Donazione di Midollo Osseo: come funziona, requisiti e rischi

Donazione di Midollo Osseo: come funziona, requisiti e rischi
Ultima modifica 17.06.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Perché Donare il Midollo Osseo
  4. Come Diventare Donatore
  5. Come Si Svolge
  6. Dopo la Donazione
  7. Rischi
  8. Trapianto di Midollo Osseo
  9. Domande frequenti

Generalità

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La donazione di midollo osseo è il punto di partenza per il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali ematopoietiche.
Si tratta di un atto volontario, che prevede il prelievo di una porzione di midollo osseo da un donatore sano, con lo scopo finale di infonderla in un soggetto ricevente compatibile che ne ha bisogno.
Esistono due tipologie di prelievo: dalle creste iliache, con prelievo diretto del midollo osseo, o dal sangue periferico, con separazione e isolamento delle cellule staminali ematopoietiche.
La donazione di midollo osseo può dar luogo ad alcuni effetti collaterali; tuttavia, nel complesso, è da considerarsi una procedura estremamente sicura, anche nel lungo periodo.
Per poter donare il midollo osseo servono alcuni requisiti; nello specifico: avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 kg.

Cos'è

Donazione di Midollo Osseo: in cosa consiste?

La donazione di midollo osseo è la procedura medica che prevede il prelievo di una porzione di midollo osseo da un donatore sano, con lo scopo finale di sfruttarla per un trapianto, ossia infonderla in un soggetto ricevente compatibile che ne ha bisogno, in quanto malato.

In realtà, come si vedrà meglio successivamente, per donazione di midollo osseo s'intende anche il prelievo delle sole cellule staminali ematopoietiche (che fanno parte del midollo osseo): si tratta di una strategia di prelievo differente, che tuttavia ricade sempre nell'ambito della donazione e del trapianto di midollo osseo.

Come la donazione di sangue, anche la donazione di midollo osseo è un atto volontario, che può salvare la vita delle persone.

Cosa sono il Midollo Osseo e le Cellule Staminale Ematopoietiche?

Il midollo osseo è un tessuto molle, che occupa principalmente i canali interni delle ossa lunghe (es: femore, omero, vertebre ecc.) e la fascia centrale delle ossa piatte (es: osso iliaco, sterno).

Esso ricopre una funzione fondamentale per la vita: agisce sulle cellule staminali ematopoietiche che lo popolano, al fine di generare le cellule mature del sangue, che sono: globuli rossi (o eritrociti), globuli bianchi (o leucociti) e piastrine (o trombociti).

Questo processo di importanza vitale è noto come emopoiesi o ematopoiesi.

  • Cellule staminali ematopoietiche: sono cellule pluripotenti, non ancora indifferenziate, che possono ancora diventare un qualsiasi tipo di cellula del sangue.
  • Globuli rossi: conducono l'ossigeno ai tessuti e agli organi del corpo.
  • Globuli bianchi: fanno parte del sistema immunitario e difendono l'organismo dai patogeni e da ciò che può recarvi danno.
  • Piastrine: sono tra gli attori principali della coagulazione.

Perché Donare il Midollo Osseo

A chi serve la Donazione del Midollo Osseo?

La donazione di midollo osseo è il punto di partenza per poter eseguire un trapianto di midollo osseo o di cellule staminali ematopoietiche.

Il trapianto di midollo osseo o di cellule staminali ematopoietiche rappresenta una strategia terapeutica per patologie importanti, per le quali la comunità medica è alla continua ricerca di cure efficaci, quali:

Come Diventare Donatore

Quali sono i Requisiti per diventare Donatore di Midollo Osseo?

Molte brevemente, sono tre i requisiti fondamentali per poter diventare donatore di midollo osseo:

  • Avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni;
  • Pesare più di 50 kg;
  • Godere di buona salute.

Nel sito dell'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), si legge anche che la disponibilità dei donatori è valida fino ai 55 anni di età.

Come funziona l’iscrizione al Registro Donatori Midollo Osseo?

Innanzitutto, è previsto un colloquio con un medico del centro donazioni a cui l'aspirante donatore si è rivolto.

Dopo il colloquio, segue la firma di un consenso informato e l'adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo.

Quindi, è il momento del prelievo di un campione di sangue o di saliva.
Su questi reperti, il laboratorio analisi del centro di donazione effettuerà dei test volti a stabilirne la tipizzazione HLA (da Human Leukocyte Antigen): questo è un passaggio fondamentale, perché è dalle caratteristiche di HLA che dipende la compatibilità tra un donatore e un eventuale paziente bisognoso di trapianto di midollo osseo.

HLA è un marchio genetico, equivalente a un distintivo, che varia, talvolta anche in modo importante, da individuo a individuo.
Più l'HLA di una persona è simile a quello di un'altra, più c'è compatibilità di midollo osseo.
Maggiore è la compatibilità, più elevate sono le probabilità che un trapianto di midollo vada a buon fine e non vi sia rigetto.

