Isteroscopia Operativa: Cos'è? Indicazioni, Procedura, Rischi, Controindicazioni e Risultati

Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'Isteroscopia Operativa?
  3. Indicazioni
  4. Preparazione
  5. Procedura
  6. Recupero
  7. Rischi e Complicazioni
  8. Controindicazioni
  9. Risultati

Generalità

L'isteroscopia operativa è una procedura chirurgica di tipo endoscopico, appartenente al settore ginecologico, che serve alla cura di patologie dell'utero, della cervice uterina o dell'endometrio.

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L'isteroscopia operativa richiede una preparazione particolare, che comprende anche una serie di esami finalizzati a stabilire l'idoneità di una donna alla procedura in questione.
Della durata di 30-60 minuti, l'isteroscopia operativa prevede l'inserimento nella cavità uterina, attraverso l'apertura vaginale, dell'isteroscopio, il quale agisce da strumento chirurgico.
L'isteroscopia operativa è una procedura sicura ed efficace, che, alla sua conclusione, impone qualche giorno di riposo in attesa di un completo recupero.

Breve ripasso di cos'è l'Isteroscopia

L'isteroscopia è una procedura ginecologica di tipo endoscopico, che consente di valutare dall'interno lo stato di salute dell'utero – in particolare della cavità uterina, del canale cervicale e dell'endometrio – e, in caso di bisogno, di intervenire chirurgicamente, al fine di curare una qualche condizione medica.
L'isteroscopia si basa sull'utilizzo di uno strumento noto come isteroscopio; quest'ultimo è un lungo tubicino, simile a una cannuccia per bere, che, grazie alla dotazione di una telecamera e un sistema di collegamento a un monitor, funge da sonda esplorativa dell'utero e delle cervice, dopo il suo inserimento nella cavità uterina, attraverso l'apertura vaginale.
L'isteroscopia è una procedura eseguita generalmente in regime ambulatoriale o di Day Surgery; pertanto, salvo casi particolari, non prevede mai il ricovero ospedaliero del paziente.
L'isteroscopia è materia per medici ginecologi, ossia medici con una specializzazione in ginecologia.

Cos'è l'Isteroscopia Operativa?

L'isteroscopia operativa, o isteroscopia terapeutica, è l'isteroscopia avente l'obiettivo di curare una qualche patologia che mina la salute dell'utero, del canale cervicale o dell'endometrio.
L'isteroscopia operativa è una procedura chirurgica appartenente alla categoria degli interventi di chirurgica minimamente invasivi.

Isteroscopia operativa

Quando l'isteroscopia, anziché avere scopi terapeutici, ha intenti diagnostici, prende il nome di isteroscopia diagnostica.

Indicazioni

L'isteroscopia operativa è indicata a:

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  • La rimozione di tumori benigni dell'utero diversi dai polipi e dai fibromi uterini;
  • La rimozione di aderenze intrauterine;
  • La rimozione dall'utero di residui placentari post- abortivi (cioè successivi a un aborto) o post-partum (ossia successivi a un parto);
  • L'estrazione del cosiddetto sistema intrauterino (o IUS), un particolare dispositivo che, inserito nell'utero, agisce da contraccettivo temporaneo;
  • La realizzazione della cosiddetta sterilizzazione tubarica, una forma di contraccezione permanente. La sterilizzazione tubarica è anche detta chiusura delle tube.

Preparazione

L'isteroscopia operativa richiede una preparazione particolare, che serve a scoprire l'idoneità di una donna a una simile procedura e a informarla di come dovrà comportarsi, perché tutto proceda per il meglio.
La preparazione in questione, quindi, comprende esami di valutazione dello stato di salute e l'illustrazione di come la paziente dovrà agire nel giorno della procedura e nel caso in cui occorra una pratica anestetica.

Esami di valutazione dello stato di salute

Per stabilire l'idoneità all'isteroscopia operativa, la possibile futura paziente deve sottoporsi a:

Nota importante

Gli esami sopraccitati sono previsti anche in caso di possibile isteroscopia diagnostica.

Nel giorno della procedura: come comportarsi?

Si ricorda che: a questo punto della preparazione, c'è l'idoneità alla procedura di isteroscopia operativa.

Nel giorno dell'isteroscopia operativa, è doveroso che la paziente indossi vestiti comodi e pratici, perché poi dovrà toglierli in favore di un camice ospedaliero preparato appositamente per lei dal personale medico.

Come comportarsi se è prevista l'Anestesia?

In determinate circostanze, l'isteroscopia operativa potrebbe richiedere l'anestesia generale.
L'anestesia generale è una pratica anestetica che impone l'osservanza di un digiuno di almeno 8 ore e che prevede l'addormentamento e l'incoscienza del paziente fino al termine della procedura chirurgica, al fine di renderlo insensibile a qualsiasi dolore o fastidio.
In caso di anestesia generale, poi, è necessario che un parente (o un amico fidato) del paziente si renda disponibile per riaccompagnare a casa il proprio caro, in quanto quest'ultimo non è nelle condizioni fisiche per guidare un mezzo di trasporto e occuparsi di se stesso al 100% (al risveglio dall'anestesia generale, infatti, compaiono, per qualche ora, stato confusionale, lentezza nei riflessi, malessere, mal di testa ecc.).

Lo sapevi che…

In ottica anestesia generale, il mancato rispetto del digiuno completo comporta l'annullamento dell'intera procedura chirurgica prevista, anche se sussistono tutte le altre circostanze per eseguirla.

Procedura

PRIMA PARTE

Dopo che la paziente ha smesso i propri abiti in favore di un camice ospedaliero ad hoc, un infermiere dello staff medico la invita ad accomodarsi su un apposito lettino (dotato di supporto per le gambe ecc.) e le fa assumere la cosiddetta posizione ginecologica, con un'inclinazione favorevole all'introduzione dei vari strumenti necessari alla procedura.
Non appena la paziente è in posizione e si sente a suo agio, entra in scena il ginecologo, il quale, grazie a uno speculum, apre la vagina e vi introduce delicatamente l'isteroscopio, al fine di condurlo nella cavità uterina.

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Per condurre più facilmente l'isteroscopio all'interno dell'utero, il ginecologo ha bisogno di distendere (nel senso di dilatare) le pareti della cervice uterina, del canale cervicale e della cavità uterina; durante le procedure di isteroscopia operativa, quest'opera di distensione è ottenuta con un'iniezione tramite isteroscopio di una sostanza liquida, detta "liquido di distensione".

L'isteroscopio è cavo internamente proprio per permettere il passaggio di gas, liquidi o sottili strumenti chirurgici.

La distensione (o dilatazione) dell'utero è indispensabile non solo per facilitare la conduzione dell'isteroscopio all'interno dell'utero, ma anche per consentire una visione migliore dell'anatomia interna dell'organo e per rendere meno dolorosa l'intera procedura.

In questa fase della procedura, è importante il monitoraggio attento, da parte dell'intero staff medico, della pressione intrauterina, la quale deve rimanere a un valore compreso tra i 60 e i 70 mmHg. Il mantenimento di tali valori pressori, infatti, evita la sovra-distensione delle pareti costituenti la cavità uterina e impedisce la diffusione nell'addome, attraverso le tube di Falloppio, del liquido di distensione.

SECONDA PARTE

Quando l'isteroscopio è finalmente dentro l'utero e quest'ultimo è sufficientemente dilatato, il ginecologo può dare avvio al trattamento previsto sull'area uterina affetta. Grazie alla telecamera dell'isteroscopio (il quale è fornito anche di una fonte luminosa), l'azione terapeutica è molto precisa.

TERZA PARTE

Al termine dell'intervento terapeutico, il ginecologo provvede a estrarre con delicatezza l'isteroscopio. Con l'estrazione dell'isteroscopio, l'isteroscopia operativa può dirsi conclusa.

Dove si colloca l'Anestesia, quando prevista?

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Nella suddetta descrizione delle varie tappe che caratterizzano l'isteroscopia operativa, l'anestesia generale si colloca dopo l'accomodamento della paziente, ma prima dell'inserimento dello speculum e dell'isteroscopio.
Una volta somministrati, gli anestetici entrano in azione nel giro di pochi minuti.
Si ricorda che l'anestesia generale causa l'addormentamento di chi la riceve, addormentamento che dura fino al termine della procedura.

A provvedere alle pratiche di anestesia generale è sempre un anestesista, ossia un medico specializzato in procedure di anestesia e in rianimazione.

Strumentazione per l'Isteroscopia Operativa

La strumentazione per l'isteroscopia operativa comprende: isteroscopio, speculum (valve vaginali), pinze, dilatatori, cannule, insufflatore, sistema di videocamere, garze sterili, cavetto a fibre ottiche, cavo conduttore di CO2, ecc.
La preparazione di tale strumentazione – tuttavia ovviamente sterilizzata a dovere – avviene mentre la paziente indossa il camice previsto per la procedura.

Lo sapevi che…

Esiste due tipi di isteroscopio: l'isteroscopio per le procedure di isteroscopia diagnostica, il cui diametro è tra i 4 e 5 millimetri, e l'isteroscopio per le procedure di isteroscopia operativa, il cui diametro è di 7-8 millimetri.

Come si sentono le pazienti durante un'Isteroscopia Operativa?

Senza la pratica dell'anestesia, la paziente sottoposta a isteroscopia operativa potrebbe avvertire un leggero fastidio/dolore, durante l'introduzione dell'isteroscopio nella vagina e nel canale cervicale. Questa sensazione, tuttavia, è temporanea, in quanto, come i lettori ricorderanno, il ginecologo fa seguire, all'introduzione dell'isteroscopio, la dilatazione della cervice uterina e dell'utero.
Con l'anestesia generale, invece, la paziente dorme ed è insensibile al dolore per l'intera durata dell'isteroscopia operativa.

Quanto dura l'Isteroscopia Operativa?

Di norma, una procedura di isteroscopia operativa ha una durata di 30-60 minuti.
La durata di un'isteroscopia operativa dipende dalla condizione medica presente e da quanto quest'ultima è facile o meno da curare.

Lo sapevi che…

L'isteroscopia diagnostica dura decisamente meno di un'isteroscopia operativa; la sua durata, infatti, non supera generalmente i 15 minuti.

Quando è previsto il rientro a casa dopo un'Isteroscopia Operativa?

La paziente sottoposta a isteroscopia operativa può rientrare a casa solo dopo una serie di accertamenti medici, atti a valutare il buon esito della procedura e la risposta del corpo a un'eventuale anestesia generale (es: è previsto un monitoraggio delle funzioni vitale ecc.).
Di norma, questi accertamenti medici richiedono dalle 2 alle 4 ore, lasso di tempo in cui la paziente riceve tutte le attenzioni del caso da parte dello staff infermieristico.

Recupero

Il recupero da un'isteroscopia operativa richiede qualche giorno di assoluto riposo; dopodiché, è possibile tornare alle normali attività quotidiane, a patto che ci sia una certa gradualità.

Cosa può fare una donna dopo un'Isteroscopia Operativa?

Al termine di un'isteroscopia operativa, la paziente può tranquillamente mangiare e bere come da consuetudine, e fare una doccia.
Se ha ricevuto l'anestesia generale e avverte un leggero senso di confusione, è meglio che consumi pasti piccoli e leggeri per almeno 24 ore.

Cosa non può fare una donna dopo un'Isteroscopia Operativa?

Le donne sottoposte a un'isteroscopia operativa dovrebbero astenersi dall'attività sessuale per circa 7 giorni o, in presenza di sanguinamento vaginale, fino al termine di quest'ultimo. L'astensione dall'attività sessuale è una misura precauzionale finalizzata a prevenire le infezioni.

Rischi e Complicazioni

L'isteroscopia operativa rappresenta una procedura sicura. Infatti, è molto raro che possa dar luogo a effetti avversi o, peggior ancora, complicanze.

Lo sapevi che…

In occasione di un'isteroscopia, il rischio di complicanze è meno dell'1%, quindi una vera rarità.
Per il fatto di essere un intervento chirurgico, l'isteroscopia operativa tende a essere meno sicura dell'isteroscopia diagnostica.

Effetti avversi

Per effetti avversi di una procedura diagnostica od operativa, i medici intendono problematiche di lieve entità e di carattere temporaneo.
Nell'elenco dei possibili effetti avversi di un'isteroscopia operativa, rientrano:

  • Lieve sanguinamento vaginale. Frutto di lesioni provocate dal passaggio dell'isteroscopio , lungo la cervice uterina e il canale cervicale, tale effetto avverso può durare da pochi giorni ad anche poco più di una settimana;
  • Dolore e crampi a livello addominale. Spesso, la sensazione dolorosa è controllabile con un antalgico, come il paracetamolo o l'ibuprofene (un FANS);
  • Senso di stanchezza e/o malessere.

Complicanze

Per complicanze di una procedura diagnostica od operativa, i medici intendono problematiche di una certa rilevanza clinica, che possono avere luogo durante o dopo la suddetta procedura.
Tra le potenziali complicazioni delle procedure di isteroscopia operativa, figurano:

  • Perforazione uterina;
  • Perforazione vescicale;
  • Sviluppo di un'infezione a livello pelvico (metrite);
  • Lacerazione dei vasi sanguigni dell'utero con conseguente ingente sanguinamento vaginale;
  • Endometrite, ossia infiammazione dell'endometrio;
  • Peritonite, cioè infiammazione del peritoneo;
  • Severa reazione allergica (shock anafilattico) agli anestetici;
  • Edema in sede uterina;
  • Embolia gassosa (è connessa alla pratica dell'anestesia generale);
  • Traumi a carico della cervice uterina, provocati dall'isteroscopio.

Come riconoscere eventuali complicanze?

I più classici sintomi delle complicanze associate all'isteroscopia operativa sono:

  • Dolore addominale intenso e protratto che non si attenua con gli analgesici più comuni;
  • Febbre superiore ai 38°C;
  • Ingente e ricorrente sanguinamento vaginale;
  • Perdita di liquido scuro e maleodorante dalla vagina.

Controindicazioni

L'isteroscopia operativa presenta alcune controindicazioni; più nello specifico, tali controindicazioni sono:

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I medici, inoltre, ritengono inadatta l'esecuzione dell'isteroscopia diagnostica in caso di: nulliparità, imene integro e stenosi cervicale.

Lo sapevi che…

Le controindicazioni all'isteroscopia operativa sopra riportate valgono anche in caso di isteroscopia diagnostica.

Risultati

L'isteroscopia operativa è una procedura che, senza essere particolarmente invasiva, permette di curare con buoni risultati una vasta gamma di patologie dell'utero.
Grazie a ciò e al fatto di non richiede un ricovero ospedaliero, l'isteroscopia operativa è una soluzione terapeutica sempre più in voga.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza