
Introduzione
Quando si parla di inquinamento, si pensa soprattutto all'inquinamento dell'aria, dovuto principalmente al rilascio in atmosfera di sostanze tossiche da parte di auto, industrie, riscaldamento. In realtà, c'è un altro tipo di inquinamento, altrettanto pericoloso: quello idrico, che si verifica quando oceani, mari, laghi, fiumi, corsi d'acqua vengono contaminati, solitamente da sostanze chimiche o microrganismi. Considerato che l'acqua è una risorsa essenziale per tutta la vita sulla Terra, se una fonte d'acqua viene contaminata a causa dell'inquinamento rischiano di verificarsi conseguenze dannose a carico sia degli esseri umani sia degli animali. Ecco quali sono nel dettaglio i principali effetti dell'inquinamento idrico sulla salute delle persone.
L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita
L'acqua è una risorsa naturale di cui tutti gli esseri viventi hanno bisogno per vivere ed è necessaria anche per lo sviluppo sociale ed economico. Tuttavia, secondo le Nazioni Unite (ONU), ben 2,2 miliardi di persone non hanno accesso a servizi di acqua potabile sicura. Ecco, nel dettaglio, le principali statistiche dell'ONU e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità relative all'inquinamento idrico e alla disponibilità di acqua:
- oltre la metà della popolazione mondiale non dispone di servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro;
- circa 2 miliardi di persone vivono in paesi con alti livelli di stress idrico, il che significa che la quantità di acqua disponibile è inferiore a quella richiesta;
- gli esperti stimano che entro il 2025 metà della popolazione mondiale vivrà in un ambiente a corto di acqua;
- circa 785 milioni di persone non dispongono di servizi di base per l'acqua potabile;
- dagli anni '90, l'inquinamento idrico è peggiorato in quasi tutti i fiumi in Asia, America Latina e Africa.
Le cause dell’inquinamento idrico
L'acqua è considerata il solvente universale, poiché dissolve più sostanze di qualsiasi altro liquido. Se questo da un lato è un bene, dall'altro significa che l'acqua è facilmente soggetta a inquinamento. Vediamo alcune delle principali cause di inquinamento idrico.
Liquami e acque reflue
Dopo essere stata utilizzata, l'acqua diventa acqua di scarico. Le acque reflue possono essere domestiche, come l'acqua di gabinetti, lavandini o docce, o di uso commerciale, agricolo e industriale. Le acque reflue comprendono anche l'acqua piovana che trasporta olio, grasso, sale stradale, detriti o sostanze chimiche dal terreno fino ai corsi d'acqua. L'ONU stima che l'80% delle acque reflue ritorni all'ecosistema senza essere trattata o riutilizzata. Nel 2017, le Nazioni Unite hanno scoperto che 2 miliardi di persone in tutto il mondo non avevano accesso a strutture come servizi igienici o latrine. L'organizzazione ha anche scoperto che 673 milioni di persone defecano apertamente all'esterno.
Agricoltura
L'industria agricola è uno dei maggiori consumatori di acqua dolce: solo negli Stati Uniti, è responsabile di circa l'80% del consumo totale di acqua ed è anche la principale fonte di inquinamento di fiumi e torrenti. Un modo in cui l'agricoltura causa l'inquinamento dell'acqua è attraverso l'acqua piovana: quando piove, le sostanze inquinanti, come fertilizzanti, rifiuti animali e pesticidi vengono trasportate da industrie e fattorie nei corsi d'acqua, contaminando l'acqua. I contaminanti provenienti dall'agricoltura di solito contengono elevate quantità di fosforo e azoto, che favoriscono la crescita delle fioriture algali, che producono tossine che uccidono pesci, uccelli marini e mammiferi marini, oltre a danneggiare gli esseri umani. Inoltre, quando queste fioriture algali muoiono, i batteri prodotti durante la loro decomposizione consumano ossigeno nell'acqua. Questa mancanza di ossigeno provoca "zone morte" nell'acqua dove i pesci non possono vivere. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) stima che ci siano circa 245.000 chilometri quadrati di zone morte a livello globale.
Plastica e spazzatura
Ogni anno produciamo circa 1,4 miliardi di tonnellate di rifiuti: di questi, il 10% è costituito da plastica. A causa dell'uso diffuso della plastica, gli esperti stimano che ogni anno 4,8-12,7 milioni di tonnellate di rifiuti finiscano nell'oceano. Plastica e spazzatura possono entrare nell'acqua in molti modi: detriti che cadono dalle navi; spazzatura che si solleva dalle discariche e vola fino agli oceani; spazzatura gettata dalle persone sulla spiaggia o vicino ai fiumi. Una volta in acqua, plastica e spazzatura possono danneggiare la vita marina: infatti, i pesci possono mangiare spazzatura, scambiandola per cibo e finire per morire. Inoltre, mentre la plastica si rompe lentamente, si formano le microplastiche, piccoli frammenti di plastica di dimensioni inferiori a 5 millimetri: ebbene, i pesci possono consumare queste microplastiche, che possono poi essere mangiate dagli esseri umani. Le Nazioni Unite affermano che i detriti di plastica nell'oceano causano la morte di oltre un milione di uccelli marini ogni anno. I detriti di plastica sono anche responsabili della morte di oltre 100.000 mammiferi marini ogni anno.
Petrolio
L'inquinamento da petrolio può verificarsi quando le petroliere rovesciano il loro carico. Tuttavia, il petrolio può anche entrare in mare attraverso fabbriche e fattorie, oltre che attraverso l'industria navale.
L'inquinamento idrico è, insieme al riscaldamento globale, una vera e propria emergenza. Per contenere l'inquinamento dell'aria è utile anche risparmiare sul riscaldamento.
Gli effetti dell’inquinamento idrico sulla salute umana
Ecco alcuni degli effetti dell'inquinamento idrico sulla salute umana.
Ingestione di microplastiche
Una persona può ingerire microplastiche attraverso l'acqua potabile o mangiando pesce contaminato. Gli studi mostrano che le microplastiche possono causare stress ossidativo, reazioni infiammatorie e disturbi metabolici negli esseri umani. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi effetti.
Consumo di acqua contaminata da liquami
Secondo l'OMS, a livello globale, circa 2 miliardi di persone utilizzano una fonte di acqua potabile con contaminanti fecali. L'acqua contaminata può ospitare batteri, come quelli responsabili di diarrea, colera, dissenteria, tifo, epatite A e poliomielite. Basti pensare che secondo le Nazioni Unite, ogni anno circa 297.000 bambini sotto i cinque anni muoiono per malattie legate a scarsa igiene o acqua potabile non sicura.
Acqua potabile contenente rifiuti chimici
Gli inquinanti chimici, come pesticidi, fertilizzanti e metalli pesanti, possono causare seri problemi di salute se ingeriti, tipo eruzioni cutanee, perdita di capelli e prurito della pelle. Una persona che ingerisce tossine chimiche attraverso l'acqua può essere a rischio di: cancro; alterazioni ormonali; alterazioni della funzione cerebrale; danni ai sistemi immunitario e riproduttivo; problemi cardiovascolari e renali.
Nuotare in acque contaminate
Nuotare in acque contaminate può anche innescare eruzioni cutanee, problemi agli occhi, infezioni respiratorie, epatite.