Dolore al Fianco Sinistro Basso: Quando Preoccuparsi?

Dolore al Fianco Sinistro Basso: Quando Preoccuparsi?
Ultima modifica 16.03.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Quando Rivolgersi al Medico

Generalità

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Il dolore al fianco sinistro basso è un sintomo molto comune, che può prima o poi interessare chiunque.

Nella maggior parte dei casi, è dovuto a condizioni clinicamente non allarmanti, come un eccesso di aria nella pancia (meteorismo e aerofagia) o un sovraccarico dei muscoli addominali.

Più raramente, è espressione di disturbi di salute decisamente più seri, come per esempio appendicite, calcoli renali, colica renale, pielonefrite, herpes zoster, sindrome del colon irritabile, patologie ginecologiche, morbo di Crohn, occlusione intestinale.

Caratteristiche del dolore che aiutano a capirne la gravità (così da rivolgersi tempestivamente a un medico) sono almeno tre:

La terapia dipende dalla causa: nei casi più banali, come un affaticamento muscolare può bastare il riposo; nelle situazioni più complesse, occorre un piano terapeutico più articolato, basato a seconda delle circostanze su una terapia comportamentale, farmaci, chirurgia e/o altre terapie mediche.

Cos'è

Dolore al Fianco Sinistro Basso: Cosa si intende?

Quando si parla di dolore al fianco sinistro basso (o inferiore) il riferimento è a una sensazione dolorosa percepita sul lato sinistro del tronco, sotto le costole ma non oltre la cresta iliaca.

Il dolore al fianco sinistro basso è un sintomo comune: quasi certamente, chiunque lo sperimenta almeno una volta nella vita.

In genere, non rappresenta nulla di allarmante; tuttavia, come si vedrà meglio più avanti, occorre precisare che talvolta questo sintomo può derivare da condizioni clinicamente importanti, che meritano un consulto medico tempestivo e una cura appropriata.

Dolore al Fianco Sinistro Basso: Dove fa Male?

Qualcuno potrebbe descriverlo come un dolore al fianco sinistro sotto le costole, inferiormente all'ipocondrio sinistro; qualcun altro come un dolore al fianco sinistro posteriore, sempre al di sotto dell'ipocondrio sinistro, qualora la sensazione dolorosa si irradiasse dal fianco alla schiena.

Cosa c’è nel Fianco Sinistro in Basso?

Prima di analizzare le cause del dolore al fianco sinistro basso, è opportuno rivedere un po' di anatomia.

Ecco, quindi, gli organi, o sezioni di organi, localizzati in basso a destra della pancia:

  • Milza in minima parte, ma è giusto citarla perché il dolore alla milza spesso comprende fianco sinistro alto e il fianco sinistro basso.
  • Colon discendente e sigma, due segmenti della porzione terminale dell'intestino crasso;
  • Parte della vescica;
  • Parte inferiore del rene sinistro. I reni si trovano a cavallo tra ipocondrio e regione lombare;
  • Uretere sinistro;
  • Vasi, arteriosi e venosi, che contribuiscono alla circolazione sanguigna in queste aree;
  • Nella donna, ovaio sinistro e tuba di Falloppio sinistro.

Questi organi sono ricoperti da strati di cute e dalla muscolatura addominale (in particolare dal muscolo trasverso dell'addome e dai muscoli obliqui interno ed esterno), tutti elementi che potrebbero anch'essi evocare dolore.

Infine, è da segnalare il limite inferiore del fianco sinistro basso: una sporgenza ossea del bacino, chiamata cresta iliaca (di sinistra).

Cause

Il dolore al fianco sinistro basso è dovuto generalmente alla sofferenza di un organo o un tessuto presente nell'area dolorosa.

Le cause più comuni di dolore al fianco sinistro inferiore sono:

Il dolore in questione, però, può essere dovuto anche a:

Come specificato successivamente, sono le caratteristiche del dolore (intensità, persistenza, associazione ad altri disturbi) a far sospettare un disturbo più grave della semplice aria nella pancia o di un affaticamento dei muscoli addominali.

Meteorismo e Aerofagia

Aerofagia e meteorismo sono termini che descrivono condizioni caratterizzate da un'eccessiva quantità di aria a livello di stomaco e/o intestino; sono anche note con espressioni più gergali come "aria nella pancia", "aria nello stomaco" o "pancia gonfia".

La sintomatologia dolorosa - che in genere ricorda un crampo - è dovuta alla dilatazione delle pareti gastriche e/o intestinali conseguente appunto all'eccesso di aria.

Vari fattori favoriscono aerofagia e meteorismo, tra cui: mangiare troppo velocemente o mentre si parla, non masticare a sufficiente, consumare cibi quali per esempio i legumi, i broccoli o il cavolfiore, l'intolleranza alimentare al lattosio, le alterazioni della flora batterica intestinale ecc.

Dal punto di vista clinico, non rappresentano in genere condizioni per le quali preoccuparsi eccessivamente; possono però creare imbarazzo e disagio, soprattutto quando si è in presenza di altre persone.

Altri sintomi

Crampi dolorosi, eruttazione e flatulenza.

Cura e rimedi

Aerofagia e meteorismo sono disturbi solitamente correlati a qualcosa che si è mangiato; quindi, in genere, sono episodi isolati, che si risolvono nel giro di poche ore.

Occorre segnalare, tuttavia, che, se si ripresentano spesso, potrebbero essere il segnale di una condizione medica da approfondire e curare adeguatamente oppure potrebbero essere dovuti a comportamenti sbagliati a tavola (es: mangiare velocemente, non masticare a sufficienza il cibo ecc.).

Sovraccarico e Infortuni dei Muscoli Addominali

Un esercizio fisico molto intenso, specifico per i muscoli trasverso, obliquo interno ed obliquo esterno dell'addome, può sfociare nei giorni successivi in un dolore al fianco sotto le costole, sia a destra che a sinistra, anche molto intenso.

I muscoli di questo settore del corpo, inoltre, potrebbero subire anche contratture, stiramenti o strappi, nel caso in cui fossero sottoposti a un sovraccarico eccessivo, a movimenti repentini e molto violenti o a forti traumi.

Soprattutto nel secondo caso, il dolore si acuisce con la flessione laterale del busto o quando ci si alza dal letto.

Altri sintomi

Se c'è una lesione muscolare grave (strappo), sulla cute dell'area dolente potrebbe comparire un ematoma più o meno esteso.

Cura e rimedi

Quando la causa è un leggero sovraccarico muscolare, è sufficiente un po' di riposo, anche solo per 24-48 ore, per sentirsi meglio.

Se invece il dolore dipende da un infortunio del tessuto muscolare, è doveroso seguire un vero e proprio protocollo terapeutico che prevede un periodo di riposo di almeno una settimana (ma può arrivare anche a 4-8 in caso di lesioni più importanti), applicazione di ghiaccio sulla zona dolente, assunzione di antidolorifici al bisogno e, in caso di infortuni di grado moderato-grave, fisioterapia.

Calcoli Renali e Colica Renale

Spesso associati a una dieta incongrua, i calcoli renali sono piccoli aggregati di sali minerali, che possono rinvenirsi all'interno dei reni o degli ureteri.
In genere, costituiscono una patologia dolorosa quando sono di grandi dimensioni e/o quando riducono il calibro delle vie urinarie (colica renale): in questi casi, il dolore è molto intenso e può risultare talvolta perfino intollerabile.

Il dolore al fianco da calcoli renali e in generale da qualsiasi altra patologia renale (il cosiddetto dolore ai reni) tende spesso a coinvolgere anche la parte alta del fianco e a irradiarsi verso la schiena.

Una curiosità: il cambio di posizione può alleviare la sensazione dolorosa.

Altri sintomi

Nausea, vomito, sangue nelle urine, disuria, anuria.

Cura e rimedi

A seconda della gravità dei calcoli renali, la terapia può prevedere:

  • Semplice riposoe assunzione di molti liquidi (acqua) per favorire l'espulsione dei calcoli;
  • Terapia farmacologica a base di FANS antispastici, i quali servono a promuovere l'espulsione dei calcoli;
  • Terapie mediche minimamente invasive, quali la litotrissia extracorporea ad onde d'urto, o interventi di natura chirurgica, come la litotrissia percutanea, la litotrissia endoscopica uretroscopica e la chirurgia a cielo aperto.

Per approfondire:

Rottura della Milza

Un forte trauma alla regione in cui risiede la milza può comportare la rottura di quest'organo linfoide molto importante per la risposta immunitaria.

La rottura della milza successiva a un trauma può essere immediata oppure verificarsi dopo qualche tempo dall'evento.

La rottura della milza si osserva solitamente nelle persone reduci da incidenti stradali o che hanno ricevuto un pugno forte dove ha sede l'organo; più raramente, è conseguenza di ferite da coltello o da arma da fuoco.

In genere, il dolore che ne deriva localizza nella parte alta del fianco sinistro; può capitare, tuttavia, che il paziente lo avverta anche più in basso.

Altri sintomi

Ipercontrazione della parete addominale, indolenzimento nella zona della milza, pallore, shock emorragico, vertigini, aumento del battito cardiaco, stordimento, confusione.

Cure e rimedi

La rottura della milza rappresenta un'emergenza medica, che merita una valutazione medica molto scrupolosa.

Nei casi più gravi, è raccomandato l'intervento chirurgico di asportazione dell'organo (poiché c'è il pericolo di pericolose emorragie), intervento anche noto come splenectomia; nei casi lievi-moderati, invece, potrebbe essere sufficiente attendere la risoluzione spontanea della lesione (il paziente deve essere comunque attentamente monitorato) o limitarsi a un'operazione chirurgica di riparazione dell'organo.

La milza non è un organo vitale; tuttavia, la sua asportazione comporta una maggiore predisposizione alle infezioni, specie quelle batteriche.
Ecco per quale ragione la splenectomia è un intervento attuato solo se strettamente necessario.

Ingrossamento della Milza

La splenomegalia è un segno clinico, piuttosto che una vera e propria condizione.

A provocarla possono essere:

Anche in questa circostanza, il dolore localizza solitamente nella parte alta del fianco sinistro, ma può capitare che alcuni pazienti lo avvertono anche più in basso.

Altri sintomi

Senso di sazietà senza mangiare, nausea, vomito, facilità al sanguinamento, predisposizione alle infezioni.

Cure e rimedi

Il trattamento della splenomegalia varia in funzione della causa che ha indotto l'ingrossamento dell'organo.

Non esiste quindi un piano terapeutico standard; occorre valutare caso per caso.

Durante la terapia, è molto importante che il paziente stia a riposo, per evitare di peggiorare la condizione o di incorrere in traumi alla milza.

Herpes Zoster

Herpes zoster (o fuoco di Sant'Antonio) è un'infezione che segue la riattivazione, dal suo stato di latenza, del virus varicella-zoster (o herpes virus umano 3), cioè l'agente virale della varicella.

Nonostante l'intervento del sistema immunitario, il virus della varicella è capace, dopo la prima infezione, di rifugiarsi nel tessuto nervoso dell'ospite (nello specifico nei gangli sensitivi delle radici dorsali spinali o dei nervi cranici) e di riattivarsi, provocando appunto il fuoco di Sant'Antonio, in un momento di indebolimento delle difese immunitarie dell'ospite stesso.

Il virus della varicella è in grado di rimanere silente (in attesa di un momento favorevole alla riattivazione) per moltissimo tempo; potrebbe anche non riattivarsi mai.

La conseguenza della riattivazione - in altre parole l'herpes zoster - si manifesta tipicamente con una eruzione cutanea molto dolorosa e pruriginosa, localizzata spesso e volentieri a livello del fianco (sinistro o destro) e talvolta diffusa alla schiena.

Altri sintomi

Febbremal di stomaco, malessere generale, mal di testa, alterazione della sensibilità cutanea in sede di eruzione.

Cura e rimedi

In presenza di fuoco di Sant'Antonio, per evitare complicanze talvolta anche molto serie, è indicata una terapia farmacologica a base di antivirali (aciclovir, valaciclovir, famciclovir), a patto però che questa abbia inizio nelle prime 48-72 ore dalla comparsa dei sintomi.

Quindi, occorre una diagnosi tempestiva.

Il trattamento potrebbe includere anche antinfiammatori e analgesici, per ridurre la sintomatologia dolorosa.

Infine, è importante tenere pulita e asciutta l'eruzione cutanea, e applicarvi un bendaggio protettivo, il tutto al fine di evitare una sovrainfezione batterica della stessa area cutanea.

Diverticolite

La diverticolite è l'infiammazione dei diverticoli.

I diverticoli sono piccole estroflessioni che si possono formare all'interno di tutto il canale alimentare, in particolare a livello di colon discendente e sigma (il che spiega perché il dolore che ne consegue localizza generalmente a sinistra).

Il dolore derivante ha in genere carattere cronico.

Altri sintomi

Diarreacrampi addominaliemorragia gastrointestinalegonfiore addominale, nausea.

Cura e rimedi

La gestione terapeutica della diverticolite in fase di esordio (primo episodio) prevede:

  • Temporaneo digiuno;
  • Riposo;
  • Adeguamento della dieta (una volta concluso il digiuno);
  • Assunzione di molti liquidi;
  • Terapia antibiotica.

Se il fenomeno si ripete (recidiva) o peggiora (aumentando il rischio di complicanze), sussistono le basi per intervenire chirurgicamente.

Sindrome dell’Intestino Irritabile

La sindrome dell'intestino irritabile è un disturbo cronico del colon, di natura non infiammatoria, che altera la motilità intestinale.

Il dolore derivante è generalmente in forma di crampi.

Altri sintomi

Alterazioni dell'alvo (es: diarrea alternata a stitichezza), meteorismo, gonfiore addominale, sensazione di incompleto svuotamento intestinale.

Cura e rimedi

Per controllare i sintomi del colon irritabile, è fondamentale intervenire sulla dieta quotidiana, eliminando determinati cibi e introducendone altri che, in base agli studi condotti finora, hanno dimostrato di migliorare il quadro sintomatologico.

Per approfondire:

Morbo di Crohn

Il morbo di Crohn è un tipo di malattia infiammatoria intestinale, la cui origine è autoimmune, cioè scaturisce da un malfunzionamento del sistema immunitario.

Il morbo di Crohn può colpire varie parti del colon.

Il dolore derivante ha generalmente carattere cronico e si associa ad altri sintomi di una certa rilevanza.

Altri sintomi

Diarrea, crampi addominali, gonfiore addominale, anoressia, asteniadolore anale, disidratazione.

Cure e rimedi

Attualmente, non esiste una cura specifica per il morbo di Crohn, dove per "specifica" si intende "che permette al paziente di guarire dalla malattia".

La gestione terapeutica del disturbo, quindi, può basarsi soltanto su trattamenti sintomatici, ossia rivolti al miglioramento del quadro sintomatologico.

Tra le potenziali terapie si segnalano:

È importante infine citare la dieta: quest'ultima deve essere adeguata alle esigenze del paziente e potrebbe includere l'esclusione di determinate cibi.

Per approfondire:

Stitichezza Cronica

Anche nota come stitichezza funzionale o stipsi idiopatica, la stitichezza cronica è una condizione persistente e senza una causa riconoscibile di scarsa motilità intestinale, che provoca una riduzione nell'emissione delle feci (sia nella frequenza che nella quantità).

Altri sintomi

Feci dure/nastriformi/scure, gonfiore addominale, percezione di un'ostruzione a livello addominale.

Cure e rimedi

Chi soffre di stitichezza cronica potrebbe trarre beneficio da un cambiamento delle abitudini alimentari, da un maggior introito di acqua e dallo svolgimento di un'attività fisica regolare.

Esistono anche dei farmaci, quali per esempio linaclotide e la prucalopride, la cui assunzione però deve avvenire esclusivamente su indicazione del medico curante che conosce la storia clinica del paziente.

Altre Cause di Dolore al Fianco Sinistro Basso

E se il Male è più in alto? Cause di Dolore al Fianco Sinistro Alto

Se la sensazione dolorosa è più in alto (dolore al fianco sinistro alto), la causa potrebbe essere:

Per approfondire: Dolore al Fianco Sinistro (Alto, Basso, Posteriore): Cause

Sintomi

Come si presenta il Dolore al Fianco Sinistro Basso?

Le caratteristiche del dolore al fianco sinistro basso variano a seconda delle cause scatenanti:

  • Può presentarsi come un indolenzimento diffuso, bilaterale, che si accentua nel contrarre la muscolatura addominale. Queste caratteristiche sono tipiche di un dolore di origine muscolare.
  • Può comparire in modo acuto e improvviso. Capita per esempio nella colica renale;
  • Può insorgere come lieve e diventare più intenso col trascorrere del tempo. Può accadere in presenza di un calcolo renale le dui dimensioni aumentano col passare del tempo;
  • Può essere di tipo sordo. È il caso delle infezioni renali ma non solo;
  • Può manifestarsi come crampi o spasmi dolorosi. È tipico di condizioni come aerofagia, meteorismo e sindrome dell'intestino irritabile.
  • Può essere cronico. Accade in presenza di patologie come il morbo di Crohn o l'endometriosi.

Quando Rivolgersi al Medico

Quando Preoccuparsi di un Dolore al Fianco Sinistro Basso?

In genere, il dolore al fianco sinistro basso è un sintomo passeggero, dovuto a condizioni di scarsa rilevanza clinica e non particolarmente allarmanti.

Quando preoccuparsi allora?

Un dolore al fianco sinistro basso merita approfondimenti medici, perché potrebbe essere la manifestazione di un disturbo di salute importante, quando:

  • Persiste da diversi giorni, senza accennare a un miglioramento;
  • Si presenta in modo acuto;
  • È associato a sintomi quali febbre, nausea, vomito, sangue nelle urine, brividi, pallore, sangue nelle feci, perdita di appetito, alterazioni dell'alvo croniche, vertigini, confusione, stordimento, facilità al sanguinamento.
Per approfondire: Dolore al Fianco (Destro o Sinistro): Quando Preoccuparsi?

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza