Eiaculazione: differenze tra precoce, ritardata e retrograda

Eiaculazione: differenze tra precoce, ritardata e retrograda
Ultima modifica 19.01.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Caratteristiche
  4. Sviluppo
  5. Anomalie

Generalità

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L'eiaculazione è l'atto tramite cui l'uomo emette dal pene il liquido seminale, un fluido con origine nella prostata contenente gli spermatozoi.

Nell'uomo, l'eiaculazione è la parte conclusiva dell'orgasmo e ha luogo dopo un'adeguata stimolazione delle zone erogene e degli organi sessuali.

L'emissione dello sperma (ossia il liquido seminale mescolato agli spermatozoi) è sotto controllo nervoso. A occuparsi dell'eiaculazione, è il sistema nervoso simpatico, attraverso il cosiddetto nervo pudendo.

Il volume di sperma e la quantità di spermatozoi emessi con il liquido seminale variano in base a una serie di diversi fattori (per esempio, il tempo che intercorre tra due eiaculazioni ecc).
Un discorso molto simile vale anche per il periodo refrattario, ossia il tempo che deve trascorre prima di poter avere un'altra eiaculazione.

L'eiaculazione non è sempre ottimale: i disturbi che la riguardano sono svariati e verranno brevemente illustrati nel prosieguo dell'articolo.

Cos'è

Eiaculazione è il termine che indica, solitamente, l'atto di emissione del liquido seminale dal pene, ossia l'organo riproduttivo maschile.
Quindi, in assenza di aggettivi o altre specificazioni, la sola parola "eiaculazione" concerne il sesso maschile.

Per l'uomo, l'eiaculazione rappresenta la parte finale dell'orgasmo, orgasmo che è la massima espressione dell'eccitazione sessuale conseguente alla stimolazione delle zone erogene e degli organi sessuali.

Salvo casi particolari (per esempio i soggetti sottoposti a vasectomia), il liquido seminale espulso durante l'eiaculazione contiene numerosi spermatozoi. Il liquido seminale contenente spermatozoi prende il nome specifico di sperma.

Per approfondire: Eiaculazione Femminile: in cosa consiste?

Apparato Genitale Maschile: un breve ripasso

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Apparato Genitale Maschile

Gli elementi fondamentali dell'apparato genitale maschile sono:

  • I testicoli o didimi. Contenuti nello scroto, sono le gonadi maschili. Il loro compito è produrre gli spermatozoi e l'importante ormone testosterone.
  • La prostata e le vescicole seminali. La prostata è la ghiandola che produce il liquido seminale. Il liquido seminale, oltre a raccogliere gli spermatozoi (sperma), provvede anche alla loro nutrizione.
    In numero di due, le vescicole seminali producono un liquido simile al liquido seminale.
  • L'epididimo e il dotto deferente di ciascun testicolo. L'epididimo e il dotto deferente sono i canali che uniscono i testicoli alle vescicole seminali e alla prostata e che immettono in quest'ultima gli spermatozoi.
  • L'uretra. L'uretra è un piccolo canale che inizia a livello della vescica, percorre tutto il pene e serve all'espulsione dell'urina e dello sperma. L'espulsione di urina e sperma avviene attraverso il meato urinario, situato sul glande del pene.
  • Il pene. Il pene è la struttura anatomica deputata all'eliminazione delle urine e al passaggio di spermatozoi dall'uomo alla donna.

Caratteristiche

Preceduta dall'erezione del pene, l'eiaculazione arriva al termine di un'adeguata stimolazione sessuale.

A controllare l'emissione dello sperma dal pene è il sistema nervoso simpatico. Quest'ultimo, infatti, per mezzo del cosiddetto nervo pudendo, stimola i muscoli bulbospongioso e pubococcigeo a eseguire delle contrazioni ritmiche, capaci di muovere lo sperma lungo l'uretra, fino al meato urinario posizionato sul glande.

In genere, le contrazioni che caratterizzano una classica eiaculazione sono 10 o poco più: le prime sono nettamente più percettibili di quelle terminali e coincidono anche con una maggiore emissione di sperma (N.B: molto spesso, l'uomo nemmeno si accorge delle contrazioni terminali).

Se prima dell'inizio delle contrazioni l'uomo è in grado di controllare più o meno efficacemente l'emissione dello sperma, dopo la prima contrazione l'eiaculazione assume i contorni di un processo involontario. In altre parole, da dopo la prima contrazione, è impossibile interrompere volontariamente l'eiaculazione.

Le contrazioni che portano all'emissione dello sperma hanno una durata totale di qualche secondo.

Diversi uomini provano delle contrazioni addizionali anche a orgasmo concluso.

Cos'è il fluido pre-eiaculatorio?

Una stimolazione sessuale prolungata ha, per effetto, la produzione di un liquido, noto come fluido pre-eiaculatorio. Al momento della sua produzione, il fluido pre-eiaculatorio non possiede spermatozoi; tuttavia, potrebbe contenerli al momento della sua emissione attraverso il meato urinario, in quanto raccoglie i residui di sperma fermatisi lungo l'uretra, durante una precedente eiaculazione.

Periodo refrattario

Il lasso di tempo che intercorre tra la fine di un'eiaculazione e la possibilità di avere un'altra erezione ed, eventualmente, un'altra eiaculazione prende il nome di periodo refrattario.

In altre parole, il periodo refrattario è quella fase post-orgasmo, in cui l'uomo non è in grado di avere un'altra eiaculazione.

Durante il periodo refrattario, gli uomini avvertono una piacevole sensazione di rilassamento.

La durata del periodo refrattario è variabile e dipende da diversi fattori. Tra questi fattori c'è sicuramente l'età: per un soggetto di 18 anni, il periodo refrattario è di circa 15 minuti; mentre per un uomo anziano, è di almeno 20 minuti.

È comunque bene precisare che ci sono delle eccezioni, ossia individui anziani con un periodo refrattario pari a quello di un 18enne.

Curiosamente, ci sono uomini capaci di avere orgasmi multipli, ossia organismi tra i quali intercorre un periodo refrattario minimo (10 secondi) se non nullo.

Volume di sperma

Il volume di liquido seminale (a prescindere che contenga o meno spermatozoi) varia da uomo a uomo e può andare da 0,1 millilitri ad anche 10 millilitri.

Negli uomini adulti, la quantità di liquido seminale emesso durante un'eiaculazione (o eiaculato) dipende anzitutto da quanto tempo è trascorso dall'eiaculazione precedente: maggiore è il tempo che separa due eiaculazioni consecutive, più è cospicuo il volume di liquido seminale emesso (N.B: c'è chiaramente un limite fisiologico). Questo significa che, dopo lunghi periodi di astinenza, la quantità di eiaculato è generalmente elevata.

Un altro fattore che può incidere sulle quantità di liquido seminale emesso, al momento dell'eiaculazione, è la durata della stimolazione sessuale: una stimolazione sessuale di lunga durata riduce il volume dell'eiaculato (ma determina, come si ricorderà, la produzione del fluido pre-eiaculatorio).

Più del 40% del liquido seminale emesso durante un'eiaculazione esce tra la prima e la seconda contrazione indotta dal nervo pudendo e che coinvolge i muscoli bulbospongioso e pubococcigeo.

Con le contrazioni seguenti, il volume dell'eiaculato tende a ridursi gradatamente.

Qualità dello sperma

Per qualità di un'eiaculazione, gli esperti intendono la concentrazione di spermatozoi presenti nel liquido seminale.
La qualità di un eiaculato dipende da differenti fattori, tra cui:

  • Il tempo trascorso dall'ultima eiaculazione. Più tempo passa tra due eiaculazioni consecutive, più è elevata la concentrazione di spermatozoi della seconda eiaculazione.
    Viceversa, se trascorre poco tempo tra due eiaculazioni consecutive, il liquido seminale della seconda eiaculazione conterrà un numero ridotto di spermatozoi.
  • L'età. In un adulto giovane sano, la concentrazione di spermatozoi dell'eiaculato è superiore a quella di un adulto di mezza età o età avanzata e in buona salute.
    I giovani appena dopo la pubertà rappresentano un caso a parte, in quanto, in questi individui, il meccanismo di produzione dello sperma non è ancora del tutto formato.
  • I livelli di stress. Lo stress pregiudica la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli, quindi l'eiaculato ne risente.
  • I livelli di testosterone. Più elevata è la produzione di testosterone, maggiore è la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli.
  • La durata della stimolazione sessuale. In genere, una stimolazione sessuale prolungata termina con l'emissione di un eiaculato ricco di spermatozoi (più di quanti ce ne sarebbero a seguito di una stimolazione sessuale di breve durata).

Sviluppo

Secondo alcuni studi scientifici e di statistica, la prima eiaculazione di un uomo avverrebbe all'incirca 12 mesi dopo l'inizio della pubertà, attraverso un atto di masturbazione o una polluzione notturna.

Il volume del primo eiaculato è solitamente molto piccolo, inferiore al millilitro, e rimane tale per almeno tre mesi (dalla prima eiaculazione).

Le prime eiaculazioni determinano la produzione di un liquido seminale di colore particolarmente chiaro, dall'aspetto gelatinoso e povero di spermatozoi.

Sulla concentrazione di spermatozoi delle prime eiaculazioni, gli esperti riportano che:

  • Ben il 90% circa delle prime eiaculazioni è priva di spermatozoi.
  • In quelle poche eiaculazioni contenenti spermatozoi, questi sono quasi sempre (97% dei casi) statici, privi di motilità.

Man mano che lo sviluppo puberale procede, la concentrazione di spermatozoi va aumentando.

Col tempo e dopo diverse eiaculazioni, varia anche la consistenza del liquido seminale, che da gelatinoso diventa molto più fluido.

