Laparoscopia Ginecologica: Cos'è? Quando Serve e Come si Esegue

Generalità
La laparoscopia ginecologica è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, che consente di osservare ed eventualmente intervenire sugli organi dell'apparato genitale femminile.

La laparoscopia ginecologica permette di eseguire diagnosi precise e interventi dalle differenti finalità sicuri ed efficaci.
La laparoscopia ginecologica richiede una preparazione particolare, prevede l'esecuzione di piccole incisioni sull'addome ed è considerata una tecnica chirurgica a basso rischio.
Cos'è
Cos’è la Laparoscopia Ginecologica?
La laparoscopia ginecologica è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, che permette al chirurgo di osservare ed eventualmente intervenire sugli organi riproduttivi della cavità pelvica femminile (utero, tube di Falloppio e ovaie).
La laparoscopia ginecologica rappresenta un'alternativa alla laparotomia ginecologica, la quale è invece una tecnica chirurgica invasiva, che prevede la pratica di un'incisione sull'addome di diversi centimetri.
Indicazioni
La laparoscopia ginecologica può avere finalità diagnostiche, terapeutiche/preventive oppure contraccettive; in altri termini, i medici possono sfruttarla come esame per la diagnosi, come procedura chirurgica per la cura o prevenzione di malattie, oppure come intervento finalizzato a impedire il concepimento.
Laparoscopia Ginecologica Diagnostica: perché si esegue e a cosa serve?
La laparoscopia ginecologica trova impiego con finalità diagnostica in almeno tre circostanze:
- In presenza di un dolore pelvico persistente, che nessun altro esame meno invasivo è riuscito a spiegare;
- In presenza di uno stato di infertilità femminile, per il quale nessun'altra indagine ne ha capito le cause (infertilità inspiegata);
- In presenza di una diagnosi dubbia di malattia infiammatoria pelvica (serve per l'eventuale conferma o smentita).
In termini pratici, la laparoscopia ginecologica diagnostica permette di individuare condizioni come:
- L'endometriosi, la quale è spesso motivo di infertilità;
- I tumori benigni dell'utero, nella fattispecie i fibromi uterini e i leiomiomi;
- Le cisti ovariche;
- La gravidanza ectopica (o gravidanza extrauterina);
- L'ascesso pelvico, il quale molto spesso rappresenta una complicanza di un'infezione del tratto genitale;
- Le aderenze pelviche a carico di utero, ovaie e/o tube di Falloppio;
- La cosiddetta malattia infiammatoria pelvica;
- L'adenomiosi, che consiste nell'invasione benigna operata dal tessuto endometriale nei confronti del miometrio (tessuto muscolare del utero);
- Il cancro dell'ovaio, il cancro dell'endometrio e il cancro della cervice uterina.
Laparoscopia Ginecologica Terapeutica e Preventiva: a cosa servono?
LAPAROSCOPIA GINECOLOGICA TERAPEUTICA
La laparoscopia ginecologica con finalità terapeutiche permette di praticare una svariata gamma di procedure medico-chirurgiche, che servono alla cura di diverse patologie dell'apparato genitale femminile.
Più nello specifico, consente di:
- Rimuovere l'utero (isterectomia) qualora la paziente soffrisse per condizioni come: gravi fibromi o leiomiomi uterini, endometriosi grave, cancro dell'utero o della cervice uterina, prolasso uterino associato a complicanze (es: incontinenza urinaria), adenomiosi, malattia infiammatoria pelvica persistente e metrorragia persistente.
- Eliminare un fibroma/leiomioma uterino di dimensioni contenute, tramite la classica chirurgia o una tecnica innovativa, chiamata embolizzazione;
- Rimuovere le cisti dalle ovaie.
