembo di dura madre (una delle tre meningi) che ha il compito di separare, fisicamente, il cervelletto dai due lobi occipitali; in un certo senso è la struttura anatomica che divide il cervelletto dal cervello propriamente detto.
I Lobi del Cervello coinvolti nel sistema limbico
I lobi del cervello frontale, temporale e parietale concorrono, con porzioni più intime (e vicine al sottostante corpo calloso), alla formazione del cosiddetto sistema limbico.
In neurologia, il termine "sistema limbico" indica un complesso di strutture cerebrali, che ha un ruolo chiave nelle reazioni emotive, nei processi di memoria a breve termine, nel comportamento e nell'olfatto.
Lo sapevi che…
Le aree funzionali amigdala e ippocampo, citate in precedenza laddove l'articolo trattava il lobo temporale, sono due componenti del sistema limbico.
Funzione
I lobi del cervello ricoprono, ciascuno, un set specifico di funzioni. A dispetto di tale specificità funzionale, però, queste aree cerebrali non sono affatto strutture sconnesse tra di loro; ogni lobo del cervello, infatti, è in comunicazione con gli altri (e con altre strutture dell'encefalo) e, addirittura, il suo corretto funzionamento dipende dal corretto funzionamento degli elementi con cui è in contatto (per esempio, il cattivo funzionamento del lobo frontale, indotto da una lesione a suo carico, può causare il malfunzionamento di uno o più degli altri lobi del cervello).
La capacità di vedere un colore deriva dal lobo occipitale, mentre la capacità di riconoscerlo e identificarlo con un nome dipende dal lobo temporale.
Il cattivo funzionamento di uno di questi due lobi del cervello (non ha importanza di quale) conduce sempre e comunque a un'incapacità di stabilire i colori osservati.
I lobi del cervello non sono organi autonomi e indipendenti, ma componenti fondamentali di quella complessa "macchina" chiamata encefalo.
Nei prossimi sottocapitoli, il lettore avrà modo di conoscere le funzioni dei lobi del cervello e confrontarle tra di loro.
Lobo frontale: funzioni
Il lobo frontale è importante per:
- Il controllo dei movimenti volontari. È prerogativa della corteccia motoria primaria, della corteccia premotoria e dell'area motoria supplementare;
- La memoria a lungo termine;
- La produzione del linguaggio parlato e scritto. Dipende dalla presenza dell'area di Broca;
- La capacità di comprendere e reagire a i sentimenti altrui (empatia);
- La programmazione di comportamenti e azioni finalizzati a un certo risultato, a ottenere una gratificazione, a stare meglio ecc. (sistema della ricompensa). È strettamente correlata alla corposa presenza di neuroni sensibili alla dopamina;
- La capacità di pianificare, la gestione dell'attenzione (compresa l'attenzione selettiva) e il controllo degli impulsi. Sono prerogativa dell'area prefrontale;
- La capacità di classificare gli oggetti;
- La personalità.
Lobo parietale: funzioni
Il lobo parietale ha un ruolo chiave nel garantire il senso della posizione e dello spazio e nell'elaborazione delle informazioni sensitive (quali dolore, senso del caldo o del freddo, il tatto ecc.) provenienti dalla cute.
Inoltre, contribuisce alla capacità di memoria, alle capacità di calcolo e alla capacità di interpretare il linguaggio.
Lobo temporale: funzioni
Il lobo temporale è il lobo del cervello che presiede a:
- La percezione dei suoni, il loro riconoscimento e la loro interpretazione. A garantire tutto ciò è il suo stretto rapporto con le componenti dell'orecchio medio e interno;
- L'interpretazione degli stimoli visivi e il riconoscimento, attraverso la costruzione di una memoria visiva, degli oggetti;
- La comprensione del linguaggio parlato e scritto, e la denominazione e la memoria verbali. Sono funzioni che spettano specificatamente all'area di Wernicke;
- La memoria a lungo termine e il controllo di funzioni apparentemente inconsce, come la fame, la sete, le emozioni ecc.
Lobo occipitale: funzioni
Il lobo occipitale è il lobo del cervello deputato a l'interpretazione degli stimoli visivi; a fornirgli tale capacità è la presenza della corteccia visiva primaria e della corteccia visiva secondaria.
Patologie
Per effetto di traumi alla testa, episodi di ictus, tumori cerebrali e forme di demenza, i lobi del cervello possono subire lesioni o alterazioni nella loro normale anatomia; queste lesioni e queste alterazioni sono causa, com'è facilmente intuibile, di un loro cattivo funzionamento e della perdita, da parte del soggetto coinvolto, delle funzioni sotto il loro controllo.
Sintomi del cattivo funzionamento dei lobi del cervello
- Il mal funzionamento del lobo frontale induce principalmente: scarsa se non assente capacità di controllo dei movimenti volontari, afasia espressiva (incapacità di parlare e scrivere), abulia (perdita di volontà), apatia, assenza di empatia, cambiamenti della personalità, difficoltà nella pianificazione di strategie, giudizi, comportamenti o azioni con una certa finalità e difficoltà nel controllare gli impulsi.
- Il cattivo funzionamento del lobo parietale è causa solitamente di: perdita del senso dello spazio, incapacità di riconoscere gli oggetti mediante il tatto (astereognosia uni-o bilaterale), aprassia (incapacità di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine), sindrome di Gerstmann (acalculia, agnosia digitale ecc.), perdita delle abilità sensitive, anosognosia (incapacità di riconoscere i propri deficit), perdita della memoria topografica ecc.

- Il mal funzionamento del lobo temporale è responsabile prima di tutto di: afasia recettiva (incapacità di comprendere il linguaggio parlato e scritto), acalculia (incapacità di calcolo), agrafia (incapacità di formulare un pensiero per iscritto), agnosia verbale-uditiva, disfasia nominale, dislessia acquisita, quadrantonopsia (perdita di un quarto del campo visivo), alterazioni della memoria non-verbale, prosopagnosia (incapacità di riconoscere i volti delle persone) ecc.
- Il cattivo funzionamento del lobo occipitale produce: emianopsia (perdita di metà del campo visivo), agnosia per il colori (mancato riconoscimento dei colori), acinetopsia (incapacità di vedere gli oggetti in movimento), allucinazioni visive e sindrome di Anton.
È importante precisare che, sulle caratteristiche del quadro sintomatologico derivante dal cattivo funzionamento dei lobi del cervello, incidono l'estensione della lesione/alterazione scatenante e l'interessamento o meno dell'emisfero cerebrale dominante (es: le lesioni dei lobi del cervello dell'emisfero dominante hanno conseguenze più gravi delle lesioni del lobi del cervello dell'emisfero non dominante).