Gaslighting: cos'è e come riconoscerlo

Gaslighting: cos'è e come riconoscerlo
Ultima modifica 01.08.2023
INDICE
  1. Gaslighting
  2. Cosa significa “gaslighting”?
  3. Come riconoscere il gaslighting?
  4. Le conseguenze del gaslight nei diversi ambiti di vita
  5. Cosa fare in caso di gaslighting?

Gaslighting

"Stai esagerando", "sei troppo sensibile", "sei pazzo/a": quando sentiamo pronunciare queste frasi potrebbe trattarsi di gaslighting, una forma di invalidazione che punta a sminuire ciò che affermiamo, fino a farci dubitare della nostra stessa sanità mentale.

Cosa significa “gaslighting”?

Per gaslighting si intende una forma di manipolazione psicologica che punta a sminuire e invalidare il vissuto di una persona.
Il termine "gaslighting" deriva da un film del 1944 intitolato "Gaslight", in cui il protagonista manipola intenzionalmente sua moglie intervenendo su piccoli aspetti della realtà e portandola a credere di essere impazzita. Nel momento in cui la moglie nota un reale calo di intensità della luce a gas, da cui "gaslight", il marito le fa credere che sia tutto frutto della sua immaginazione.
In ambito psicologico, il gaslighting è un comportamento manipolativo in cui si cerca di far dubitare un'altra persona della validità delle sue percezioni e pensieri, spesso puntando a mettere in discussione anche la sua stessa sanità mentale. Questo fenomeno può verificarsi in diversi contesti, assumendo molte forme e sfumature, più o meno consapevoli.

Come riconoscere il gaslighting?

Il gaslighting è una forma di violenza indiretta, sottile, al punto da venir spesso giustificata anche dalla stessa persona che la subisce. Non è sempre facilmente identificabile, pertanto è bene prestare attenzione ad alcuni elementi utili a riconoscere il gaslighting.

  • Negazione e contraddizione: la percezione della realtà della persona viene negata e non riconosciuta come reale o valida.
  • Invalidazione e minimizzazione: emozioni e sentimenti della persona vengono minimizzati, attraverso appellativi quali "esagerata" o "isterica".
  • Dubbi sulla sanità mentale: le continue invalidazioni e inviti a non considerare come vero il suo punto di vista, in alcuni casi possono portare la persona a dubitare della propria sanità mentale.
  • Ricerca di approvazione e validazione: chi subisce gaslighting potrebbe voler ricercare maggiore riconoscimento da parte del gaslighter, dando luogo a dinamiche relazionali di dipendenza.

Il gaslighting è una forma di abuso emotivo che può anche portare a gravi conseguenze sulla salute mentale e sul benessere della persona. Può verificarsi in vari contesti, dalle relazioni personali alla sfera lavorativa, fino a essere stato riportato anche in ambito sanitario.

Per approfondire: Come superare la manipolazione emotiva

Le conseguenze del gaslight nei diversi ambiti di vita

Negare l'esistenza di un punto di vista diverso dal proprio, sminuire le emozioni altrui e dubitare della veridicità delle esperienze riportate sono tutti segnali di gaslighting.


Il gaslighting è stato studiato prevalentemente nell'ambito delle relazioni di coppia, all'interno delle diverse forme di manipolazione emotiva e psicologica che possono verificarsi nel rapporto tra due persone.
Ma il gaslighting è un fenomeno che non si riscontra solo delle relazioni affettive. In ambito lavorativo, ad esempio, subire gaslighting significa essere oggetto di costanti svalutazioni sul proprio operato e punto di vista, una prassi, purtroppo, ancora molto frequente in alcuni contesti. Non solo: a volte, il gaslighting è riscontrabile anche in ambito sanitario, quando i sintomi riportati dai pazienti vengono minimizzati o non presi sul serio da parte del personale medico, come nel caso di alcune sintomatologie difficili da diagnosticare o non ancora pienamente conosciute, quali, ad esempio, quelle riguardanti patologie come la vulvodinia o la fibromialgia.

Il gaslighting può avere importanti conseguenze sulla salute mentale di chi lo riceve. Nel rapporto di coppia, il gaslighting si trova spesso alla base di relazioni violente e rette da dipendenza affettiva, soprattutto se a subirlo è una persona con problematiche di autostima e senso di autoaffermazione. Nel contesto professionale, chi subisce gaslighting può avvertire un notevole calo della soddisfazione lavorativa, incrementando lo stress fino anche ad arrivare a burnout. In ambito sanitario, il gaslighting può portare a insicurezza, senso di solitudine e sfiducia nei confronti del personale medico.

È importante riconoscere che il gaslighting è una forma di abuso: trovarsi in un contesto in cui si è costantemente esposti a gaslighting può portare a stress, burnout, ansia, sintomi depressivi e sintomi psicosomatici che è bene affrontare da subito con consapevolezza.

Per approfondire: Dipendenza affettiva

Cosa fare in caso di gaslighting?

Quando le nostre idee, percezioni ed emozioni non vengono prese sul serio, possono dare origine a dubbi e insicurezze sulla nostra stessa persona.
Il primo passo per superare il gaslighting è riconoscere che si tratta di una manipolazione emotiva, più o meno consapevole da parte di chi la mette in atto.
Quando si parla di gaslighting all'interno delle relazioni interpersonali è sempre molto diffusa la tendenza a produrre le etichette di "vittime" e "carnefici"; questa prassi, se da un lato offre il giusto riconoscimento della sofferenza provata da chi subisce gaslighting, dall'altro ha il rischio di tenere ancorata la persona a una definizione identitaria dalla quale diventa, poi, difficile emanciparsi. In questo senso, la voglia di ottenere giustizia e riconoscimento da parte della "vittima "potrebbe alimentare un circolo vizioso di dipendenza e dinamiche manipolative che invischiano ulteriormente la persona all'interno della relazione con il gaslighter.
Pertanto, riconoscere di essere "vittima" di gaslighting non basta per tutelarsi. Per fare in modo che il gaslighting non abbia effetti negativi sulla salute mentale di chi lo subisce, più che definire la questione in termini di "vittime" e "carnefici", è necessario abbandonare la comprensibile voglia di ottenere riconoscimento da parte del gaslighter e mantenere il focus sulla propria persona e salute mentale.
Uscire dal gaslighting può essere un processo difficile e doloroso, ma essenziale per ripristinare il proprio benessere emotivo e mentale.


Per superare e affrontare il gaslighting è, quindi, necessario:
● Stabilire i propri confini: considerare la possibilità di allontanarsi è spesso una premessa fondamentale per prendere le distanze e proteggersi dalla manipolazione emotiva.
● Lavorare sulla propria autostima: imparare a riconoscere la validità della propria persona e di ciò che si sente è fondamentale per evitare di restare troppo legati alla ricerca di rivalsa sul gaslighter.
Cercare supporto: un professionista della salute mentale può aiutare a ottenere il supporto necessario per affrontare il gaslighting e imparare a gestire le manipolazioni ricevute.

Il gaslighting è una forma di abuso emotivo che può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sulla qualità di vità di chi lo subisce. È molto importante diventare sempre più consapevoli delle varie forme di gaslighting che possono verificarsi nei diversi ambienti che frequentiamo e non lasciare solo chi lo subisce, invitando a chiedere aiuto e, nel contempo, facendo in modo che in tutti i contesti ci sia rispetto e accoglienza per chi si muove al loro interno.

Fonti

  • Stern, R., & Welsh, D. (2019). Gaslighting: An emergent clinical construct. Australian and New Zealand Journal of Psychiatry, 53(12), 1157-1160.
  • Dorpat, T. L., & Boswell, D. (2017). Gaslighting, the Double Whammy, Interrogation, and Other Methods of Covert Control in Psychotherapy and Psychoanalysis. Routledge.
  • Sarkis, S. (2018). Gaslighting: Recognize Manipulative and Emotionally Abusive People--and Break Free. Da Capo Lifelong Books.
  • Simon, G. K. (2019). In sheep's clothing: Understanding and dealing with manipulative people. Parkhurst Brothers Publishers Inc.

Autore

Dott.ssa Ilaria Albano
Dr. Ilaria Albano, psicologa con formazione in Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, si occupa di divulgazione scientifica, benessere e empowerment. Founder del progetto "Psicologa Scortese", ogni sabato mattina ha una rubrica in diretta su Radiofreccia.