La procedura di rimozione delle cisti dalle ovaie è anche nota come cistectomia ovarica; - Rimuovere una o entrambe le ovaie (ovariectomia), qualora la paziente soffrisse per condizioni come: cancro dell'ovaio, endometriosi ovarica grave, cisti ovariche di grandi dimensioni, gravidanza ectopica ovarica, malattia infiammatoria pelvica persistente e torsione ovarica in fase avanzata.
- Rimuovere l'endometrio in eccesso (endometrio ectopico), qualora la paziente soffrisse di una forma di endometriosi non particolarmente grave, ma tale da causare infertilità.
La rimozione dell'endometrio ectopico può avvenire tramite escissione chirurgica o ablazione (ablazione endometriale); - Rimuovere una o entrambe le tube di Falloppio (salpingectomia), qualora la paziente soffrisse di condizioni come: cancro della tuba di Falloppio, rottura della tuba di Falloppio, gravidanza ectopica tubarica, endometriosi grave a carico di una o entrambe le tube di Falloppio e salpingite in fase avanzata.
- Rimuovere le aderenze pelviche;
- Annullare la chiusura delle tube (o legatura delle tube), nella speranza di ripristinare lo stato di fertilità (per sapere cos'è la chiusura delle tube si veda il prossimo paragrafo dedicato alla laparoscopia ginecologica contraccettiva);
- Effettuare la cosiddetta sospensione dell'utero, qualora la paziente soffrisse di una forma non particolarmente grave di prolasso uterino.
LAPAROSCOPIA GINECOLOGICA PREVENTIVA
La laparoscopia ginecologica con finalità preventive prevede l'intervento di ovariectomia bilaterale associato a salpingectomia bilaterale (salpingo-ovariectomia) ed è indicato a quella popolazione femminile che presenta una predisposizione genetico-ereditaria al cancro dell'ovaio e al cancro delle tube di Falloppio.
Lo sapevi che…
La predisposizione genetico-ereditaria al cancro dell'ovaio e delle tube di Falloppio è correlata a mutazioni in due geni, chiamati BRCA1 e BRCA2.
Le mutazioni in BRCA1 e BRCA2 sono note anche per essere associate allo sviluppo del cancro al seno.
Laparoscopia Ginecologica Contraccettiva: a cosa serve?
La laparoscopia ginecologica con finalità contraccettive trova impiego nella realizzazione del già citato intervento di chiusura delle tube e nell'operazione di salpingectomia contraccettiva.
Entrambi questi interventi – il primo attraverso l'interruzione del decorso delle tube di Falloppio, il secondo invece tramite la rimozione di entrambe le tube di Falloppio – impediscono l'incontro tra cellula uovo e spermatozoi, risultando così di ostacolo al concepimento.
È da segnalare che, mentre la chiusura delle tube è un metodo contraccettivo potenzialmente reversibile, la salpingectomia contraccettiva è una soluzione contraccettiva permanente (cioè senza alcuna possibilità di reversione.
Preparazione
Come prepararsi alla Laparoscopia Ginecologica
Generalmente un paio di settimane prima di una laparoscopia ginecologica, la paziente è tenuta a recarsi presso l'ospedale o la clinica, dove avverrà l'intera procedura, per sottoporsi a una serie di controlli clinici conoscitivi e per apprendere tutti i dettagli dell'operazione, da come si esegue alle raccomandazioni pre- e post-operatorie.
La suddetta preparazione rimane invariata sia che la laparoscopia ginecologica abbia scopi diagnostici o terapeutici, sia che abbia finalità preventive oppure contraccettive.
Esami Clinici conoscitivi
I controlli clinici conoscitivi servono al medico per stabilire se il paziente può sottoporsi con sicurezza alla laparoscopia. Nello specifico, questi controlli consistono in:
- Un esame obiettivo accurato;
- Una valutazione della storia clinica (malattie sofferte in passato, eventuali allergie a farmaci anestetici, medicinali assunti al momento dei controlli ecc);
- Un'analisi del sangue completa;
- Un elettrocardiogramma.
Informazioni sulle modalità d’intervento
Conclusi i controlli clinici conoscitivi, un medico (che in genere è lo stesso che poi effettuerà la laparoscopia ginecologica) o un membro del suo staff si occupa di informare la paziente su:
- Come funziona un intervento di laparoscopia ginecologica (quante incisioni comporta, grandezze delle incisioni, strumenti impiegati ecc.);
- L'anestesia prevista e le sue implicazioni (come si vedrà, l'anestesia è sempre di tipo generale);
- Qual è lo scopo dell'intervento e qual è la sua durata;
- Quali sono i tempi di recupero.
Questa fase della preparazione è il momento più indicato, per la paziente, per porre tutte le domande necessarie a togliersi eventuali dubbi sulla tecnica chirurgica e altre particolarità.
Raccomandazioni Pre- e Post-Operatorie
Affinché la laparoscopia ginecologica proceda per il meglio, la paziente ha l'obbligo di:
- 10-14 giorni prima dell'intera procedura, sospendere ogni eventuale assunzione farmacologica a base di antiaggreganti (aspirina), anticoagulanti (warfarin) e antinfiammatori (FANS), in quanto questi farmaci, ritardando il processo di coagulazione, predispongono a gravi perdite ematiche in caso di ferite, incisioni chirurgiche ecc.;
- Nel giorno dell'intervento, presentarsi a digiuno completo da almeno 8 ore, poiché è prevista l'anestesia generale;
- Chiedere a un parente o un amico stretto il suo supporto nel giorno della procedura, soprattutto per quanto concerne il rientro a casa una volta terminata l'operazione.
Come Si Esegue
I momenti della Laparoscopia Ginecologica

Dal punto di vista pratico, la laparoscopia ginecologica è suddivisibile in 4 tappe, se è diagnostica, o in 5 tappe, se è terapeutica, preventiva o contraccettiva (in altri termini, se comprende un'operazione chirurgica).
La prima tappa della laparoscopia ginecologica è la realizzazione di un'anestesia di tipo generale; questo tipo di anestesia induce l'addormentamento della paziente per tutta la durata della procedura.
La seconda tappa comprende l'esecuzione, sull'addome della paziente, all'incirca in prossimità dell'ombelico, di una mini-incisione lunga 1 centimetro e l'insufflazione, tramite il foro creato dalla mini-incisione, di anidride carbonica; l'insufflazione di anidride carbonica serve a espandere la cavità addominale, così che gli organi interni (compresi quelli dall'apparato genitale femminile) siano maggiormente visibili e ci sia più spazio per l'utilizzo della strumentazione chirurgica.
Con inizio solo quando l'addome è ben espanso, la terza tappa prevede l'introduzione, attraverso la "solita" mini-incisione, di uno strumento chiamato laparoscopio; grazie a una telecamera con fonte luminosa e al collegamento a un monitor esterno, il laparoscopio funge da sonda che permette al chirurgo operante di visualizzare gli organi interni dell'addome (compresi utero, ovaie e tube di Falloppio) e orientarsi all'interno della cavità addominale per un'eventuale successiva operazione chirurgica.
Nel caso in cui la laparoscopia ginecologica abbia finalità diagnostiche, la quarta tappa è quella conclusiva e consiste nell'estrazione del laparoscopio, nell'aspirazione dell'anidride carbonica insufflata, nella chiusura della mini-incisione chirurgica attraverso alcuni punti di sutura e, infine, nell'applicazione di un bendaggio.
Nel caso in cui invece la laparoscopia ginecologica abbia finalità terapeutiche, preventive o contraccettive, la quarta tappa prevede l'esecuzione di un'altra o altre due mini-incisioni a livello addominale e l'introduzione, attraverso tali mini-incisioni, degli strumenti chirurgici necessari alla procedura chirurgica da realizzare (es: ovariectomia, salpingectomia, rimozione di un fibroma uterino ecc.); come anticipato, in questa seconda circostanza, il medico sfrutta il laparoscopio per potersi orientare e per usare correttamente la strumentazione chirurgica.
Com'è intuibile, la quinta tappa e ultima della laparoscopia ginecologica con finalità terapeutiche, preventive o contraccettive è analoga alla quarta tappa della laparoscopia ginecologica diagnostica; quindi prevede:
- Estrazione del laparoscopio e degli altri strumenti impiegati,
- Aspirazione dell'anidride carbonica insufflata,
- Chiusura delle mini-incisioni chirurgiche attraverso alcuni punti di sutura e, infine,
- Applicazione di un bendaggio.
Importante!
Una laparoscopia ginecologica diagnostica può divenire terapeutica, a patto che le condizioni lo consentano.
Tale possibilità evita alla paziente di sottoporsi a una seconda operazione.
Durata della Laparoscopia Ginecologica
La durata della laparoscopia ginecologica dipende dallo scopo di quest'ultima; la laparoscopia ginecologica diagnostica può durare dai 30 ai 60 minuti, mentre la laparoscopia ginecologica terapeutica, preventiva o contraccettiva può arrivare a durare fino a 4 ore (è tanto più lunga quanto più è complicata l'operazione da effettuare).
Chi esegue la Laparoscopia Ginecologica?
Sia che la laparoscopia ginecologica abbia finalità diagnostiche sia che abbia finalità terapeutiche, preventive o contraccettive, la sua esecuzione spetta a un ginecologo ultra-specializzato in procedure di chirurgia.
La Laparoscopia Ginecologica è dolorosa?
Da quando l'anestesia generale comincia a fare effetto, la paziente sottoposta a laparoscopia ginecologica si addormenta e non avverte più alcun tipo di dolore.
Variante moderna: la Laparoscopia Ginecologica Robotica
Negli ultimi anni, gli esperti che operano nel settore delle tecnologie mediche hanno progettato e messo a disposizione dei ginecologi uno strumento robotico, con il quale è possibile eseguire operazioni di laparoscopia ginecologica ancor più precise e ancor meno invasive.
Tale strumento, che risponde ai comandi di una console apposita, è formato da una telecamera esplorativa e da una serie di braccia meccaniche, le quali sostituiscono a tutti gli effetti le mani del medico curante.
Recupero
Fase post-operatoria e Dimissioni

Appena conclusa la laparoscopia ginecologica, è probabile che la paziente si senta intontita e disorientata: si tratta di un normale effetto dell'anestesia generale, che può durare dalle 12 alle 24 ore.
Salvo complicazioni, la laparoscopia ginecologica non prevede ricoveri più lunghi di un giorno; prima delle dimissioni, però, lo staff del medico curante provvede a monitorare periodicamente la paziente, allo scopo di vedere come quest'ultima reagisce all'intera procedura (anche se ha avuto solo finalità diagnostiche).
Al momento delle dimissioni, il medico operante comunicherà la data della visita di controllo (in cui verranno anche tolti i punti di sutura) e i farmaci antidolorifici da assumere in caso di dolore intenso; il dolore è, infatti, un'altra comune sensazione che la paziente può avvertire nella fase post-operatoria.
Una volta a casa, la paziente deve fare attenzione a mantenere sempre pulite le fasciature, in quanto, specie subito dopo l'intervento, è particolarmente fragile e a rischio infezioni.
Si ricorda che…
Per il rientro a casa, è bene che la paziente chieda aiuto a un familiare o un amico.
Tempi di Guarigione
I tempi di guarigione da tutto ciò che può comportare la laparoscopia ginecologica dipendono da:
- Lo scopo della stessa laparoscopia ginecologica,
e
- Lo stato di salute della paziente.
Se la laparoscopia ginecologica è stata solo diagnostica, il ritorno alle normali attività può avvenire anche dopo una settimana.
Se invece la laparoscopia ginecologica è stata terapeutica, preventiva o contraccettiva, i tempi di recupero variano in base al tipo e alla gravità dell'operazione chirurgica eseguita: per esempio, in caso di salpingectomia, la guarigione completa avviene in circa 2-4 settimane, mentre, in caso di isterectomia, si verifica nell'arco di 4-5 settimane.
Quando preoccuparsi dopo la Laparoscopia Ginecologica?
Le donne sottoposte a laparoscopia ginecologica dovrebbe contattare il proprio medico in presenza di:
- Febbre sopra i 38°C con brividi;
- Dolore addominale che, anziché attenuarsi, peggiora;
- Arrossamento, dolore gonfiore e fuoriuscita di pus in corrispondenza delle ferite;
- Dolore e gonfiore a una delle due gambe;
- Bruciore e senso di dolore mentre urina.
Rischi e Complicazioni
Grazie ai progressi delle tecnologie mediche, la laparoscopia ginecologica è da considerarsi una pratica sicura; tuttavia, si tratta pur sempre di una procedura chirurgica, pertanto, come tale, presenta un certo margine di rischio non eliminabile.
Secondo una ricerca anglosassone, massimo due pazienti su 100 sottoposti a laparoscopia vanno incontro a complicanze minori e soltanto un paziente su 1000 incappa in complicanze serie.
Possibili Complicanze della Laparoscopia Ginecologica
Tra le complicazioni che possono scaturire dalla laparoscopia ginecologica, figurano:
- Senso di nausea e vomito, dovuti all'anestesia generale. Si tratta di sensazioni passeggere;
- Gonfiore addominale, crampi addominali e dolore alle spalle, dovuti allo svuotamento incompleto dell'addome dall'anidride carbonica. Come nel caso precedente, sono problematiche di lieve entità, che si risolvono spontaneamente nei giorni successivi alla procedura;
- Infezioni, emorragie e/o ematomi;
- Danno a un organo addominale/pelvico (es: intestino) e/o a un vaso arteriosi (es: aorta discendente);
- Reazione allergica grave all'anestetico utilizzato;
- Formazione di coaguli sanguigni anomali all'interno delle vene (trombosi venosa profonda);
- Formazione di gravi aderenze (o adesioni) intra-addominali;
- Morte. È una possibilità molto remota, che interessa dalle 3 alle 8 pazienti ogni 100.000.
Secondo un'attendibile statistica, per la laparoscopia ginecologica, il rischio medio di complicazioni si aggira attorno a 1-2 pazienti ogni 1.000.
Controindicazioni
Da diversi anni, ormai, la comunità medica discute delle possibili controindicazioni alla laparoscopia laparoscopica (si è parlato di gravidanza, particolari tipologie di gravidanza ectopica e gravi tumori); dalle ultime evidenze, tuttavia, pare che non sussistano particolari condizioni/situazioni assolutamente controindicate.
Risultati
La laparoscopia ginecologica è una tecnica chirurgica che consente di effettuare diagnosi precise e interventi sicuri ed efficaci, il tutto al modico prezzo di 1-3 piccole incisioni sull'addome.
Rispetto alla laparotomia ginecologica – che prevede l'esecuzione di una grande incisione sull'addome – è molto meno invasiva, quindi anche meno rischiosa.
Vantaggi e Svantaggi della Laparoscopia Ginecologica
Confrontandola con la laparotomia ginecologica, la laparoscopia ginecologica presenta i seguenti vantaggi:
- Ospedalizzazione più corta;
- Meno dolore e minor rischio di perdita di sangue dopo l'intervento;
- Cicatrici meno evidenti.
Per quanto concerne gli svantaggi, invece, la laparoscopia ginecologica permette sì diagnosi e interventi precisi, ma non quanto la laparotomia ginecologica; del resto, quest'ultima, prevedendo l'apertura dell'addome, offre al medico operante la possibilità di destreggiarsi all'interno della cavità addominale con molta più comodità.