Sintomi Iniziali dell'Ictus: quali sono e come riconoscerli?

Sintomi Iniziali dell'Ictus: quali sono e come riconoscerli?
Ultima modifica 26.01.2024
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cos’è l’Ictus
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Sintomi Iniziali
  5. Ictus e Sindrome del Circolo Posteriore
  6. Ictus e TIA

Introduzione

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Saper riconoscere i sintomi iniziali dell'ictus può salvare la vita della persona colpita da questa grave patologia cerebrovascolare.

Infatti, come si legge sul sito del CDC (Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie), se il riconoscimento dell'ictus avviene entro 3 ore dall'inizio dei sintomi, è possibile attuare i trattamenti più efficaci contro questo grave evento cerebrovascolare; al contrario, se la diagnosi è tardiva, la possibilità di ricorrere alle suddette terapie si riduce sempre più e, in aggiunta, aumentano le probabilità che l'ictus stia determinando danni irreparabili e perfino la morte del povero paziente.

In genere, l'ictus esordisce con una sintomatologia distintiva: si tratta di un evento che fin da subito compromette funzioni basilari come la parola o il controllo neuromuscolare del viso o degli arti.

Pertanto, i segnali per accorgersi che una persona è stata colpita da ictus non mancano; chiaramente, bisogna saperli riconoscere.

Prima di analizzare i più comuni sintomi di esordio dell'ictus, è doveroso un ripasso di cos'è l'ictus e di quali sono cause e fattori di rischio.

Per approfondire: Ictus: Sintomi, Segni e Complicanze

Cos’è l’Ictus

In cosa consiste l’Ictus?

L'ictus è una grave condizione medica, potenzialmente mortale, che si verifica quando l'apporto di sangue ossigenato a un'area più o meno estesa di cervello si interrompe o è fortemente ridotto.

L'ossigeno è il nutriente che mantiene in vita i tessuti e gli organi del corpo umano.
Durante un ictus, la privazione di sangue ossigenato provoca un danno all'area cerebrale interessata, danno che può sfociare nella morte (necrosi) della stessa.

L'ictus è una patologia cerebrovascolare: tutto nasce da una sofferenza dei vasi sanguigni che si ripercuote sulla salute del cervello.

Tipi di Ictus

Molto brevemente, esistono due tipi di ictus: l'ictus ischemico e l'ictus emorragico.

L'ictus ischemico si caratterizza per un restringimento/occlusione di un'arteria cerebrale o, più spesso, di un'arteria che alimenta i vasi cerebrali (es: le carotidi).
A ostacolare il flusso di sangue e di conseguenza la perfusione può essere un trombo (ictus ischemico trombotico) oppure un embolo (ictus ischemico embolico).

L'ictus emorragico, invece, si contraddistingue per la rottura, con successiva perdita di sangue (emorragia), di un'arteria cerebrale.
In tali frangenti, il delicato tessuto cerebrale non soffre soltanto per la mancanza di apporto sanguigno, ma anche per l'emorragia, la quale esercita una pressione dannosa (cioè che reca danno) a carico dell'area.

L'ictus ischemico è molto più comune di quello emorragico: oltre l'80% dei casi di ictus sono di tipo ischemico.

Per approfondire: Ictus: Cause e Tipi di Ictus

Cause e Fattori di Rischio

Chi è a Rischio di Ictus?

Parlando dei tipi di ictus, si è accennato anche ai meccanismi fisiopatologici dell'evento: nell'ictus ischemico, il protagonista in negativo è un embolo o un trombo che blocca il lume vascolare; nell'ictus emorragico, invece, è l'emorragia che consegue la rottura di un vaso cerebrale.

Ma quali sono i fattori che favoriscono queste circostanze?

Chiunque può sviluppare un ictus; tuttavia, è risaputo che la presenza di determinati fattori influenzi in modo importante il livello di rischio.

Gli esperti sono soliti distinguere due categorie di fattori di rischio: quelli modificabili e quelli non modificabili.

Tra i principali fattori di rischio modificabili, figurano:

Tra i principali fattori di rischio non modificabili, invece, rientrano:

  • Età avanzata;
  • Familiarità e predisposizione genetica;
  • Sesso maschile;
  • Popolazione di appartenenza (Africani, Caraibici e Asiatici sono maggiormente predisposti).

Come si può notare, il rischio di ictus è fortemente connesso a uno stile di vita sregolato, in cui manca un'attenzione per la dieta, per l'attività fisica e, in generale, verso la propria salute.

Sintomi Iniziali

Quali sono i Primi Sintomi di Ictus?

L'acronimo inglese FAST descrive in modo sintetico i più comuni sintomi iniziali di un ictus.

F, Face, Faccia

"F" sta per face, cioè "faccia", e si riferisce alla faccia cadente da un lato.
Un test utile a constatare questo segno è chiedere al soggetto di sorridere: se un lato del viso non si solleva bisogna preoccuparsi.

A, Arm, Braccio

"A" sta per arm, cioè "braccio", e fa riferimento alla debolezza di un braccio.
Un test utile a valutare questo segno è chiedere al soggetto di alzare le braccia: se una delle due si abbassa (o se manca la capacità di alzarne una) bisogna preoccuparsi.

S, Speech, Discorso

"S" sta per speech, ossia "parola", "discorso", e si riferisce alla difficoltà di parola.
Un test utile a constatare questo sintomo è chiedere al soggetto di ripetere una frase semplice: se il discorso è confuso, poco comprensibile, bisogna preoccuparsi.

T, Time, Tempo

"T" sta per time, cioè "tempo", e fa riferimento al fatto che bisogna chiamare immediatamente i soccorsi in presenza di anche solo uno dei segni precedenti.

Altri possibili Sintomi Precoci di Ictus

Il protocollo FAST è un valido alleato nell'identificazione di un ictus.

Attenzione, però, perché una persona che ha appena sviluppato un ictus potrebbe lamentare anche altri sintomi che è bene conoscere; ecco quali sono:

  • Intorpidimento e/o paralisi a carico di un lato del viso, di un braccio e/o di un arto inferiore. Da notare ancora una volta la monolateralità del sintomo;
  • Confusione improvvisa;
  • Difficoltà a capire ciò che le altre persone dicono (difficoltà di comprensione del linguaggio parlato);
  • Problemi di vista improvvisi, monolaterali o bilaterali;
  • Difficoltà a camminare, vertigini, perdita di equilibrio, mancanza di coordinazione;
  • Mal di testa severo e senza motivo apparente.

Perché i Sintomi dell’Ictus sono variabili?

Il cervello è suddivisibile in diverse aree funzionali; a ciascuna area, quindi, spetta una funzione differente.
Tanto per fare un esempio, l'area di Broca posta sul lobo frontale controlla la produzione e la comprensione del linguaggio parlato.

Questa doverosa premessa fornisce gli elementi base per capire la ragione per cui la sintomatologia dell'ictus è estremamente variabile: i sintomi dipendono dall'area cerebrale interessata e dalla funzione che l'evento cerebrovascolare ha compromesso.

Ictus e Sindrome del Circolo Posteriore

Cos’è la Sindrome del Circolo Posteriore?

Quando a scatenare l'ictus è un evento vascolare a carico di un'arteria che irrora la porzione posteriore dell'encefalo, si parla anche di sindrome del circolo posteriore o ictus del circolo posteriore (circolo posteriore fa riferimento alla porzione posteriore del circolo o poligono di Willis, in particolare al sistema vertebro-basilare).

Quali sono i Primi Sintomi di un Ictus del Circolo Posteriore?

Gli ictus al circolo posteriore si presentano con manifestazioni differenti rispetto agli ictus del circolo anteriore (la cui sintomatologia classica è quella del protocollo FAST).

Il quadro sintomatologico può comprendere:

  • Vertigini;
  • Problemi di equilibrio;
  • Linguaggio confuso, disartria;
  • Visione doppia (diplopia) e altri problemi di vista (es: paralisi orizzontale dello sguardo);
  • Cefalea;
  • Nausea e vomito;
  • Deficit motori e/o sensitivi bilaterali.

Ictus e TIA

Perché non sottovalutare il TIA

Il TIA (sigla che sta per attacco ischemico transitorio) è una forma temporanea e reversibile di ictus ischemico.

Nel linguaggio gergale, è detto anche mini-ictus.

Il TIA si presenta in modo molto simile all'ictus e, tante volte, rappresenta il preludio a un ictus vero e proprio.

Alcuni studi hanno rivelato che circa il 40% dei pazienti colpiti da ictus ha manifestato i sintomi di un TIA una settimana prima dell'evento più grave.

Questo significa: non trascurare alcuna manifestazione sospetta solo perché è passeggera; con i suoi sintomi, infatti, il TIA potrebbe essere il segnale precoce di ictus non molto distante nel tempo.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza