Eustress e distress. Come riconoscere, prevenire e sfruttare al meglio stress buono e stress cattivo
- Eustress e distress. Come riconoscere, prevenire e sfruttare al meglio stress buono e stress cattivo
- Che cos'è lo stress
- Come riconoscere eustress e distress
- Quali sono le caratteristiche di stress buono e cattivo
- L'eustress può diventare distress? E viceversa, il distress può diventare eustress?
- Come prevenire lo stress e sfruttare l'eustress
Eustress e distress. Come riconoscere, prevenire e sfruttare al meglio stress buono e stress cattivo
Spesso si attribuisce allo stress solo un significato negativo, ma gli esperti di Guidapsicologi.it ci spiegano che a seconda dell'individuo vi è chi è più incline a episodi di stress negativo o cattivo (distress) e chi invece a quelli di stress positivo o buono (eustress) .
Gli esperti affrontano il tema dello stress spiegando che cos'è lo stress, come riconoscere lo stress buono da quello cattivo, quali sono le caratteristiche e le loro differenze e ci danno alcuni consigli per prevenire il distress e sfruttare al meglio l'eustress.
Che cos'è lo stress
Lo stress è una reazione che riguarda tutti e si manifesta, sia all'interno (che attiva il "saper fare bene") e sia all'esterno (che coincide con quello che gli altri mi chiedono di fare e se posso farlo). E' necessario e deve esitere perché ci fa "controllare e creare legami con il nostro ambiente", è l'adattamento a una domanda che sorge in qualsiasi momento della vita. E' quella prova che ci imponiamo per non cadere nella monotonia del quotidiano, quel processo di apprendimento di un nuovo concetto che ci aiuta ad accrescere la nostra conoscenza. È importante tener presente che si tratta di un controllo adattativo, che a seconda delle occasioni può essere o meno raggiunto, e che anche "arrendersi" è un'opzione.
Quando ci rendiamo conto di riuscire a svolgere un compito, di fare ciò che ci siamo prefissati in modo appropriato, allora lo stress è controllato. E si tratta di stress positivo.
Al contrario, se ci provoca, internamente o esternamente, uno squilibrio, dobbiamo affrontarlo immediatamente senza dargli spazio per aumentare.
Come riconoscere eustress e distress
Lo stress positivo si definisce eustress. E' lo stress che ci aiuta a trovare una motivazione, a migliorare la nostra produttività e a raggiungere i nostri obiettivi.
È probabile che una persona che si sente sicura delle proprie capacità sperimenti uno stress positivo. Se invece percepisce una situazione di minaccia e di angoscia, allora proverà uno stress negativo, il distress, accompagnato da sintomi psicofisici come insonnia o mal di testa.
L'eustress è faticoso ed esigente con il soggetto e con l'ambiente, è più positivo perché ci si vede sempre capaci di fare tutto e si prevede la possibilità di raggiungere la meta. Ma, bisogna monitorare anche l'eustress, perchè come ogni cosa, quando è in eccesso è inappropriata. Non bisogna esagerare.
Con il distress viene fuori la versione più negativa di noi stessi. Fin dall'inizio mettiamo in discussione la possibilità di riuscire a portare a termine un obiettivo e le nostre capacità, e così emerge il "non lo faccio e così evito i problemi"
Quali sono le caratteristiche di stress buono e cattivo
Ecco alcune caratteristiche per riconoscere eustress e distress:
Stress positivo (eustress)
- Genera attenzione ed emozione
- Aumenta la produttività
- Amplifica la consapevolezza di sé
- Durata a breve termine
Stress negativo (angoscia)
- Genera preoccupazione, ansia e sentimenti negativi
- Comporta problemi e disagi a livello psicofisico
- Diminuisce la produttività e le nostre capacità di reagire
- Durata a lungo termine
L'eustress può diventare distress? E viceversa, il distress può diventare eustress?
Lo stress quindi può essere buono o cattivo, dipende da che punto di vista affrontiamo la situazione.
Se in un primo momento non ci è chiaro ciò che ci si presenta davanti, allora si genera distress, che però con una riformulazione temporanea può diventare un "perché no, andiamoci", e quindi eustress.
Allo stesso modo, quando di primo acchito affrontiamo un'attività con entusiasmo, può assalirci il dubbio, e passiamo dall'eustress al distress. Ci succede più spesso di quanto immaginiamo, la doppia componente stress buono/cattivo c'è sempre, ed è proprio grazie a questa dicotomia che possiamo cambiare il nostro approccio e raggiungere i nostri obiettivi.
Ogni personalità ha chiare componenti legate maggiormente all'eustress o al distress, ma un gran peso ce l'ha anche l'atteggiamento con cui vengono affrontate le singole situazioni. Ci sono persone più inclini a soffrire distress o eustress.
Ad esempio, un perfezionista esigente può iniziare a sentirsi stressato a seconda delle circostanze, ma tale perfezione può portarlo a subire momenti di angoscia durante il processo più a causa della sua tendenza all'autopunizione che per le sue capacità.
Le persone che invece affrontano la vita e si adattano in modo positivo tendono a controllare meglio i propri livelli di stress e a concentrarsi su di esso come un semplice gioco. Essere in grado di accettare le sconfitte e imparare da esse è fondamentale anche per la gestione dello stress in futuro e a lungo termine.
Come prevenire lo stress e sfruttare l'eustress
Per prevenire qualsiasi tipo di stress, bisogna fare chiarezza e affrontare le situazioni con la mente lucida, vagliando le vere alternative di successo e come raggiungerle.
- Osservare le alternative ci aiuta ad affrontare qualsiasi momento della vita.
- Imparare a visualizzare sempre più di un'opzione davanti a noi, più di una possibile soluzione. L'anticipazione di possibili azioni future, visualizzate e analizzate con semplicità, aiuta ad assumere un maggior controllo e una maggiore concentrazione.
- Mantenere il pensiero e l'attenzione sugli eventi reali, con lo sguardo positivo e diretto al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Non dobbiamo dimenticare che lo stress non è mai uguale all'ansia, perché lo stress può essere incanalato a nostro favore in ogni momento e ci porterà sempre a completare l'azione. È importante non permettere che lo stress duri più a lungo dell'azione che intendiamo intraprendere, perché è lì che diventa cronico e ci causa diversi problemi.
- Cerca il motivo che si nasconde dietro ogni situazione stressante per imparare a gestire l'angoscia
- Suddividi le azioni in attività più piccole e più facili da gestire
- Concentrati su quegli aspetti che sono sotto il tuo controllo
- Fai più esercizio fisico, lo sport solitamente è amico dell'eustress
- Pratica mindfulness per evitare un sovraccarico di pensieri negativi
- Lavora sul tuo dialogo interiore praticando l'auto-compassione. Dobbiamo eliminare la costante autocritica e imparare a essere compassionevoli con noi stessi per proteggere e rafforzare la nostra autostima.
- Cosa c'è che non va, se tutto va bene? Le cause potrebbero derivare dalle scelte del passato.
Lo stress può incidere anche sul peso.
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