Cosa significa iperandrogenismo femminile e quali sono i sintomi?
Cos’è l’iperandrogenismo femminile?
L'iperandrogenismo femminile è la condizione medica per cui una donna presenta un'eccessiva quantità di androgeni nel corpo. Gli androgeni (di cui il testosterone è il principale rappresentante)sono ormoni sessuali, caratteristici dell'uomo ma presenti anche nella donna, che hanno ruolo chiave nell'avviare la pubertà, nella riproduzione e nello sviluppo del corpo.
Cosa sono gli ormoni?
Gli ormoni sono sostanze chimiche che coordinano diverse funzioni dell'organismo, trasportando messaggi attraverso il sangue a organi, muscoli e altri tessuti. Questi segnali dicono sostanzialmente al corpo cosa fare e quando farlo.
Chi colpisce?
L'iperandrogenismo femminile può colpire donne di ogni età. Tuttavia, è più frequente osservarlo nelle donne in età riproduttiva.
Quali sono i sintomi?
I sintomi dell'iperandrogenismo femminile variano in funzione dell'età della paziente.
Nelle donne in età puberale e nelle bambine, l'iperandrogenismo femminile si manifesta con:
- Clitoride ingrossato;
- Acne e pelle grassa;
- Peli eccessivi (irsutismo) sul labbro superiore, mento, torace, addome e/o schiena.
Nelle donne in età adulta, invece, la condizione si presenta con:
- Acne e pelle grassa;
- Peli corporei in eccesso (irsutismo);
- Mestruazioni anomale;
- Infertilità;
- Alopecia androgenetica (nota anche come calvizie maschile).
L'iperandrogenismo femminile, inoltre, può avere ripercussioni sulla sfera psicologica della paziente, causando bassa autostima e, in alcuni casi, anche depressione.
Quali sono le cause?
L'iperandrogenismo femminile riconosce diverse cause; può essere dovuto, infatti, a:
- Sindrome dell'ovaio policistico;
- Iperplasia surrenalica congenita;
- Malattia di Cushing;
- Tumori che secernono androgeni;
- Alcuni farmaci.
Perché si verifica l’iperandrogenismo?
Per capire il fenomeno dell'iperandrogenismo, bisogna rivedere come avviene la produzione di androgeni nelle donne.
Nelle persone nate come femmine, a occuparsi della secrezione degli androgeni sono le ovaie, le ghiandole surrenali e il tessuto adiposo.
Il corpo umano, inoltre, dispone di un sistema che controlla la produzione degli androgeni: la ghiandola pituitaria (ipofisi), infatti, secerne gli ormoni LH (ormone luteinizzante) e ACTH (ormone adrenocorticotropo), tra i cui compiti figura anche quello di regolare la produzione di androgeni.
L'iperandrogenismo si verifica quando gli organi deputati alla produzione diretta degli androgeni o quelli preposti alla regolazione funzionano male.
Quanti androgeni producono uomo e donna?
Le donne producono circa un dodicesimo della quantità di androgeni prodotti dagli uomini.
Sindrome dell’ovaio policistico
La sindrome dell'ovaio policistico è la causa più comune di iperandrogenismo nelle donne dopo la pubertà e in quelle adulte. Le stime dicono che circa l'80-90% delle donne affette da iperandrogenismo soffre anche di sindrome dell'ovaio policistico.
Nella sindrome dell'ovaio policistico, livelli cronicamente elevati di ormone luteinizzante e insulina (iperinsulinemia) inducono una maggiore produzione di androgeni da parte delle ovaie. Inoltre, sempre l'iperinsulinemia impedisce al fegato di produrre la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), il che si traduce in un aumento dei livelli di testosterone libero nel sangue.
Iperplasia surrenalica congenita
L'iperplasia surrenalica congenita rappresenta un gruppo di condizioni che colpiscono le ghiandole surrenali e che causano carenze enzimatiche.
Tali carenze alterano il comportamento delle ghiandole surrenali stesse, le quali producono in eccesso alcuni ormoni, tra cui per esempio il testosterone.
In particolare, nelle donne, la forma di iperplasia surrenalica congenita maggiormente coinvolta nell'iperandrogenismo femminile è l'iperplasia surrenalica congenita non classica, che comporta una carenza parziale dell'enzima 21-idrossilasi.
Secondo alcune stime, circa il 2% delle donne con iperandrogenismo presentano iperplasia surrenalica congenita non classica a esordio tardivo.
Malattia di Cushing
La malattia di Cushing è una variante della sindrome di Cushing, una patologia rara caratterizzata da un'eccessiva produzione dell'ormone cortisolo.
La malattia di Cushing è dovuta a un tumore benigno a carico della ghiandola pituitaria, la quale, per questo, rilascia troppo ACTH (ormone adrenocorticotropo, che a sua volta aumenta il cortisolo.
L'eccesso di ACTH fa sì che le ghiandole surrenali rilascino alte quantità di androgeni, che a loro volta causano iperandrogenismo.
La malattia di Cushing provoca diversi altri sintomi, tra cui:
- Assottigliamento della cute e smagliature viola sulla pancia.
- Obesità facciale e del tronco.
- Pressione alta.
Tumori che secernono androgeni
Alcuni tumori del surrene e delle ovaie possono produrre e rilasciare in circolo androgeni. Ciò causa, ovviamente, livelli di androgeni più alti del normale nel corpo.
L'iperandrogenismo femminile dovuto a questi tipi di tumori è spesso molto grave e a comparsa improvvisa.
