Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è il Dolore all’Osso Sacro?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi

Generalità

Il dolore all'osso sacro è la caratteristica sensazione dolorosa avvertita quasi alla base della colonna vertebrale, poco più in alto dei glutei o tra i glutei.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/01/03/osso-sacro---dolore-al-sacro-orig.jpeg Shutterstock

Tra le cause di dolore all'osso sacro, figurano: la sacroileite, le fratture all'osso sacro, l'osteoporosi, l'osteomalacia, gli infortuni ai muscoli della schiena aventi rapporti con l'osso sacro, le anomalie spinali a carico del tratto sacrale della colonna vertebrale, l'endometriosi ecc.
A seconda della causa scatenante, il dolore all'osso sacro può associarsi a sintomi, quali formicolio, intorpidimento e debolezza lungo gli arti inferiori.
La ricerca diagnostica delle cause di dolore all'osso sacro comincia, sempre, dall'esame obiettivo e dall'anamnesi; quindi, a seconda delle circostanze, può proseguire con: analisi del sangue, esami radiologici e/o una visita neurologica.
La terapia del dolore all'osso sacro varia in relazione ai fattori scatenanti; ecco perché è molto importante capire da dove origina la sensazione dolorosa.

Cos’è il Dolore all’Osso Sacro?

Il dolore all'osso sacro è una sensazione dolorosa più o meno intensa e fastidiosa, avente sede all'altezza dell'osso in questione – quindi a livello della regione sacrale della colonna vertebrale – oppure tra i glutei.
Come si vedrà nei prossimi capitoli, la giusta interpretazione dell'espressione dolore all'osso sacro è quella di un dolore avvertito all'altezza sacrale della schiena, che può o meno provenire dalla colonna vertebrale.

Breve ripasso anatomico dell'osso sacro

L'osso sacro è l'osso impari, asimmetrico e triangolare, che risiede nella parte inferiore della colonna vertebrale, esattamente tra la sezione lombare (della colonna vertebrale) e il coccige.
Frutto della fusione di 5 vertebre (le cosiddette vertebre sacrali), l'osso sacro presenta 6 regioni anatomicamente importanti – la base, l'apice, le due superfici laterali, la superficie pelvica e la superficie dorsale – e dà origine a ben 4 fondamentali articolazioni – le due articolazioni sacro-iliache, l'articolazione con l'ultima vertebra lombare e l'articolazione con il coccige.
Le funzioni dell'osso sacro sono tre:

  • Fornire protezione al tratto sacrale del midollo spinale.
  • Supportare la parte superiore del corpo umano, quando un individuo cammina, corre, salta ecc.
  • Accogliere i capi iniziali o i capi terminali di alcuni importanti muscoli della schiena.

Nel combinarsi alle due ossa iliache (mediante le due articolazioni sacro-iliache) e al coccige (mediante l'articolazione tra l'ultima vertebra sacrale e la prima coccigea), l'osso sacro prende parte alla costituzione dell'importante struttura scheletrica chiamata bacino.

Cause

Il dolore all'osso sacro è un sintomo che può essere dovuto a diverse cause, alcune clinicamente più gravi di altre; tra queste cause, figurano:

  • La sacroileite. La sacroileite è l'infiammazione delle articolazioni sacro-iliache (o sacroiliache).
    La sua presenza può dipendere da: traumi o infezioni a carico delle suddette articolazioni, l'artrite, lo stato di gravidanza o un'osteomielite a carico di una delle ossa iliache o a carico dell'osso sacro.
  • Anomalie spinali a carico del tratto sacrale della colonna vertebrale. Sono malformazioni dell'osso sacro che alterano la colonna vertebrale nell'anatomia e nella fisiologia.
  • Infortuni muscolari a livello del tratto sacrale della schiena. In genere, sono il risultato di attività fisiche, in cui c'è stata un'eccessiva sollecitazione dei muscoli sacrali della schiena.
    Ricordando che sull'osso sacro trovano inserzione diversi muscoli, gli infortuni muscolari con sede sacrale sono molto comuni in chi pratica lavori manuali molto pesanti e in chi pratica sport come il sollevamento pesi ecc.
  • Fratture a carico di una delle vertebre sacrali. Sono solitamente la conseguenza di traumi all'osso sacro (traumi da caduta accidentale, traumi da incidente automobilistico ecc.).
  • L'osteoporosi. L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro che provoca un forte indebolimento delle ossa; responsabile di una maggiore tendenza alle fratture, tale indebolimento trova origine nel deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo e nella conseguente riduzione della massa minerale ossea.
  • L'osteomalacia. È una malattia metabolica dell'apparato scheletrico, che rispecchia un difetto di mineralizzazione ossea.
    Per via di tale difetto di mineralizzazione ossea, chi soffre di osteomalacia presenta ossa dolenti, fragili e suscettibili alle fratture.
  • Il tumore alla prostata in fase avanzata (solo nell'uomo). Come altri tumori maligni, anche il tumore alla prostata, quando è in fase avanzata, dissemina metastasi (ossia le proprie cellule tumorali) nei linfonodi vicini, nei linfonodi lontani, verso il fegato e nelle ossa.
    Laddove pervengono, le metastasi sono responsabili di tumori maligni secondari molto gravi.
    Per vicinanza con la prostata, l'osso sacro è una delle ossa che maggiormente risente delle metastasi disseminate dal tumore prostatico in fase avanzata.
  • L'endometriosi, nella donna, e la prostatite cronica, nell'uomo. In tutte le precedenti condizioni, l'osso sacro era in qualche modo protagonista della sensazione dolorosa; nell'endometriosi e nella prostatica cronica, invece, l'osso sacro non ha alcuna rilevanza, se non per il fatto che i pazienti lamentano una sensazione dolorosa esattamente laddove esso ha sede.
    L'endometriosi e la prostatite cronica spiegano perché l'interpretazione più corretta dell'espressione "dolore all'osso sacro" è quella di dolore alla regione sacrale della schiena.

Sintomi e Complicazioni

Il dolore all'osso sacro è una sensazione avvertita alla colonna vertebrale, poco più in alto dei glutei o tra questi. Talvolta, però, può capitare che si irradi all'inguine, ai fianchi, alla porzione lombare della colonna vertebrale e in qualche altro punto del bacino; inoltre, può capitare che sia monolaterale (cioè il paziente lo avverte sulla porzione destra o sulla porzione sinistra dell'osso sacro).
Quando è molto intenso, il dolore all'osso sacro è un sintomo che può impedire alcune semplici attività quotidiane, come andare in bicicletta, stare seduti in auto per guidare ecc.

Sintomi associati

Il dolore all'osso sacro può associarsi a sintomi come formicolio, intorpidimento e debolezza lungo uno o entrambi gli arti inferiori.
La sintomatologia di accompagnamento del dolore all'osso sacro dipende dalla causa scatenante.

Cosa peggiora il dolore all'osso sacro e i sintomi associati?

Possono aggravare il dolore all'osso sacro e gli eventuali sintomi a lui associati le seguenti circostanze:

  • Stare in piedi tante ore;
  • La prolungata posizione seduta;
  • Camminare e correre;
  • Andare in bicicletta;
  • Salire le scale;
  • Il passaggio dalla posizione seduta a quella in piedi.

Quando rivolgersi al medico?

Un individuo con un dolore all'osso sacro dovrebbe  rivolgersi al medico, per una visita di approfondimento, quando: il sopraccitato sintomo è in corso da diverso tempo; in quest'arco di tempo, il dolore all'osso sacro non ha accennato a migliorare (anzi è peggiorato); il dolore all'osso sacro è associato ad altri sintomi e/o rende quasi impossibile lo svolgimento di attività quotidiane molto semplici, come guidare o andare in bicicletta.

Complicazioni

Eventuali complicanze che possono interessare un individuo con un dolore all'osso sacro possono dipendere da:

  • Una causa molto grave (es: tumore alla prostata in fase avanzata, che ha disseminato metastasi in diversi settori anatomici del corpo umano);
  • Il mancato trattamento della condizione scatenante.

Diagnosi

Quando si parla di diagnosi di dolore all'osso sacro, l'oggetto di discussione è chiaramente l'individuazione della causa scatenante, ossia l'origine della sensazione dolorosa.
In genere, le ricerche volte a stabilire cos'ha scatenato la comparsa di un dolore all'osso sacro iniziano con un accurato esame obiettivo e un'approfondita anamnesi; quindi, in base a ciò che emerge da queste indagini appena citate, può proseguire con:

Esame obiettivo e anamnesi

L'esame obiettivo e l'anamnesi servono a delineare in modo dettagliato il quadro sintomatologico; per esempio, chiariscono:

  • Tutti i movimenti che peggiorano l'entità del dolore all'osso sacro;
  • Da quanto è in atto il dolore all'osso sacro;
  • Qual è la sede precisa del dolore all'osso sacro;
  • Se il paziente soffre di altri sintomi;
  • Se il dolore all'osso sacro è comparso successivamente a un certo particolare evento.

Queste informazioni permettono al medico di farsi un'idea delle possibili cause del sintomo in atto nonché di capire quali sono gli esami diagnostici più utili per stabilire le suddette cause.

Perché è importante scoprire le cause scatenanti?

La conoscenza delle cause di dolore all'osso sacro è molto importante, perché permette di pianificare la terapia attraverso cui è possibile ottenere la guarigione (o, quanto meno, un miglioramento della sintomatologia).

Senza sapere cos'ha provocato il dolore all'osso sacro, ci sono poche speranze di stabilire qual è il trattamento più adeguato.

Terapia

La terapia adottata in presenza di dolore all'osso sacro varia in relazione alla causa scatenante.
In termini pratici, questo significa che un dolore all'osso sacro dovuto alla sacroileite necessita di un trattamento diverso da un dolore all'osso sacro dovuto all'osteoporosi.
Nelle prossime sezioni, questo articolo descriverà come si svolge la terapia di alcune delle più importanti circostanze che causano dolore all'osso sacro

Esempi di trattamento contro il dolore all'osso sacro

  • Se il dolore all'osso sacro è dovuto alla sacroileite, il trattamento è conservativo, per i casi più lievi, mentre è chirurgico, per i casi più gravi o che non rispondono alle cure conservative.
    Il trattamento conservativo della sacroileite prevede principalmente: riposo della schiena, esercizi di fisioterapia, assunzione di farmaci miorilassanti e farmaci antinfiammatori, e applicazione di ghiaccio sulla zona dolente almeno 3 volte al giorno per circa 15-20 minuti.
    Il trattamento chirurgico, invece, prevede un'operazione chiamata artrodesi sacro-iliaca, che consiste nella fusione dell'osso sacro a una o entrambe le ossa iliache.
  • Se il dolore all'osso sacro dipende dall'osteoporosi, il paziente troverà giovamento dall'adozione di uno stile di vita e un piano dietetico che comportano la riduzione del riassorbimento osseo.
    Tradotto, il paziente dovrà praticare esercizi fisici di carico e di resistenza, non fumare (se fuma), non bere sostanze alcoliche e aumentare l'intake (cioè il consumo) di cibi ad alto contenuto di vitamina D e calcio (può ricorrere anche ad integratori alimentari contenenti queste sostanze nutritive).
  • Se il dolore all'osso sacro è dovuto a una frattura di una vertebra sacrale, il paziente deve rimanere a riposo con la schiena, fino alla formazione del callo osseo (il cui accertamento avviene solo per mezzo di un esame radiologico); nel frattempo, per controllare la sensazione dolorosa, può assumere tranquillamente un antidolorifico e un antinfiammatorio.

Prognosi

La prognosi in caso di dolore all'osso sacro dipende dalla gravità della causa scatenante: un dolore all'osso sacro dipendente da una condizione irrilevante dal punto di vista clinico si risolve senza problemi e in poco tempo, mentre un bruciore alle gambe legato a un grave stato di salute può durare a lungo, talvolta senza mai guarire del tutto.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza