La mancanza di respiro è dovuta all'ansia? Ecco come trattarla

Se all'improvviso capita di avvertire la sensazione di mancanza di respiro è normale farsi prendere dal panico. Tuttavia, non sempre si tratta del sintomo di un evento pericoloso.
A volte, infatti, respiri più brevi e più rapidi sono una risposta del tutto normale all'ansia, che può essere gestita per poi tornare a respirare normalmente.
Perché l'ansia può causare mancanza di respiro
Si è colpiti da un sentimento di ansia ogni volta che si avverte una minaccia, sia essa fisica, come nel caso di un'aggressione, o emotiva e psicologica, come ad esempio quando si viene raggiunti da una notizia poco piacevole.
La minaccia innesca il sistema di lotta o fuga del corpo e questo a sua volta porta al rilascio dell'adrenalina, un ormone responsabile di una serie di risposte fisiologiche messe in atto dall'organismo per proteggersi. Tra queste c'è anche la costrizione delle vie aeree, che causa una respirazione più rapida e superficiale.
La mancanza di respiro, che in termini medici è chiamata dispnea, può spaventare ma in realtà in certi casi è una buona cosa.
L'aumento della respirazione, infatti, trasporta più ossigeno ai muscoli, rendendo più semplice per chi è in pericolo allontanarsi.
In alcune persone l'ansia può causare iperventilazione o respiri molto rapidi e superficiali che possono determinare vertigini o stordimento.
Sintomi dell’ansia
Oltre alla mancanza di respiro l'ansia può causare altri sintomi fisici come mani fredde o sudate, bocca asciutta, tensione muscolare, nausea, intorpidimento o formicolio alle mani o ai piedi, battiti cardiaci accelerati.
Altre cause della mancanza di respiro
- Anafilassi (una grave reazione allergica)
- Asma
- Avvelenamento da monossido di carbonio
- Tamponamento cardiaco o eccesso di liquido attorno al cuore
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva
- Covid-19
- Attacco di cuore
- Problemi del ritmo cardiaco
- Insufficienza cardiaca
- Polmonite o altre infezioni polmonari
- Pneumotorace o polmone collassato
- Embolia polmonare o coagulo di sangue nel polmone
- Perdita di sangue improvvisa
- Blocco delle vie aeree superiori
Solitamente si può capire se i cambiamenti respiratori sono legati all'ansia se tendono a manifestarsi quando ci si sente particolarmente ansioso o stressati e si attenuano quando ci si inizia a sentire più calmi.
Ma la mancanza di respiro può anche essere un segno di un problema di salute sottostante, soprattutto se accompagnato da altri sintomi.
Se si avverte il fiato corto insieme a dolore inspiegabile, difficoltà a deglutire, nausea o vomito, mal di testa, vertigini o stordimento è importante chiamare subito un medico o recarsi al pronto soccorso.
Come gestire la mancanza di respiro dovuta all'ansia
- Fare qualche sospiro ciclico
- Aspettare
Fare qualche sospiro ciclico
Quando si è in preda all'ansia, fare respiri lenti e consapevoli può aiutare a sentirsi più calmi e a tornare a un normale ritmo di inspirazione-espirazione.
Secondo uno studio pubblicato su Cell Reports Medicine del gennaio 2023, una tecnica utile in questi casi è il sospiro ciclico, un esercizio di respirazione controllata che prevede lunghe espirazioni, che possono aiutare a far uscire il corpo dalla modalità lotta o fuga, rallentare automaticamente la frequenza cardiaca e la respirazione.
Lo studio ha rilevato che le persone che lo hanno praticato regolarmente per 30 giorni hanno riportato un umore costantemente migliore.
Ecco come procedere:
Aspettare
Se gli esercizi di respirazione non sono nelle proprie corde, una tecnica semplice per riportare la respirazione alla normalità è quella di non fare niente ma lasciare che le sensazioni legate all'ansia emergano.
Lottare contro l'ansia infatti manda il messaggio al corpo qualcosa non va, e spesso più ci si sforza di rilassarsi più questo momento si ritarda.
Con questa tecnica il più delle volte dopo alcuni minuti la situazione torna alla normalità.
Per calmare l'ansia è utile anche il diario della gratitudine.
Rimedi naturali contro l'ansia
- Svolgere attività di consapevolezza come la meditazione
- Fare esercizio fisico regolare
- Evitare o limitare l'alcol
- Smettere di fumare
- Sorseggiando una camomilla
Quando consultare un medico
Una volta che i picchi di ansia sono passati è bene prendersi del tempo per esaminare alcuni fattori o abitudini del proprio stile di vita da cambiare, per introdurne altre che potrebbero aiutare a sentirsi più calmi nel tempo.
Tuttavia è bene ricordare che l'ansia è una sensazione normale che tutti provano di tanto in tanto, così come lo sono i sintomi fisici che ne derivano. Sentirsi senza fiato quando si è ansiosi è un processo corporeo adattivo, sano e naturale per affrontare una minaccia percepita e anche se è fastidioso non rappresenta un pericolo per la salute.
Se però il livello di ansia interferisce con le normali attività quotidiane è consigliabile parlare con un medico o un operatore di salute mentale.