Dito a martello della mano
Cos'è il Dito a Martello?
Il dito a martello è una deformazione dell'articolazione interfalangea terminale, che rende impossibile la completa estensione delle dita della mano.
Nella maggior parte delle occasioni, il dito a martello è causato da un evento traumatico: il tendine che consente di estendere la terza falange (distale) può stirarsi o rompersi; di conseguenza la punta del dito rimane in posizione di flessione e il suo raddrizzamento (estensione) diviene quindi impossibile.
La deformazione interessa più comunemente l'indice o il medio ed è conosciuta anche come Mallet finger o lesione di Segond-Bush. La diagnosi si basa sulla valutazione clinica, ma la prassi prevede di eseguire una radiografia per valutare l'eventuale presenza di un frammento osseo, che potrebbe essersi staccato in prossimità dell'inserzione del tendine a seguito di un trauma violento.
Il trattamento include l'immobilizzazione del dito in una posizione di estensione passiva con un tutore, per circa 6-8 settimane. Se il tendine del muscolo estensore comune delle dita è avulso dalla falange o se la frattura è estesa, il paziente può essere sottoposto ad intervento chirurgico per facilitare il processo riparativo delle strutture interessate. Le fratture con avulsione vengono, di solito, ricomposte dopo circa 6 settimane, ma i danni tendinei richiedono approssimativamente 8-10 settimane per la guarigione.
Cause
Il dito a martello è dovuto ad una flessione forzata dell'articolazione interfalangea distale (IFD, nell'ultima parte del dito della mano), che può provocare un danno tendineo (stiramento o rottura) oppure una frattura della parte dell'osso in cui questo tendine si inserisce (frattura da avulsione).
Le cause possono essere connesse sia ad un trauma importante, come durante l'attività sportiva, sia ad infortuni più banali, quali il rimboccare le coperte.
Il dito a martello nella mano è un infortunio sportivo comune, che interessa soprattutto giocatori di softball, baseball, pallavolo, basket o portieri di calcio: durante il gioco, la palla, per essere catturata, colpisce la mano aperta e può provocare un'iperflessione od una rottura del tendine estensore vicino alla sua inserzione sulla falange distale.
Sintomi
I sintomi a carico del dito che ha subìto il danno possono includere:
- Dolore, soprattutto in caso di sforzo muscolare;
- Gonfiore;
- Incapacità o difficoltà ad estendere totalmente il dito, con conseguente grave deficit funzionale ed estetico.
In caso di trauma,i segni della lesione compaiono entro breve tempo.
Ritardare il trattamento del dito a martello può causare danni funzionali permanenti o rendere più difficile la guarigione. Dopo l'infortunio è opportuno immobilizzare l'area interessata e rivolgersi al più presto al proprio medico o al pronto soccorso, affinché sia valutata l'entità della lesione: prima il dito a martello è trattato, migliore sarà il recupero.Il paziente dovrebbecercare di mantenere la mano sollevata al di sopra del livello del cuore, fino a quando non sarà esaminata l'estremità durante l'esame obiettivo. La diagnosi del dito a martello è confermata per l'evidente presenza dei segni clinici sopra descritti. Un esame radiografico consente di stabilire il tipo di lesione (stiramento o rottura del tendine) e se è presente un eventuale frammento osseo (frattura da avulsione) alla base della falange distale. Le caratteristiche della lesione permettono di definire l'approccio terapeutico più adeguato da adottare.
Cura
- Stiramento o strappo tendineo: trattamento conservativo con tutore Nella maggior parte dei casi, il medico può consigliare di mettere del ghiaccio sulla zona lesa per limitare il gonfiore e di applicare un tutore (o splint), cioè un'apposita stecca di plastica rigida (o di alluminio), che mantiene il dito in posizione dritta e con l'estremità leggermente rivolta all'indietro (cioè con l'ultima falange più estesa). L'immobilizzazione della parte interessata consente di mantenere l'articolazione interfalangea terminale in estensione e permette il riposo delle strutture interessate durante la guarigione.
Il tutore dovrebbe essere posizionato da un professionista qualificato, il quale deve assicurarsi che il supporto si adatti correttamente e il dito si trovi nella corretta posizione per la guarigione. Lo splint dev'essere abbastanza aderente da mantenere il dito in una posizione adeguata, ma non troppo stretto da interrompere il flusso di sangue (se la pelle è bianca quando si toglie, potrebbe essere troppo stretto). Il tutore dovrebbe essere rimosso dal paziente soltanto per le quotidiane operazioni di pulizia.
Il trattamento conservativo può essere adottato per periodi di tempo diversi:- Se il tendine è interessato da uno stiramento e non è lacerato: il dito a martello dovrebbe guarire in circa 4 - 6 settimane indossando un tutore per tutto il tempo.
- Se il tendine è strappato o è presente un piccolo distacco osseo: il tutore dev'essere indossato giorno e notte per 6 - 8 settimane, in modo da permettere alle due estremità del tendine lacerato e/o alla frattura ossea di guarire. Trascorso questo periodo, è necessario indossare tale supporto per altre 3 - 4 settimane, ma solo durante il pernottamento.
- Il dito è ancora gonfio al termine del trattamento;
- Il dolore tende a peggiorare;
- All'estremità del dito si sviluppano intorpidimento o formicolio e la pelle cambia colore.
- Rottura tendinea e distacco osseo importante: trattamento di Kirschner percutaneo e blocco in estensione
Se si ritarda ad iniziare il trattamento dopo la lesione, potrebbe essere necessario indossare il tutore più a lungo. Nonostante sia ancora possibile utilizzare il dito, è importante ricordare di non muoverlo troppo fino a quando non è completamente guarito, in quanto ciò potrebbe ritardare la guarigione e causare danni permanenti.
Per il sollievo dal dolore si possono assumere, su indicazione medica, farmaci antidolorifici come il paracetamolo, l'ibuprofene o il naproxene. Anche ricorrere ad un impacco di ghiaccio da applicare sulla lesione, può aiutare a lenire il dolore e a ridurre il gonfiore nella fase acuta: è possibile applicare la borsa del ghiaccio per 10-20 minuti 3 volte al giorno o secondo necessità.
Il paziente dovrebbe consultare il medico se:
Se il danno è più grave (ad esempio, in presenza di frattura ossea grave o eventualesublussazione), potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. Se non può essere raggiunta l'estensione passiva, il medico può procedere con l'immobilizzazione mediante il blocco in estensione dell'articolazione con fili di Kirschner (detto anche K-wire o filo di K) per 4 settimane. Nel trauma più recente, il filo di K agevola il processo riparativo autonomo del tendine e del frammento osseo avulso. Nell'infortunio meno recente, invece, il dito viene immobilizzato con la stessa procedura, ma dopo la suturazione chirurgica del tendine. In caso di riscontro di un grande frammento osseo, cioè quando la lesione coinvolge più del 30% della superficie articolare, si può stabilizzare la frattura con fili metallici per facilitare il processo riparativo.
Altre opzioni chirurgiche possono essere proposte al paziente qualora il trattamento conservativo non risultasse efficace o fosse passato troppo tempo dalla lesione (esempio: artrodesi interfalangea distale, tenodermodesi o tenotomia).
Il tempo di guarigione dipende dalla causa e dal tempismo dell'intervento: un trattamento precoce diminuisce notevolmente la gravità della lesione ed accelera il recupero. Per questo motivo, la corretta diagnosi della lesione dovrebbe avvenire entro il più breve tempo possibile. Il dito a martello dovrebbe guarire entro 6-8 settimane. Tuttavia, per riacquistare la completa funzionalità del dito potrebbero essere necessari alcuni mesi. Anche i sintomi come l'arrossamento, il gonfiore e il dolore della pelle che ricopre l'estremità del dito, tendono a scomparire completamente dopo tre o quattro mesi dalla lesione. Il medico può consigliare alcuni esercizi per la riabilitazione e indicare se è necessario continuare per qualche settimana a indossare il tutore durante la notte.
Il paziente dev'essere informato che il dito potrebbe rimanere lievemente flesso al termine del trattamento, ma questo non compromette le normali funzioni lavorative o quotidiane.Infine, la maggior parte delle persone colpite da dito a martello può ancora praticare l'attività sportiva con un tutore a protezione dell'articolazione.