Ultima modifica 06.08.2019

Sintomi e complicazioni

Per approfondire: Sintomi Ipertensione Polmonare


Agli stadi iniziali, l'ipertensione polmonare è spesso asintomatica (cioè priva di segni e sintomi evidenti).

Dispnea Ipertensione polmonare

Figura: la dispnea (mancanza di fiato) è uno dei sintomi tipici dell'ipertensione polmonare

Col peggioramento della vasocostrizione a carico delle arterie polmonari, cominciano tuttavia a comparire le prime manifestazioni patologiche.
I principali sintomi dell'ipertensione polmonare sono:

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

La comparsa di un'insolita dispnea durante uno sforzo anche minimo deve indurre chi ne è vittima a contattare immediatamente il proprio medico, per un approfondimento della situazione. Inoltre, vanno considerati meritevoli di approfondimento anche sintomi e segni come dolore al torace, edema in varie parti del corpo e cianosi.

COMPLICAZIONI

A lungo andare, la condizione di ipertensione polmonare può portare all'instaurarsi delle seguenti complicazioni:

  • Cuore polmonare. È una patologia cardiaca molto seria, caratterizzata, dapprima, da un allargamento della cavità ventricolare destra e, successivamente, da un ispessimento della parete muscolare che costituisce il ventricolo destro (ipertrofia ventricolare destra).
    Tali alterazioni sono la risposta adattativa al restringimento delle arterie polmonari e alle difficoltà che incontra il sangue nell'attraversarle.
  • Tendenza alla formazione di coaguli all'interno dei vasi sanguigni che conducono il sangue nei polmoni. Le trombosi che provocano gli effetti più gravi sono quelle che interessano le ramificazioni più piccole delle arterie polmonari, in quanto occludono assai facilmente tali vasi.
  • Aritmie. Al peggiorare della condizione di ipertensione polmonare, la tachicardia può complicarsi con aritmie (cioè alterazioni del ritmo cardiaco), anche mortali.
  • Sanguinamento nei polmoni. Il segno caratteristico è l'emottisi, cioè il sangue emesso con la tosse.
  • Insufficienza cardiaca (o scompenso cardiaco). È la condizione patologica per cui il cuore non riesce a pompare efficacemente sangue verso tutti i distretti del corpo. Tra i sintomi classici, si ricordano la grave dispnea anche a riposo e il senso di stanchezza persistente.

Diagnosi

L'ipertensione polmonare è difficile da diagnosticare, perché, anche quando è sintomatica, è molto simile per sintomi e segni ad altre patologie di cuore e polmoni.
Pertanto, per poterne evidenziare la presenza, il medico è tenuto a sottoporre il paziente a diversi esami e test diagnostici.
Di solito, dopo un accurato esame obiettivo, fanno seguito:

Il numero notevole di esami diagnostici è dovuto al fatto che il medico, oltre a voler diagnosticare l'ipertensione polmonare, ha necessità di stabilire anche le precise cause di quest'ultima. Infatti, una volta individuate le ragioni della malattia, è più facile pianificare un trattamento adeguato.

ESAME OBIETTIVO

Per prima cosa, durante l'esame obiettivo il medico visita il paziente e gli chiede di descrivere i sintomi avvertiti. Dopodiché, passa all'analisi della storia clinica (stato di salute attuale, patologie sofferte in passato ecc) e delle abitudini di vita (vuole sapere, per esempio, se il paziente è fumatore, se beve alcolici ecc).

ESAMI DEL SANGUE

Ottenuto con un semplice prelievo, il campione di sangue del paziente potrebbe presentare dei valori collegati all'ipertensione polmonare perché dipendenti da altre condizioni morbose associate (è il caso, per esempio, del lupus eritematoso sistemico).
Tuttavia, bisogna ricordare che le analisi del sangue sono una metodica diagnostica poco specifica e che richiede ulteriori conferme.

RX-TORACE

L'RX-torace fornisce un'immagine abbastanza chiara di cuore, arterie polmonari, polmoni ed eventuali loro anomalie.
Tuttavia, si è notato che una parte cospicua dei pazienti con ipertensione polmonare (circa 1/3) risulta completamente normale a tale test.

ECOCARDIOGRAMMA

L'ecocardiogramma Doppler è un esame ecografico che mostra dettagliatamente l'aspetto del cuore, le eventuali anomalie di quest'ultimo e la dinamica del flusso sanguigno attraverso atri, ventricoli e valvole cardiache. Permette, infatti, di identificare i difetti valvolari, le difficoltà di pompaggio del cuore e le malformazioni del miocardio (comprese le dilatazioni delle cavità cardiache e gli ispessimenti delle pareti).
L'ecocardiogramma è un esame semplice e non invasivo, che prevede l'utilizzo di una sonda a ultrasuoni (trasduttore) appoggiata sul torace del paziente.


Variante dell'ecocardiogramma Doppler

Talvolta, per ottenere informazioni più specifiche riguardo al cuore, i medici ricorrono all'ecocardiogramma transesofageo. La sua maggiore specificità ha un prezzo: l'esame, infatti, è invasivo, in quanto prevede l'inserimento del trasduttore nell'esofago del paziente.

CATETERISMO CARDIACO DESTRO

Il cateterismo cardiaco destro è una procedura delicata e alquanto invasiva, che richiede l'utilizzo di un catetere particolare. Tale catetere, una volta inserito in una vena importante del corpo e portato fino al ventricolo destro e alle arterie polmonari, permette di misurare la pressione sanguigna all'interno di quest'ultimi.


In caso di ipertensione polmonare, la  pressione arteriosa polmonare media in condizioni di riposo risulta superiore ai 25 mmHg.


Il cateterismo cardiaco si esegue in un reparto ospedaliero specializzato e prevede l'anestesia locale.

SPIROMETRIA

Veloce, pratica e indolore, la spirometria registra la capacità inspiratoria ed espiratoria dei polmoni e la pervietà (cioè l'apertura) delle vie aeree passanti per quest'ultimi.
Si rende necessaria per stabilire la funzionalità dei polmoni.

ANALISI DELLA PERFUSIONE POLMONARE

L'esame studiail modo in cui il sangue diffonde nei vasi sanguigni che giungono ai polmoni.
Durante l'analisi, il medico inietta in una vena del paziente una sostanza radioattiva, visibile con un strumento apposito. Nei soggetti con ipertensione polmonare, evidenzia dove le arterie polmonari o le relative ramificazioni si restringono.
Il principale inconveniente dell'analisi della perfusione polmonare è rappresentato dall'uso di materiali radioattivi.


Attenzione: combinata allo studio della capacità ventilatoria del paziente, l'analisi della perfusione polmonare prende il nome di scintigrafia polmonare (o V/Q scan o scintigrafia ventilo-perfusoria).

TAC E RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

TAC (tomografia assiale computerizzata) e risonanza magnetica nucleare (RMN) sono due esami di diagnostica per immagini che, in caso di ipertensione polmonare, permettono di evidenziare le modificazioni delle arterie polmonari o delle loro ramificazioni.
La TAC, a differenza della RMN, è un esame invasivo, poiché espone il paziente a una minima dose di radiazioni ionizzanti.

BIOPSIA POLMONARE

La biopsia polmonare consiste nel prelevare e nell'analizzare in laboratorio un piccolo campione di tessuto polmonare, proveniente dal paziente. Il prelievo può avvenire mediante broncoscopia, lavaggio broncoalveolare o intervento chirurgico.

Trattamento

Stabilire la corretta terapia da adottare in caso di ipertensione polmonare può risultare, talvolta, alquanto complicato. Il trattamento, infatti, varia da paziente a paziente, a seconda delle cause scatenanti e delle altre condizioni patologiche che accompagnano l'ipertensione polmonare (terapia causale).
In genere, è prevista una combinazione di diversi farmaci; la scelta dell'associazione più adeguata al caso avviene dopo alcune prove: i medicinali che, dopo tali prove, risultano più efficaci vengono prescritti definitivamente.
Tuttavia, è importante ricordare che anche la terapia farmacologica più adeguata non guarisce completamente dall'ipertensione polmonare, ma si limita soltanto a migliorarne la sintomatologia associata.
Qualora ogni trattamento farmacologico dovesse risultare privo di efficacia, è doveroso prendere in considerazione la chirurgia.

TRATTAMENTO FARMACOLOGICO

Per conoscere nel dettaglio quali sono i possibili farmaci utilizzabili in caso di ipertensione polmonare, si rimanda il lettore al seguente articolo.

CHIRURGIA

Le operazioni chirurgiche a cui si può ricorrere in caso di ipertensione polmonare sono:

  • La settostomia atriale. È un intervento chirurgico "a cuore aperto", durante il quale il medico curante pratica un piccolo foro nella struttura che separa l'atrio destro dall'atrio sinistro (setto interatriale). Ciò dovrebbe ridurre la pressione sanguigna all'interno del cuore di destra e all'interno dei vasi che dipartono da questo.
    Possibili complicazioni: dopo la sua esecuzione, il paziente potrebbe soffrire di aritmie.
  • Il trapianto di cuore, polmone od entrambi. Sono interventi chirurgici molto delicati, durante i quali si sostituiscono gli organi malfunzionanti con altri sani, provenienti da donatori morti compatibili.
    Possibili complicazioni: il paziente che ha subìto il trapianto di un organo potrebbe rigettare lo stesso organo a seguito di un'anormale reazione immunitaria (rigetto del trapianto). Inoltre, l'elevata assunzione di immunosoppressori (i quali servono proprio a evitare il rigetto) predispone alle infezioni.

ALCUNI CONSIGLI

Se si soffre di ipertensione polmonare, è buona norma attenersi a determinate regole, tra cui:

  • Stare a riposo, quando se ne sente la necessità.
  • Praticare attività fisica regolarmente. Ovviamente, tale attività fisica dev'essere commisurata allo stato di salute, in quanto sforzi esagerati potrebbero essere fatali.
  • Non fumare.
  • Se si è una donna, evitare di rimanere incinta, perché la gravidanza potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre, è in pericolo anche la vita del feto.
  • Evitare di recarsi o andare a vivere ad alte altitudini.
  • Evitare tutte le situazioni che potrebbero ridurre fortemente la pressione sanguigna (ipotensione), come per esempio bagni troppo caldi o saune. Un calo eccessivo della pressione sanguigna può portare allo svenimento e anche alla morte.
  • Adottare una dieta sana e possibilmente a basso contenuto di sale (dieta iposodica).

Prognosi

L'ipertensione polmonare pregiudica significativamente la qualità di vita delle persone che ne sono affette. Il suo instaurarsi, infatti, impedisce di svolgere molte attività che caratterizzano un'esistenza normale.
La prognosi dipende fortemente da quando avviene la diagnosi e da quando iniziano le cure: difatti, tanto più precocemente viene evidenziata e curata l'ipertensione polmonare, tanto maggiore è il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza