Fibrodisplasia Ossificante Progressiva

Ultima modifica 27.09.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

La fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP) è una malattia genetica, che, nei suoi portatori, induce la formazione di grumi di tessuto osseo al di fuori dello scheletro, in particolare su articolazioni e muscoli.

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Tratto da Wikipedia.org

Dovuta alla mutazione del gene ACVR1 (un gene che controlla lo sviluppo e la riparazione delle ossa), la fibrodisplasia ossificante progressiva può essere una condizione che l'essere umano sviluppa durante lo sviluppo embrionale (eventualità più frequente) oppure che eredita da uno dei genitori (raro).
La FOP pregiudica la funzionalità delle articolazione e dei muscoli colpiti, il che porta, nel tempo, a sviluppare problemi di deambulazione e di equilibrio, difficoltà respiratorie, a masticare e a parlare ecc.
Attualmente, purtroppo, chi soffre di fibrodisplasia ossificante progressiva può contare soltanto su trattamenti sintomatici – ossia mirati ad alleviare la sintomatologia – in quanto non esiste alcuna cura in grado di annullare la mutazione a carico di ACVR1.

Cos'è la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva?

La fibrodisplasia ossificante progressiva è una malattia genetica, in presenza della quale i muscoli scheletrici e il tessuto connettivo costituente i tendini e i legamenti delle articolazioni tendono, spontaneamente o dopo danni occasionali, a ossificare, ossia a cambiare le proprie cellule originarie in cellule tipiche del tessuto osseo.
La fibrodisplasia ossificante progressiva è una condizione congenita, dove per congenita s'intende che i suoi portatori ne sono affetti fin dalla nascita (anche se le conseguenze non sono evidenti già da questo momento).
La fibrodisplasia ossificante progressiva è conosciuta anche con la sigla FOP, le cui lettere componenti sono un chiaro richiamo ai tre termini usati per definire la condizioni oggetto di questo articolo.

Lo sapevi che...

La fibrodisplasia ossificante progressiva rientra nell'elenco delle malattie del tessuto connettivo, come per esempio la sindrome di Ehlers-Danlos o la sindrome di Marfan.

Epidemiologia

La fibrodisplasia ossificante progressiva è una malattia rara; secondo le statistiche, infatti, a livello mondiale, ne nascerebbe affetto un individuo ogni 2 milioni circa.
Stando a un dato epidemiologico del 2017, in tutto il Mondo, i malati di fibrodisplasia ossificante progressiva sarebbero all'incirca 800.

Cause

La fibrodisplasia ossificante progressiva è dovuta a una specifica mutazione del gene ACVR1, situato sul cromosoma 2.

Nella maggior parte dei casi, la suddetta mutazione è frutto di un evento spontaneo, che accade senza una precisa ragione, nel corso dello sviluppo embrionale (cioè dopo che lo spermatozoo ha fecondato l'uovo e ha avuto inizio l'embriogenesi); più raramente, la mutazione di ACVR1 responsabile della FOP è il risultato di una trasmissione genitoriale, cioè il malato la riceve da uno dei genitori.

Il primo genere di mutazione di ACVR1 è un esempio di mutazione acquisita e la condizione risultante è detta fibrodisplasia ossificante progressiva di tipo acquisito; il secondo genere di mutazione di ACVR1, invece, è un esempio di mutazione ereditaria e la condizione conseguente è detta fibrodisplasia ossificante progressiva di tipo ereditario.

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Quali sono le conseguenze della Mutazione di ACVR1?

Premessa: i geni presenti sui cromosomi umani sono sequenze di DNA che hanno il compito di produrre proteine fondamentali in processi biologi indispensabili alla vita, tra cui la crescita e la replicazione cellulare.

Il gene ACVR1 produce una proteina recettoriale capace di regolare la crescita, lo sviluppo e la riparazione, laddove necessario, dell'apparato scheletrico.

Nelle persone sane, il gene ACVR1 si attiva al bisogno, il che garantisce un controllo fine dei processi di crescita, sviluppo e riparazione delle ossa dello scheletro.

Per esempio, il gene ACVR1 non mutato è uno dei responsabili del processo di ossificazione, che caratterizza la maturazione scheletrica dell'essere umano, nel suo passaggio dalla giovane età all'età adulta.

Nelle persone con la fibrodisplasia ossificante progressiva, invece, il gene ACVR1 è, per colpa della mutazione a suo carico, sempre attivo (attivazione costitutiva), il che comporta la perdita del controllo fine dei processi sopra indicati e il verificarsi di un fenomeno come la formazione di tessuto osseo al posto del tessuto connettivo (per esempio, al posto della cartilagine, dei tendini ecc.) e al posto dei muscoli.

La Fibrodisplasia Ossificante Progressiva è una Malattia Autosomica Dominante

Per capire...

Ogni gene umano è presente in due copie, chiamate alleli, una di provenienza materna e una di provenienza paterna.

La fibrodisplasia ossificante progressiva ha tutte le caratteristiche di una malattia autosomica dominante.
Una malattia genetica è autosomica dominante quando, per manifestarsi, è sufficiente la mutazione di una sola copia del gene che la causa.

Sintomi e Complicazioni

La fibrodisplasia ossificante progressiva causa la formazione di grumi di tessuto osseo al di fuori dello scheletro, principalmente sui tendini e sui legamenti delle articolazioni, e sui muscoli. Inoltre, in caso di frattura, è responsabile di un iper-accrescimento dell'osso interessato, mentre, in caso di infortuni muscolari, determina la sostituzione del tessuto muscolare coinvolto con tessuto di natura ossea.
Per effetto di tutto ciò, la fibrodisplasia ossificante progressiva si traduce in una perdita di mobilità da parte dei muscoli e delle articolazioni coinvolte, con logiche ripercussioni sulle capacità motorie del paziente.

Lo sapevi che…

I grumi di tessuto osseo che la FOP causa al di fuori dello scheletro prendono il nome di focolai di ossificazione ectopici.

Gli effetti della Fibrodisplasia Ossificante Progressiva: i dettagli

Di norma, la fibrodisplasia ossificante progressiva aggredisce il corpo umano a partire dall'alto; pertanto, dapprima, pregiudica muscoli e articolazioni di compartimenti come la testa, il collo, la regione dorsale, il torace, le spalle e gli arti superiori, e, successivamente, compromette la funzionalità muscolare e articolare di addome, pelvi, regione lombare e arti inferiori.
In termini di sintomi, la fibrodisplasia ossificante progressiva è nota per provocare:

  • Segni d'infiammazione (edema in particolare) in quei reparti anatomici interessati dalla crescita di tessuto osseo extra.
  • Difficoltà nel masticare e nel parlare. Sono una conseguenza di quando la malattia in questione aggredisce l'articolazione temporo-mandibolare, il cui corretto funzionamento è fondamentale per la masticazione e la fonazione.
    Le difficoltà nel masticare sono responsabili di malnutrizione.
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  • Difficoltà a espandere la gabbia toracica e conseguenti problemi di respirazione. Si osservano nel momento in cui la FOP intacca, attraverso la formazione di tessuto osseo extra, i muscoli e le articolazioni del torace.
  • Difficoltà a muovere gli arti superiori e inferiori, e conseguenti problemi di equilibrio e coordinazione. Sono una conseguenza di quando la FOP ossifica articolazioni importanti come la spalla, il gomito o il ginocchio.
    I problemi di equilibrio e coordinazione sono, spesso, causa di cadute accidentali, le quali possono peggiorare ulteriormente lo stato di salute del paziente; infatti, tutte le eventuali fratture o infortuni muscolo-articolari che possono derivare da una caduta accidentale sono seguite da processi riparativi insoliti, che portano alla formazione di tessuto osseo extra.
  • Deformazioni della colonna vertebrale. Sono frutto di quando la malattia intacca le articolazioni presenti tra le varie vertebre e i muscoli della schiena.

È importante segnalare che, in aggiunta alle conseguenze sopraccitate, la fibrodisplasia ossificante progressiva è associata anche ad alcune malformazioni congenite, tra cui la presenza di alluci deformi (questo è un segno che caratterizza praticamente tutti i casi di FOP) e la presenza di pollici corti (è comune, ma non quanto gli alluci deformi).

Lo sapevi che…

La fibrodisplasia ossificante progressiva risparmia alcune parti del corpo umano. Per esempio, non causa la formazione di tessuto osseo indesiderato su: lingua, miocardio, muscolatura liscia, muscoli extraoculari e diaframma.

Esordio della Fibrodisplasia Ossificante Progressiva: quando avviene?

In genere, la fibrodisplasia ossificante progressiva comincia a dare i primi segnali della sua presenza durante la prima infanzia; sicuramente, al di sotto del decimo anno di vita del paziente, ha già dato piena dimostrazione di sé.

Complicazioni

Con il passare degli anni, la presenza di tessuto osseo extra, nei malati di FOP, si fa sempre più considerevole. Ciò conduce allo sviluppo di svariate complicanze, tra cui:

  • Gravi problemi respiratori;
  • Immobilità;
  • Incapacità di nutrirsi seguita da un grave stato di malnutrizione;
  • Incapacità di parlare.

Diagnosi

Per formulare la diagnosi di fibrodisplasia ossificante progressiva, sono indispensabili un accurato esame obiettivo, una scrupolosa anamnesi e un test genetico.

La fibrodisplasia ossificante progressiva è una condizione la cui identificazione avviene, in una buona percentuale di casi, più tardi del dovuto. Ciò dipende, fondamentalmente, dalla rarità della FOP: prima di pensare a quest'ultima, infatti, i medici pensano a malattie più comuni che causano sintomi simili (es: tumori ossei, displasia fibrosa, fibromatosi aggressiva giovanile ecc.).

Anamnesi ed esame obiettivo

Anamnesi ed esame obiettivo consistono, sostanzialmente, in una valutazione accurata della sintomatologia esibita dal paziente.
In un contesto di fibrodisplasia ossificante progressiva, è in queste fasi dell'iter diagnostico che il medico appura la presenza di alcune conseguenze tipiche della malattia in questione, come:

  • Gli alluci deformi;
  • Le difficoltà di movimento;
  • I problemi di equilibrio e la scarsa coordinazione;
  • La tendenza alle cadute accidentali;
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Test genetico

È l'analisi del DNA finalizzata a rilevare mutazioni a carico di geni critici.
In un contesto di fibrodisplasia ossificante progressiva, rappresenta l'esame diagnostico di conferma, in quanto permette di evidenziare la mutazione di ACVR1.

Terapia

Le possibilità di trattamento della fibrodisplasia ossificante progressiva sono esclusivamente sintomatiche – ossia mirate ad alleviare la sintomatologia e a posticipare le complicanze – in quanto non esistono, almeno per il momento, cure in grado di annullare, né prima della nascita né a nascita avvenuta, la mutazione responsabile della malattia in questione e delle sue conseguenze.

Terapia sintomatica: in cosa consiste?

L'elenco dei possibili trattamenti sintomatici adottabili contro la fibrodisplasia ossificante progressiva comprende:

  • La somministrazione di FANS o corticosteroidi, al fine di contrastare gli episodi infiammatori improvvisi;
  • L'uso di tutori e altri supporti per la deambulazione, allo scopo di evitare le cadute accidentali;
  • La terapia occupazionale, allo scopo di rendere meno di disturbo, alla vita di tutti i giorni, la condizione genetica presente e le sue conseguenze.

Perché la Chirurgia non rientra tra i possibili Trattamenti?

La presenza della FOP esclude tassativamente il ricorso alla chirurgia finalizzata all'eliminazione del grumi di tessuto osseo extra. Ciò trova spiegazione nel fatto che, a qualsiasi incisione ossea, lo scheletro del malato di fibrodisplasia ossificante progressiva risponderebbe nello stesso modo anomalo di quando subisce una frattura, ossia con un iper-accrescimento dell'osso interessato.

Lo sapevi che…

L'esecuzione di una biopsia ossea (cioè la raccolta di tessuto osseo per un'analisi di laboratorio) in un malato di fibrodisplasia ossificante progressiva è molto pericolosa, perché ha gli stessi effetti di una frattura (o, per assurdo, di un eventuale intervento chirurgico finalizzato all'eliminazione del tessuto osseo extra).

Attività che un Malato di FOP dovrebbe evitare?

Un malato di fibrodisplasia ossificante progressiva dovrebbe evitare:

  • Iniezioni intramuscolo, come quelle finalizzate alle vaccinazioni;
  • La pratica di attività sportive;
  • Procedure odontoiatriche eccessivamente invasive;
  • Interventi chirurgici invasivi.

Prognosi

La fibrodisplasia ossificante progressiva è una malattia dalla prognosi infausta, perché:

  • È destinata a un peggioramento continuo e senza possibilità di recupero;
  • Causa disabilità permanente, che pregiudicano in modo profondo la qualità della vita;
  • È generalmente causa di morte attorno ai 40 anni.

Prevenzione

La fibrodisplasia ossificante progressiva è una condizione impossibile da prevenire.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza