Enartrosi: Cosa sono, Struttura, Funzioni e Tipi

Enartrosi: Cosa sono, Struttura, Funzioni e Tipi
Ultima modifica 14.01.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono le Enartrosi?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Enartrosi del Corpo Umano

Generalità

Le enartrosi, o diartrosi a sfera, sono le articolazioni sinoviali del corpo umano dotate di maggiore mobilità.

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Le enartrosi devono la loro spiccata mobilità alle superfici articolari che le costituiscono e al modo con cui tali superfici interagiscono tra loro: nelle enartrosi, si assiste all'incastro perfetto tra una superficie articolare a forma di palla sferica e una superficie articolare a forma di incavo circolare.
Le enartrosi si caratterizzano per movimenti di abduzione, adduzione, rotazione, flessione ed estensione.
Nel corpo umano, le enartrosi presenti sono sostanzialmente due: l'articolazione gleno-omerale della spalla e l'articolazione dell'anca. 

Cosa sono le Enartrosi?

Le enartrosi sono le articolazioni del corpo umano dotate di maggiore mobilità.
Appartenenti alla categoria delle diartrosi, più precisamente a quella delle diartrosi a sfera, le enartrosi si caratterizzano per il perfetto incastro tra una superficie articolare a forma di palla sferica e una superficie articolare concava altrettanto sferica.

Cos'è una Diartrosi?

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Le diartrosi, o articolazioni sinoviali, sono le articolazioni del corpo umano che spiccano per l'estrema mobilità e per la presenza di un elemento strutturale noto come capsula articolare.

In base a una definizione più tecnica, le diartrosi sono le articolazioni mobili del corpo umano che uniscono due superfici ossee tramite una struttura denominata capsula articolare, la quale è a stretto contatto con il periostio delle stesse superfici ossee coinvolte.

Oltre alla capsula articolare, le diartrosi sono tipicamente costituite anche da: un paio di superfici articolari, la cavità sinoviale e la cartilagine articolare.

Talvolta, agli elementi di base tipici di ogni diartrosi, possono sommarsi altre componenti strutturali, quali: dischi di fibrocartilagine (o menischi), cuscinetti di tessuto adiposo, legamenti intra- e/o extra capsulari, tendini e borse sinoviali.

Esistono vari tipi di diartrosi: le diartrosi piane (o artrodie), le diartrosi a cerniera (o ginglimi), le diartrosi a perno, le diartrosi condiloidee (o condilartrosi), le diartrosi a sella e le diartrosi a sfera (o enartrosi).

Per approfondire: Cosa sono le Diartrosi?

Anatomia

La struttura delle enartrosi comprende diversi elementi, tra cui: le due superfici articolari, la cavità sinoviale, la capsula articolare, la cartilagine articolare e un numero variabile di legamenti, borse sinoviali e, talvolta, pure di tendini.

Sebbene siano importanti anche i legamenti, le borse sinoviali e gli eventuali tendini, a costituire la struttura portante delle enartrosi sono, senza dubbio, i primi 4 elementi del sopraccitato elenco, ossia: le due superfici articolari, la cavità sinoviale, la capsula articolare e la cartilagine articolare.

Superfici Articolari

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Per capire: in anatomia, prendono il nome di superfici articolari le porzioni di ossa, rivestite da periostio, che prendono parte alla costituzione di un'articolazione.

Le due superfici articolari delle enartrosi sono l'elemento più caratteristico di quest'ultime: una è una prominenza a forma di palla, mentre l'altra è un incavo sferico.
Nell'andare a formare le enartrosi, la superficie articolare a forma di palla alloggia perfettamente all'interno della superficie articolare simile a un incavo sferico.

La particolare morfologia delle suddette superfici articolari e il modo con cui tali superfici interagiscono tra loro sono alla base della spiccata mobilità che caratterizza le enartrosi.

Cavità Sinoviale

Nelle enartrosi così come nelle altre diartrosi, la cavità sinoviale è lo spazio delimitato dalle superfici articolari delle ossa coinvolte; la cavità sinoviale è così chiamata, perché al suo interno contiene un fluido lubrificante meglio noto come liquido sinoviale.

Capsula Articolare

La capsula articolare è la struttura di tessuto connettivo fibroso denso che circonda per intero le diartrosi, enartrosi comprese, e che ha il compito di tenere unite le superfici articolari.
La capsula articolare è costituita da due strati differenti di tessuto connettivo fibroso denso: uno strato più esterno, chiamato membrana fibrosa esterna e posto a diretto contatto con il periostio delle superfici articolari, e uno strato più esterno, denominato membrana sinoviale interna e deputato alla produzione del liquido sinoviale.
La capsula articolare è finemente innervata, ma non vascolarizzata in modo diretto. 

Cos'è il liquido sinoviale?

Il liquido sinoviale è un fluido lubrificante, ammortizzante e nutriente, che serve a prevenire lo sfregamento tra le superfici articolari e a mantenere in salute i vari elementi costituenti le diartrosi.
Il liquido sinoviale un fluido viscoso, della stessa consistenza dell'albume dell'uovo, che contiene varie sostanze, tra cui: acido ialuronico e un polimero di disaccaridi composto da acido D-glucuronico e D-N-acetilglucosamina, lubricina e cellule fagocitiche.

Cartilagine Articolare

Liscia e scivolosa, la cartilagine articolare è lo strato di cartilagine ialina che riveste le superfici articolari.
La cartilagine articolare ha lo scopo di assorbire gli urti a carico delle superfici articolari e ridurre l'attrito durante il movimento delle enartrosi.

Legamenti

Per capire: un legamento è una fascia di tessuto connettivo fibroso, dotato di una certa flessibilità e ad alto contenuto di collagene, che unisce due ossa o due parti distinte di uno stesso osso.

I legamenti aumentano la stabilità di un'enartrosi e la preservano da tutti quei movimenti estremi che potrebbero in qualche modo danneggiarla.

Borse Sinoviali

Le borse sinoviali sono sacche ripiene di liquido sinoviale con proprietà ammortizzanti, che, in virtù di un loro posizionamento strategico, impediscono la frizione di alcuni elementi costituenti le enartrosi (es: i legamenti).

Tendini

Per capire: un tendine è una fascia di tessuto connettivo fibroso, dotato di una certa flessibilità e ad alto contenuto di collagene, che unisce un muscolo scheletrico a un osso.

Nelle enartrosi, i tendini hanno una funzione sovrapponibile a quella dei legamenti, quindi servono a stabilizzare l'articolazione.

Funzione

In virtù della particolare morfologia delle loro superfici articolari e del modo con cui queste superfici interagiscono, le enartrosi consentono movimenti di:

  • Abduzione. È il movimento che allontana una componente anatomica dal piano sagittale, (il quale è l'asse che separa in 2 metà uguali il corpo umano).
  • Adduzione. È il movimento che avvicina una componente anatomica al piano sagittale.
  • Estensione. È il movimento di raddrizzamento di una componente anatomica. 
  • Flessione. È il movimento di piegamento di una componente anatomica
  • Rotazione. È il movimento circolare, attorno a un punto fisso, di una componente anatomica.    

Enartrosi del Corpo Umano

In tutto il corpo umano, le enartrosi sono sostanzialmente due: l'articolazione gleno-omerale della spalla e l'articolazione dell'anca.

Articolazione Gleno-Omerale della Spalla

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Conosciuta anche come articolazione scapolo-omerale della spalla, l'articolazione gleno-omerale della spalla è l'enartrosi risultante dall'unione tra la testa dell'omero, il quale è l'osso del braccio, e la cavità glenoidea della scapola, la quale è il particolare osso piatto localizzato postero-lateralmente alla gabbia toracica.

La cosiddetta testa dell'omero è la peculiare protuberanza sferica, proiettata in direzione mediale, che contraddistingue l'estremità prossimale dell'omero; nell'articolazione gleno-omerale della spalla, la testa dell'omero rappresenta la superficie articolare delle enartrosi avente l'aspetto di una palla sferica.
La cavità glenoidea della scapola, invece, è l'area depressa, di forma sferica, tipicamente presente lungo il margine laterale della scapola; nell'articolazione gleno-omerale della spalla, la cavità glenoidea della scapola rappresenta la superficie articolare delle enartrosi a forma di cavità sferica.

In aggiunta agli elementi portanti di una tipica enartrosi (superfici articolari, cavità articolare, capsula articolare e cartilagine articolare), l'articolazione gleno-omerale della spalla include anche:

FUNZIONI DELL'ARTICOLAZIONE GLENO-OMERALE DELLA SPALLA

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Sotto il profilo funzionale, l'articolazione gleno-omerale della spalla permette i movimenti di:

  • Abduzione dell'omero. Consiste nell'elevare l'omero lungo il piano frontale, di modo che risulti perpendicolare alla direzione della colonna vertebrale.
  • Adduzione dell'omero. Consiste nell'avvicinare l'omero al piano sagittale, di modo che sia parallelo alla colonna vertebrale. 
  • Flessione dell'omero. Consiste nel sollevare l'omero in avanti, da una posizione di partenza che è parallela al tronco.
  • Estensione dell'omero. Consiste nel sollevare l'omero all'indietro, da una posizione di partenza che è parallela al tronco.
  • Rotazione interna dell'omero. Consiste nel ruotare il braccio verso l'interno, con il gomito piegato a 90° e la mano parallela al suolo.
  • Rotazione esterna dell'omero. Consiste nel ruotare il braccio verso l'esterno, con il gomito piegato a 90° e la mano parallela al suolo.
  • Adduzione scapolare. È il gesto per cui la scapola tende ad avvicinarsi il più possibile al piano sagittale.
  • Abduzione scapolare. È il gesto per cui la scapola tende ad allontanarsi il più possibile dal piano sagittale.
  • Circonduzione dell'omero. È la combinazione dei gesti di flessione, estensione, abduzione e adduzione dell'omero.

Lo sapevi che…

La regione del corpo umano corrispondente alla spalla comprende ben 5 articolazioni: oltre all'articolazione gleno-omerale (che è la più importante), infatti, include anche l'articolazione acromioclavicolare, l'articolazione sternoclavicolare, l'articolazione scapolotoracica e l'articolazione sottodeltoidea.

PATOLOGIE DELL'ARTICOLAZIONE GLENO-OMERALE

Tra le patologie dell'articolazione gleno-omerale, si segnalano: la cosiddetta periartrite gleno-omerale, la lussazione della spalla e la lesione di uno degli elementi costituenti la cuffia dei rotatori

Per approfondire: Lussazione della Spalla: Cos'è nei dettagli Per approfondire: Lesione della Cuffia dei Rotatori

Articolazione dell'Anca

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Nota anche con i nomi di articolazione coxo-femorale e anca, l'articolazione dell'anca è l'enartrosi frutto dell'incastro perfetto della testa del femore, il quale è l'osso della coscia, nell'acetabolo dell'osso iliaco, il quale è una delle ossa del bacino.

La cosiddetta testa del femore è la caratteristica prominenza arrotondata, proiettata in direzione mediale, che risiede a livello dell'estremità prossimale del femore; nell'articolazione dell'anca, la testa del femore rappresenta la superficie articolare delle enartrosi avente l'aspetto di una prominenza sferica.
Conosciuto anche come cotile, l'acetabolo è, invece, un incavo circolare alla cui costituzione partecipano tutte le componenti dell'osso iliaco (l'ilio, per poco meno di 2/5, l'ischio, per poco più di 2/5, e il pube, per 1/5); nell'articolazione dell'anca, l'acetabolo rappresenta la superficie articolare delle enartrosi a forma di cavità sferica.

Oltre ai tipici elementi portanti delle enartrosi, l'anca include anche 3 legamenti extra-capsulari (il legamento ileofemorale, il legamento ischiofemorale e il legamento pubofemorale), un legamento intra-capsulare (il legamento rotondo del femore) e 2 borse sinoviali (la borsa trocanterica e la borsa ileo-pettinea)

FUNZIONI DELL'ARTICOLAZIONE DELL'ANCA

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Sotto il profilo funzionale, l'anca permette i movimenti di:

  • Flessione del femore. Consiste nell'elevazione frontale del femore.
  • Estensione del femore. Consiste nell'elevazione all'indietro del femore.
  • Adduzione del femore. Consiste nell'avvicinare il femore al piano sagittale, in modo che risulti parallelo alla direzione della colonna vertebrale.
  • Abduzione del femore. Consiste nell'elevare il femore lungo il piano frontale, in modo che assuma una posizione quasi perpendicolare alla direzione della colonna vertebrale.
  • Rotazione interna del femore. Consiste nel ruotare il femore verso l'interno, in modo tale che l'alluce del piede sia proiettato in direzione mediale (cioè guardi verso il piano sagittale).
  • Rotazione esterna del femore. Consiste nel ruotare il femore verso l'esterno, in modo tale che l'alluce del piede sia orientano in direzione laterale (cioè guardi in direzione opposta al piano sagittale).

PATOLOGIE DELL'ARTICOLAZIONE DELL'ANCA

Tra le patologie dell'articolazione dell'anca, si segnalano: la coxartrosi (artrosi dell'anca), la trocanterite, la coxa vara, la coxa valga, la lussazione dell'anca e la displasia dell'anca.

Per approfondire: Coxartrosi: Cos'è nei dettagli

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza