Generalità
L'idronefrosi è una particolare circostanza patologica, caratterizzata dall'accumulo di urina all'interno del rene. Questo accumulo, che provoca gonfiore renale, si deve a un blocco ostruttivo delle vie urinarie, le quali normalmente conducono all'esterno l'urina formatasi nei reni. L'occlusione dei dotti urinari ha cause diverse; solitamente origina dopo la formazione di calcoli renali, ma questa non è l'unica motivazione. Serve, pertanto, una diagnosi precisa, per stabilire non solo l'entità dell'idronefrosi, ma anche (e soprattutto) le cause.
Conoscere le motivazioni precise di questo disturbo renale aiuta a pianificare la cura più adeguata.
Un intervento terapeutico appropriato, tempestivo e rapido, può essere fondamentale per evitare l'insorgenza di complicazioni, talvolta anche gravi.

Figura: confronto tra rene sano (a sinistra) e rene con idronefrosi (a destra). Si può apprezzare come si modifica l'anatomia interna del rene quando questo accumula urina. Si gonfia la pelvi renale, si dilatano i calici renali e l'uretere è ostruito. Dal sito: biology-forums.com
Reni e apparato urinario
Richiami anatomici
I reni sono due e rappresentano i principali organi dell'apparato escretore; insieme alle vie urinarie, essi costituiscono l'apparato urinario. I reni risiedono nella cavità addominale, ai lati delle ultime vertebre toraciche e delle prime vertebre lombari, sono simmetrici e la loro forma ricorda quella di un fagiolo.
Le principali funzioni renali sono:
- Filtrare le sostanze di rifiuto, dannose ed estranee, presenti nel sangue, e convertirle in urina
- Regolare gli equilibri idro-salini del sangue
- Regolare gli equilibri acido-base del sangue
Il sangue, su cui agiscono i reni, proviene dall'arteria renale e ritorna al sistema venoso immettendosi nella vena renale, che poi si congiunge alla vena cava.
Il rene è composto da diverse strutture, che possono essere visionate nella figura sottostante.

LE VIE DEL TRATTO URINARIO
Le vie del tratto urinario sono costituite da:
- Due ureteri (uno per ogni rene). Sono i dotti, che decorrono dai reni alla vescica.
- La vescica. È un piccolo organo cavo muscolare, che accumula urina prima della minzione.
- L'uretra. È il dotto che serve a condurre l'urina all'esterno. Nell'uomo, attraversa il pene; nella donna, è più e breve e sfocia a livello della vulva.
N.B: sotto alla vescica, solo negli uomini, c'è un altro organo molto importante: la prostata. Essa, sebbene appartenga all'apparato riproduttivo, svolge un ruolo chiave nell'insorgenza di alcune forme di idronefrosi.
Cos'è l'idronefrosi
Con il termine idronefrosi si indica una particolare condizione patologica, a carico dei reni, in cui la pelvi renale (o bacinetto renale) e i calici renali risultano dilatati e rigonfi a causa di un ristagno di urina.
L'accumulo di urina è conseguente a un impedimento del suo deflusso, che a sua volta può essere determinato da una ostruzione interna (es. calcolo) o dalla compressione esterna di uno dei dotti che costituiscono il tratto escretore renale (es. ipertrofia prostatica).
L'idronefrosi, di solito, colpisce un rene soltanto (idronefrosi unilaterale), ma non è escluso che possa essere anche bilaterale.
Se non si interviene con gli opportuni trattamenti terapeutici, il rene colpito va incontro ad atrofia, ovvero a una riduzione del suo volume e delle sue funzioni.

Figura: idronefrosi bilaterale e unilaterale a confronto. La pelvi renale si gonfia a seguito dell'accumulo di urina; l'accumulo si deve a una ostruzione esterna (esempio di sinistra) o a una interna (esempio di destra) delle vie urinarie, che conducono l'urina all'esterno. È possibile riconoscere le varie componenti dell'apparato urinario: reni, ureteri, vescica e uretra. Dal sito: biology-forums.com
IDRONEFROSI FETALE
Accanto alle forme di idronefrosi che colpiscono le persone adulte (giovani o anziani senza particolari distinzioni), c'è un'altra tipologia di idronefrosi, che insorge in età prenatale. Essa viene definita con i termini alternativi di idronefrosi fetale e idronefrosi prenatale.
Si tratta di una situazione molto comune e non particolarmente pericolosa né per il feto né per la madre: infatti, 4 casi su 5 si risolvono in modo più che positivo, appena dopo la nascita.
EPIDEMIOLOGIA
L'incidenza annuale di idronefrosi unilaterale è di un caso ogni 300 persone; quella di idronefrosi bilaterale, invece, è di un caso ogni 600 persone.
Associata molto spesso ai calcoli renali, l'idronefrosi pare che rappresenti più dell'80% di tutte le patologie renali.
Non è stata stimata un'età particolare di maggior insorgenza e pare che maschi e femmine siano colpiti in ugual misura. Tuttavia, bisogna specificare che alcune cause scatenanti possono verificarsi o solo nell'uomo o solo nella donna.
L'idronefrosi fetale, a differenza delle forme tipiche degli adulti, è molto più comune: colpisce, infatti, un feto ogni 100 gravidanze.
Cause
La condizione patologica di idronefrosi si instaura quando si verifica una delle due seguenti situazioni:
- Blocco interno di una via del tratto urinario
- Compressione esterna dei dotti o delle cavità dell'apparato urinario
In entrambi i casi, l'urina non viene espulsa e si accumula all'interno del rene, nella pelvi renale e nei calici.
Ma quali sono le cause precise che provocano un impedimento al flusso urinario?
Come si vedrà di seguito, le cause più ricorrenti di idronefrosi possono suddividersi in tre categorie: quelle comuni a entrambi i sessi, quelle specifiche del sesso maschile e quelle specifiche del sesso femminile. Si completerà, inoltre, il quadro eziologico riportando le cause meno frequenti (a prescindere che siano tipiche solo dell'uomo o della donna) e quelle scatenanti l'idronefrosi fetale.
LE CAUSE COMUNI A ENTRAMBI I SESSI
La causa comune a uomo e donna, capace di provocare idronefrosi, è la presenza dei cosiddetti calcoli renali. I calcoli renali sono delle piccole aggregazioni di sali minerali, che si formano all'interno delle vie urinarie e compromettono il normale flusso d'urina. Quando uno o più calcoli renali occludono l'uretere, l'urina non viene più espulsa; di conseguenza, si accumula a monte dell'ostruzione, cioè nei reni.
Approfondimento: Come si formano i calcoli renali?
Come si è detto, i calcoli renali sono delle piccole aggregazioni di sali minerali, che si creano all'interno del tratto urinario e impediscono il passaggio d'urina.
A causarne la formazione è uno squilibrio tra il liquido presente nei reni (liquido che poi diventerà urina) e gli elettroliti (per l'appunto i sali minerali del calcolo renale) in esso disciolti.
Tale squilibrio può venirsi a creare o perché il liquido renale si riduce (per esempio, negli individui che bevono poca acqua) o perché i sali minerali aumentano (per esempio, a seguito di una immobilizzazione da frattura ossea). Tuttavia, in entrambi i casi le conseguenze di tutto ciò sono le stesse, ovvero la precipitazione dei sali contenuti nelle urine e la loro aggregazione.
LE CAUSE NELL'UOMO
Le cause più frequenti di idronefrosi negli individui di sesso maschile sono due:
In entrambi i casi, si verifica un aumento di volume della ghiandola prostatica, che comprime uno o entrambi gli ureteri. A seguito della pressione esercitata, il flusso di urina può interrompersi, causando il ristagno dell'urina stessa a livello renale.
LE CAUSE NELLA DONNA
Le cause di idronefrosi negli individui di sesso femminile sono, invece, tre:
- Lo stato di gravidanza
Durante una gravidanza, l'utero può ingrandirsi al punto da comprimere gli ureteri e chiuderne il passaggio. - Un tumore a uno degli organi del tratto urinario
Si tratta, solitamente, di tumori alla vescica o a uno dei due reni. In entrambi i casi, si forma del tessuto anomalo, che spinge sull'uretere, occludendolo. - Un tumore a uno degli organi dell'apparato riproduttivo
In tali frangenti, gli organi coinvolti possono essere l'utero (o solo parte di esso, cioè la cervice) oppure le ovaie. A comprimere l'uretere, anche in questo caso, è l'accrescimento anomalo di tessuto tumorale.
Cause poco ricorrenti di idronefrosi
- Coagulo di sangue, dovuto a embolia, creatosi nel tratto urinario
- Endometriosi
- Tubercolosi
- Vescica neurogena
- Cisti ovariche (o ovaio policistico)
- Stenosi dell'uretere, a seguito di un'infezione, di un intervento chirurgico o di un infortunio
N.B: il sopraccitato elenco comprende situazioni patologiche comuni a uomo e donne, ma anche esclusive del sesso femminile. Tuttavia, va specificato che il parametro di distinzione utilizzato, in questo caso, è quella della ricorrenza e non del sesso.
ALTRE CAUSE
Finora si è parlato delle cause più frequenti di idronefrosi. Tuttavia, questo disturbo può essere provocato da altre situazioni più rare, che il lettore potrà conoscere dalla tabella a lato.
LE CAUSE DI IDRONEFROSI FETALE
Le potenziali cause di idronefrosi fetale sono due.
Prima causa. Può svilupparsi un'ostruzione degli ureteri, nel punto dove questi si uniscono ai reni. Non c'è una ragione precisa che spieghi cosa determini questa occlusione.
Seconda causa. La valvola che controlla il passaggio dell'urina tra uretere e vescica può essere difettosa e causare, di conseguenza, il reflusso urinario. Per reflusso urinario s'intende che l'urina torna indietro, dalla vescica ai reni, attraverso l'uretere. Questa condizione è nota col termine di reflusso vescico-ureterale primario e, molto spesso, si risolve spontaneamente alla nascita.
CONTINUA: Idronefrosi - Sintomi, Diagnosi, Cure »