Le carenze vitaminiche che possono causare l’acufene

Le carenze vitaminiche che possono causare l’acufene
Ultima modifica 05.04.2023
INDICE
  1. Carenza di vitamine possibili responsabili di acufene
  2. Vitamina B12
  3. Vitamina D
  4. Altre cause dell’acufene

L'acufene è un disturbo che interessa l'orecchio e che si manifesta come un suono simile a un fischio, un ronzio o uno scampanellio percepito in modo acuto dalla persona, nonostante esternamente non sia presente alcun rumore.

Questo disturbo piuttosto fastidioso può colpire fino al 20% della popolazione, in particolare gli anziani ma non solo.

Molto spesso si tratta della conseguenza della perdita dell'udito legata all'età, a una lesione o a un'infezione all'orecchio, a problemi circolatori o a un effetto collaterale dei farmaci.

Tuttavia a volte l'acufene è il sintomo di un'assunzione insufficiente di alcune vitamine. Ecco quali.

Carenza di vitamine possibili responsabili di acufene

Vitamina B12

La vitamina B12 è un nutriente essenziale che aiuta a produrre globuli rossi e supporta la funzionalità del sistema nervoso.

La sua mancanza può causare il deterioramento della guaina protettiva intorno ai nervi e questo può portare a una disfunzione nella comunicazione nervosa, che a sua volta può determinare a diversi sintomi tra i quali il ronzio alle orecchie tipico dell'acufene.

Altri campanelli d'allarme che potrebbero portare a pensare di avere carenza di vitamina B12 sono senso di malessere diffuso, intorpidimento o formicolio alle mani, alle gambe o ai piedi, difficoltà a camminare e a mantenere l'equilibrio, debolezza, difficoltà di pensiero, perdita di memoria, affaticamento e anemia.

In caso si manifestino questi sintomi è bene consultare il proprio medico per la prescrizione di esami del sangue che possano confermare o meno la carenza. In caso la vitamina B12 sia effettivamente carente sarà necessario decidere con lui se sia il caso di avvalersi di integratori alimentari o se possa essere sufficiente incrementare l'assunzione di cibi che la contengano. La carne, soprattutto quella di manzo, maiale, fegato e frattaglie, è particolarmente ricca di vitamina B12, ma anche cereali arricchiti, latte, molluschi, ostriche, salmone e tonno.

Vitamina D

La vitamina D è un nutriente che aiuta ad assorbire il calcio, fondamentale per mantenere le ossa forti, migliorare la mobilità e scongiurare, con il passare del tempo, l'insorgenza di patologie come l'osteoporosi.

Oltre a mettere a repentaglio la salute delle ossa, contribuisce a mantenere nella norma i livelli di fosforo. Non averne a sufficienza nell'organismo, inoltre, potrebbe anche causare il ronzio nelle orecchie. Il motivo è che la carenza di vitamina D può danneggiare la comunicazione nervosa e influenzare il modo in cui il corpo è in grado di elaborare il calcio. Entrambi questi fattori possono compromettere la funzionalità dell'orecchio e portare a sviluppare alcuni problemi tra i quali, appunto, l'acufene. A confermarlo sarebbe anche uno studio pubblicato nell'agosto del 2021 su PLOS One.

La ricerca ha esaminato 201 persone con acufene, scoprendo che quasi il 51% di loro aveva bassi livelli di vitamina D. Altri segnali che possono suggerire di essere in carenza di questo nutriente sono affaticamento, dolore osseo, indolenzimento, dolori o crampi muscolari e cambiamenti di umore.

Se si sospetta di avere l'acufene a causa della carenza di vitamina D, è necessario effettuare degli esami del sangue specifici. Se confermata sarà poi il medico a valutare in che modo provare ad incrementarla.

L'alimentazione in questo caso non è particolarmente utile visto che la vitamina D è scarsamente presente negli alimenti, ad eccezione dell'olio di fegato di merluzzo. Questo elemento viene invece accumulato nell'organismo attraverso l'esposizione ai raggi del sole.

Una strategia utile ad incrementarla è quindi stare il più possibile all'aria aperta nelle giornate di bel tempo, senza però dimenticarsi di proteggere la pelle con una crema solare spf ad alta protezione, che preservi dai danni dei raggi UV.

Altre cause dell’acufene

Oltre alla carenza di queste vitamine, alla perdita di udito legata all'età, a eventuali lesioni o infezione all'orecchio, a problemi circolatori o a un effetto collaterale di alcuni farmaci, l'acufene può anche dipendere da altri fattori. I più comuni sono eccesso di cerume, otite, ipoacusia, neurinoma acustico-vestibolare, esposizione a suoni di elevato volume, stress emotivo, problemi dell'articolazione temporomandibolare, contratture muscolari, problemi cardiovascolari o neurovascolari e danni neurologici.

L'acufene può anche essere indicativo di una condizione di base come la malattia di Meniere o l'aterosclerosi.

Infine, alcuni studi sottolineano che anche la carenza di potassio nell'organismo potrebbe portare a sentire suoni fastidiosi nelle orecchie assimilabili all'acufene.

Le ricerche in tal senso sono ancora insufficienti per stabilirlo con certezza ma la carenza di vitamina D spesso comporta anche costipazione, battiti cardiaci irregolari, affaticamento, danni muscolari, debolezza o spasmi e formicolio o intorpidimento.

Se oltre all'acufene si è quindi in presenza di questi sintomi è consigliabile rivolgersi al proprio medico di base per approfondire la situazione con degli accertamenti.

In generale, per risalire alle cause dell'acufene e occuparsene di conseguenza è spesso necessario, sotto indicazione del medico, sottoporsi a una visita otorinolaringoiatra comprensiva di esame audiometrico. Questo disturbo viene poi generalmente curato in base ai motivi che lo hanno scatenato.