Tornando alla procedura di iscrizione, una volta svolte le indagini di laboratorio, il personale del centro donazione provvede a inserire i dati relativi alla tipizzazione nel Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, il quale tra l'altro è collegato ai registri internazionali.

Con l'inserimento dei dati relativi alla tipizzazione, l'aspirante donatore può considerarsi un potenziale donatore, che può donare il midollo osseo a un paziente che vive in Italia o in un'altra parte del Mondo.

È da segnalare che, al momento di un'eventuale donazione di midollo, il donatore non dovrà spostarsi dalla propria zona: sarà, infatti, il servizio sanitario nazionale a occuparsi di trasportare quanto prelevato dal donatore.

Come Si Svolge

Come avviene la Donazione di Midollo Osseo?

Esistono due metodiche per prelevare il midollo osseo da un donatore al fine di effettuare un trapianto:

  • La metodica classica (o tradizionale), basata sul prelievo del midollo osseo direttamente dalle ossa del bacino, e
  • La metodica non tradizionale, basata sul prelievo delle cellule staminali ematopoietiche dal sangue periferico.

Ovviamente, entrambe le metodiche hanno luogo in centri ospedalieri autorizzati.

Donazione con prelievo dal Midollo Osseo (tradizionale)

Il prelievo del midollo osseo avviene, tramite siringa, a livello delle creste iliache.

Questa procedura prevede generalmente l'anestesia generale, più raramente quella epidurale, e ha una durata canonica di 45-60 minuti.

Il contenuto di midollo osseo asportato varia in base al peso del donatore; tuttavia, in genere, corrisponde a 0,7-1 litro.

Dopo il prelievo, è previsto che il donatore rimanga in osservazione, presso la struttura sanitaria di donazione, per un periodo di 24-36 ore; solo dopo questo tempo, ci saranno le dimissioni.
Si tratta di una misura precauzionale, finalizzata a intervenire tempestivamente in caso di complicanze dovute al prelievo o all'anestesia generale.

A dimissioni avvenute, è fortemente raccomandato che il donatore osservi un periodo di riposo di 4-5 giorni.

Effetti indesiderati da segnalare sono dolore in sede di prelievo e la classica sensazione di stordimento, vertigini ecc. tipica di chi è reduce dall'anestesia generale.

La porzione di midollo osseo prelevata si ricostituisce nell'arco dei 7 giorni successivi al prelievo.

Donazione con prelievo dal Sangue periferico (non tradizionale)

In questo caso, il prelievo consiste in una raccolta di cellule staminali ematopoietiche dal sangue periferico (si ricorda che le cellule staminali ematopoietiche fanno parte del midollo osseo).

Normalmente, questo tipo di prelievo è irrealizzabile.

Per poterlo effettuare, infatti, occorre somministrare al donatore, nei 4-5 giorni precedenti la donazione, un farmaco apposito, una sorta di fattore di crescita, il quale promuove la crescita delle cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo e il loro passaggio nel sangue periferico (questo farmaco è detto anche agente mobilizzante).

In altre parole, bisogna "preparare" il sangue del donatore, affinché contenga le cellule di interesse che s'intende raccogliere per poi trapiantare.

Al termine di questa preparazione, si passa alla parte pratica del prelievo.

Attenzione, anche la raccolta del sangue non è un banale prelievo eseguito con siringa.

Esso, infatti, include una procedura chiamata aferesi, che, per mezzo di appositi separatori cellulari, permette di isolare dal sangue e raccogliere in una sacca soltanto la componente cellulare di interesse, che in questo caso è quella staminale emopoietica.

La porzione di sangue che rimane dopo il passaggio nei separatori cellulari viene reinfusa nel donatore tramite un circuito chiuso completamente sterile: dalla vena di un braccio si preleva il sangue; quest'ultimo finisce nel separatore cellulare; dal separatore fuoriesce al netto della componente staminale; infine, fa ritorno al paziente tramite un accesso su una vena dell'altro braccio.

L'intera procedura dura circa 4 ore, si esegue in day-hospital e non richiede l'attuazione di alcuna forma di anestesia.

Gli effetti collaterali sono minimi e comprendono sintomi quali cefalea, dolori ossei, febbricola, stanchezza, che scompaiono non appena si sospende l'assunzione del farmaco che promuove il passaggio nel sangue delle cellule staminali ematopoietiche (in genere, l'interruzione dell'assunzione farmacologica avviene subito dopo la donazione).

Qualora le dosi di cellule staminali ematopoietiche prelevate fossero insufficienti a un trapianto, è necessario effettuare un secondo prelievo dopo minimo 6 giorni.

Lo sapevi che…

La somministrazione dell'agente mobilizzante avviene tramite iniezioni sottocutanee, che il donatore potrebbe anche effettuare da solo qualora volesse.

Idoneità alla Donazione di Midollo Osseo

Prima di poter donare il midollo osseo, occorre che il donatore regolarmente iscritto si sottoponga a una serie di controlli medici presso il centro di donazione.

Fondamentali per tutelare la sicurezza del donatore e del paziente ricevente, questi controlli medici comprendono esami del sangue, test strumentali, visita cardiologica e visita presso un medico anestesista (quest'ultima serva se si ricorre alla procedura di prelievo tradizionale).

Dopo la Donazione

Cosa succede dopo aver Donato il Midollo?

Degli effetti indesiderati che caratterizzano generalmente le possibili procedure di prelievo si è già parlato e si è detto che si tratta di sintomi passeggeri, che durano generalmente pochi giorni.

Si ricorda, inoltre, la necessità, dopo la donazione, di stare a riposo per alcuni giorni.

Rischi

Quali sono i Rischi per un Donatore di Midollo Osseo?

I centri per la donazione monitorano la salute dei donatori che hanno donato sottoponendoli a controlli periodici fino a 10 anni dalla donazione (le tempistiche possono variare in base al tipo di donazione effettuato).

Con il tempo e dopo molti casi analizzati (circa 20.000), questa strategia di controllo – che è stata stabilita per legge – ha dimostrato che la donazione di midollo osseo è sicura, anche nel lungo periodo, e non comporta danni o lesioni permanenti.

Trapianto di Midollo Osseo

Come avviene il Trapianto di Midollo Osseo?

Sebbene non sia questo il tema dell'articolo, è doveroso comunque spendere alcune parole sul trapianto di midollo osseo.

Esistono due tipologie di trapianto: il trapianto autologo e il trapianto allogenico.

  • Nel trapianto autologo, il paziente è donatore di sé stesso: prima di iniziare le operazioni di trapianto, infatti, è sottoposto a un prelievo di midollo, che sarà reinfuso a un certo punto della procedura.
  • Nel trapianto allogenico, invece, donatore e paziente sono due persone distinte.

In genere, la donazione di midollo osseo è il punto di partenza per un trapianto allogenico.

Per approfondire: Trapianto di Midollo Osseo: perché si fa, come avviene e rischi

Domande frequenti

Chi decide la modalità di Donazione?

Chi si iscrive al Registro Donatori di Midollo Osseo ha la possibilità di esprimere una preferenza in merito alla modalità di donazione (se con prelievo da sangue periferico o dalla cresta iliaca).

La scelta vera e propria, tuttavia, spetta al medico specialista che si occuperà poi di effettuare il trapianto con quanto donato; fattori che influenzano la scelta del medico sono le necessità del paziente e le caratteristiche del donatore.

Quante volte nella vita si può Donare il Midollo Osseo?

Studi scientifici hanno dimostrato che è possibile effettuare in sicurezza più di una donazione di midollo osseo.

Tuttavia, il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo e il Gruppo Italiano Trapianti Midollo Osseo hanno concordato che i donatori volontari possono donare per un solo paziente presente in lista d'attesa (di midollo osseo) e che un'eventuale seconda donazione è possibile esclusivamente a favore del medesimo paziente.

Occorre precisare che, in questi casi particolari, il donatore non è obbligato ad accettare la seconda donazione.

Come riporta il sito dell'ADMO, "la scelta di permettere una sola donazione per il Registro è anche a tutela di una eventuale donazione successiva per un familiare. Per i familiari si rimane sempre e comunque disponibili".

Perché non si può Donare il Midollo Osseo dopo i 55 anni?

Innanzitutto, superati i 55 anni di età, c'è un rischio maggiore che un donatore sottoposta a prelievo di midollo osseo sviluppi qualche complicanza legata alla procedura (soprattutto quella che preveda l'anestesia generale).

In secondo luogo, bisognerebbe rianalizzare l'intera storia clinica del donatore, tramite esami e test, con un iter che, nel complesso, potrebbe richiedere diversi giorni; tutto ciò poco si concilia con le esigenze di chi aspetta un trapianto, poiché si tratta in genere di persone gravemente malate, per le quali anche una settimana di attesa di troppo può essere fatale.

Infine, va detto che la regola dei 55 anni non vale per i donatori familiari con HLA identici.

È possibile conoscere il ricevente della Donazione?

No, la legge italiana tutela la privacy del ricevente e del donatore.

I centri per la donazione, però, possono fornire alcune informazioni base relative al paziente, così che il donatore possa immaginarselo (fascia di età, sesso, patologia di cui soffre, se è italiano o straniero ecc.).

Inoltre, donatori e riceventi hanno la possibilità, sempre tramite i centri per la donazione, di scriversi messaggi di augurio o di ringraziamento.

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza