Igiene orale: cos'è la tecnica dell'oil pulling?

Igiene orale: cos'è la tecnica dell'oil pulling?
Ultima modifica 27.06.2024
INDICE
  1. Cos'è l'oil pulling?
  2. Come si fa?
  3. Che olio si usa?
  4. A cosa serve?
  5. Quando farlo e quante volte?

Cos'è l'oil pulling?

L'oil pulling è un'antica pratica indiana ayurvedica che aiuterebbe a mantenere pulito il cavo orale e bianchi i denti.

Per praticarla si devono fare dei gargarismi tenendo in bocca per alcuni minuti un po' di olio vegetale, facendolo arrivare in tutte le aree della bocca, dai danti alle gengive alla lingua.

Come si fa?

  • Lavare i denti normalmente con spazzolino e dentifricio, senza dimenticarsi della lingua
  • Mettere in bocca 1 o 2 cucchiai di olio vegetale
  • Fare dei gargarismi per circa 5 minuti, facendo in modo che l'olio arrivi in ogni angolo del cavo orale
  • Sputare l'olio
  • Non risciacquare la bocca

Questi sono i passaggi della tecnica tradizionale ayurvedica, che prevede che i denti vadano lavati prima di procedere con il rituale.

Tuttavia, esiste una variante che indica di lavare i denti dopo perché sciacquare la bocca dopo l'oil pulling eviterebbe che alcuni residui di batteri rimangano tra i denti.

Che olio si usa?

Solitamente gli oli più indicati per praticare l'oil pulling sono quello di sesamo o quello di cocco, come suggerisce la medicina ayurvedica.

L'olio di sesamo è ottimo per la salute di denti e bocca nel suo complesso perché ricco di grassi, proteine, vitamine, calcio, fosforo, ferro e zinco.

Lo stesso vale per l'olio di cocco, che vanta in particolare importanti proprietà antibatteriche.

Tuttavia, anche altri oli possono assolvere perfettamente al compito, basta che siano, per questione di sicurezza, biologici, spremuti a freddo e di alta qualità.

In commercio, inoltre, si possono trovare oli specifici già pensati per l'oil pulling contenenti anche altri ingredienti.

A cosa serve?

La tecnica dell'oil pulling serve a pulire bene il cavo orale, eliminando i batteri presenti nella bocca, in modo da evitare che possano proliferare al suo interno e anche arrivare allo stomaco e all'intestino. Questi infatti vengono intrappolati nell'olio ed espulsi quando lo si sputa, una volta finiti i gargarismi.

Eliminare i batteri significa ovviamente diminuire la probabilità di carie e alitosi, ma anche mantenere gengive sane e sfiammate, che non diventano soggette a sanguinamento o ad altri disturbi.

Infine renderebbe i denti più bianchi e brillanti perché i gargarismi con l'olio più di uno spazzolino o di altre tecniche garantirebbe una pulizia approfondita e impeccabile.

Se l'olio viene sputato questo rituale non ha controindicazioni, mentre se ingerito potrebbe dare origine a problemi intestinali, oltre a non eliminare i batteri che, in questo modo, rimangono nell'organismo.

Quando farlo e quante volte?

L' oil pulling può essere fatto sia al mattino sia alla sera ma il momento più indicato sarebbe la mattina a stomaco vuoto, quando nel cavo orale sono presenti i batteri accumulati nel corso della notte.

Per quanto riguarda la frequenza, invece, non ci sono limiti o indicazioni precise. Si può fare anche tutti i giorni e più si è costanti meglio è.

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