Dolore alle Gambe: Cause, Sintomi e Rimedi

Dolore alle Gambe: Cause, Sintomi e Rimedi
Ultima modifica 04.03.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Quando Preoccuparsi
  6. Diagnosi
  7. Terapia

Generalità

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Il dolore alle gambe è un sintomo molto comune, che colpisce persone di ogni età.

Solitamente, è dovuto a lievi traumi, crampi o affaticamenti muscolari o contratture.

Meno frequentemente a cause più serie, in alcuni casi anche allarmanti, come fratture, artrosi, tendiniti, affezioni vascolari (claudicatio intermittens, insufficienza venosa, flebite), sofferenze di natura neurologica (ernia del disco, stenosi vertebrale), patologie delle ossa (tumori, spondilite anchilosante, osteoporosi ecc.).

Le caratteristiche con cui il dolore alle gambe si manifesta variano in relazione alla causa; può essere:

  • Acuto o cronico,
  • Lieve o molto intenso,
  • Continuo o intermittente,
  • A comparsa improvvisa o graduale,
  • Isolato o associato ad altri sintomi.

Di solito, il dolore alle gambe non costituisce nulla di allarmante: con un po' di riposo si risolve velocemente.
Da alcuni segnali, tuttavia, è possibile capire se ci sono motivi validi per preoccuparsi: per esempio, se si presenta in associazione ad altri sintomi, se è persistente, se peggiora con l'attività fisica e/o se provoca risvegli notturni.

Il trattamento varia in base alla causa; ecco perché, quando il dolore presenta caratteristiche preoccupanti, è importante sottoporsi a un iter diagnostico scrupoloso.

Cos'è

Dolore alle Gambe: Cosa si intende?

Il dolore alle gambe è un sintomo comune, che può essere dovuto a numerose cause, alcune più gravi di altre.

Nel linguaggio comune, l'espressione "dolore alle gambe" fa riferimento a un dolore o un malessere localizzato in un punto dell'arto inferiore, ovverosia lungo il segmento anatomico che va dall'anca-gluteo al piede.

È doveroso tuttavia precisare che, in anatomia, il termine "gamba" identifica il tratto di arto inferiore compreso tra ginocchio e caviglia.

Questo articolo si occuperà di analizzare cause, caratteristiche e possibili rimedi del dolore alle gambe inteso come sintomo riferito lungo l'arto inferiore.

Cause

L'arto inferiore del corpo umano comprende ossa, articolazioni, muscoli, vasi sanguigni e nervi.

La sofferenza di uno o più di questi elementi anatomici può essere motivo di dolore più o meno grave a una o entrambe le gambe.

A cosa può essere dovuto il Dolore alle Gambe? Le Cause

Il dolore alle gambe riconosce numerose cause.

Nella maggior parte dei casi, è dovuto a:

Con frequenza minore, può essere imputabile a:

Ancora più raramente, infine, può essere una conseguenza di:

Cause traumatiche

  • Contusioni: sono tra le cause più comuni di gambe doloranti.
    In genere, sono il risultato di cadute o colpi più o meno accidentali, in ambito domestico, lavorativo o sportivo.
    Si tratta di una sofferenza acuta, ma lieve, che si limita ai tessuti sottocutanei e talvolta ai vasi sanguigni (in questo caso si accompagna a stravaso ematico e alla formazione di un ematoma).
    Dal punto di vista clinico, non costituisce nulla di particolarmente allarmante.
  • Fratture: sono un'altra causa comune di dolore acuto alle gambe.
    Di solito, sono esito di un trauma da impatto (caduta, incidente stradale, contrasto sportivo ecc.); meno frequentemente, di un sovraccarico funzionale (fratture o microfratture da stress) o dell'osteoporosi.
    Le sedi più frequenti sono il femore, il piatto tibiale, la testa del perone e il corpo della tibia.

Cause muscolari

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  • Affaticamento muscolare: è una causa decisamente comune di dolore alle gambe.
    Si tratta di una sensazione lieve e passeggera (dura 24-48 ore) che compare generalmente dopo uno sforzo fisico esagerato (es: una lunga camminata, un allenamento più intenso del solito ecc.).
    Nel gergo sportivo, questa condizione è conosciuta anche come DOMS.
    Il dolore è diffuso, rende le gambe pesanti e tende a rendere un po' difficoltoso il movimento.
  • Crampi muscolari: sono tra le più comuni cause muscolari di dolore acuto alle gambe.
    Un crampo è una contrazione involontaria, violenta e improvvisa della muscolatura striata.
    Tra le cause principali rientrano: squilibri elettrolitici (carenza ematica di calcio, di potassio, di magnesio ecc.), disidratazione, eccesso di esercizio fisico e terapia farmacologica a base di diuretici o statine.
    Solitamente, i muscoli della gamba più soggetti a crampi sono il polpaccio e il quadricipite.
  • Contratture, stiramenti e strappi: sono infortuni di severità crescente (la contrattura è il meno grave, mentre lo strappo è il più grave), caratterizzati da un'alterazione della fibra muscolare.
    Dovute generalmente a uno sforzo esagerato, queste lesioni possono interessare il ventre muscolare, la giunzione muscolo-tendinea o il tendine.
    I muscoli più colpiti sono, nell'ordine, gli ischiocrurali, il quadricipite e il polpaccio.

Cause osteo-articolari

  • Artrosi (od osteoartrite): è una delle più importanti cause osteo-articolari di dolore cronico alle gambe.
    L'artrosi è una patologia degenerativa delle articolazioni sinoviali, che si caratterizza per l'usura della cartilagine articolare e la conseguente infiammazione delle superfici articolari.
    Correlata all'invecchiamento e ad altri fattori tra cui l'obesità, l'artrosi a livello di arti inferiori riguarda soprattutto il ginocchio (gonalgia, ossia dolore al ginocchio) e l'anca (coxalgia, ossia dolore all'anca).
  • Tendinite: è un'altra comune causa osteo-articolare di dolore cronico alle gambe.
    Si tratta della sofferenza di un tendine, dovuta a un suo sovraccarico o a un suo sottocarico funzionale.
    In realtà, il termine più corretto che definisce questa condizione è tendinopatia.
    Tendiniti tipicamente associate a dolore alle gambe sono la tendinopatia rotulea (che riguarda il legamento rotuleo), la tendinopatia achillea (del tendine d'Achille) e la tendinopatia prossimale o distale degli ischiocrurali.
  • Borsite: è l'infiammazione di una borsa sinoviale, un cuscinetto ammortizzatore presente nelle articolazioni maggiori e tra alcune strutture tendinee.
    Le borsiti sono da imputarsi di solito a microtraumi cronici indotti dal sovraccarico di un'articolazione o un muscolo.
    Borsiti che causano dolore alle gambe sono quelle che interessano le borse sinoviali del ginocchio o dell'anca.
  • Altre forme di artrite: tra queste figurano artrite reumatoide, artrite psoriasica, artrite infettiva, gotta e artrite reattiva.
  • Osteoporosi: è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea, che rende le ossa più fragili e aumenta il rischio di frattura.
    È una condizione tipica dell'età avanzata.
  • Tumori delle ossa: sono causa poco comuni di dolore alle gambe.
    All'interno di questa categoria rientrano neoplasia primarie (es: osteosarcoma, sarcoma di Ewing), secondarie (derivanti da metastasi di altri tumori insorti altrove) e il mieloma multiplo.
    Il dolore proviene dalle ossa, è molto intenso e spesso subisce un peggioramento durante la notte e nel corso di attività faticose.

Ulteriori cause di dolore alle gambe rientranti in questa sezione sono:

Cause vascolari

  • Claudicatio intermittens: è una delle cause più comuni di dolore alle gambe nel soggetto anziano.
    È correlata all'aterosclerosi ed una peculiarità clinica delle forme sintomatiche di arteriopatia periferica.
    Questa condizione è una conseguenza del restringimento dei vasi arteriosi diretti agli arti inferiori (per opera delle placche aterosclerotiche) e del conseguente scarso apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti di questi distretti.
    La claudicatio intermittens si presenta con crampi dolorosi, gambe pesanti, difficoltà di deambulazione e debolezza agli arti inferiori; tende a peggiorare con lo sforzo fisico e a migliorare col riposo.
  • Flebite: è il termine medico che identifica in modo generico l'infiammazione di vena.
    Rientra tra le cause di dolore alle gambe, perché colpisce soprattutto i vasi venosi degli arti inferiori.
    Connessa perlopiù a fenomeni trombotici, la flebite può essere superficiale oppure profonda: è superficiale quando riguarda vasi venosi posti in prossimità della superficie cutanea, mentre è profonda quando interessa i vasi situati negli strati più intimi della cute.
    Tra flebite superficiale e profonda quella sicuramente più preoccupante e pericolosa per la salute è la flebite profonda, condizione spesso identificata anche con la dicitura di trombosi venosa profonda.
    La flebite si presenta in genere con dolore acuto e altri sintomi tipici dei fenomeni infiammatori (rossore, gonfiore, aumento locale della temperatura).
  • Insufficienza venosa: questa condizione si segnala come una causa cronica di dolore alle gambe.
    In medicina, si parla di insufficienza venosa quando il ritorno del sangue venoso al cuore è difficoltoso.
    A provocarla può essere un difetto della funzione valvolare venosa oppure un sovraccarico delle vene.
    L'insufficienza venosa si manifesta soprattutto lungo gli arti inferiori, con dolore, gambe pesanti, crampi, formicolii, alterazioni del colore della pelle, ulcere, edema, vene varicose ecc.
    Il riposo e il sollevamento degli arti allevia la sintomatologia.
  • Linfedema: è un'altra causa di dolore cronico alle gambe.
    Il ristagno di linfa che caratterizza questo disturbo riguarda soprattutto gli arti inferiori, anche se in alcuni casi potrebbe interessare anche gli arti superiori, il tronco, il viso e i genitali.
    Oltre a dolore, è spesso responsabile anche di edema, alterazioni del colore della pelle, suscettibilità della cute alle infezioni, ispessimento cutaneo e prurito.

Cause neurologiche

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  • Ernia del disco lombare: è una delle più frequenti cause neurologiche di dolore alle gambe.
    La sintomatologia, che oltre al dolore agli arti comprende anche formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare e alterazione della sensibilità, scaturisce dalla compressione delle radici nervose spinali per opera del materiale (il nucleo polposo) fuoriuscito da un disco intervertebrale lombo-sacrale, dopo lacerazione dell'anello fibroso.
    Contribuiscono alla formazione di un'ernia discale lombare fattori come l'invecchiamento (discopatia degenerativa collegata all'età), il sovraccarico funzionale del rachide, la familiarità e l'obesità.
  • Stenosi vertebrale: è una potenziale causa neurologica di dolore cronico alle gambe.
    Correlata all'invecchiamento ma non solo, la stenosi vertebrale consiste nel restringimento di una o più aree del canale vertebrale, la sede in cui alloggia il midollo spinale.
    Oltre al dolore, è responsabile spesso anche di formicolio, intorpidimento e debolezza muscolare.
  • Neuropatia periferica: è un'ulteriore causa neurologica di dolore alle gambe di tipo cronico.
    Contraddistinta da un deterioramento dei nervi periferici, questa affezione può dipendere da diversi fattori, primo fra tutti il diabete mellito (neuropatia diabetica).

Ulteriori cause di dolore alle gambe rientranti in questa sezione sono:

  • Meralgia parestesica

Altre Cause di Dolore alle Gambe

Ulteriori cause di dolore alle gambe non inquadrabili nelle categorie precedenti sono:

Sintomi

Caratteristiche del Dolore alle Gambe

Il dolore alle gambe può essere acuto, come nel caso di contusioni, crampi ma anche nelle flebiti, oppure cronico, come accade in presenza di tendiniti, borsiti ma anche nell'insufficienza venosa.

Può essere lieve, come quando c'è un affaticamento muscolare, oppure molto intenso, come quando c'è una frattura importante.

Il dolore potrebbe presentarsi in modo intermittente o continuo; è intermittente in presenza di condizioni come la claudicatio intermittens o l'insufficienza venosa, mentre è continuo quando è dovuto a una tendinite, una frattura o un'ernia del disco.

Può comparire in modo improvviso, come dopo una frattura o uno strappo muscolare, oppure in modo graduale, come nel caso delle tendiniti o dell'insufficienza venosa.

Alcune cause di dolore traggono beneficio dal riposo (fratture, crampi, claudicatio intermittens ecc.), altre invece no (es: i tumori ossei necessitano di cure specifiche).

Il dolore alle gambe può essere isolato, come capita per esempio nelle sofferenze muscolari locali, oppure associato ad altri sintomi.

Sintomi tipicamente associati a Dolore alle Gambe

  • Rigidità articolare e deformità articolare, come per esempio nell'artrosi e nelle altre forme di artrite;
  • Limitazione funzionale dell'arto, come per esempio nelle cause traumatiche;
  • Alterazione locale del colore della pelle, come si osserva per esempio nella claudicatio intermittens o nell'insufficienza venosa;
  • Rossore e gonfiore locale, come per esempio nella flebite;
  • Formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare e alterazioni della sensibilità, tutti a livello degli arti inferiori, come capita per esempio nell'ernia del disco.

Quando Preoccuparsi

Dolore alle Gambe: Quando rivolgersi al Medico?

In genere, il dolore alle gambe è un sintomo passeggero, dovuto a condizioni di scarsa rilevanza clinica e non particolarmente allarmanti.

Quando preoccuparsi allora?

Un dolore alle gambe merita approfondimenti medici, perché potrebbe essere la manifestazione di un disturbo di salute importante, quando:

  • Persiste da diversi giorni, senza accennare a un miglioramento;
  • Si accompagna a sintomi quali gonfiore, rossore, alterazioni del colore della pelle, prurito, ispessimento cutaneo, febbre;
  • Rientra in quadro di sintomi neurologici lungo gli arti inferiori che comprende formicolio, intorpidimento, alterazioni della sensibilità cutanea e debolezza muscolare;
  • Peggiora con l'attività fisica;
  • Diviene più intenso nel corso della notte, tanto da disturbare il sonno.

Diagnosi

Dolore alle Gambe: Come Riconoscere le Cause

Il sintomo gambe dolenti merita un approfondimento diagnostico quando presenta le caratteristiche preoccupanti sopra riportate.

In tali frangenti, si parte dall'anamnesi, ossia con domande relative a:

  • Sede e caratteristiche del dolore;
  • Eventuali sintomi associati;
  • Fattori che peggiorano la sintomatologia e fattori che la attenuano;
  • Storia medica passata e presente del paziente;
  • Terapie farmacologiche in corso.

Segue quindi l'esame obiettivo, cioè la verifica medica sul paziente, anche mediante test, di segni clinici rilevanti (gonfiore, rossore, alterazioni del colore della pelle, aumento del dolore durante un certo movimento ecc.).

Infine, è probabile che trovino spazio test strumentali e, talvolta, anche esami di laboratorio su un campione di sangue.
Per quanto concerne i test strumentali, ecco quali potrebbero risultare utili ai fini diagnostici:

Terapia

Dolore alle Gambe: i Rimedi

Il dolore alle gambe è un sintomo.

Pertanto, per alleviarlo bisogna agire sulla causa scatenante, dopo averla opportunamente individuata mediante un'accurata indagine diagnostica.

Per alcune condizioni è sufficiente il riposo; per altre, è necessaria una terapia farmacologica appropriata (e concordata col medico curante) e, talvolta, un cambio radicale delle abitudini di vita; per altre ancora, serve un percorso riabilitativo specifico o addirittura, in casi estremi, la chirurgia.

Come si fa a far passare il Dolore alle Gambe? Alcuni esempi

Affaticamento muscolare e crampi: cosa fare?

In tali circostanze, è utile:

  • Stare a riposo per almeno 24 ore, tenendosi comunque in movimento
  • Reidratarsi ed eventualmente assumere qualche integratore di sali minerali
  • Se si è abituati a farlo, praticare uno stretching in maniera delicata
  • Massaggiare l'area dolente

Contratture, stiramenti e strappi: cosa fare?

In questi casi, è fondamentale il riposo dell'arto dolorante per un tempo che può andare da una settimana, in presenza di contrattura, ad anche 8-12 settimane, in presenza di grave strappo muscolare.

Nei primi momenti che seguono l'infortunio, è consigliabile applicare ghiaccio sull'area dolente e fasciare la zona.

Per favorire il corretto recupero della lesione e riabilitarsi correttamente, è indicato un percorso di fisioterapia.

Claudicatio intermittens: cosa fare?

Il dolore alle gambe da claudicatio intermittens necessita di un intervento comportamentale finalizzato a un miglioramento generale dello stile di vita: il paziente deve eliminare abitudini alimentare sbagliate (mangiare sano e in modo equilibrato, e ridurre al minimo se non abolire l'apporto di alcol) e cimentarsi in un programma graduale di esercizio fisico.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza