Ultima modifica 25.03.2020

Generalità

Un'embolia è un'interruzione del flusso sanguigno, dovuta alla presenza di un corpo estraneo mobile e insolubile, come per esempio un coagulo di sangue, una bolla d'aria, un grumo di grasso o liquido amniotico, un cristallo di colesterolo, un granulo di talco ecc.
Embolia PolmonareLe più note embolie dal punto di vista clinico sono: l'ictus ischemico di tipo embolico, l'embolia polmonare e l'embolia coronarica. Le appena citate condizioni di embolia presentano una propria sintomatologia tipica, che dipende dalla sede in cui ha luogo l'interruzione sanguigna.
Pianificabile solo dopo un'attenta diagnosi, il trattamento di un'embolia dipende da almeno tre fattori: la causa dell'ostruzione, le dimensioni del o degli emboli e la sede dell'ostruzione.

Cos'è l'embolia?

Embolia è il termine medico che indica una qualsiasi interruzione del flusso sanguigno, a livello dei vasi arteriosi o venosi, dovuta alla presenza di un corpo estraneo mobile e insolubile, come per esempio un coagulo di sangue, una bolla d'aria o un grumo di grasso.
In medicina, qualunque corpo estraneo mobile e insolubile, che interrompe il flusso di sangue lungo le arterie o le vene, prende il nome di embolo.
I fenomeni di embolia possono risultare letali per chi ne è vittima, in quanto riducono o impediscono l'afflusso di sangue diretto a uno o più organi.
Le conseguenze più gravi e il maggior rischio di morte si hanno quando l'embolia interessa elementi anatomici vitali, come il cervello, i polmoni o il cuore.

QUALCHE DETTAGLIO IN PIÙ SUGLI EMBOLI

Gli emboli viaggiano attraverso l'ampia rete di arterie e vene del corpo umano, sfruttando la circolazione sanguigna.
Se possiedono grandi dimensioni, non possono raggiungere i vasi sanguigni di piccolo-medio calibro; al contrario, se sono di dimensioni ridotte, possono incunearsi anche nelle arterie e nelle vene più piccole.
Un embolo rappresenta un ostacolo per il flusso di sangue, nel momento in cui si incunea in un vaso sanguigno di dimensioni simili: in questi frangenti, infatti, non è più in grado di continuare la sua corsa e agisce come un tappo.

EMBOLIE PIÙ COMUNI

I fenomeni di embolia più comuni riguardano:

  • I vasi arteriosi che riforniscono il cervello.
    L'interruzione o la riduzione dell'afflusso di sangue a un distretto del cervello prende il generico nome di ictus. Se l'ictus è dovuto alla presenza di un embolo, è denominato ictus ischemico di tipo embolico.
  • I vasi sanguigni che trasportano il sangue povero di ossigeno dal cuore ai polmoni (arterie polmonari o loro diramazioni).
    Quando un embolo ostruisce la pervietà delle arterie polmonari o delle loro diramazioni, i medici parlano di embolia polmonare.
    Si ricorda che la funzione delle arterie polmonari (e le loro diramazione) è trasportare il sangue povero di ossigeno fino ai polmoni (precisamente agli alveoli polmonari), per caricarlo di ossigeno.
  • I vasi sanguigni arteriosi che alimentano i tessuti del cuore (le cosiddette coronarie). La condizione caratterizzata dall'ostruzione delle arterie coronarie, a causa di uno o più emboli, prende il nome di embolia coronarica. Un'embolia coronarica può dar luogo a un attacco di cuore.

Ictus IschemicoEMBOLIA E TROMBOSI: DIFFERENZE ED ELEMENTI IN COMUNE

È tendenza alquanto diffusa confondere il fenomeno dell'embolia con il fenomeno della trombosi.
Se il termine embolia indica la presenza, nel sangue, di un corpo mobile non solubile, la parola trombosi fa riferimento alla presenza stabile, sulla parete di un'arteria o una vena, di un coagulo di sangue, che prende il nome specifico di trombo.
Se raggiunge determinate dimensioni, un trombo può ostacolare il flusso sanguigno al punto da privare del sangue necessario gli organi e i tessuti, riforniti dal vaso interessato.
Come nel caso di un'embolia, le conseguenze di una trombosi possono essere anche letali per il soggetto che ne è affetto.
La confusione tra trombosi ed embolia nasce dalla possibilità che dalla prima condizione insorga la seconda: infatti, è possibile che un trombo si sfaldi dando origine a uno o più coaguli sanguigni mobili, in altre parole a emboli.


Alla luce di quanto detto poc'anzi, il fenomeno dell'embolia è, per certi aspetti e in specifiche situazioni, una complicanza della trombosi

Cause

Le cause di embolia sono numerose.
Infatti, può costituire un embolo e bloccare il flusso di sangue, all'interno di un vaso:

  • Un coagulo di sangue. L'embolia da coagulo sanguigno è la più nota e diffusa;
  • Un grumo di grasso. L'embolia causata da un grumo di grasso prende il nome di embolia grassosa.
  • Una bolla d'aria (o una bolla di gas). L'embolia derivante dalla presenza di una bolla d'aria, all'interno di un vaso, è nota come embolia gassosa.
  • Un cristallo di colesterolo. L'embolia successiva alla presenza di un cristallo di colesterolo è conosciuta come embolia colesterolo, embolia da cristalli di colesterolo o ateroembolia.
  • Un grumo di liquido amniotico. L'embolia derivante prende il nome di embolia da liquido amniotico.
  • Un granulo di talco. L'embolia derivante è denominata, molto semplicemente, embolia da talco.
  • Un parassita (es: tenia) o un gruppo di parassiti (es: agglomerato di batteri piogeni). L'embolia che insorge a causa di uno o più parassiti è conosciuta come embolia settica.
  • Un corpo estraneo come una scheggia o un ago.

EMBOLIA DA COAGULO SANGUIGNO

Il meccanismo della coagulazione sanguigna è una risposta fisiologica dell'organismo, in presenza di ferite o tagli a carico di un tessuto, per evitare un'eccessiva perdita di sangue.
I coaguli di sangue ne sono il risultato.
Al processo di coagulazione partecipano un gruppo di cellule sanguigne particolari – le cosiddette piastrine – e una classe di enzimi altrettanto particolari – i cosiddetti fattori della coagulazione.
A causa di determinate condizioni di salute – tra cui obesità, malattie di cuore, cancro o gravidanza – l'essere umano può essere vittima di fenomeni di coagulazione sanguigna non necessari, ossia senza che vi sia una perdita di sangue da arginare.
I coaguli di sangue che ne derivano possono depositarsi in un vaso (trombo) oppure viaggiare attraverso l'ampia rete vascolare del corpo umano, sfruttando la corrente sanguigna (embolo).
L'embolia da coagulo sanguigno è una possibile conseguenza degli eventi sopra descritti.


Una particolare forma di trombosi, che riguarda specificatamente le vene delle gambe e che prende il nome di trombosi venosa profonda, è una delle principali cause di embolia polmonare da coagulo sanguigno.
In tali frangenti, l'embolo che ostruisce le arterie polmonari  o una delle loro diramazioni deriva dallo sfaldamento di un trombo, formatosi in una vena profonda degli arti inferiori.

EMBOLIA GRASSOSA

Nei casi di embolia grassosa, il grumo di grasso che svolge il ruolo di embolo deriva dai tessuti adiposi del corpo umano. In genere, una volta penetrato nel circolo sanguigno, si aggrega a piastrine e globuli rossi, formando una massa ancora più consistente.
Nella maggior parte delle circostanze, l'embolia grassosa insorge a seguito di lesioni traumatiche molto gravi, come per esempio le fratture delle ossa lunghe (tibia o femore) o le ustioni di grado elevato.
Più raramente, può essere l'effetto di:

Embolia grassosaI fenomeni di embolia grassosa causano soprattutto embolia polmonare.

EMBOLIA GASSOSA

La bolla o le bolle che causano i fenomeni di embolia gassosa sono il risultato di particolari condizioni di pressione, che favoriscono l'entrata di un gas in un vaso sanguigno, esposto all'aria.
In altre parole, se un'arteria o una vena sono a contatto con l'aria e sussistono determinate condizioni di pressione, i gas atmosferici possono penetrare nell'arteria o nella vena sopraccitate e generare delle bolle.
Le condizioni di pressione, capaci di dar origine a un'embolia gassosa, possono verificarsi in occasione di:

  • Un'iniezione venosa, tramite siringa, mal praticata. L'embolia gassosa dovuta al cattivo utilizzo di siringhe è molto rara.
  • Gli interventi chirurgici che richiedono l'inserimento di cateteri venosi centrali in vena succlavia o in giugulare. A provocare la formazione delle bolle d'aria è proprio la manovra con cui i medici inseriscono i suddetti cateteri.
    Gli interventi chirurgici più a rischio di embolia gassosa sono le operazioni al cervello. Secondo un'accreditata rivista scientifica – il Journal of Minimal Access Surgery – l'80% delle operazioni al cervello è causa di episodi di embolia gassosa, che i medici curano prima della conclusione dell'intervento.
    Per tentare di prevenire la formazione di bolle d'aria al momento dell'inserimento del catetere venoso, i medici fanno assumere al paziente la cosiddetta posizione di Trendelenburg.
  • La ventilazione artificiale, praticata in occasione di gravi traumi al torace. I traumi al torace di forte intensità comportano una lesione vascolare tale per cui l'aria introdotta, attraverso la ventilazione artificiale, filtra nel vaso o nei vasi lesionati e forma delle bolle.
  • Immersioni subacquee. La prolungata permanenza sott'acqua di un sub comporta l'accumulo nel suo sangue e nei suoi tessuti di ingenti quantità di azoto; questo azoto proviene dall'aria contenuta nelle bombole per la respirazione subacquea.
    La presenza di dosi massicce di azoto e la mancata eliminazione di quest'ultimo possono comportare la formazione di bolle gassose nel sangue e/o nei tessuti.
  • Altro (barotrauma polmonare, esplosione di bombe, rapporti sessuali ecc).

EMBOLIA COLESTEROLO

L'embolia da cristalli di colesterolo è un fenomeno che riguarda soprattutto le persone che soffrono di aterosclerosi severa.
Di solito, origina dal distacco di una porzione di placca aterosclerotica e dal diffondersi di questa porzione nel torrente circolatorio.
Più raramente, rappresenta una complicanza successiva a interventi di chirurgia vascolare e a operazioni di angiografia.

EMBOLIA DA LIQUIDO AMNIOTICO

L'embolia da liquido amniotico è una rara complicanza della gravidanza, che ha luogo quando un grumo di liquido amniotico passa nel torrente circolatorio.
Il passaggio di un grumo di liquido amniotico nel sangue ha maggiori probabilità di verificarsi in alcuni specifici momenti o circostanze della gestazione:

  • Durante il travaglio;
  • Subito dopo il parto;
  • A seguito di un aborto;
  • Dopo un'amniocentesi.

In genere, i fenomeni di embolia da liquido amniotico interessano le arterie polmonari (embolia polmonare da liquido amniotico) e, per questo, causano dispnea e insufficienza cardiaca.
Fortunatamente, secondo alcune stime riferite al Nord America, l'embolia polmonare da liquido amniotico ha una frequenza pari a un caso ogni 15.000 gravidanze.

EMBOLIA DA TALCO

La cosiddetta embolia da talco è una condizione in cui potrebbero incorrere coloro che abusano di droghe iniettabili, come per esempio l'eroina. Chi, infatti, prepara narcotici di questo tipo mescola lo stupefacente con talco e altre sostanze.
Una volta nel circolo sanguigno, il talco può raggiungere i vasi sanguigni più piccoli – capillari compresi – e innescare una reazione immunitaria particolare, che dà origine ai cosiddetti "granulomi da corpo estraneo".


In caso di embolia polmonare da talco, la presenza di granulomi da corpo estraneo altera la normale anatomia dei vasi sanguigni polmonari, pregiudicando la normale ossigenazione del sangue, a livello dei polmoni.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio per l'embolia, i medici includono:

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni di un'embolia sono assai vari e dipendono dalla sede in cui l'embolo ostruisce il flusso di sangue.
Di seguito, i lettori potranno consultare un elenco del quadro sintomatologico tipico delle tre embolie più comuni: l'ictus ischemico embolico, l'embolia polmonare e l'embolia coronarica.

ICTUS ISCHEMICO EMBOLICO

Le possibili manifestazioni tipiche dell'ictus ischemico embolico sono:

  • Paralisi e intorpidimento della faccia e/o degli arti;
  • Difficoltà a camminare;
  • Difficoltà a parlare e a capire;
  • Difficoltà visive;
  • Mal di testa.

Tra le complicanze più rilevanti, rientrano:

  • Paralisi totale o semi-totale dei muscoli motori;
  • Gravi difficoltà a parlare e a deglutire;
  • Perdita di memoria e incapacità di ragionamento;
  • Problemi emotivi e cambiamento del comportamento;
  • Dolore post-ictus;
  • Incapacità a curarsi di sé stessi.

Si ricorda che, a prescindere dalle cause, i sintomi e i segni di un ictus dipendono dall'area cerebrale che non riceve più il giusto apporto di sangue.

EMBOLIA POLMONARE

I sintomi e i segni tipici dell'embolia polmonare consistono in:

La complicanza più importante dell'embolia polmonare è una condizione molto pericolosa, denominata ipertensione polmonare.

EMBOLIA CORONARICA

Il quadro sintomatologico caratteristico dell'embolia coronarica include:

La più importante complicazione dell'embolia coronarica è un'aritmia, spesso letale, nota come fibrillazione ventricolare.

Diagnosi

Una diagnosi di embolia può richiedere un'ampia varietà di esami e test.
Sicuramente, rappresentano due capisaldi, per le informazioni che apportano, l'esame obiettivo e l'anamnesi.
Molto importanti sono anche i test di diagnostica per immagini, tra cui: l'ecografia, la TAC, la risonanza magnetica nucleare (RMN) e l'angiografia.
È soltanto grazie a un iter diagnostico accurato che i medici possono pianificare una terapia adeguata.

Trattamento

In generale, il trattamento di un'embolia dipende da almeno tre fattori:

  • La causa dell'ostruzione;
  • Le dimensioni del o degli emboli;
  • La sede dell'ostruzione.

Tra le possibili opzioni terapeutiche, meritano una citazione particolare un intervento chirurgico noto come embolectomia, i farmaci per la dissoluzione dei coaguli sanguigni (quando sono questi la causa dell'embolia) e il trattamento in camera iperbarica (quando la causa dell'embolia è una bolla d'aria).

EMBOLECTOMIA

L'embolectomia è l'intervento chirurgico di asportazione del o degli emboli che occludono un vaso sanguigno, in genere un'arteria.
È una procedura assai delicata, non priva di effetti collaterali e ancora gravata da un più che discreto tasso di mortalità. La sua esecuzione è riservata ai casi estremi o per i quali è considerata inutile la terapia farmacologica (es. embolia grassosa).

FARMACI PER LA DISSOLUZIONE DEI COAGULI SANGUIGNI

La terapia farmacologica per la dissoluzione dei coaguli sanguigni include farmaci anticoagulanti e farmaci trombolitici.
I farmaci anticoagulanti (es: eparina a basso molecolare e warfarin) hanno il potere di rallentare o interrompere il processo di coagulazione sanguigna, mentre i farmaci trombolitici possiedono la proprietà di sciogliere i coaguli di sangue già presenti.
In genere, i medici danno precedenza alla terapia a base di anticoagulanti, in quanto a minor rischio di effetti avversi, rispetto alla terapia a base di trombolitici.

CAMERA IPERBARICA

La camera iperbarica (o camera per terapia iperbarica) è una stanza all'interno della quale è possibile respirare ossigeno puro al 100% a una pressione superiore a quella normale.
È uno dei trattamenti più indicati in caso di embolia gassosa, in quanto, agendo sulla pressione sanguigna, elimina la o le bolle d'aria circolanti nel sangue.

Prevenzione

Adottare una dieta sana, limitare il consumo di sale, mantenere un peso corporeo nella norma, non fumare (o smettere di fumare, se si è un fumatore) e praticare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana sono le principali indicazioni, che i medici forniscono in merito alla riduzione del rischio di embolia.
Attualmente, prevenire con assoluta certezza i fenomeni di embolia è impossibile.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza