Generalità
La laminectomia è l'intervento chirurgico con cui si rimuove la lamina vertebrale, allo scopo di ridurre i disturbi generati da una compressione eccessiva del midollo e/o dei nervi spinali.
La laminectomia consiste nell'asportare una lamina vertebrale ottenendo in tal modo un'apertura del canale spinale.
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I chirurghi ricorrono alla laminectomia solo quando i trattamenti conservativi per la stenosi spinale, l'ernia discale o un'abnorme curvatura del rachide hanno dato scarsi risultati.
Come per ogni intervento eseguito in anestesia generale, anche in caso di laminectomia il paziente deve sottoporsi a una serie di esami e accertamenti clinici e, nel giorno dell'operazione, presentarsi a completo digiuno.
La procedura è delicata e può richiedere diverse ore; i tempi di recupero, così come i risultati, variano a seconda delle cause scatenanti la compressione del midollo spinale.
Cos'è la laminectomia?
La laminectomia è un'operazione chirurgica finalizzata alla decompressione del midollo spinale e/o dei nervi spinali, ottenuta rimuovendo una o più lamine vertebrali. Per questo motivo, è detta anche laminectomia decompressiva o decompressione del midollo spinale.
CHE COS'È LA LAMINA VERTEBRALE? BREVE RIPASSO DELL'ANATOMIA DELLA COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale, o rachide, rappresenta l'asse portante del corpo umano ed è costituita da 33 ossa irregolari sovrapposte l'una all'altra, chiamate vertebre.

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La colonna vertebrale è composta da:
- 7 vertebre cervicali
- 12 vertebre toraciche
- 5 vertebre lombari
- 5 vertebre sacrali
- 4 vertebre coccigee


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In generale, le vertebre possiedono una struttura di base abbastanza simile: sono, infatti, tutte composte da un corpo (anteriormente) e da un arco (posteriormente), simile a un ferro di cavallo.
L'arco vertebrale, che delimita il foro entro cui passa il midollo spinale (foro vertebrale), comprende varie parti:
- Due peduncoli, i quali costituiscono di fatto le basi dell'arco. I peduncoli dello stesso lato di due vertebre adiacenti delimitano uno spazio, chiamato foro intervertebrale, in cui passa un nervo spinale
- Due processi trasversi
- Due processi articolari superiori e due processi articolari inferiori
- Un processo spinoso
- Due lamine
Le lamine (spesso indicate anche con il termine al singolare, quindi lamina) sono le regioni ossee vertebrali che vanno dai peduncoli al processo spinoso e che ospitano i legamenti gialli della colonna vertebrali. I legamenti gialli, oltre a mettere in comunicazione tra di loro le vertebre adiacenti, servono anche a garantire elasticità e capacità di flessione all'intero rachide.
Tra una vertebra e l'altra, è presente un disco di tessuto fibrocartilagineo, detto disco intervertebrale, la cui funzione è di assorbire gli shock e i carichi ai danni della colonna. In altre parole i dischi intervertebrali fungono da piccoli cuscinetti.
L'intero spazio lungo cui passa il midollo spinale viene denominato canale spinale.
Quando si esegue
Il chirurgo specialista ricorre all'intervento di laminectomia in presenza di una stenosi spinale. Per stenosi spinale, s'intende qualsiasi restringimento del canale spinale che determina una compressione del midollo spinale o dei nervi che dipartono da quest'ultimo.
SINTOMI E CAUSE DELLA STENOSI SPINALE
Una stenosi spinale provoca deficit neurologici differenti, a seconda della regione di midollo interessata e dell'entità della compressione. Per esempio, se l'area colpita è quella cervicale (stenosi cervicale), i disturbi saranno a carico dei distretti anatomici controllati dai nervi e dal midollo spinale della zona cervicale.
I sintomi classici di una stenosi spinale sono:
- Dolore
- Senso di intorpidimento alle aree anatomiche innervate dalla sezione di midollo colpita.
- Debolezza muscolare
- Perdita di controllo degli sfinteri anali e vescicali
- Parestesia
- Mancato controllo di alcuni muscoli volontari
Possibili cause di stenosi spinale:
- Osteoartrite
- Artrite reumatoide
- Malformazione di Chiari e altre alterazioni congenite del sistema nervoso centrale
- Siringomielia
- Traumi alla colonna vertebrale. In seguito a un trauma, una vertebra può frantumarsi e una sua parte finire all'interno del canale spinale
- Effetti dell'invecchiamento (osteoporosi; crescite ossee all'interno del canale spinale, cisti a ridosso dei nervi spinali ecc)
- Tumori a livello del midollo spinale
- Tumori in prossimità del midollo spinale o dei nervi spinali
LAMINECTOMIA COME ULTIMO RIMEDIO
In genere, la laminectomia si esegue solo dopo che i trattamenti conservativi per la stenosi spinale (terapia farmacologica e fisioterapia) hanno fallito.
Questo perché la laminectomia è un intervento delicato, le cui complicazioni possono essere anche molto gravi.
ALTRI USI
I medici possono far ricorso alla laminectomia anche in caso di grave ernia discale o anomale curvature della colonna. Come nel caso della stenosi spinale, prima di operare, bisogna provare ogni altro tipo di terapia conservativa conosciuta.
Rischi
La laminectomia è una procedura abbastanza sicura, ma, come ogni operazione chirurgica, può comportare le seguenti complicazioni:
- Emorragie
- Infezioni
- Formazione di coaguli sanguigni nelle vene (trombosi venosa profonda)
- Ictus o attacco di cuore durante l'operazione
- Reazione allergica ai farmaci anestetici o ai sedativi usati durante l'intervento
Inoltre, poiché interessa strutture molto delicate come la colonna vertebrale e il midollo spinale, c'è il rischio (seppur minimo) di:
- Danno permanente ai nervi spinali o al midollo spinale
- Recidive, ovvero ricomparsa, dopo un periodo di temporanea guarigione, di dolore, intorpidimento ecc.
- Ridotto miglioramento della sintomatologia
- Infezioni a livello della vertebra operata
Preparazione
La laminectomia si esegue in anestesia generale, pertanto richiede una preparazione particolare.
Prima di tutto il paziente viene sottoposto ad una serie di accertamenti clinici (esame obiettivo, analisi del sangue, elettrocardiogramma ecc.) e a una valutazione della sua storia clinica.
Dopodiché, il chirurgo operante (o un membro qualificato del suo staff) illustrerà le modalità d'intervento, i possibili rischi, le raccomandazioni pre- e post-operatorie e, infine, i tempi di recupero.
Principali raccomandazioni pre- e post-operatorie:
- Prima della laminectomia, sospendere qualsiasi eventuale trattamento a base di antiaggreganti (aspirina), anticoagulanti (warfarin) e antinfiammatori (FANS), perché questi farmaci, riducendo la capacità coagulativa del sangue, predispongono a gravi emorragie.
- Nel giorno della procedura, presentarsi a digiuno completo da almeno la sera precedente.
- Dopo l'intervento, farsi assistere da una persona di fiducia.
- Se si è fumatori, smettere di fumare quanto meno fino alla completa guarigione della ferita.
PERCHé È IMPORTANTE LA STORIA CLINICA?
Valutare la storia clinica di un paziente significa interrogarlo per sapere, ad esempio, se sa di essere allergico a qualche farmaco anestetico, se soffre o ha sofferto in passato di problemi cardiocircolatori, se assume determinati farmaci e se, nel caso di una donna, è incinta.
Tali informazioni sono preziose, perché permettono di pianificare al meglio la procedura.
Attenzione: chi soffre di diabete o di altre patologie che richiedono un'assunzione farmacologica costante è tenuto a informare il chirurgo della propria condizione, in maniera tale che quest'ultimo possa apportare le variazioni più opportune alla procedura standard.
Procedura
Una volta in sala operatoria e disteso sul lettino chirurgico a pancia in giù, il paziente viene collegato dallo staff medico a una serie di strumentazioni per il monitoraggio del battito cardiaco, della pressione arteriosa e dei livelli di ossigeno nel sangue.
Fatto ciò, viene anestetizzato e reso completamente incosciente e insensibile al dolore. A occuparsi dell'anestesia è un medico anestesista.
A questo punto interviene il chirurgo, il quale comincia l'intervento vero e proprio:
- Per prima cosa, incide la regione cutanea della schiena in cui risiede la vertebra (o le vertebre) da operare, e sposta i muscoli e i legamenti che ricoprono quest'ultima.
- Quindi, avvalendosi di un microscopio chirurgico altamente preciso, seziona la lamina vertebrale con estrema delicatezza e ne asporta la parte desiderata (N.B: molto spesso l'asportazione comprende anche il processo spinoso).
- Infine, riposiziona muscoli e legamenti come erano in principio e richiude l'incisione con dei punti di sutura.
Attenzione: se la laminectomia è finalizzata alla cura di un'ernia discale o di un abnorme curvatura della colonna, il chirurgo esegue anche, rispettivamente, una discectomia (cioè l'eliminazione della porzione di disco erniato) o un intervento di fusione spinale.
DURATA DELLA PROCEDURA
Un intervento di laminectomia può durare da 1 a 3 ore (anestesia compresa).
Fase post-operatoria
Subito dopo la laminectomia, il paziente viene condotto in una sala di ricovero del centro ospedaliero, dove si è tenuto l'intervento, e qui mantenuto sotto stretta osservazione per diverse ore.
In base alle valutazioni del chirurgo operante, la dimissione può avvenire il giorno stesso dell'operazione oppure uno o due giorni dopo.
A dimissione avvenuta, è bene che il paziente cominci il prima possibile la fisioterapia, in maniera tale da recuperare più velocemente e nel miglior modo possibile.
COSA FARE IN CASO DI DOLORE?
Dopo una laminectomia, è normale avvertire dolore, pertanto non bisogna allarmarsi (salvo non sia molto intenso).
Per alleviare tale sensazione, i medici consigliano di assumere medicinali antidolorifici, come per esempio il paracetamolo.
TEMPI DI RECUPERO
Il completo recupero della flessibilità e della mobilità della colonna vertebrale avviene dopo diversi mesi di attenta e scrupolosa fisioterapia.
In quest'arco di tempo, è possibile riprendere alcune delle normali attività quotidiane, salvo non comportino un carico eccessivo per la colonna. Il ritorno all'attività lavorativa dipende dal tipo di lavoro svolto.
In caso di laminectomia abbinata a fusione spinale, il completo recupero avviene solo dopo 6-12 mesi.
Risultati
Nella maggior parte dei casi, la laminectomia migliora il quadro sintomatologico e la qualità di vita del paziente.
Tuttavia, se le cause scatenanti sono malattie di tipo degenerativo (come, per esempio, in caso di stenosi spinale da osteoartrite), i sintomi originari che hanno costretto all'operazione possono ripresentarsi.
Pertanto, i risultati della laminectomia dipendono in larga misura dai motivi che l'hanno resa necessaria.