Generalmente, ammesso che la prima eiaculazione abbia avuto luogo durante la pubertà, il liquido seminale di un giovane assume le caratteristiche del liquido seminale di un adulto dopo 24 mesi circa dalla prima emissione di eiaculato.

Anomalie

Esistono diverse anomalie/disturbi dell'eiaculazione, che possono riguardare l'atto di emissione dello sperma, il volume di eiaculato emesso o la concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale (qualità).

Anomalie dell'atto di emissione dello sperma

Le più note anomalie e i più diffusi disturbi che interessano l'atto di emissione dello sperma sono: l'eiaculazione precoce, l'eiaculazione ritardata, l'eiaculazione retrograda, l'eiaculazione dolorosa e l'aneiaculazione.

Eiaculazone precoce

L'eiaculazione precoce è quel disturbo eiaculatorio che porta l'uomo a raggiungere l'orgasmo in un breve lasso di tempo e dopo una fugace stimolazione sessuale.
Tutto ciò deriva dall'incapacità, da parte di chi ne è affetto, di dominare il proprio riflesso eiaculatorio.
Secondo alcuni studi scientifici, all'origine dell'eiaculazione precoce potrebbe esserci un intreccio di fattori emotivi (stress, ansia, stanchezza ecc) e/o fisico organici (alcolismo, frenulo corto, disfunzione erettile, uretrite ecc). L'eiaculazione precoce è, per gli uomini, motivo di disagio e poca stima in sé stessi, in quanto non permette loro di soddisfare sessualmente la partner.

Eiaculazione ritardata

L'eiaculazione ritardata è quando il riflesso eiaculatorio insorge con eccessivo ritardo o non insorge affatto. In altre parole, l'eiaculazione ritardata è equiparabile a un rinvio dell'orgasmo.
All'origine dell'eiaculazione ritardata possono esserci fattori di natura organica – tra cui il diabete, l'ipotiroidismo, il morbo di Parkinson, l'uso di narcotici, antidepressivi e neurolettici e l'assunzione di cannabinoidi – e fattori di natura psicologica – come per esempio l'ansia.

Eiaculazione retrograda

Eiaculazione retrograda è il termine medico che descrive quell'anomalia eiaculatoria caratterizzata dall'immissione dell'eiaculato nella vescica, anziché in direzione del meato urinario.
In altre parole, durante un atto di eiaculazione retrograda, lo sperma fluisce in senso opposto alla normalità e finisce la sua corsa nella vescica.
All'origine dell'eiaculazione retrograda c'è, con molta probabilità, un malfunzionamento del meccanismo che chiude l'imbocco della vescica al momento dell'emissione dell'eiaculato.  
L'eiaculazione retrograda è un problema che riguarda soprattutto i diabetici (c'è un legame con la neuropatia diabetica), gli uomini con una disfunzione della prostata, gli uomini con particolari deficit del sistema nervoso autonomo e alcuni individui sottoposti a TURP o resezione endoscopica trans-uretrale prostatica (in questo caso, l'eiaculazione retrograda è una complicanza chirurgica).

Eiaculazione dolorosa

Gli esperti parlano di eiaculazione dolorosa quando un uomo, al momento dell'emissione dello sperma, avverte una sensazione di bruciore o dolore a livello di perineo, uretra del pene (uretra peniena), area balano-meatale, pelvi e/o testicoli.
In genere, all'origine di un'eiaculazione dolorosa ci sono infiammazioni o infezioni a carico degli organi coinvolti nell'eiaculazione o a carico degli organi circostanti.
Le prostatiti e le uretriti sono tra le cause più comuni di eiaculazione dolorosa.

Aneiaculazione

Aneiaculazione è il termine medico che indica l'assenza di eiaculazione o l'assenza della capacità di eiaculazione.
Chi è affetto da aneiaculazione può raggiungere l'orgasmo, ma non emette liquido seminale.
Le cause di aneiaculazione possono essere di natura organica (diabete, occlusioni meccaniche dei dotti eiaculatori, malattie della prostata ecc.) o psicologica (ansia da prestazione, timore del concepimento ecc).

Anomalie del volume di eiaculato

Tra i disturbi che denotano un'alterazione del volume di eiaculato emesso, meritano una citazione particolare l'ipospermia e l'iperposia.
Ipospermia è il termine che indica una ridotta emissione di liquido seminale, al momento dell'eiaculazione.
Iperposia, invece, è la parola che indica un aumento evidente del volume dell'eiaculato.

Anomalie della concentrazione di spermatozoi

Le più note condizioni che indicano una ridotta qualità dell'eiaculato sono: l'oligospermia e l'azoospermia.
Il termine oligospermia significa che l'eiaculato di un uomo contiene una concentrazione di spermatozoi inferiore al normale.
La parola azoospermia, invece, fa riferimento ai casi in cui l'eiaculazione porta all'emissione di un liquido seminale privo di spermatozoi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza