Antivirali - Farmaci Antivirali

Ultima modifica 24.02.2020

Gli antivirali sono farmaci impiegati nel trattamento di infezioni causate da virus.

I virus

I virus sono agenti infettivi di dimensioni molto piccole. Non possono essere considerati microorganismi, poiché sono costituiti solo da proteine e da un unico tipo di acido nucleico (DNA o RNA, che può essere sia a doppio filamento, sia a singolo filamento); inoltre, sono privi di motilità propria.
Farmaci AntiviraliPer potersi replicare, i virus si servono di altre cellule, nelle quali trasferiscono il loro materiale genetico sfruttando i meccanismi biologici della cellula ospite, e le sostanze in essa contenute, per potersi riprodurre.
Per questi motivi, i virus sono definiti "parassiti cellulari obbligati". La loro struttura è tale da garantirgli protezione dall'ambiente esterno e tale da permettergli la penetrazione all'interno delle cellule ospiti.
I virus possono essere suddivisi in base all'acido nucleico che li costituisce, pertanto, si distinguono:

  • Virus a DNA; fra i virus appartenenti a questa classe ricordiamo; i Parvovirus, i Papillomavirus, gli Hepadnavirus e gli Herpesvirus;
  • Virus a RNA; alcuni dei virus appartenenti a questa classe sono i Calicivirus, i Flavivirus e i Retrovirus.

Terapia antivirale

L'obiettivo della terapia antivirale è quello di interferire nei processi biologici virali che sono invece assenti nella cellula ospite (che per questo non viene danneggiata).
I primi farmaci antivirali ad essere stati scoperti non possedevano una selettività sufficiente, risultavano tossici già a concentrazioni terapeutiche e possedevano uno spettro d'azione piuttosto ridotto.
I farmaci antivirali attualmente commercializzati sono invece in grado di contrastare i virus, ma spesso non riescono a debellare completamente l'infezione.
Inoltre, i sintomi dell'infezione virale possono manifestarsi solo dopo che il virus ha completato la sua replicazione e solo dopo che il suo genoma è stato internalizzato all'interno della cellula ospite; ciò rende ancora più difficile l'individuazione e la sintesi di farmaci antivirali realmente efficaci e in grado di distruggere completamente il virus. Infatti, una volta che il virus ha invaso la cellula ospite e ha iniziato la propria replicazione, l'infezione risulta difficilmente curabile.
I vaccini contro i virus sono efficaci, ma lo sono solo nei confronti di determinati tipi di ceppi. Per questo, la ricerca punta ad ottenere antivirali con uno spettro d'azione più ampio e con una maggior efficacia.
Il farmaco antivirale ideale dovrebbe possedere le seguenti caratteristiche:

  • Avere un ampio spettro d'azione;
  • Essere in grado di inibire totalmente la replicazione virale;
  • Essere efficace anche nei confronti dei ceppi mutanti;
  • Raggiungere l'organo bersaglio senza interferire con i processi biologici dell'organismo ospite;
  • Non interferire con il sistema immunitario dell'organismo ospite.

Classificazione degli agenti antivirali

Gli agenti antivirali attualmente in commercio possono essere classificati in vari gruppi, in funzione del loro meccanismo d'azione.
Di seguito, questi gruppi saranno brevemente elencati.

Inibitori delle prime fasi della replicazione virale

I farmaci antivirali che appartengono a questo gruppo esplicano la loro azione interferendo con le prime fasi della replicazione virale, quali l'adesione del virus ai recettori della cellula ospite, la penetrazione all'interno della stessa e la perdita del rivestimento virale.
Fanno parte di questo gruppo l'amantadina e la rimantadina.

Inibitori della neuraminidasi

La neuraminidasi è un enzima espresso soprattutto sulla superficie dei virus influenzali e riveste un ruolo importante nell'attivazione dei nuovi virus e nella loro liberazione dalla cellula ospite.
Appartengono a questo gruppo di antivirali lo zanamivir e l'oseltamivir.

Agenti che interferiscono con la replicazione dell'acido nucleico virale

Come si può intuire dal nome stesso di questo gruppo, i farmaci che vi appartengono sono in grado di inibire la sintesi dell'acido nucleico del virus (il DNA).
Questi farmaci possiedono una struttura chimica molto simile a quella delle basi azotate che compongono il DNA e - grazie a questa loro somiglianza - vengono incorporati nel filamento di DNA di nuova sintesi bloccandone così la crescita.
Appartengono a questa categoria di farmaci l'aciclovir, il famciclovir, la citarabina (impiegata anche come farmaco antitumorale), il ganciclovir, la trifluridina e l'idoxuridina.

Agenti antiretrovirali (o anti-HIV)

Il virus HIV è il responsabile dell'immunodeficienza acquisita umana (meglio conosciuta come AIDS).

L'HIV è un Retrovirus, cioè un particolare tipo di virus a RNA.
Per potersi replicare, questo virus necessita della conversione del suo RNA in DNA; tale conversione avviene grazie a un particolare enzima, la trascrittasi inversa.
Alcuni agenti anti-HIV agiscono inibendo, appunto, la trascrittasi inversa. Fra questi inibitori, ricordiamo la zidovudina, la didanosina, la zalcitabina, la lamivudina e la stavudina.
Altri agenti antiretrovirali agiscono inibendo la proteasi di HIV, un enzima fondamentale per la crescita del virus.
Sono inibitori della proteasi il ritonavir e l'indinavir.
Gli inibitori della proteasi possono essere somministrati in associazione agli inibitori della trascrittasi inversa per cercare di ottenere un miglioramento dell'efficacia della terapia.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista