Dolore lombare: quali sono i sintomi e i rimedi utili
- Cos’è il dolore lombare?
- Quali sono le cause?
- Dolore lombare in gravidanza
- Dolore lombare destro o sinistro
- Tipi di dolore lombare
- Quali sono i sintomi?
- Quando preoccuparsi?
- Come si fa la diagnosi?
- Quali sono i rimedi?
- Quali esercizi fare?
- Quanto dura?
- Si può prevenire?
- Dolore lombare: i migliori massaggiatori secondo gli utenti Amazon
Cos’è il dolore lombare?
Anche noto come lombalgia o mal di schiena lombare, il dolore lombare è la condizione dolorosa che interessa la parte bassa della schiena.
Sintomo molto fastidioso e talvolta debilitante, il dolore lombare è la forma più comune di mal di schiena, condizione che colpisce uomini e donne di ogni ceto sociale, e che sperimentano almeno una volta nella vita 9 persone su 10.
Curiosità sul mal di schiena
- È tra i principali motivi di consulto medico e di assenza dal lavoro per infortunio.
- Può presentarsi in vari modi: per esempio, qualche paziente lo descrive come un dolore sordo; qualcun altro come un dolore lancinante alternato a fasi di apparente remissione; qualcun altro ancora come una sensazione "bruciante".
Quali sono le cause?
Nella maggior parte dei casi, il dolore lombare scaturisce da uno sforzo eccessivo, un movimento innaturale o una postura mantenuta troppo a lungo; frequente, inoltre, è anche la sua associazione con la sedentarietà e il declino delle condizioni fisiche che ne consegue.
Quale siano esattamente i tessuti sofferenti e responsabili del dolore non è sempre chiaro e facile da capire; tuttavia, può bastare sapere che potrebbero essere muscoli, legamenti, vertebre o dischi intervertebrali, tutte strutture della schiena innervate e, per questo, capaci di evocare dolore se irritate o sottoposte a troppo carico.
Eccessiva tensione muscolare, contratture, stiramenti e strappi, quindi, sono tra le principali cause del dolore lombare, ma non sono le sole: la lombalgia può dipendere anche dalla sofferenza di tessuti diversi da quello muscolare.
Lo sapevi che…
I medici definiscono il dolore alla schiena dovuto a un infortunio muscolare e/o dei legamenti con la terminologia di "mal di schiena non specifico", dove l'espressione "non specifico" fa riferimento al fatto che, spesso, il paziente non ricorda un evento preciso all'origine del dolore.
Altre cause di dolore lombare
Meno frequentemente, il dolore lombare può essere dovuto a condizioni mediche più serie, quali:
- Fratture vertebrali. In genere, sono dovute a cadute accidentali sulla schiena o microtraumi ripetuti nel tempo ai danni di un distretto della colonna vertebrale; più raramente, rappresentano una complicanza dell'osteoporosi;
- Tumori vertebrali. I tumori vertebrali sono esempi di tumori ossei;
- Ernia del disco. È la fuoriuscita del nucleo polposo da uno dei dischi intervertebrali posti tra due vertebre contigue;
- Sciatalgia (o sciatica). È l'infiammazione del nervo sciatico dovuta alla compressione o irritazione delle radici del nervo in questione.
Quando la sciatalgia è combinata al dolore lombare, prende anche il nome di lombosciatalgia; - Cruralgia. È l'infiammazione del nervo crurale, che scaturisce dalla compressione o irritazione delle radici del nervo sopraccitato;
La cruralgia combinata al dolore lombare è anche detta lombocruralgia; - Spondilolistesi. È una malattia della colonna vertebrale, in presenza della quale si assiste allo scivolamento anomalo di una vertebra lombare sulla vertebra lombare sottostante.
- Spondilosi. È la degenerazione della colonna vertebrale lombare dovuta a fenomeni di tipo artrosico, all'usura ossea correlata all'invecchiamento o a una frattura vertebrale di vecchia data.
- Stenosi spinale. Si tratta del restringimento patologico di una porzione di canale vertebrale (o canale spinale), cioè il canale presente all'interno della colonna vertebrale e destinato a ospitare il midollo spinale;
- Anomalie della colonna vertebrale, quali scoliosi o ipercifosi;
- Infezioni a carico della colonna vertebrale. Queste infezioni possono riguardare le vertebre (spondilite), i dischi intervertebrali (discite) o entrambi (spondilodiscite);
- Calcoli renali e infezioni renali;
- Patologie dell'apparato genitale femminile, quali endometriosi, tumore dell'ovaio, cisti ovariche e fibromi uterini.
Come il lettore può notare, tra le cause di dolore lombare rientrano condizioni di lieve rilevanza clinica (es: eccessiva tensione muscolare) e condizioni clinicamente molto importanti (es: tumori, ernia del disco, infezioni, deformità della colonna vertebrale ecc.).
Fattori di rischio per il dolore lombare
Sono fattori di rischio per il dolore lombare:
- Sedentarietà;
- Obesità;
- Età avanzata;
- Eccesso di attività sportiva;
- Ansiae stress;
- Dormire male;
- Paura di compiere certi movimenti con la schiena a causa di un vecchio infortunio;
- Posture scorrette o mantenute troppo a lungo (es: stare troppo a lungo in piedi o stare troppo a lungo seduto);
- Ripetuto sollevamento di oggetti pesanti con una tecnica inappropriata;
- Svolgimento di lavori che prevedono il ripetuto sollevamento di oggetti molto pesanti;
- Materasso troppo morbido.
Perché il dolore lombare è così frequente?
La zona lombare della schiena è più incline di altre parti del dorso a soffrire di dolori, perché è su di essa che si concentra la maggior parte del corpo e dei carichi, al momento del loro sollevamento.
Pertanto, la maggiore diffusione del dolore lombare rispetto alle altre forme di mal di schiena non è casuale, ma trova giustificazione nella fisiologia e nella biomeccanica della stessa schiena.
Curiosità
Proprio perché sulla zona lombare si concentra gran parte del peso corporeo e del carichi sottoposti a sollevamento, l'evoluzione ha fatto sì che le vertebre lombari fossero più voluminose e più robuste delle altre vertebra della colonna vertebrale.
Dolore lombare in gravidanza
La gravidanza può causare dolore lombare: nella gestante, infatti, la gestazione comporta una serie di modificazioni ormonali e fisiche (utero in espansione a causa del feto che diventa più grande), che predispongono al mal di schiena, in particolare la lombalgia.
Dolore lombare destro o sinistro
Un dolore lombare sul lato destro del corpo potrebbe essere dovuto anche all'appendicite o all'endometriosi.
Un dolore lombare sul lato sinistro del corpo, invece, potrebbe essere dovuto anche a una pancreatite.
Tipi di dolore lombare
A seconda delle modalità con cui compaiono i sintomi e del tempo di permanenza di quest'ultimi, il dolore lombare è distinguibile in acuto o cronico:
- Il dolore lombare acuto(o lombalgia acuta) è la sensazione dolorosa a carico dell'area lombare, insorto in modo brusco e improvviso, e la cui durata non supera le 6 settimane.
- Il dolore lombare cronico(o lombalgia cronica), invece, è la sensazione dolorosa ai danni dell'area lombare, comparso in modo graduale e la cui durata è di almeno 12 settimane.
Quali sono i sintomi?
Spesso, il dolore lombare si associa a:
- Rigidità locale (dove per "locale" si intende "a livello della zona lombare della schiena");
- Formicolio o bruciore locale;
- Difficoltà di movimento. È dovuta all'acutizzarsi della sensazione dolorosa.
Inoltre, in presenza di determinati fattori causali, al dolore lombare potrebbero aggiungersi anche questi sintomi:
- Dolore, formicolio e/o senso di debolezza a una coscia, a una gamba e/o a un piede. Questi disturbi si osservano, per esempio, quando la causa è un'ernia discale, un tumore vertebrale o la sciatalgia.
- Zoppia. È comunemente associata al dolore lombare, quando il fattore causale è la cruralgia, un'ernia del disco o la sciatalgia;
- Perdita di controllo dello sfintere anale e/o vescicale. È osservabile, per esempio, in presenza di un tumore vertebrale o di un'ernia del disco;
- Atrofia muscolare a livello degli arti inferiori. È frequente in caso di cruralgia, ma non solo;
- Febbre. Si associa al dolore lombare quando è in corso un'infezione Che? della colonna vertebrale (spondilite, discite o spondilodiscite);
- Perdita di peso senza motivo. Accompagna il dolore lombare quando la causa è un tumore.
Caratteristiche del dolore lombare
Il dolore lombare può essere trafiggente, bruciante oppure sordo; inoltre, può essere continuo oppure alternare fasi n cui è molto intenso a fasi di apparente remissione.
Complicazioni
Le eventuali complicazioni che possono derivare dal dolore lombare dipendono dalle cause all'origine della condizione dolorosa.
Nei casi più comuni di dolore lombare (ovvero quando all'origine c'è uno sforzo eccessivo, la sedentarietà ecc.), le possibili complicanze sono:
- Difficoltà (dovute ovviamente al dolore) a svolgere anche i più banali movimenti con la schiena;
- Malumore dovuto alle suddette difficoltà.
Quando preoccuparsi?
In presenza di dolore lombare, è bene contattare un medico se:
- La dolenzia è molto forte e debilitante;
- Il dolore non diminuisce nonostante il riposo (potrebbe essere indicativo di una condizione più grave di un infortunio muscolare o dei legamenti);
- Il paziente presenta febbre (potrebbe essere il segnale di un'infezione in corso);
- Il paziente presenta zoppia e/o perdita di controllo della sfintere anale o vescicale (potrebbe essere indice di una causa neurologica, come per esempio la sciatalgia);
- Il paziente è soggetto a una perdita di peso senza motivo (potrebbe essere indice della presenza di una neoplasia).
Come si fa la diagnosi?
Nella maggior parte dei casi, per la diagnosi di dolore lombare e il riconoscimento della causa scatenante, sono sufficienti un accurato esame obiettivo e una scrupolosa anamnesi.
Se però queste indagini non bastano a stabilire il preciso quadro diagnostico o fanno pensare a qualcosa di più serio di un banale dolore alla schiena, diviene necessario affidarsi ai test strumentali di diagnostica per immagini, quali raggi X, risonanza magnetica e, talvolta, perfino TAC.
Esame obiettivo e anamnesi
Per chi lamenta dolore lombare, l'esame obiettivo consiste in un controllo accurato della schiena, durante il quale il medico chiede al paziente di indicargli la sede precisa del dolore e di descrivere i movimenti che accentuano tale sensazione; l'anamnesi, invece, prevede una serie di domande volte a chiarire il possibile evento che ha scatenato la condizione dolorosa, lo stato di salute generale del paziente e la storia medica passata di quest'ultimo.
Test strumentali: cosa mostrano?
Test come i raggi X, la risonanza magnetica o la TAC alla colonna vertebrale sono utili alla diagnosi di dolore lombare successivo a: tumori vertebrali, scoliosi, ipercifosi, ernie discali, spondilite, discite, spondilodiscite, stenosi spinale, spondilosi ecc.
Quali sono i rimedi?
In presenza di dolore lombare, i medici ritengono indispensabile combinare una terapia causale, ossia una cura mirata a contrastare la causa scatenante, a una terapia sintomatica, cioè finalizzata ad alleviare la sintomatologia, accelerare la guarigione e prevenire ricadute.
La terapia causale varia in relazione alla condizione che ha provocato il dolore lombare; tale correlazione spiega perché, in fase diagnostica, il medico è fortemente interessato a capire quali sono le cause scatenanti il dolore alla zona lombare della schiena.
Terapia negli episodi più comuni di dolore lombare
Nei casi più comuni di dolore lombare (ossia quando l'infortunio dipende fondamentalmente da un sovraccarico della schiena), i rimedi utili:
- Riposo attivo. Per riposo attivo s'intende che il paziente deve evitare tutte quelle attività che favoriscono il dolore (es: sollevamento di carichi, movimenti innaturali della schiena ecc.), mantenendosi però comunque in movimento.
In presenza di infortuni muscolari, legamentosi o discali, il riposo delle strutture coinvolte rappresenta la miglior terapia causale (perché permette ai muscoli/legamenti di ripararsi/rigenerarsi). - Impacchi caldi. Attenuano le tensioni muscolari e le contratture, alleviando dolore e rigidità.
- Applicazione di ghiaccio sull'area maggiormente dolente, ripetuta dalle 4 alle 5 volte al giorno, per un arco di tempo compreso tra i 15 e i 20 minuti per impacco. È un rimedio antinfiammatorio, che allevia la sintomatologia.
- Assunzione di antinfiammatori, quali FANS (es: ibuprofene) o paracetamolo. Permette di mitigare il dolore.
- Adozione di posture corrette, quando si è in posizione seduta o a letto. Ciò garantisce un recupero più rapido dall'infortunio.
- Posizione di scarico per la zona lombare della schiena. Lo scarico si può eseguire sia da seduto che da disteso e prevede di mantenere la lombare neutra, ovvero né troppo flessa né troppo estesa (da disteso, per favorire la posizione corretta, è consigliabile mettere un cuscino sotto le ginocchio).
- Camminare. Attività dolci per la schiena come la camminata riducono l'infiammazione, favoriscono la lubrificazione articolare e riabituano gradatamente al carico la stessa schiena.
Lo sapevi che…
A letto, le posizioni ideali per il benessere della schiena sono:
- A pancia in su, con un cuscino sotto le ginocchia;
- Su un fianco, con le ginocchia piegate verso il petto e il mento rivolto verso il basso.
Cosa fare se il dolore lombare persiste?
Rimanendo sempre nell'ambito dei casi più comuni di dolore lombare, se il sintomo persiste nonostante il riposo e i rimedi sopra riportati, il medico potrebbe consigliare:
- Terapie, quali laserterapia, ultrasuoni o tecarterapia;
- Un ciclo di sedute di fisioterapia, che comprenda manipolazioni, esercizi di stretching e rinforzo muscolare.
Cosa fare a guarigione avvenuta?
Dopo il recupero da un dolore lombare dovuto a un infortunio muscolare, legamentoso o discale, il ritorno all'attività fisica, anche quella più banale (es: alzare oggetti poco pesanti da terra), deve avvenire in maniera graduale e cauta.
Chi non segue l'indicazione a una ripresa graduale corre il rischio di infortunarsi nuovamente, prolungando in modo considerevole i tempi di guarigione.
Altre terapie per il dolore lombare
Episodi di dolore lombare dovuti a cause diverse da un infortunio muscolare, legamentoso o discale possono richiedere, a seconda dei casi:
- Chirurgia;
- Terapia antibiotica;
- Ginnastica posturale;
- Fisioterapia;
- Iniezioni di corticosteroidi.
Quali esercizi fare?
Ai primi giorni di dolore lombare, bisogna stare a riposo: è lo stesso corpo umano a suggerire questo approccio, in quanto irrigidisce la muscolatura attorno alla zona dolente proprio per evitarne l'utilizzo.
Trascorsa la fase acuta (da 2 a 7 giorni), è possibile e indicato riprendere a muoversi e, se lo si desidera, praticare qualche esercizio posturale terapeutico.
Per un tempo variabile da 1 a 3 settimane dalla ripresa, sono indicati esercizi per la stabilizzazione della colonna vertebrale, come per esempio:
- Plank,
- Side plank,
- Bird dog,
- Roll-out su fitball,
- Knee press,
- Deadbug.
In seguito, è possibile aggiungere anche esercizi di mobilizzazione della colonna e del bacino, come per esempio il "gatto", ed esercizi di riabilitazione al carico, come per esempio il Box squat o il Kang squat.
Chi è alle prime armi dovrebbe rivolgersi a un esperto in materia di fisioterapia e scienze motorie, in modo da ricevere un protocollo di esercizi su misura, mirato, e farsi guidare nella loro esecuzione.
Quanto dura?
La prognosi in caso di dolore lombare dipende dalla causa scatenante la dolenzia.
Nella maggior parte dei casi, la condizione è benigna e si risolve in modo ottimale.
Per quanto riguarda i tempi di guarigione, questi sono variabili.
In linea generale, il più comune dolore lombare può durare da pochi giorni a 5-6 settimane al massimo; il dolore lombare specifico (cioè quello dovuto a cause come l'ernia del disco, la sciatica ecc.) può durare anche diversi mesi.
A ogni modo, per un recupero più rapido dal dolore lombare è fondamentale seguire il piano terapeutico indicato dal medico.
Si può prevenire?
Per prevenire le forme più comuni di dolore lombare, i medici consigliano di:
- Utilizzare adeguatamente il proprio corpo, durante il sollevamento di pesi, ed evitare eccessive torsioni della schiena. On-line esistono numerose guide su come sollevare un peso senza porre sotto sforzo la colonna vertebrale.
- Mantenere una postura corretta, specialmente in posizione seduta, in maniera tale da non alterare la normale anatomia della colonna vertebrale.
- Praticare esercizio fisico regolarmente e con le giusta modalità. L'inattività fisica e lo sport praticato in maniera esasperata sono importanti e accertati fattori di rischio del dolore lombare dovuto a problematiche muscolari o legamentose.
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