Ipocondria
Ultima modifica 13.05.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

L'ipocondria è un disturbo psichico che scatena, in chi ne soffre, la paura del tutto infondata di avere una grave malattia.

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Gli individui con l'ipocondria, infatti, sono persone convinte che ogni piccolo malessere patito sia il segno premonitore di una patologia seria.
Questo timore immaginario condiziona pian paino l'intera esistenza del soggetto colpito, dalla sfera lavorativa ai rapporti sociali/affettivi; addirittura, nei casi più gravi, porta all'assunzione impropria di farmaci, depressione, senso di frustrazione ecc.
Guarire dall'ipocondria è difficile, in quanto, oltre a un trattamento adeguato, bisogna che il paziente si convinca di soffrire di un disturbo psichico e, conseguentemente, di necessitare di un supporto terapeutico.

Cos'è

Significato di Ipocondria

L'ipocondria è un disturbo psichico, caratterizzato dalla preoccupazione ossessiva e del tutto infondata di avere una qualche grave malattia. Gli ipocondriaci (cioè i malati di ipocondria), infatti, sono persone consumate dalla paura di essere malate o di soffrire di qualcosa, nonostante tutti gli esami medici svolti (anche i più specifici) abbiano dimostrato l'esatto contrario.
Le preoccupazioni e le paure indotte dall'ipocondria possono essere così profonde da condizionare, in maniera assai marcata, l'attività lavorativa e le relazioni sociali/affettive di una persona.

Ipocondria e Ansia: il collegamento

L'ipocondria presenta diverse analogie con i disturbi indotti dall'ansia (o disturbi d'ansia), tant'è che spesso gli ipocondriaci manifestano dei sintomi paragonabili a quelli avvertiti dalle persone ansiose.

I disturbi dell'ansia sono all'origine di un senso di disagio, simile a paura o preoccupazione, dai connotati incontrollabili e di lunga durata.

A conferma delle sue analogie con i disturbi dell'ansia, l'ipocondria è anche detta ansia per la salute o disturbo d'ansia per la salute.

Lo sapevi che…

Rientrano nell'elenco dei disturbi dell'ansia condizioni come, per esempio, la fobia sociale, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo dell'ansia generalizzata, il panico, il disturbo post-traumatico da stress e la fobia specifica.

Epidemiologia

Incidenza. L'esatto numero di ipocondriaci, in Italia, è sconosciuto. Infatti, i dati in merito all'incidenza della malattia sono vaghi e probabilmente sottostimati (si parla di un 1-5% della popolazione, ma servirebbero studi ulteriori e più approfonditi).

Sesso. L'ipocondria può colpire chiunque, senza distinzione di sesso.

Età. Nonostante l'ipocondria possa interessare anche individui giovani, la maggior parte degli ipocondriaci è di età adulta.

Cause

Cosa provoca l’Ipocondria: le Cause

Al momento, le precise cause dell'ipocondria sono ancora poco chiare. Secondo gli esperti, tuttavia, pare che giochino un ruolo fondamentale la personalità e il carattere dell'individuo malato nonché le sue esperienze di vita e l'educazione impartitagli.

Fattori di Rischio di Ipocondria

Dopo innumerevoli studi, si è potuto constatare che l'ipocondria è favorita da determinate situazioni. Tali situazioni, che possono essere considerate dei veri e propri fattori di rischio, sono:

  • L'avere sofferto, in età adolescenziale, di una malattia molto grave, la quale ha lasciato, nella psiche della persona colpita, un segno indelebile del suo passaggio;
  • La conoscenza di individui (amici o familiari stretti) con gravi patologie;
  • La morte di una persona cara;
  • Il soffrire di uno dei cosiddetti disturbi d'ansia;
  • L'essere convinti che stare bene significhi non aver alcun fastidio fisico o alcun malessere;
  • Il vivere con un familiare affetto da ipocondria;
  • Il sentirsi inspiegabilmente vulnerabile a qualsiasi malattia;
  • La trascuratezza da parte dei genitori, in età adolescenziale.

Sintomi e Complicazioni

Sintomi dell’Ipocondria: come si comporta l’Ipocondriaco?

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Gli individui con ipocondria manifestano questo disturbo in tanti modi.

Innanzitutto, sono ossessionati dalla paura di avere una qualche grave patologia e si spaventano terribilmente a ogni minimo malessere patito. Ciò li porta a prenotare continuamente visite mediche ed esami diagnostici (risonanze magnetiche, ecocardiogrammi, chirurgie esplorative ecc.), a contattare medici diversi per lo stesso problema, a misurarsi continuamente i segni vitali (polso o pressione sanguigna) e a dirottare il tema di ogni discorso verso i loro fantomatici disturbi.

Quindi, nel loro tempo libero, vanno a consultare le enciclopedie mediche e i siti internet di medicina, alla ricerca di informazioni e chiedendosi cosa potrebbe voler indicare il tal sintomo; tante volte, durante queste ricerche, leggono di una patologia seria e si convincono di esserne affetti.

Infine, assumono delle abitudini del tutto anormali, come per esempio cambiare frequentemente medico di riferimento, mantenersi nelle vicinanze di un ospedale anche nelle ore più impensabili (così da poterlo raggiungere più velocemente qualora avvertano qualche dolore o malessere immaginario) e chiamare il proprio medico di base anche a notte fonda.

I sintomi dell'Ipocondria in breve

Riassumendo, quindi, i sintomi classici dell'ipocondria sono:

  • Paura immotivata di avere una qualche grave malattia;
  • Convinzione che ogni piccolo fastidio/malessere avvertito sia dovuto a una grave malattia;
  • Prenotare visite su visite e sottoporsi periodicamente a risonanze magnetiche, ecocardiogrammi ecc.;
  • Cambiare periodicamente medico di riferimento;
  • Parlare con parenti e amici solo ed esclusivamente dei malanni immaginari che si crede avere;
  • Fare continue ricerche su malattie gravi, sia in internet che su testi cartacei;
  • Misurarsi continuamente il polso e la pressione sanguigna;
  • Leggere di una malattia grave e convincersi che è il disturbo di cui si soffre.

Preoccuparsi della propria Salute significa essere Ipocondriaco?

Preoccuparsi per la propria salute e chiedere a un medico cosa può voler dire il tal disturbo non significa, per forza, essere ipocondriaci. Anzi, è un comportamento normale e più che giustificabile.
Allo stesso modo, andare a informarsi sulle possibili origini di un sintomo avvertito non è sempre sinonimo di ossessione, ma può essere semplice curiosità e voglia di capire.

Importante!

Aver cura del proprio stato di salute, così come sottoporsi periodicamente a determinati esami diagnostici (per esempio, la mammografia per le donne), sono comportamenti responsabili e non vanno considerati per nulla episodi di ipocondria.

Quando e a chi chiedere aiuto?

Gli ipocondriaci, se sono consapevoli dei loro disturbi psichici, devono trovare il coraggio di rivolgersi e affidarsi, senza alcuna vergogna, alle cure di uno psichiatra o uno psicologo.
Se, invece, non sono consci dei loro problemi e sono convinti che ogni sensazione avvertita sia veritiera, hanno bisogno di un aiuto proveniente dai parenti, dagli amici o dal medico di famiglia.

Complicazioni

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L'ipocondria può diventare un disturbo psichico travolgente e disabilitante, in quanto le ossessioni inesistenti e infondate che la caratterizzano condizionano fortemente la vita delle persone colpite.

I ipocondriaci più gravi hanno problemi sul posto di lavoro (perché spesso assenti), difficoltà a relazionarsi con gli altri (perché parlano solo delle loro malattie immaginarie), rapporti tesi con il proprio medico curante e seri problemi finanziari (dovuti ai costi degli innumerevoli esami medici).

Inoltre, la loro condizione può condurre a:

  • Un uso improprio e pericoloso di farmaci;
  • Frustrazione e irritabilità;
  • Depressione;
  • Disturbi d'ansia;
  • Uso di droghe, dovuto alla depressione.

Diagnosi

Come riconoscere un Ipocondriaco

Oggi, l'iter per stabilire se una persona è ipocondriaca prevede, prima di tutto, una valutazione fisica, che serve ad accertare lo stato di salute del sospetto paziente, e, successivamente, il consulto di un esperto in materia di disturbi mentali.

Valutazione Fisica

La valutazione fisica spetta a un medico e comprende un accurato esame obiettivo, una scrupolosa anamnesi(*), test di laboratorio (es: analisi del sangue, test tossicologici) e, talvolta, test strumentali (es: risonanza magnetica, TAC, ecografia ecc.).

In presenza di sospetta ipocondria, la valutazione fisica serve ad accertare che il paziente è in salute, a dispetto dei numerosi sintomi esposti; in altre parole, rappresenta il modo con cui il medico si assicura che non sono in atto patologie fisiche di rilievo (es: un tumore), per le quali serve una cura.

È importante segnalare che i test di laboratorio, in particolare i test tossicologici e gli esami del sangue, hanno anche un altro scopo: permettono di stabilire se il sospetto paziente fa un uso improprio di farmaci (si ricorda che questa eventualità rientra le possibili complicanze dell'ipocondria).

(*)N.B: per tutto ciò che riguarda la storia clinica, spesso il medico interpella anche i familiari del sospetto paziente, in modo tale da avere un quadro della situazione più che attendibile.

Consulenza Psicologica

La consulenza psicologica spetta a un medico psichiatra o a uno psicologo e comprende:

  • Una valutazione psicologica, che comporta domande su situazioni di stress, sintomi, storia familiare, preoccupazioni attuali e del passato ecc.;
  • Un'autovalutazione psicologica, spesso combinata a uno specifico questionario;
  • Un'indagine per chiarire se il paziente fa uso di droghe, alcol o altre sostanze.

Criteri per la Diagnosi di Ipocondria

Secondo l'Associazione Psichiatrica Americana, contrassegna la presenza di ipocondria il protrarsi per oltre 6 mesi di:

  • Un'eccessiva preoccupazione di avere una malattia grave;
  • Credere di soffrire di una malattia sulla base di un'interpretazione errata e del tutto personale di alcuni sintomi o presunti tali;
  • Un'eccessiva preoccupazione per banali condizioni mediche in atto;
  • Comportamenti irragionevoli correlati alla salute, quali per esempio:
    • Sottoporsi a continui esami medici, anche quando questi hanno ampiamente dimostrato l'assenza di uno stato patologico;
    • Fare continue ricerche online su malattie e sintomi;
    • Cambiare periodicamente medico di riferimento.

È importante ricordare che l'ipocondria non è più presente nell'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V).
Nella vecchia edizione di questo testo di riferimento per gli esperti di disturbi mentali era riportata una serie di criteri che servivano alla diagnosi di ipocondria; tali criteri erano:

  • Preoccupazione o convinzione, basata su un'errata interpretazione di alcuni sintomi corporei, di avere una malattia grave;
  • Persistenza di tale preoccupazione o convinzione, nonostante il buon esito degli esami medici effettuati e il rassicurante parere del medico;
  • La preoccupazione/convinzione di cui sopra non è correlata al disturbo delirante e si limita  a qualcosa di relativo all'aspetto fisico (altrimenti si parlerebbe di dismorfofobia);
  • La preoccupazione/convinzione di cui sopra procura disagio e condiziona la sfera sociale e l'attività lavorativa;
  • La suddetta preoccupazione/convinzione deve protrarsi per più di 6 mesi;
  • La suddetta preoccupazione non è meglio spiegata con altre condizioni mentali, come il disturbo d'ansia generalizzato, il disturbo ossessivo-compulsivo, il panico, la depressione maggiore e i disturbi somatoformi.

Terapia

Come si cura l’Ipocondria?

Curare l'ipocondria non è affatto facile, in quanto il paziente non sempre riesce ad ammettere e a riconoscere di soffrire di un disturbo della sfera psicologica che merita cure adeguate.

Avente l'obiettivo di migliorare i sintomi e la capacità di gestione delle preoccupazioni infondate, il trattamento dell'ipocondria prevede la psicoterapia e, talvolta, l'impiego di psicofarmaci.

Ai fini del successo della terapia, è molto importante la collaborazione del paziente, il quale deve convincersi di soffrire di un disturbo psichico.

Ipocondria e Psicoterapia

La psicoterapia per chi soffre di ipocondria comprende:

  • La psicoterapia cognitivo-comportamentale. Ideale per curare diversi disturbi mentali (non solo quindi l'ipocondria), il suo obiettivo è insegnare al paziente a riconoscere le preoccupazioni e i timori infondati (nel gergo specialistico, i "pensieri distorti") e a non farsi influenzare da questi. In altre parole, il paziente viene educato a come identificare i sintomi classici dell'ipocondria e a come meglio dominarli. La psicoterapia cognitivo-comportamentale prevede, oltre a una parte "in studio" con lo psicoterapeuta, anche dei "compiti per casa", la cui esecuzione è fondamentale per guarire. Tutti gli insegnamenti acquisiti nel corso della terapia sono un bagaglio prezioso, che è bene portarsi dietro per evitare ricadute.
  • La psicoeducazione. Consiste nell'illustrare al paziente e a suoi familiari le caratteristiche principali del disturbo psichico in atto e i metodi migliori per guarire. Ai familiari, inoltre, vengono dati anche alcuni consigli su come è meglio comportarsi nei confronti del loro caro.

Farmaci per l’Ipocondria

Gli psicofarmaci somministrati in caso di ipocondria sono i cosiddetti antidepressivi; tra questi medicinali, i più utilizzati sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), come per esempio la fluoxetina, la fluvoxamina e la paroxetina, e gli antidepressivi triciclici, come per esempio la clomipramina e l'imipramina.

È da segnalare che, se il paziente soffre di altri disturbi mentali associati (disturbi d'ansia ecc) o di problemi fisici (dovuti per esempio a un uso improprio di farmaci), il medico potrebbe prescrivergli medicinali aggiuntivi.

Cosa può aiutare un Ipocondriaco a superare il proprio disturbo?

Per poter migliorare la propria condizione , gli ipocondriaci devono:

  • Collaborare con lo psicoterapeuta e credere fermamente nei consigli di quest'ultimo.
  • Dare continuità ai trattamenti terapeutici e credere nella loro efficacia. I pazienti devono vincere la tentazione di abbandonare il percorso terapeutico intrapreso e convincersi che sia la strada giusta da seguire. Spesso, infatti, capita che i malati trovino difficile dare continuità alle cure e si arrendono prematuramente.
  • Imparare a conoscere la malattia. La conoscenza dell'ipocondria (psicoeducazione) permette al paziente di superare meglio i momenti più difficili.
  • Fare attenzione a cosa scatena le paure e le preoccupazioni. Talvolta, le paure e le preoccupazioni dell'ipocondriaco si acuiscono in particolari situazione. Sarebbe opportuno che il malato analizzasse cosa avviene in tali situazioni, ricercando una possibile causa scatenante, da riferire poi al proprio psicoterapeuta.
    Attenzione: tutto ciò è possibile solo se il paziente conosce le caratteristiche della sua malattia e i modi per dominarla.
  • Mantenersi attivi. Fare attività fisica, come camminare, nuotare, correre, giardinaggio ecc, aiuta ad alleviare i sintomi dell'ipocondria e le sue complicazioni (depressione, ansia, frustrazione, irritabilità ecc).
  • Evitare l'uso di droghe e alcol. Alcolici e droghe aumentano la depressione e il senso d'ansia. Ecco per quale motivo è bene non farsi tentare dall'uso e abuso di tali sostanze.
  • Creare un buon rapporto con il proprio medico di base. Spesso, gli ipocondriaci hanno un cattivo rapporto con il medico di base, in quanto pretendono da quest'ultimo consulti continui, quasi sempre per disturbi immaginari, e la prescrizione di esami diagnostici del tutto inutili. Anche in questo caso, sapere cosa comporta l'ipocondria, aiuta l'individuo che ne soffre a relazionarsi meglio con i medici e ad accettare il loro rifiuto alla prenotazione di visite e test superflui.

Ipocondria: altri Consigli validi per il resto della vita

Poiché il rischio di una ricaduta è più che concreto, gli individui con un passato di ipocondria devono, per il loro bene, imparare a dominarsi e mantenere alcuni comportamenti.

Innanzitutto, devono ricusare ogni minima tentazione che li spinge a: cambiare medico di riferimento e fare ricerche (in internet o nelle varie enciclopedie mediche) sulle malattie gravi.

Quindi, è bene che si tengano alla larga da programmi TV (o riviste) narranti di persone gravemente malate e che evitino di monitorarsi il polso o la pressione sanguigna, anche quando il desiderio è forte.

Infine, se ritengono di non farcela senza l'aiuto di qualcun'altro, possono rivolgersi a qualche gruppo di supporto, creato appositamente per gli ipocondriaci e gli ex ipocondriaci.

Riepilogo dei consigli che dovrebbe seguire una persona sofferente in passato di ipocondria:

  • Non cambiare medico di riferimento, nemmeno se la tentazione è forte
  • Evitare di fare ricerche, in internet o altrove, su malattie gravi
  • Evitare di guardare programmi TV o leggere riviste che narrano di persone affette da patologie gravi
  • Resistere alla tentazione di misurarsi il polso o la pressione arteriosa. Se proprio è necessario, rivolgersi al proprio medico e affidarsi a lui
  • Chiedere aiuto ai familiari, in caso di paure o preoccupazioni particolari
  • Iscriversi a un gruppo di supporto per ipocondriaci o individui con un passato di ipocondria.

Consigli per la famiglia: Come Aiutare un Ipocondriaco

Come affermato più volte, gli ipocondriaci tendono ad essere all'oscuro del loro disturbo psichico, nel senso che sono fermamente convinti di soffrire di qualcosa e credono che le loro preoccupazioni siano più che fondate.

Per poter aiutare questi soggetti, parenti o amici stretti devono avere una dialogo chiaro e onesto con loro, spiegandogli qual è il reale problema.
Serve un approccio discreto, perché solo così è possibile incoraggiarli a richiedere un consulto medico, presso uno psichiatra o uno psicologo.

Prognosi

È possibile guarire dall’Ipocondria?

L'ipocondria è un disturbo cronico, da cui è difficile guarire totalmente, anche quando il trattamento è adeguato.
Sicuramente, una terapia corretta e la presa di coscienza da parte del paziente della propria condizione psichica sono sicuramente di enorme aiuto alla gestione dei sintomi (es: miglioramento delle interazioni sociali) e alla prevenzione delle complicanze.

Prevenzione

È possibile prevenire l’Ipocondria?

Poiché è sconosciuta la causa scatenante, l'ipocondria non è un disturbo prevenibile.
È vero che in precedenza si sono menzionate alcune situazioni favorenti, tuttavia risulta difficile fare una previsione di chi è a rischio o meno, in quanto, per esempio, non tutte le persone trascurate dai genitori in età adolescenziale o affette da uno stato d'ansia sviluppano in un momento successivo ipocondria.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza