Dolore al Fianco Destro (Alto, Basso o Posteriore): Cause e Rimedi

Dolore al Fianco Destro (Alto, Basso o Posteriore): Cause e Rimedi
Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Quando Rivolgersi al Medico
  5. Diagnosi
  6. Cure e Rimedi

Generalità

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Il dolore al fianco destro è un sintomo comune, che solitamente non è espressione di nulla di particolarmente allarmante.

Aerofagia, meteorismo, allenamenti molto intensi per i muscoli addominali e lievi contusioni ne rappresentano le cause principali; tuttavia, questo disturbo può essere anche la conseguenza di patologie di una certa rilevanza clinica, talvolta perfino di emergenze mediche, come per esempio calcoli renali, colica renale, calcoli biliari, herpes zoster, appendicite, ulcera duodenale, malattie del fegato, morbo di Crohn ecc.

Caratteristiche del dolore che aiutano a capirne la gravità (così da rivolgersi tempestivamente a un medico) sono almeno tre:

La terapia dipende dalla causa: nei casi più banali, come un affaticamento muscolare può bastare il riposo; nelle situazioni più complesse, occorre un piano terapeutico più articolato, basato a seconda delle circostanze su una terapia comportamentale, farmaci, chirurgia e/o altre terapie mediche.

Cos'è

Dolore al Fianco Destro: Cosa si intende?

Il dolore al fianco destro è un sintomo che può caratterizzare numerose condizioni, alcune decisamente più gravi di altre.

L'espressione "fianco destro" si riferisce alla porzione laterale destra del tronco che comincia dalle ultime costole e termina non oltre la cresta iliaca di quel lato.

Questa regione comprende diversi organi, muscoli e strutture nervose.

Anatomicamente, il fianco destro può suddividersi in due sezioni: una parte superiore, detta semplicemente fianco destro alto (o superiore), e una parte inferiore, chiamata fianco destro basso (o inferiore).

Per approfondire: Cause e Rimedi di un Dolore al Fianco Sinistro

Quale Organo c'è sul Fianco Destro Alto (o Superiore)?

Gli organi compresi entro i confini del cosiddetto fianco destro alto sono:

  • Il fegato;
  • La cistifellea (o colecisti) e le vie biliari;
  • Il duodeno, ossia la prima parte dell'intestino tenue (le altre parti sono il digiuno e l'ileo);
  • La cosiddetta "testa" del pancreas;
  • La parte superiore del rene destro;
  • Il surrene destro;
  • La cosiddetta flessura epatica del colon, ossia il ripiegamento del colon tra il tratto ascendente e il tratto trasverso (N.B: attraverso la figura sottostante, il lettore può ripassare le sezioni anatomiche dell'intestino crasso).

Il rivestimento che copre e protegge i suddetti organi include la pelle, i muscoli intercostali e le coste (o costole).

Tra le coste, inoltre, decorrono i nervi intercostali; con origine nel midollo spinale, i nervi intercostali sono nervi periferici (ossia appartenenti al sistema nervoso periferico), che innervano i muscoli della gabbia toracica, la cute che riveste il torace e i tessuti interni della cavità toracica.

Quale Organo c'è sul Fianco Destro Basso (o Inferiore)?

Nell'area anatomica identificata come fianco destro basso trovano posto:

In modo simile al caso del fianco destro superiore, il rivestimento che copre e protegge le suddette strutture anatomiche comprende pelle, muscoli (i muscoli addominali) e ossa (cresta iliaca di sinistra).

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Cause

A seconda dell'organo o del tessuto sofferente, il dolore al fianco destro può localizzarsi più in alto, più in basso o irradiato posteriormente.

A influenzare l'esatta posizione di un dolore al fianco destro è la causa (in altre parole, l'organo o il tessuto sofferente); non a caso, la sede precisa del sintomo è un'informazione molto importante ai fini diagnostici.

Nelle prossime due sezioni, l'articolo analizzerà le possibili cause del dolore al fianco destro alto e del dolore al fianco destro basso.

Dolore al Fianco Destro Alto: Cosa può essere?

Tra le principali condizioni che possono indurre la comparsa di un dolore al fianco destro alto rientrano:

Traumi e contusioni al costato basso

Contusioni e forti traumi al fianco a livello del costato basso possono essere responsabili di lesioni a carico dei muscoli intercostali o delle costole.

Nello specifico, i muscoli possono subire contratture, stiramenti o strappi; le costole, invece, possono essere oggetto di fratture o incrinature.

Questi infortuni sono tra le cause più comuni di dolore al fianco alto e interessano soprattutto chi pratica sport di contatto e coloro che sono vittime di incidenti stradali o cadute accidentali.

Lo sapevi che…

Anche un forte colpo di tosse potrebbe causare la frattura di una costola.

Calcoli biliari e colica biliare

Noti anche come calcoli della colecisti, i calcoli biliari sono piccoli aggregati solidi, costituiti da colesterolo e sali di calcio, e rappresentano una delle più diffuse patologie delle vie biliari.

I calcoli biliari sono responsabili di una forte sensazione dolorosa nel momento in cui ostruiscono il deflusso biliare: questo fenomeno prende il nome di colica biliare

Il dolore derivante può essere sordo e persistente oppure acuto e a ondate; inoltre, talvolta, può diffondersi fino alla schiena (dolore al fianco destro posteriore).

Un'importante complicanza che può derivare dai calcoli biliari è la colecistite acuta, cioè l'infiammazione della colecisti.

Altre condizioni associate alla presenza di calcoli biliari sono: ascessi, polipi della colecisti, tumori della cistifellea e/o delle vie biliari.

Ulcera duodenale

L'ulcera duodenale è una lesione della mucosa che riveste internamente il tratto iniziale dell'intestino tenue, il duodeno.
Tale lesione è equiparabile a un'erosione a forma di cratere, la cui profondità varia da paziente a paziente.

In genere, la presenza di ulcera duodenale è correlata a un'eccessiva produzione di succhi acidi da parte dello stomaco oppure a un'infezione da Helicobacter pylori.

Il dolore indotto dall'ulcera duodenale tende a essere bruciante, sordo e continuo; tende a comparire a stomaco vuoto (quindi prima o dopo i pasti) e durante il riposo notturno; di solito, è associato ad altri sintomi preoccupanti.

Calcoli renali e colica renale

I calcoli renali sono piccoli aggregati di sali minerali, con sede di formazione all'interno del tratto urinario, in particolare nei reni.

Spesso associati a una dieta incongrua, possono essere sia asintomatici che sintomatici.

Quando sono sintomatici, il dolore derivante può essere molto acuto, talvolta intollerabile.

Particolarmente doloroso è il fenomeno per cui i calcoli renali finiscono per incunearsi lungo le vie urinarie, riducendone il passaggio: tale evento è meglio noto come colica renale.

Curiosamente, il cambio di posizione può alleviare la sensazione dolorosa.

Pielonefrite

La pielonefrite è l'infiammazione della pelvi (o bacinetto) renale.

Esistente sia in forma acuta che in forma cronica, la pielonefrite è solitamente la conseguenza di infezioni batteriche preesistenti a carico dell'uretra (uretrite) o della vescica (cistite), che si sono diffuse fino ai reni per via ascendente lungo le vie urinarie stesse.

Il dolore derivante tende molto spesso a irradiarsi anche verso la schiena.

  • Altri sintomi: febbre, senso di malessere, vomito, ematuria, disuria ecc.

Malattie del Fegato (Epatopatie)

Cirrosi epatica, epatite, steatosi epatica, tumore del fegato sono alcune delle più comuni epatopatie.
In genere, il dolore al fianco destro è un sintomo che compare in fase avanzata.

Intossicazione da cibo

L'intossicazione da cibo è una condizione che insorge dopo l'ingestione di cibo contaminato da tossine o avariato.
Il dolore derivante è molto intenso e compare in genere 48 ore dopo il consumo degli alimenti tossici.

  • Altri sintomi: vomito e febbre.

Nevralgia dei nervi intercostali (o nevralgia intercostale)

La nevralgia intercostale è una condizione abbastanza rara, che insorge per effetto di un danno o un malfunzionamento dei nervi intercostali.

La sensazione dolorosa che caratterizza la nevralgia intercostale può essere acuta ed episodica, oppure di tipo sordo e costante.

Inoltre, tende a essere diffusa, ossia interessa diverse parti della gabbia toracica (non solo i distretti laterali, destro o sinistro).

  • Altri sintomi: dolore durante la respirazione, dolore durante la torsione del busto, dolore in occasioni di starnuti ecc.

Dolore al Fianco Destro Basso: Cosa può essere?

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Tra le principali condizioni che possono indurre la comparsa di un dolore al fianco destro basso rientrano:

Aerofagia e Meteorismo

Aerofagia e meteorismo sono termini che descrivono condizioni caratterizzate da un'eccessiva quantità di aria a livello di stomaco e/o intestino; sono anche note con espressioni più gergali come "aria nella pancia", "aria nello stomaco" o "pancia gonfia".

La sintomatologia dolorosa - che in genere ricorda un crampo - è dovuta alla dilatazione delle pareti gatriche e/o intestinali conseguente appunto all'eccesso di aria.

Vari fattori favoriscono aerofagia e meteorismo, tra cui: mangiare troppo velocemente o mentre si parla, non masticare a sufficiente, consumare cibi quali per esempio i legumi, i broccoli o il cavolfiore, l'intolleranza alimentare al lattosio, le alterazioni della flora batterica intestinale ecc.

L'aria nella pancia è tra le cause più comuni di dolore al fianco destro alto.
Dal punto di vista clinico, non è generalmente una condizione grave; può però creare imbarazzo e disagio, soprattutto quando si è in presenza di altre persone.

Sovraccarico e infortuni dei muscoli addominali

Un esercizio fisico molto intenso, specifico per i muscoli obliquo interno ed esterno dell'addome, può sfociare nei giorni successivi in un dolore al fianco, sia a destra che a sinistra, anche molto intenso.

I muscoli di questo settore del corpo, inoltre, potrebbero subire anche contratture, stiramenti o strappi, nel caso in cui fossero sottoposti a un sovraccarico eccessivo, a movimenti repentini e molto violenti o a forti traumi.

Le sofferenze dei muscoli dell'addome sono cause molto comuni di dolore al fianco destro basso.

  • Altri sintomi: dolore durante la flessione laterale del busto e dolore quando ci si alza dal letto. 

Herpes zoster (o fuoco di Sant'Antonio)

Herpes zoster (o fuoco di Sant'Antonio) è un'infezione che segue la riattivazione, dal suo stato di latenza, del virus varicella-zoster (o herpes virus umano 3), cioè l'agente virale della varicella.

Nonostante l'intervento del sistema immunitario, il virus della varicella è capace, dopo la prima infezione, di rifugiarsi nel tessuto nervoso dell'ospite (nello specifico nei gangli sensitivi delle radici dorsali spinali o dei nervi cranici) e di riattivarsi, provocando appunto il fuoco di Sant'Antonio, in un momento di indebolimento delle difese immunitarie dell'ospite stesso.

Il virus della varicella è in grado di rimanere silente (in attesa di un momento favorevole alla riattivazione) per moltissimo tempo; potrebbe anche non riattivarsi mai.

La conseguenza della riattivazione - in altre parole l'herpes zoster - si manifesta tipicamente con una eruzione cutanea molto dolorosa e pruriginosa, localizzata spesso e volentieri a livello del fianco (sinistro o destro) e talvolta diffusa alla schiena.

  • Altri sintomi: febbre, mal di stomaco, malessere generale, mal di testa, alterazione della sensibilità cutanea in sede di eruzione.

Appendicite

L'appendicite è l'infiammazione dell'appendice vermiforme.

In genere, tale condizione deriva da un'ostruzione interna all'appendice vermiforme, conseguente al ristagno di materiale indigerito (materiale fecale solidificato, corpo estraneo ecc) oppure all'ipertrofia dei follicoli linfatici appendicolari (il cui aumento dimensionale dipende, molto spesso, da infezioni sistemiche o locali).

Di solito, l'appendicite colpisce la popolazione giovane, tra i 10 e i 30 anni.

Gravidanza ectopica

"Gravidanza ectopica" è il termine che i medici usano per indicare una gravidanza che si svolge fuori dall'utero (gravidanza ectopica extrauterina) o in una sede inadeguata dell'utero (gravidanza ectopica intrauterina).

Nella maggior parte dei casi, la gravidanza ectopica si conclude con un aborto spontaneo dopo poche settimane dall'inizio della gestazione, senza alcuna ripercussione per la donna.

In rari casi, però, può capitare che la gravidanza continui mettendo a serio rischio la salute della gestante; in tali frangenti, serve un intervento farmacologico appropriato o, in casi estremi, addirittura la chirurgia.

La gravidanza ectopica si caratterizza per un dolore acuto o sordo, che si irradia dal basso ventre fino al fianco, destro o sinistro.

Cisti ovarica

Le cisti ovariche sono piccole sacche piene di liquido, che si formano all'interno o sulla superficie esterne delle ovaie.

Il dolore derivante può essere moderato o intenso; in genere, ha sede in corrispondenza dell'ovaia, ma può diffondersi anche lungo la gamba.

Costipazione

"Costipazione" è il termine medico usato per indicare una condizione in cui l'emissione delle feci risulta scarsa e/o poco frequente.

Occlusione intestinale

Si parla di occlusione intestinale quando un tratto dell'intestino presenta un blocco/ostruzione, che impedisce la normale progressione del cibo lungo l'apparato digerente.

L'occlusione intestinale è da considerarsi un'emergenza medica, in quanto può dar luogo a complicanze letali.

Il dolore derivante è in forma di crampi o simile a una morsa e si associa ad altre manifestazioni allarmanti.

Sindrome dell'intestino irritabile

La sindrome dell'intestino irritabile (o del colon irritabile o semplicemente colon irritabile) è un disturbo cronico del colon, di natura non infiammatoria, che altera la motilità intestinale.

Il dolore derivante è generalmente in forma di crampi.

Morbo di Crohn

Il morbo di Crohn è un tipo di malattia infiammatoria intestinale, la cui origine è autoimmune, cioè scaturisce da un malfunzionamento del sistema immunitario.

Il morbo di Crohn può colpire varie parti del colon.

Il dolore derivante ha generalmente carattere cronico e si associa ad altri sintomi di una certa rilevanza.

Colite ulcerosa

La colite ulcerosa è un'altra tipologia di malattia infiammatoria intestinale, le cui cause però sono al momento sconosciute.

Oltre alle varie sezioni del colon, può interessare anche il retto.
Di norma, colpisce esclusivamente gli strati superficiali delle pareti intestinali interne.

  • Altri sintomi: diarrea, crampi addominali, gonfiore addominale, malessere generale, sangue nelle feci, sudorazione notturna ecc.

Ernia addominale

Con ernia addominale si intende la fuoriuscita/protrusione di un viscere (o di un tessuto adiacente) che risiede nella cavità addominale.

In genere, un'ernia addominale compare a seguito di un indebolimento della parete muscolare che riveste e contiene gli organi dell'addome.

  • Altri sintomi: gonfiore addominale, stitichezza, vomito, crampi addominali ecc.

Dolore al Fianco Destro Posteriore: le Cause

Possibili cause di dolore sulla parte posteriore del fianco destro sono alcune condizioni già analizzate in precedenza, ma che vale la pena citare nuovamente: si tratta dei calcoli biliari, della colica biliare e dei calcoli renali e della pielonefrite con interessamento del rene destro.

Altre Cause di Dolore al Fianco Destro

Quando Rivolgersi al Medico

Quando preoccuparsi per un Dolore al Fianco Destro?

In genere, il dolore al fianco destro è un sintomo passeggero, dovuto a condizioni di scarsa rilevanza clinica e non particolarmente allarmanti.

Quando preoccuparsi allora?

Un dolore al fianco destro merita approfondimenti medici, perché potrebbe essere la manifestazione di un disturbo di salute importante, quando:

  • Persiste da diversi giorni, senza accennare a un miglioramento;
  • Si presenta in modo acuto;
  • È associato a sintomi quali febbre, nausea, vomito, sangue nelle urine ecc.

Diagnosi

Dolore al Fianco Destro: Come Riconoscere le Cause

Il dolore al fianco destro merita un approfondimento diagnostico quando presenta le caratteristiche preoccupanti sopra riportate.

In tali frangenti, il classico iter diagnostico per individuarne le cause inizia da un accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi.

Quindi, a seconda delle circostanze e di quanto emerge dalle prime indagini cliniche, può procedere con: ecografia (ecografia addominale, ecografia renale, ecografia muscolo-tendinea ecc.), esami radiografici (radiografia dell'addome, radiografia del torace ecc.), esami del sangue, esami delle urine, esami delle feci e/o endoscopia (colonscopia, gastroscopia ecc.).

Il riconoscimento della condizione all'origine della sensazione dolorosa è fondamentale ai fini terapeutici: solo conoscendo i fattori scatenanti, il medico curante può prescrivere la terapia più adeguata.

Cure e Rimedi

Dolore al Fianco Destro: i Rimedi

La gestione terapeutica di un dolore al fianco destro varia in funzione della causa.

I trattamenti possono variare dal semplice riposo, quando all'origine del sintomo c'è un disturbo clinicamente poco rilevante, alla terapia farmacologica o perfino alla chirurgia, quando il dolore dipende da condizioni mediche importanti.

Di seguito, l'articolo affronta a grandi linee il piano terapeutico attuato in alcune delle principali cause di dolore al fianco destro; per eventuali approfondimenti, si consiglia la lettura degli articoli indicati.

Sovraccarico e infortuni muscolari: Cosa Fare?

Quando la causa è un leggero sovraccarico muscolare, è sufficiente un po' di riposo, anche solo per 24-48 ore, per sentirsi meglio.

Se invece il dolore dipende da un infortunio del tessuto muscolare, è doveroso seguire un vero e proprio protocollo terapeutico che prevede un periodo di riposo di almeno una settimana (ma può arrivare anche a 4-8 in caso di lesioni più importanti), applicazione di ghiaccio sulla zona dolente, assunzione di antidolorifici al bisogno e, in caso di infortuni di grado moderato-grave, fisioterapia.

Aerofagia e meteorismo: Cosa Fare?

Aerofagia e meteorismo sono disturbi solitamente correlati a qualcosa che si è mangiato; quindi, in genere, sono episodi isolati, che si risolvono nel giro di poche ore.

Occorre segnalare, tuttavia, che, se si ripresentano spesso, potrebbero essere il segnale di una condizione medica da approfondire e curare adeguatamente oppure potrebbero essere dovuti a comportamenti sbagliati a tavola (es: mangiare velocemente, non masticare a sufficienza il cibo ecc.).

Fratture e contusioni alle costole: Cosa Fare?

Il trattamento previsto in caso di fratture e contusioni al costato si basa sul riposo, sull'evitare di subire altri colpi nella zona dolorosa, sull'applicazione di ghiaccio nella zona dolorosa e sull'assunzione di farmaci antidolorifici al bisogno.

Un'altra raccomandazione importante, specie in caso di frattura, è respirare profondamente più volte nell'arco della giornata, anche se questo dovesse risultare doloroso: tale comportamento serve a prevenire eventuali episodi di polmonite.

Diversamente da quanto previsto in caso di fratture agli arti, non servono né fasciature né bendaggi.

Calcoli Biliari e Colica Biliare: Cosa Fare?

In presenza di dolore da calcoli biliari, la terapia varia da farmacologica a chirurgica in funzione della gravità della condizione.

La terapia farmacologica - che si fonda sull'utilizzo di acido ursodesossicolico o di acido chenodesossicolico - è indicata al primo episodio di calcoli o quando la sintomatologia è lieve; i farmaci suddetti dovrebbero servire a prevenire la formazione di altri calcoli e a favorire la dissoluzione di quelli presenti.

La chirurgia, invece, è indicata quando le coliche biliari dovuti ai calcoli si ripresentano nel tempo (recidive) e quando i calcoli sono numerosi; in tali frangenti, il trattamento consiste nella rimozione della colecisti (quindi, indirettamente, anche dei calcoli stessi).

Per approfondire:

Herpes zoster: Cosa Fare?

In presenza di fuoco di Sant'Antonio, per evitare complicanze talvolta anche molto serie, è indicata una terapia farmacologica a base di antivirali (aciclovir, valaciclovir, famciclovir), a patto però che questa abbia inizio nelle prime 48-72 ore dall'inizio dei sintomi.

Quindi, occorre una diagnosi tempestiva.

Il trattamento potrebbe includere anche antinfiammatori e analgesici, per ridurre la sintomatologia dolorosa.

Infine, è importante tenere pulita e asciutta l'eruzione cutanea, e applicarvi un bendaggio protettivo, il tutto al fine di evitare una sovrainfezione batterica della stessa area cutanea.

Calcoli Renali e Colica Renale: Cosa Fare?

A seconda della gravità dei calcoli renali, la terapia può prevedere:

  • Semplice riposo e assunzione di molti liquidi (acqua) per favorire l'espulsione dei calcoli;
  • Terapia farmacologica a base di FANS e antispastici, i quali servono a promuovere l'espulsione dei calcoli;
  • Terapie mediche minimamente invasive, quali la litotrissia extracorporea ad onde d'urto, o interventi di natura chirurgica, come la litotrissia percutanea, la litotrissia endoscopica uretroscopica e la chirurgia a cielo aperto.

Per approfondire:

Pielonefrite: Cosa Fare?

In presenza di pielonefrite di natura infettiva (batterica) è fondamentale attuare una terapia antibiotica appropriata.
In caso di infezioni gravi, la somministrazione di antibiotici potrebbe avvenire per via endovenosa in regime di ricovero ospedaliero.

Sindrome del colon irritabile: Cosa Fare?

Per controllare i sintomi del colon irritabile, è fondamentale intervenire sulla dieta quotidiana, eliminando determinati cibi e introducendone altri che, in base agli studi condotti finora, hanno dimostrato di migliorare il quadro sintomatologico.

Per approfondire:

Appendicite: Cosa Fare?

Il trattamento dell'appendicite varia da conservativo a chirurgico a seconda del rischio di complicanze: se il rischio di perforazione intestinale risulta essere basso, la terapia potrebbe limitarsi alla somministrazione di un antibiotico; se invece il rischio perforazione è più che concreto, è indicato l'intervento chirurgico di appendicectomia.

Ulcera duodenale: Cosa Fare?

Gravidanza ectopica: Cosa Fare?

Cisti Ovarica: Cosa Fare?

Si ricorda che...

Il dolore al fianco destro è, nella maggior parte dei casi, un disturbo privo di una particolare rilevanza clinica.

Deve preoccupare quando è persistente e si associa ad altri sintomi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza