Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

L'eritema nodoso è una malattia infiammatoria della pelle, caratterizzata dalla comparsa di noduli rossi su determinate aree anatomiche del corpo. Il bersaglio della malattia è rappresentato dalle cellule adipose sottocutanee.

Eritema NodosoOltre ai noduli, l'eritema nodoso provoca sintomi simil-influenzali e disturbi alle articolazioni (in genere, dolore, rigidità e gonfiore).
In alcuni casi la malattia ha un'origine indefinita, mentre in altri è legata a particolari condizioni patologiche.
La diagnosi di eritema nodoso è abbastanza semplice, perché i segni patologici sono chiari e inequivocabili.
Tranne quando la sintomatologia è particolarmente intensa, la guarigione avviene senza particolari trattamenti e nel giro di 6-8 settimane.

Una volta scomparsi, i noduli non lasciano cicatrici o altri segni del loro passaggio.

Cos'è l'eritema nodoso?

L'eritema nodoso è una malattia dermatologica di natura infiammatoria. In particolare, l'infiammazione colpisce le cellule adipose sottocutanee, scatenando la comparsa di noduli di colore rosso sulla pelle. La consistenza di questi noduli è dapprima rigida e poi molle.
Le regioni cutanee che solitamente si ricoprono di noduli sono le tibie; tuttavia, sono potenzialmente a rischio molte altre zone del corpo, come le braccia, il collo, il volto, le gambe e il tronco.

È UNA PANNICULITE

L'eritema nodoso è considerato una panniculite; infatti, secondo il linguaggio medico, le panniculiti sono proprio dei processi infiammatori che interessano il tessuto adiposo sottocutaneo.

EPIDEMIOLOGIA

L'eritema nodoso è la forma di panniculite più comune. In base a uno studio statistico anglosassone, si tratta comunque di un disturbo raro, che colpisce annualmente 2-3 individui ogni 10.000 persone.
Pur potendo insorgere a qualsiasi età, di solito l'eritema nodoso predilige soggetti giovani, di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Le donne sono più a rischio: il rapporto donne/uomini, infatti, è di 6 a 1.

Cause

L'eritema nodoso può insorgere senza una ragione precisa (eritema nodoso idiopatico) oppure per motivi ben definiti (eritema nodoso secondario).

ERITEMA NODOSO IDIOPATICO

In medicina, una malattia viene definita idiopatica quando insorge senza un motivo identificabile.
La forma idiopatica dell'eritema nodoso è assai frequente: essa, infatti, riguarda il 30-50% delle persone colpite da questa malattia infiammatoria cutanea.

ERITEMA NODOSO SECONDARIO

In medicina, una malattia viene accostata al termine secondario quando compare come conseguenza di una particolare condizione, patologica o meno.
L'eritema nodoso secondario può insorgere per svariate cause. Di solito, è preceduto da un'infezione streptococcica o da una malattia autoimmune nota come sarcoidosi; tuttavia, può derivare anche da altri tipi di infezione, da altre malattie autoimmuni, da alcune forme di tumore, da uno stato di gravidanza e, infine, dalla combinazione di alcuni farmaci.
Il quadro completo delle condizioni che possono scatenare un eritema nodoso secondario, è riportato nella tabella sottostante.



Ma perché la gravidanza o la clamidia determinano la comparsa dell'eritema nodoso solo in certi individui? In altre parole, quale cambiamento o processo patologico si innesca in queste persone che in altre non si verifica?
Secondo medici e ricercatori, le condizioni sopraccitate provocano eritema nodoso solo se il sistema immunitario del soggetto interessato è, per una qualche ragione sconosciuta, alterato e più sensibile del normale a determinati eventi.
Il sistema immunitario è lo scudo che un organismo (umano o animale) utilizza contro le minacce provenienti dall'ambiente esterno. Talvolta, in alcune persone, può subire inspiegabilmente delle alterazioni e rispondere in maniera insolita al presentarsi di certe circostanze.

Sintomi e Complicanze

L'eritema nodoso esordisce con sintomi simil-influenzali e con problemi alle articolazioni. Dopo qualche giorno dalla comparsa di questi primi segni, sulla pelle dei pazienti si formano dei noduli di colore rosso (il cosiddetto rash o esantema cutaneo); tali lesioni risultano inizialmente di consistenza rigida e dolenti, poi diventano molto più molli e meno fastidiose.

SINTOMI SIMIL-INFLUENZALI

Le manifestazioni simil-influenzali che caratterizzano l'eritema nodoso sono generalmente: febbre, tosse, astenia, malessere, dolori addominali, e calo del peso corporeo. Come detto, sono i primi segnali della malattia.

PROBLEMI ALLE ARTICOLAZIONI

Assieme ai sintomi simil-influenzali, i soggetti con eritema nodoso possono lamentare dolore, rigidità e gonfiore a livello delle articolazioni. Tra queste, le più colpite sono le anche, le ginocchia e i polsi, sebbene potenzialmente possano essere coinvolte tutte le principali giunture articolari del corpo umano.
I problemi alle articolazioni possono durare diverse settimane (dalle 6 alle 8 circa).

RASH O ESANTEMA CUTANEO

Il rash, o esantema cutaneo, è il segno patologico più caratteristico dell'eritema nodoso. Esso consiste nella comparsa, sulla pelle, di noduli di dimensioni variabili (2-6 centimetri), inizialmente di colore rosso brillante, caldi, rigidi e dolenti.
Eritema nodoso GambeCiascun nodulo impiega 2 o 3 settimane per risolversi (ovvero scomparire): dopo i primi 7 giorni, comincia a cambiare di consistenza, diventando molle, e di colorazione, assumendo sfumature dapprima blu-violacee e poi giallo-verdi. Una volta scomparsi del tutto, i noduli non lasciano alcun segno del loro passaggio, pertanto non comportano alcuna cicatrice.
Il rash cutaneo è solitamente bilaterale (ma non simmetrico) e dura circa 6 settimane; in quest'arco di tempo, il numero di noduli che possono formarsi è notevole.
Le tibie rappresentano l'area anatomica più colpita, ma i noduli possono potenzialmente insorgere ovunque, quindi anche sulla pelle di gambe, braccia, tronco, collo e volto.

SE L'ERITEMA NODOSO È DOVUTO A UNA CONDIZIONE PATOLOGICA

Quando l'eritema nodoso è dovuto a una condizione patologica, per esempio un'infezione batterica, i suoi sintomi compaiono assieme o leggermente dopo quelli di quest'ultima.
Dal punto di vista diagnostico, è importante capire la malattia scatenante (il tipo di infezione, il tipo di tumore ecc.), perché solo così è possibile intraprendere il giusto trattamento terapeutico.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Molto spesso l'eritema nodoso si risolve senza cure specifiche. Ciononostante, è opportuno contattare comunque il medico, per chiarire la forma (se idiopatica o secondaria) e le precise cause della malattia. Inoltre, bisogna prestare massima attenzione all'evolversi della sintomatologia e al perdurare dei segni caratteristici.

COMPLICAZIONI

In alcuni rare occasioni e senza un motivo specifico, i noduli possono durare più del previsto o diventare un disturbo ricorrente, quasi cronico.
Queste sono le uniche complicazioni note, legate all'eritema nodoso, che meritano di essere segnalate.

Diagnosi

Diagnosticare l'eritema nodoso è abbastanza semplice, specie per un medico esperto, in quanto i segni patologici sono evidenti e inequivocabili.
Tuttavia, spesso, oltre all'esame obiettivo (durante il quale vengono analizzati i sintomi e i segni della malattia), servono dei test di laboratorio più o meno invasivi, finalizzati a scoprire cosa ha provocato la comparsa dell'eritema nodoso.
Come detto poc'anzi, capire le cause d'insorgenza dell'eritema nodoso consente al medico di pianificare meglio il trattamento terapeutico.
In caso di dubbi relativi alla natura dei noduli, potrebbe rendersi necessario lo svolgimento di una biopsia cutanea.

BIOPSIA

La biopsia prevede il prelievo, tramite un'incisione praticata sull'area esantematica, di una piccola porzione di tessuto cutaneo e l'osservazione di questa al microscopio.
Se, allo strumento, le cellule che mostrano i segni tipici dell'infiammazione in atto sono quelle adipose, significa che si tratta effettivamente di un eritema nodoso.
La biopsia è l'unico esame diagnostico in grado di stabilire con un certo grado di sicurezza la natura dei noduli.

TEST DI LABORATORIO E STRUMENTALI

Per quanto riguarda i test di laboratorio e strumentali, a seconda del sospetto diagnostico il medico può richiedere l'esecuzione di:

  • Un tampone faringeo. È un esame molto rapido e semplice, che prevede la raccolta, tramite un bastoncino cotonato, di un campione di mucosa faringea. Successivamente, tale tessuto viene analizzato in laboratorio. L'analisi serve a individuare eventuali batteri patogeni, come lo streptococco beta emolitico del gruppo A.
  • Analisi del sangue. Servono a rintracciare vari tipi di agenti infettivi.
  • Un RX-torace (o radiografia del torace). È svolta in caso di sospetta tubercolosi.
  • Un test cutaneo alla tubercolina (o test di Mantoux o intradermoreazione alla tubercolina). È l'esame svolto più di frequente in caso di sospetta tubercolosi. Consiste nell'iniettare, nell'avambraccio del paziente, una sostanza bianca chiamata tubercolina, la quale, in caso di tubercolosi, a distanza di 48 ore provoca la comparsa di gonfiori e piccole chiazze nel punto d'iniezione.
  • Un esame delle feci. ColonscopiaServe a identificare le infezioni batteriche del tratto gastrointestinale, come la salmonellosi e la campylobatteriosi.
  • Una colonscopia. Serve se si sospetta il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. Prevede l'inserimento, per via anale, di una piccola telecamera (il colonscopio), la quale permette di "vedere" lo stato di salute delle pareti interne dell'intestino crasso.

Trattamento

L'eritema nodoso tende a risolversi spontaneamente (cioè senza cure specifiche), nel giro di 6-8 settimane.
Per accelerare la guarigione, o per alleviare una sintomatologia particolarmente marcata, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi terapeutici, come il riposo, l'assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS e corticosteroidi), lo ioduro di potassio, gli impacchi freddo-umidi sulle zone dolenti ecc.
Se l'eritema nodoso è secondario, è fondamentale che il medico curante pianifichi una terapia adeguata alle cause scatenanti.

COME ALLEVIARE I SINTOMI

Per accelerare la guarigione, sono fondamentali il riposo, coprire le zone dolenti con impacchi freddo-umidi e, quando i noduli sono sulle gambe o sulle braccia, applicare dei bendaggi di protezione.
Se i sintomi sono insolitamente marcati, per alleviarli, è possibile che il medico prescriva al paziente:

  • Ioduro di potassio. È un particolare medicinale che, assunto per via orale, mitiga il dolore alle articolazioni, quello provocato dai noduli e la febbre.
  • Farmaci antinfiammatori non-steroidei (o FANS). Sono dei medicinali dotati di discreta potenza ed efficacia, capaci di ridurre sia lo stato infiammatorio che il senso di dolore. I FANS più indicati per l'eritema nodoso sono il naprossene, l'indometacina e l'aspirina (N.B: l'aspirina non va somministrata nei soggetti di età inferiore ai 16 anni, per la possibile insorgenza della sindrome di Reye). I principali effetti collaterali sono: nausea, vomito e dispepsia.
  • Corticosteroidi. Sono dei farmaci antinfiammatori potenti ed efficaci, ma al tempo stesso anche pericolosi; pertanto, vanno assunti solo su indicazione medica e per periodi di tempo limitati. Nei casi di eritema nodoso, è da preferire la somministrazione locale (cioè l'applicazione diretta sulle zone esantematiche); al contrario, se assunti per bocca, possono mascherare pericolosamente i sintomi di una grave infezione batterica.
  • Colchicina. La colchicina è un alcaloide di origine naturale, che ha buoni effetti sul dolore articolare.

Attenzione ai corticosteroidi


I farmaci corticosteroidi vanno assunti con cura e attenzione seguendo le indicazioni del medico; se usati impropriamente possono infatti provocare gravi effetti collaterali, come ipertensione, aumento del peso corporeo, osteoporosi, glaucoma, diabete e debolezza muscolare.

CURA DELLE CAUSE

Se l'eritema nodoso è di tipo secondario, il medico deve prescrivere una cura specifica contro le cause scatenanti. Ciò vuol dire, tanto per citare un paio di esempi, che gli eritemi nodosi provocati da un'infezione batterica richiedono un trattamento terapeutico a base di antibiotici, mentre gli eritemi nodosi provocati da una patologia autoimmune (come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn) possono richiedere una terapia immunosoppressiva (cioè basata sull'assunzione di farmaci che sopprimono il sistema immunitario).

Prognosi

Salvo complicazioni, l'eritema nodoso guarisce in 6-8 settimane, senza lasciare cicatrici o altre tracce del suo passaggio.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza