Ultima modifica 12.02.2020

Generalità

Il distacco della retina è una condizione molto grave, che si verifica quando la membrana più interna dell'occhio si stacca dai suoi tessuti di sostegno. Il distacco della retina può manifestarsi con la visione di fasci luminosi (fotopsie) e/o di corpuscoli mobili (miodesopsie), associata ad offuscamento e improvvisa e drammatica riduzione della vista. Dal momento che la condizione induce alla perdita funzionale delle cellule retiniche coinvolte, senza un trattamento immediato potrebbe verificarsi una permanente cecità parziale o totale nell'occhio colpito.


La retina

La retina costituisce il sottile strato di tessuto che riveste la parte posteriore dell'occhio, strettamente aderente alla parete interna. Sensibile alla luce, la retina è composta da cellule nervose e fotorecettori (coni e bastoncelli), che convertono i segnali luminosi percepiti dall'occhio in stimoli nervosi. Queste informazioni visive vengono inviate tramite il nervo ottico alla corteccia visiva, permettendo al cervello elaborare le immagini focalizzate.

Se intervengono fenomeni patologici, la retina può perdere gradualmente il contatto con l'epitelio pigmentato (che trasporta i nutrienti dalla coroide e fornisce un costante apporto di sangue alle cellule retiniche) compromettendo la sua normale funzione.

Se lo strato di cellule visive retiniche si separa dai tessuti di sostegno sottostanti, può andare incontro a necrosi (morte cellulare) e i danni all'occhio possono diventare permanenti. Fortunatamente, il contatto tra le strutture può essere ripristinato mediante un'operazione chirurgica, ma il tempo tra il distacco della retina e l'intervento non dovrebbe superare le 24-72 ore.

Tipologie

A seconda della patogenesi, si possono riscontrare tre tipologie di distacco della retina:

  • Regmatogeno: l'evento iniziale consiste nel progressivo distacco del corpo vitreo, il fluido trasparente che riempie lo spazio compreso tra la superficie posteriore del cristallino e le pareti della retina, a cui aderisce. Per vari motivi, questa massa gelatinosa si può contrarre, determinando una o più rotture retiniche, cioè piccoli fori (per la presenza di aree degenerative che rendono fragile o sottile la retina) o lacerazioni (a causa di adesioni anomale e forze di trazione). La retina, gradualmente, perde l'aderenza con l'epitelio pigmentato, sollevandosi e permettendo al liquido vitreale di filtrare nello spazio sottoretinico.
  • Trazionale: il distacco retinico trazionale colpisce soprattutto i soggetti diabetici e può essere causato da lesione, infiammazione o neovascolarizzazione. Si verifica quando la parete esterna fibrosa (o fibrovascolare) dell'occhio esercita una forza di trazione sulla superficie della retina, che ne provoca la separazione dall'epitelio pigmentato.
  • Essudativa: è caratterizzata da un accumulo di fluido vitreale nella zona sotto la retina, in assenza di lacerazioni o rotture della stessa. Il distacco essudativo rappresenta l'esito di una malattia della retina, disturbi infiammatori, eventi traumatici od anomalie vascolari.

Tipi di degenerazione maculare

Sintomi

Per approfondire: Sintomi Distacco della Retina


Il distacco della retina è considerato un'emergenza medica. Pertanto, il trattamento non dovrebbe essere ritardato.

La maggior parte delle persone sperimenta segnali di allarme, che indicano in modo caratteristico un danno alla retina. Questi sintomi includono:

  • Miodesopsie: i sintomi iniziali del distacco retinico consistono nell'improvvisa comparsa di piccoli corpi mobili (punti neri, macchie scure o striature) che fluttuano attraverso il campo visivo. Alcune persone sperimentano una sorta di effetto ragnatela, mentre altre riferiscono la visione di un unico grande corpuscolo nero (fenomeno delle "mosche volanti");
  • Lampi di luce (fotopsia): un altro sintomo comune consiste nell'improvvisa e breve comparsa di lampi di luce nell'occhio colpito, soprattutto nella parte periferica del campo visivo (visione periferica);
  • Visione offuscata o distorta.

Queste manifestazioni sono tipiche del distacco del vitreo, che comunemente precede la separazione della retina. In genere non è avvertibile alcun dolore fisico associato al distacco, poiché la retina non contiene recettori del dolore.

Senza trattamento, si andrà a sperimentare un rapido peggioramento della vista nell'occhio colpito. La maggior parte dei pazienti descrive questo effetto come un'ombra od una "tenda nera" che oscura una porzione dell'occhio e compromette sia la visione centrale che periferica.
Se si manifestano i sintomi del distacco della retina, è importante cercare di mantenere la calma ed evitare improvvisi movimenti oculari o della testa. Un esame oculistico immediato è della massima importanza, in quanto più a lungo una retina rimane distaccata, maggiore è la probabilità che il danno all'occhio possa essere permanente.

Cause

Il distacco della retina può verificarsi per diversi motivi, che possono comprendere:

  • Distacco del vitreo e rottura della retina: rappresenta la causa più comune di distacco della retina (corrisponde alla patogenesi regmatogena). Questa eziologia è spesso correlata all'invecchiamento.
  • Grave miopia: le persone con una grave miopia (superiore alle 5-6 diottrie) presentano il maggior rischio di sviluppare la condizione, perché spesso presentano una retina più sottile del normale.
  • Eventi traumatici: in alcuni casi, il distacco della retina è conseguente ad un infortunio al viso o al bulbo oculare. La condizione può anche essere causata da una lesione penetrante nell'occhio. Alcuni casi sono, ad esempio, associati alle attività sportive ad alto impatto (boxe, karate, calcio, hockey ecc.) o ad alta velocità (ad esempio: automobili da corsa o ciclismo).
  • Complicanza della chirurgia: alcune procedure di chirurgia oculistica possono rendere la retina più vulnerabile ai danni. In particolare, il distacco è più frequente dopo l'intervento chirurgico per rimuovere la cataratta.

Cause meno comuni di distacco della retina includono:

  • Diabete: il risultato di una complicazione del diabete, chiamata retinopatia diabetica, può indurre il distacco trazionale, a causa dell'intensa neovascolarizzazione (forma proliferativa) e delle alterazioni microvascolari (forma non proliferativa) che danneggiano il tessuto retinico.
  • Malattie infiammatorie: la retina rimane intatta, ma il fluido vitreale si raccoglie tra i tessuti sottostanti. Questo può verificarsi a causa di patologie che provocano infiammazione localizzata e gonfiore intraoculare, come nel caso dell'uveite e di alcuni rari tipi di tumori che si sviluppano all'interno dell'occhio (esempio: melanoma della coroide).
  • Distacco spontaneo: il distacco della retina può anche essere spontaneo, senza un motivo apparente. Ciò si verifica più spesso negli anziani o in persone con una grave miopia (forse a causa di una sottostante anomalia anatomica).

Il distacco della retina è una condizione rara. Quando la condizione è associata all'invecchiamento, la maggior parte dei casi riguardano gli adulti più anziani di età compresa tra i 50 ed i 75 anni. Il distacco della retina causato da un evento traumatico può colpire persone di qualsiasi età, compresi i bambini.

Diagnosi

Tanto prima viene diagnosticato un distacco della retina, tanto maggiori saranno le probabilità di non compromettere la vista.

Durante una visita oculistica approfondita, viene valutata l'acuità visiva e l'integrità della porzione posteriore dell'occhio.

Oftalmoscopia

Si avvale di uno strumento che proietta sulla retina un fascio di luce, attraverso la pupilla dell'occhio. L'oftalmoscopio fornisce informazioni dettagliate sulle strutture oculari interne e consente al medico di vedere eventuali fori retinici, lacerazioni o distacchi più gravi.

Esame con lampada a fessura

Il paziente posiziona la testa su una mentoniera, mentre l'oculista controlla lo stato anatomico e funzionale degli annessi oculari con un sistema ingrandente (microscopio), dotato di un fascio luminoso.
Altre indagini per la diagnosi di distacco della retina possono includere:

Trattamento

Il distacco di retina è trattato come un'emergenza medica. Se l'intervento è immediato, il rischio di perdere definitivamente la vista nell'occhio colpito è minore.

Nella maggior parte dei casi, è necessario un solo intervento chirurgico per riposizionare la retina con successo e riparare le lacerazioni presenti. Purtroppo, dopo il trattamento, alcuni pazienti non recuperano completamente la vista e possono riportare una riduzione permanente della visione centrale o periferica (laterale). Questa evenienza può accadere anche se la retina viene ricollegata correttamente.

Sono disponibili diversi tipi di approcci chirurgici per trattare un distacco della retina. Questi includono:

  • Chirurgia laser e criopessia. La fotocoagulazione (laser) e il trattamento con sonda fredda (criopessia) possono correggere una rottura retinica di piccole dimensioni.
  • Pneumoretinopessia. Questa procedura può essere utilizzata se il distacco retinico è lieve e relativamente semplice da riparare. La pneumoretinopessia comporta l'iniezione di una piccola bolla di gas all'interno dell'occhio (nel corpo vitreo). Questa preme contro la rottura retinica e l'area circostante, per sigillarla. La procedura è accompagnata dalla fotocoagulazione, per formare una cicatrice che aiuti a fissare la retina alla parete interna dell'occhio. Nei giorni successivi alla pneumoretinopessia, al paziente potrebbe essere imposto di mantenere la testa inclinata in una certa posizione, per consentire alla bolla di premere correttamente contro la retina.
  • Fibbia sclerale. L'intervento prevede il posizionamento di una banda elastica di silicone (fibbia) intorno al bulbo oculare, per comprimerlo leggermente. La fibbia sclerale permette alla retina di depositarsi nuovamente contro la parete posteriore dell'occhio. Le fasce possono essere posizionate in modo permanente e non dovrebbero essere evidenti dopo l'operazione.
  • Vitrectomia. Questa procedura, utilizzata in caso di insuccesso dei precedenti trattamenti, può essere raccomandata se il fluido vitreale sotto la retina è insolitamente denso. Durante la vitrectomia, l'umor vitreo viene rimosso dall'interno dell'occhio e sostituito con un gas o un olio di silicone. La procedura è conclusa con la fotocoagulazione, per assicurarsi che la retina mantenga permanentemente la posizione corretta.

Possibili complicanze

Le complicanze si verificano raramente, purché il trattamento sia tempestivo. Tuttavia, la chirurgia non è sempre efficace e la cecità nell'occhio colpito è la complicanza più comune di un distacco della retina.
Le possibili complicazioni che si possono sviluppare durante e dopo l'intervento includono:

  • Sanguinamento intraoculare;
  • Lividi intorno all'occhio;
  • Elevata pressione oculare (glaucoma);
  • Cataratta;
  • Visione doppia;
  • Allergia all'anestetico somministrato;
  • Infezione nell'occhio (molto rara);
  • Perdita dell'occhio (per atrofia del bulbo oculare);

Recupero

Il recupero dopo l'intervento chirurgico richiede solitamente 2-6 settimane. Durante questo periodo, l'acuità visiva può essere ridotta, impattando negativamente sullo svolgimento di alcune attività abituali, come la guida. In caso di pneumoretinopessia o vitrectomia, la visione sarà temporaneamente sfocata.

Dopo l'operazione, le palpebre possono prudere e potrebbe fuoriuscire una piccola quantità di fluido. Al fine del recupero, è importante non strofinare l'occhio. Questi sintomi sono normali e qualsiasi manifestazione dovrebbe risolversi spontaneamente entro un paio di giorni. Dopo l'intervento chirurgico, il medico può prescrivere un collirio per ridurre il gonfiore e prevenire l'infezione. Se il distacco è di tipo essudativo e rappresenta l'esito di un'infiammazione, può essere prescritta una terapia per gestire la patologia di base.

Il miglioramento della vista può richiedere molti mesi e, in alcuni casi, si può verificare una riduzione permanente della vista, ma non la completa cecità. Occasionalmente, può essere programmato un secondo intervento chirurgico; tuttavia, dopo il trattamento iniziale, sono necessari diversi mesi per stabilire se il paziente dev'essere effettivamente sottoposto ad una ulteriore operazione.

Il recupero della normale capacità visiva dipende soprattutto dall'entità del distacco della retina, da quanto tempo era presente la condizione, dal danneggiamento o meno della macula e dall'eventuale verificarsi di un sanguinamento intraoculare durante e dopo l'intervento chirurgico.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici