Flessori d'Anca: Quali sono? Anatomia, Funzione e Infortuni

Flessori d'Anca: Quali sono? Anatomia, Funzione e Infortuni
Ultima modifica 29.11.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Anca
  4. Anatomia
  5. Funzione
  6. Infortuni

Generalità

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I flessori dell'anca sono i muscoli coinvolti nel movimento di flessione dell'anca.
La flessione dell'anca è un movimento quotidiano, che l'essere umano compie quando sale le scale, quando si accovaccia per raccogliere un oggetto ecc.
I principali flessori dell'anca del corpo umano sono l'ileopsoas, il retto femorale e il sartorio; seguono , quindi, il tensore della fascia lata e cinque elementi del gruppo degli adduttori, che sono: grande adduttore, adduttore lungo, adduttore breve, gracile e pettineo.

Cosa sono

Flessori d'Anca: Cosa s'intende?

"Flessori dell'anca" è l'espressione che definisce i muscoli deputati al movimento di flessione dell'anca (o flessione del femore).

I flessori dell'anca sono muscoli che suscitano un certo interesse in vari ambiti, sportivo e clinico su tutti.

Prima di addentrarci nell'anatomia di questi muscoli, però, è bene ripassare le caratteristiche generali dell'articolazione dell'anca.

Anca

Anatomia e Fisiologia dell'Anca: un breve ripasso

Conosciuta anche come articolazione coxo-femorale o articolazione femoro-acetabolare, l'anca è l'articolazione sinoviale pari che congiunge l'arto inferiore al bacino (o cingolo pelvico).

Per la posizione che occupa, gli anatomisti la definiscono anche come l'articolazione prossimale dell'arto inferiore ("prossimale" significa "più vicina al tronco").

L'anca è un'articolazione caratterizzata da una grande stabilità, il che è fondamentale per la stazione eretta e l'andatura bipede, e da una notevole mobilità.

Esempio di enartrosi, l'anca prende forma dall'incastro tra la testa del femore (osso della coscia) e l'acetabolo dell'osso iliaco (bacino); la testa del femore ricorda una sfera, mentre l'acetabolo è una superficie ossea concava complementare alla sopraccitata testa del femore.

Ovviamente, come tutte le articolazioni sinoviali, anche l'anca comprende elementi cartilaginei (superfici articolari, labbro acetabolare ecc.), legamenti e borse sinoviali.

Grazie a un efficiente complesso di muscoli, l'anca è in grado di muovere il femore (e di conseguenza l'arto inferiore) lungo tutti e tre i piani di movimento (sagittale, frontale, orizzontale).

Per approfondire: Anca: Anatomia, Funzione e Movimenti

Anatomia

Flessori dell’Anca: Quali sono?

Nel corpo umano, i muscoli con funzione di flessori dell'anca sono:

  • Muscoli iliaco e grande psoas, i quali assieme costituiscono l'ileopsoas;
  • Tensore della fascia lata;
  • Retto femorale;
  • Sartorio;
  • Grande adduttore;
  • Pettineo;
  • Gracile;
  • Adduttore lungo;
  • Adduttore breve.

A eccezione di retto femorale e sartorio, queste unità muscolari fanno parte del grande gruppo dei cosiddetti muscoli dell'anca.

Per approfondire: Muscoli dell'Anca: Quali sono?

Muscoli Iliaco e Muscolo Grande Psoas

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Muscolo Iliaco

Muscolo Iliaco

Il muscolo iliaco è un'unità muscolare piatta, a forma di ventaglio, che localizza nella parte inferiore della parete addominale posteriore, lateralmente a i muscoli grande psoas e piccolo psoas.

Proiettandosi verso il basso, esso si unisce al grande psoas a livello del legamento inguinale, dando così vita all'ileopsoas.

  • Origine: si trova sulla superficie superiore della fossa iliaca.
  • Inserzione: localizza alla base del piccolo trocantere del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo femorale (L2-L4).
  • Vascolarizzazione: il muscolo iliaco riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa mediale del femore e dalla branca iliaca dell'arteria ileo-lombare.
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Grande psoas

Muscolo Grande Psoas

Il grande psoas è un muscolo lungo, spesso e fusiforme, che giace lateralmente alle vertebre lombari e in posizione mediale rispetto al quadrato dei lombi; come il muscolo iliaco, appartiene alla parete addominale posteriore.

Esso decorre verso il basso.