L'iperandrogenismo femminile conseguente a tumori ovarici o surrenalici è raro: è responsabile, infatti, solo dello 0,2% dei casi.
Se compaiono improvvisi sintomi riconducibile a un iperandrogenismo, bisogna rivolgersi immediatamente al proprio medico.
Farmaci che causano iperandrogenismo
I farmaci e i prodotti farmaceutici che possono causare iperandrogenismo sono:
- Steroidi anabolizzanti androgeni (versioni sintetiche del testosterone che gli atleti a volte usano impropriamente come farmaci per migliorare le prestazioni).
- Progestinici sintetici (sono farmaci che causano cambiamenti nell'utero e sono usati per scopi multipli).
- Antiepilettici (sono farmaci che servono a prevenire le convulsioni).
Quali esami fare per la diagnosi?
La diagnosi di iperandrogenismo femminile inizia dall'anamnesi e dall'esame obiettivo: l'osservazione dei segni, la raccolta dei sintomi e domande relative allo sviluppo sessuale della paziente forniscono importanti informazioni relative allo stato di salute e alla possibilità che sia presente effettivamente una condizione di iperandrogenismo.
Dopodiché, le indagini proseguono con una serie di esami del sangue che misurano:
- Testosterone totale. È la quantificazione di tutto il testosterone presente nel flusso sanguigno. Il testosterone totale può risultare leggermente elevato nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico e molto elevato nelle donne con un tumore ovarico.
- Testosterone libero. È la quantificazione del testosterone non legato ad alcuna proteina. In genere rappresenta una piccola quantità del testosterone totale.
Nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico i livelli di testosterone libero sono elevati. - Androstenedione. È un ormone steroideo dai deboli effetti androgeni, che funge da precursore per il testosterone. Le donne con sindrome dell'ovaio policistico ne presentano alti livelli.
- Deidroepiandrosterone solfato. È un ormone sessuale rilasciato dalle ghiandole surrenali, ragion per cui è un buon indicato dell'attività androgena dei surreni.
Tale ormone è leggermente elevato nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico, mentre è molto elevato in quello con tumori surrenalici. - 17-idrossiprogesterone. La quantificazione di questo ormone rappresenta un esame indicato all'identificazione dell'iperplasia surrenalica congenita non classica.
La ricerca diagnostica termina, infine, con esami di diagnostica per immagini, tra cui:
- Ecografia pelvica. È utile a identificare la sindrome dell'ovaio policistico, la principale causa di iperandrogenismo femminile.
- TAC o risonanza magnetica. Permettono di individuare eventuali tumori alle ghiandole surrenali.
Lo sapevi che…
Nell'iperandrogenismo femminile, non sempre alti livelli di androgeni nel sangue rispecchiano la sintomatologia presente: talvolta, infatti, ad alti livelli di androgeni corrispondono sintomi lievi e appena accennati.
Come si cura?
Lo scopo del trattamento contro l'iperandrogenismo femminile mira ad abbassare gli androgeni presenti nel corpo e a bloccarne l'azione.
Va detto, tuttavia, che la terapia completa comprende anche la gestione dei sintomi quali acne, irsutismo e mestruazioni irregolari.
Iperandrogenismo femminile: come ridurre gli androgeni?
La riduzione degli androgeni dipende dalle cause dell'iperandrogenismo femminile; per esempio:
- Per contrastare l'iperandrogenismo surrenalico è indicata una terapia a base di corticosteroidi a basso dosaggio.
- In caso di tumori ovarici o surrenalici, trova impiego la chirurgia per la rimozione degli organi malati.
- Se l'iperandrogenismo femminile è dovuto all'uso di alcuni farmaci, è indicata la sospensione di tali assunzioni.
Si segnala, inoltre, l'esistenza di farmaci capaci di bloccare l'azione degli androgeni (antiandrogeni); tra questi farmaci, figurano:
- Pillola anticoncezionale contenente estrogeno e progesterone. Questi medicinali possono aiutare anche a trattare acne, irsutismo e mestruazioni irregolari.
- Spironolattone. Questo antiandrogeno è utile anche contro l'acne ormonale e i peli corporei eccessivi.
- Ciproterone. Questo medicinale può aiutare la gestione terapeutica della sindrome dell'ovaio policistico; inoltre, riduce i livelli di testosterone e contrasta l'acne.
Iperandrogenismo femminile: come migliorare i sintomi?
Contro l'acne è possibile affidarsi ai prodotti anti-acne presenti in commercio, a un trattamento antibiotico a base di tetracicline e, come detto in precedenza, alle terapie antiandrogene.
Per l'irsutismo, la paziente può contare sui metodi di rimozione fisica dei peli, come ceretta, rasatura e depilazione laser; inoltre, come menzionato in precedenza, anche la pillola anticoncezionale può aiutare.
Contro il problema delle mestruazioni irregolari può aiutare, ancora una volta, la già citata pillola anticoncezionale.
Qual è la prognosi?
Le donne che soffrono di un iperandrogenismo femminile dovuto a patologie come la sindrome dell'ovaio policistico e l'iperplasia surrenalica congenita devono continuare le terapie antiandrogene per tutta le vita. Questo significa che le pazienti devono convivere con questa condizione.
Si può prevenire?
Attualmente, non si conoscono contromisure efficaci a prevenire l'iperandrogenismo femminile, fatta eccezione per quello causato dall'uso improprio di certi farmaci.