Del suo rapporto con il già citato muscolo iliaco si è già detto.

  • Origine: si suddivide tra i corpi vertebrali dell'ultima vertebra toracica (T12) e delle prime quattro vertebre lombari (L1-L4), i processi trasversi del tratto L1-L4 e i dischi intervertebrali del tratto T12-L4.
  • Inserzione: giace alla base del piccolo trocantere del femore (è comune al muscolo iliaco).
  • Innervazione: spetta ai rami anteriori dei primi tre nervi spinali lombari (L1, L2 e L3).
  • Vascolarizzazione: il muscolo grande psoas riceve sangue ossigenato dalla branca lombare dell'arteria ileolombare.

Muscolo Tensore della Fascia Lata

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Tensore della fascia lata

Il tensore della fascia lata è un muscolo fusiforme, situato, per parte del suo decorso, sulla porzione laterale della coscia.

Tra i muscoli dell'anca appartenenti al gruppo gluteo è quello posto in posizione più anteriore.

Prima di portarsi sull'aspetto laterale della coscia, il tensore della fascia lata transita superiormente al medio gluteo e al piccolo gluteo.

  • Origine: il tensore della fascia lata nasce, in parte, dalla spina iliaca anteriore superiore (prominenza caratteristica dell'ilio) e, in parte, dal labbro esterno della cresta iliaca.
  • Inserzione: il tensore della fascia lata termina il suo decorso inserendosi sul tratto ileotibiale, esattamente come il grande gluteo.
  • Innervazione: spetta al nervo gluteo superiore.
  • Vascolarizzazione: il tensore della fascia lata riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa laterale del femore e dall'arteria glutea superiore.

Muscolo Retto Femorale

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Retto Femorale

Il retto femorale è uno dei quattro muscoli costituenti il quadricipite femorale, il grosso complesso muscolare che caratterizzata il compartimento anteriore della coscia (gli altri tre muscoli sono: il vasto laterale, il vasto intermedio e il vasto mediale).

Il retto femorale è un muscolo fusiforme, fornito di due capi d'origine, le cui fibre sono disposte in verticale in direzione del ginocchio.

A livello prossimale, questo muscolo giace sotto i muscoli iliaco, tensore della fascia lata e sartorio; dopodiché, anche a seguito del fatto che i muscoli sopraccitati prendono altre direzioni o confluiscono nel tendine d'inserzione, emerge, risultando più superficiale.  

  • Origine: entrambi i capi d'origine del retto femorale nascono a livello dell'ilio: uno proviene dalla spina iliaca antero-inferiore e uno dal solco sopra-acetabolare.
  • Inserzione: assieme a vasto laterale, vasto intermedio e vasto mediale, il retto femorale confluisce in un unico grande tendine, chiamato tendine rotuleo (o legamento rotuleo), che si aggancia prima alla rotula (ginocchio) e poi alla tuberosità tibiale (tibia).
  • Innervazione: spetta al nervo femorale.
  • Vascolarizzazione: il retto femorale riceve sangue ossigenato dall'arteria femorale, dall'arteria femorale profonda e, in misura minore, dall'arteria circonflessa laterale del femore e dall'arteria iliaca circonflessa superficiale.

Muscolo Sartorio

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Sartorio

Il sartorio è il muscolo più lungo del corpo umano e il più superficiale del compartimento anteriore della coscia.

È sottile e attraversa l'intera coscia con un'orientazione infero-mediale (ossia verso il basso e verso il piano mediano).

Assieme all'adduttore lungo (bordo mediale) e al legamento inguinale (bordo superiore), concorre, come bordo laterale, alla formazione del cosiddetto triangolo femorale (o triangolo di Scarpa).

  • Origine: il sartorio origina a livello della spina iliaca anteriore superiore.
  • Inserzione: giace appena sotto il condilo mediale della tibia, in un'area denominata zampa d'oca (o pes anserinus); qui, posteriormente, s'inseriscono anche, nell'ordine, i muscoli gracile e semitendinoso (uno dei tre ischiocrurali)
  • Innervazione: spetta al nervo crurale (o nervo femorale), un nervo misto proveniente dal plesso lombare.
  • Vascolarizzazione: spetta alle branche dell'arteria femorale.

Muscolo Grande Adduttore

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Grande Adduttore

Il grande adduttore è un muscolo di forma triangolare, situato in profondità, sotto i già descritti muscoli adduttore breve e adduttore lungo, e sotto il muscolo gracile.

Il muscolo grande adduttore è divisibile in due porzioni: la componente pubofemorale e la componente ischiocondilare; tali componenti differiscono per origine, decorso e inserzione.  

  • Origine: l'origine della componente pubofemorale si trova, in parte, a livello del ramo inferiore del pube e, in parte, a livello del ramo inferiore dell'ischio; l'origine della componente ischiocondilare, invece, localizza a livello della tuberosità ischiatica.
  • Inserzione: l'inserzione della componente pubofemorale si distribuisce tra la linea aspra del femore e la linea sopracondilare mediale del femore; l'inserzione della componente ischiocondilare, invece, si trova a livello del condilo mediale del femore, precisamente nel cosiddetto tubercolo adduttore del femore.
  • Innervazione: per quanto concerne la componente pubofemorale, spetta al nervo otturatorio; mentre, per quanto riguarda la componente ischiocondilare, spetta a una diramazione terminale del nervo sciatico.
  • Vascolarizzazione: il grande adduttore riceve sangue ossigenato dall'arteria femorale profonda.

Muscolo Pettineo

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Pettineo

Il pettineo è un muscolo piatto e quadrangolare, situato alla base del triangolo femorale.

Per un tratto del suo decorso, il muscolo pettineo transita per il compartimento anteriore della coscia.

  • Origine: si trova a livello della linea pettinea del pube.
  • Inserzione: localizza a livello della linea pettinea del femore, appena sotto il piccolo trocantere.
  • Innervazione: nella maggior parte delle persone, spetta al nervo crurale, il quale è un'altra derivazione del plesso lombare; in una minoranza di individui, invece, è compito di una branca del nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: il muscolo pettineo riceve sangue ossigenato dall'arteria otturatoria, la quale è una branca dell'arteria iliaca interna.

Muscolo Gracile

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Muscolo Gracile

Il muscolo gracile è il più superficiale e il più mediale di tutti i muscoli adduttori nonché di quelli appartenenti al compartimento mediale della coscia (interno coscia).

Sottile e appiattito, il muscolo gracile è un muscolo molto lungo: esso, infatti, percorre tutta la coscia, fino a concludere il proprio decorso sulla porzione superiore della tibia.

  • Origine: il muscolo gracile nasce in corrispondenza del cosiddetto ramo ischio-pubico, ossia dove si congiungono pube e ischio.
  • Inserzione: il muscolo gracile termina il suo decorso inserendosi a livello della superficie mediale della tibia, nell'area denominata zampa d'oca; qui, anteriormente, s'inserisce il sartorio e, posteriormente, il muscolo semitendinoso.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: il gracile riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa mediale del femore.

Muscolo Adduttore Lungo

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Muscolo Adduttore Lungo

Elemento muscolare più anteriore del gruppo adduttore, l'adduttore lungo è un muscolo lungo, grande e piatto.

Per un tratto del suo percorso, ricopre il muscolo adduttore breve e il muscolo grande adduttore.

Il muscolo adduttore lungo contribuisce a formare il bordo mediale del cosiddetto triangolo femorale.

  • Origine: l'adduttore lungo nasce sul corpo del pube, appena sotto la cresta pubica.
  • Inserzione: l'adduttore lungo termina il suo decorso inserendosi a livello della linea aspra del femore.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio.
  • Vascolarizzazione: spetta all'arteria femorale profonda, la quale è una sottobranca dell'arteria iliaca esterna.

Muscolo Adduttore Breve

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Adduttore Breve

L'adduttore breve è un muscolo di piccole dimensioni, che risiede posteriormente ai muscoli pettineo e adduttore lungo, e anteriormente al muscolo grande adduttore.

  • Origine: l'adduttore breve nasce dalle superfici anteriori di:ramo inferiore del pube e corpo del pube.
  • Inserzione: è situata, in parte, a livello del piccolo trocantere del femore e, in parte, a livello della linea aspra del femore; il piccolo trocantere è una piccola sporgenza mediale dell'estremità prossimale del femore, mentre la linea aspra è una cresta ossea che percorre longitudinalmente la superficie posteriore del corpo femorale.
  • Innervazione: spetta al nervo otturatorio, un nervo periferico che deriva dal plesso lombare e riunisce le fibre provenienti dai nervi spinali lombari L2, L3 e L4.
  • Vascolarizzazione: l'adduttore lungo riceve sangue ossigenato dall'arteria femorale profonda.

Funzione

A Cosa Servono i Flessori dell’Anca?

Come anticipato, i muscoli flessori dell'anca sono deputati al movimento di flessione dell'anca.

Il movimento di flessione d'anca si svolge sul piano sagittale e consiste nell'avvicinamento del femore all'addome (l'angolo tra i due si riduce).

A ginocchio esteso, il grado di flessione dell'anca è di circa 90°; a ginocchio flesso, invece, è di circa 120°. Questo significa che la capacità di flessione del femore aumenta a ginocchio piegato.
È sufficiente provare per rendersi conto di quanto appena affermato.

La flessione d'anca è il movimento opposto all'estensione, la quale si svolge sempre sul piano sagittale, ma, diversamente dal caso precedente, consiste nell'allontanamento del femore dall'addome (l'angolo tra i due aumenta); anche per l'estensione, tra l'altro, è da segnalare un grado differente di ampiezza a seconda dell'assetto del ginocchio: a ginocchio esteso l'estensione d'anca è maggiore (20°) che a ginocchio flesso (< di 20°).

Nel quotidiano, la flessione e l'estensione d'anca sono movimenti che l'essere umano esegue continuamente: quando sale le scale, quando fa il gradino di un marciapiede, quando si siede e poi si rialza da una sedia, quando si accovaccia per raccogliere un oggetto ecc.

In ambito sportivo, nella fattispecie in palestra, poi, flessione ed estensione sono movimenti fondamentali per stimolare muscoli estremamente ricercati, come i glutei e il quadricipite femorale.
Lo squat, lo stacco da terra (deadlift), lo step-up, l'affondo e lo squat bulgaro sono solo alcuni degli esercizi che comportano una flessione combinata a un'estensione e che permettono di richiamare all'azione i flessori dell'anca.

Flessori dell’Anca: Quali sono i principali?

Non tutti i flessori d'anca hanno il medesimo impatto sul movimento di flessione: alcuni di essi sono più forti di altri e, in un certo senso, si possono definire specializzati in questa funzione.

Senza dubbio, i flessori dell'anca più importanti del corpo umano sono i muscoli ileopsoas (iliaco + grande psoas), retto femorale e sartorio.

Il tensore della fascia lata è, prima che un flessore d'anca, un extrarotatore d'anca (cioè favorisce il movimento di rotazione esterna del femore); tra l'altro, questo muscolo è anche un debole abduttore.

Infine, rimane da chiarire il ruolo di grande adduttore, adduttore lungo, adduttore breve, pettineo e gracile: queste unità muscolari appartengono, prima di tutto, alla categoria dei muscoli adduttori, la cui funzione principale è controllare il movimento di adduzione dell'anca (movimento che si svolge sul piano frontale e consiste nell'avvicinamento del femore alla linea mediana); quindi, anche per questi muscoli, la flessione è un movimento secondario.

Infortuni

Ileopsoas

Oltre a essere un flessore d'anca, in virtù del suo legame alle vertebre toraco-lombari, l'ileopsoas è anche un regolatore dei movimenti del tronco.

Specie in soggetti con iperlordosi lombare (ossia con un'accentuata curva a livello lombare) e quando l'ileopsoas è retratto (accorciato) e debole, questa ulteriore funzione muscolare può condurre, ovviamente in modo del tutto involontario, alla comparsa di lombalgia.

Al giorno d'oggi, i principali fattori che accorciano e indeboliscono l'ileopsoas sono la sedentarietà e la prolungata posizione seduta (per esempio al PC).

Tensore della Fascia Lata

Se eccessivamente debole o in un contesto di squilibrio muscolare, il tensore della fascia lata si pone come fattore favorente la sindrome della bandelletta ileotibiale, una patologia da sovraccarico funzionale tipica di chi pratica la corsa o il ciclismo.

Retto Femorale e Adduttori

Assieme agli ischiocrurali, gli adduttori (quindi grande adduttore, adduttore lungo, adduttore breve, gracile e pettineo) e il retto femorale sono tra i muscoli del corpo umano a maggior rischio di contratture, stiramenti e strappi.

Tali infortuni a questi muscoli riguardano soprattutto gli sportivi, richiedono tempi di recupero abbastanza lunghi e impongono molta cautela al momento della ripresa (è facile incappare in recidive).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza