Discalculia: Significato, Sintomi e Supporto
Generalità
La discalculia è un disturbo specifico dell'apprendimento, che, nel soggetto portatore, determina un'evidente mancanza di senso per i numeri.
Come gli altri disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia ecc.), anche la discalculia è una disabilità congenita e permanente, che emerge in genere poco prima o subito dopo l'inizio delle scuole elementari.
Le precise cause di discalculia sono ancora ignote. Secondo gli esperti, potrebbero aver un ruolo nell'insorgenza del disturbo fattori genetico-ereditari, fattori ambientali e/o anomalie strutturali del reparto cerebrale.
Il percorso di diagnosi è alquanto complesso e richiede l'intervento di un team di specialisti.
Oggi, per chi presenta discalculia, sono disponibili diverse strategie di supporto mirate al potenziamento delle abilità di calcolo e alla compensazione delle difficoltà matematiche.
Cos'è
Discalculia: Significato
La discalculia è un disturbo specifico dell'apprendimento, non connesso a deficit neurologici o a un ridotto quoziente intellettivo, tale per cui chi ne è affetto riscontra enormi difficoltà nella comprensione dei concetti matematici e aritmetici, e nell'imparare la manipolazione e lo scopo dei numeri.
Gli esperti spesso definiscono la discalculia come "la mancanza del senso per i numeri": i soggetti con questo disturbo dell'apprendimento, infatti, trovano difficoltoso attribuire un adeguato significato ai numeri e ai concetti riguardanti la matematica.
In genere, la discalculia è un problema che emerge in giovane età (o poco prima degli anni della scuola o con l'inizio della scuola elementare) e che si mantiene per tutta la vita.
La discalculia intesa come disturbo specifico dell'apprendimento è anche nota come discalculia evolutiva.
Disturbi Specifici dell'Apprendimento: Cosa sono?
Conosciuti anche con la sigla DSA, i disturbi specifici dell'apprendimento sono quelle disabilità che intaccano le capacità utili a un individuo per l'apprendimento, come per esempio la scrittura, la lettura e il calcolo, e che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione.
Nell'elenco dei disturbi specifici dell'apprendimento, oltre alla discalculia, figurano:
- La dislessa, che corrisponde all'incapacità di leggere e scrivere in modo fluente,
- La disortografia, che è l'incapacità di tradurre correttamente il linguaggio parlato in linguaggio scritto, e
- La disgrafia, che è la difficoltà di scrittura di lettere e numeri.
Discalculia: è un disturbo Congenito?
Medici ed esperti ritengono che la discalculia intesa come disturbo specifico dell'apprendimento sia una condizione congenita.
In altre parole, il soggetto con discalculia nascerebbe con uno scarso, se non del tutto assente, senso per i numeri.
Discalculia, Acalculia e Discalculia Acquisita
Discalculia non è sinonimo di acalculia, sebbene in molti confondano i due termini.
Tra le due condizioni, infatti, c'è un'importante differenza: mentre la discalculia corrisponde a una difficoltà per la matematica non connessa a deficit neurologi, l'acalculia consiste nell'incapacità completa di eseguire calcoli matematici, sia scritti che mentali, il tutto a causa di una lesione cerebrale.
La discalculia evolutiva, inoltre, va distinta anche dalla discalculia acquisita: come suggerisce il nome, quest'ultima è una difficoltà sviluppata nel corso della vita, per effetto di un danno neurologico provocato per esempio da un ictus o un trauma cerebrale.
Epidemiologia: quanto comune è la Discalculia?
Complice anche la mancanza di precisi criteri diagnostici, l'esatta incidenza della discalculia nella popolazione generale è sconosciuta.
Secondo l'International Academy for Research in Learning Disabilities, soffrirebbe di discalculia evolutiva lo 0,5% della popolazione scolastica.
In base ad altri studi, inoltre, pare che quasi il 50% dei soggetti giovani con discalculia lamenti problemi di lettura, riconducibili a una condizione sicuramente nota ai più: la dislessia.
Per motivi ancora da chiarire, la discalculia è un disturbo riscontrato con una frequenza superiore al normale nei soggetti con ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività), nelle donne con sindrome di Turner (malattia genetica del sesso femminile) o negli individui affetti da spina bifida.
Per approfondire: Dislessia: Cos'è e Come RiconoscerlaCause
Discalculia: le Cause
Le precise cause di discalculia restano ancora un mistero.
In questi ultimi decenni, i ricercatori hanno provato a proporre varie teorie causali; una di queste teorie sostiene che la discalculia dipenda da fattori genetico-ereditari; un'altra che sia la conseguenza di particolari anomalie dell'anatomia cerebrale; un'altra ancora che sia il risultato di determinati fattori ambientali.
Cause Discalculia: Geni ed Ereditarietà
Diversi studi hanno rilevato che in alcuni nuclei familiari la discalculia è un disturbo ricorrente.
Questa interessante osservazione ha indotto i ricercatori a ipotizzare che la discalculia sia una condizione ereditaria, correlata alla trasmissione dai genitori ai figli di alcuni specifici geni anomali.
Le anomalie genetiche che sembrerebbero causare discalculia sono, per il momento, ignote.
L'augurio degli esperti è riconoscere tali alterazioni genetiche, in maniera tale da capirne meglio il loro effetto sulle capacità matematiche e aritmetiche.
Cause Discalculia: Anomalie nella Struttura Cerebrale
Grazie ai moderni strumenti di diagnostica per immagini, gli studiosi hanno potuto visionare dettagliatamente e confrontare i cervelli delle persone normali con i cervelli delle persone con discalculia.
Il confronto ha portato alla luce qualcosa di davvero interessante: dalle immagini risultavano esserci delle differenze a livello di superficie cerebrale, spessore cerebrale e volume cerebrale.
Curiosamente, le aree in cui risiedevano tali differenze erano quelle che, nell'essere umano, sono adibite all'apprendimento, alla memoria e alla memorizzazione dei concetti matematici.
Cause Discalculia: Fattori Ambientali sospetti
Premessa: un fattore ambientale è una qualsiasi circostanza, evento o abitudine, che può condizionare la vita di un individuo, in una certa misura.
Diverse ricerche hanno evidenziato l'esistenza di una correlazione tra la discalculia e l'esposizione in età prenatale (ovviamente del portatore) a sostanze alcoliche; in altre parole, l'assunzione di alcol, da parte di una donna in gravidanza, può avere, tra le varie possibili conseguenze, anche la discalculia.
Inoltre, in base ad altri studi, sembra che le capacità di calcolo e di comprensione dei concetti matematici possano risentire di eventi come la nascita prematura e il basso peso alla nascita.
Sintomi e Complicanze
I sintomi e i segni di discalculia sono numerosi.
Il quadro sintomatologico può variare notevolmente da soggetto a soggetto, pertanto ogni paziente con discalculia rappresenta un caso a sé stante.
Come accennato, le prime manifestazioni cliniche del disturbo compaiono in giovane età; tuttavia, non è esclusa una loro insorgenza in età più matura.
Nei prossimi sottocapitoli, l'articolo tratterà i sintomi e i segni di discalculia osservabili tipicamente in età prescolare, in età da scuola elementare e scuola media, e in età da scuola superiore; infine, dedicherà uno spazio alle manifestazioni del disturbo nell'adulto, all'influsso che la discalculia ha nella vita quotidiana e alle più comuni malattie associate.
Discalculia: i Sintomi in Età Prescolare
La presenza di discalculia in età prescolare comporta difficoltà:
- Nell'imparare a contare e nell'assegnare un numero a un oggetto.
- Nel riconoscere i simboli numerici. Ciò sottintende che il paziente è incapace di collegare il numero 7, scritto per esempio su un foglio di carta, alla parola "sette".
- Mel connettere i numeri a situazioni di vita reale. Per esempio, di fronte a una situazione che vede la presenza di 3 oggetti, il paziente non sa (perché non riesce a concepirlo) che deve utilizzare il numero 3.
- Nel ricordare i numeri.
- Nell'ordinare gli oggetti per dimensione, forma e colore.
- Nel cimentarsi in giochi che prevedono l'utilizzo di numeri, il saper contare e/o la conoscenza di concetti matematici basilari.
Discalculia: i Sintomi in Età da Scuola Elementare e Scuola Media
La presenza di discalculia in età da scuola elementare e scuola media comporta difficoltà e impedimenti:
- Nel riconoscere numeri e simboli.
- Nell'apprendere e ricordare concetti matematici di base, come per esempio la semplice addizione 2 + 4 = 6.
- Nell'identificare e nell'utilizzare correttamente i segni "+", "-" ecc.
- Nell'usare strategie di conteggio più avanzate (calcolo mentale), rispetto al conteggio con le dita (che è il più semplice e quello che s'impara per primo).
- Nello scrivere correttamente i numeri.
- Nel risolvere problemi di matematica.
- Nel distinguere la destra dalla sinistra e presenza di uno scarso senso di direzione.
- Nel ricordare i numeri di telefono e i punteggi risultanti da qualche gioco o attività sportiva.
- Nel leggere e riportare l'ora della giornata.
- Nel cimentarsi in giochi che prevedono la conoscenza di semplici strategie numeriche.
Discalculia: i Sintomi in Età da Scuola Superiore
La presenza di discalculia in età da scuola superiore comporta difficoltà e impedimenti:
- Nell'applicare i concetti di matematica e aritmetica alle situazioni di vita quotidiana. Per esempio, il paziente ha problemi con le questioni di denaro: non sa fare una stima del costo totale, non riesce a prevedere un possibile cambio di valuta ecc.
- Nella misurazione di cose come, per esempio, un ingrediente per una ricetta.
- Nel cogliere le informazioni presenti in un grafico o in una tabella.
- Nel trovare approcci diversi per risolvere lo stesso problema di matematica.
Inoltre, è associata a una scarsa dimestichezza in attività che richiedono la valutazione di distanze o velocità (es: nella guida di veicoli).
Discalculia nell’Adulto: i Sintomi
A casa o comunque al di fuori dell'ambiente lavorativo, l'individuo adulto con discalculia evidenzia:
- Difficoltà nel calcolo mentale.
- Difficoltà nella gestione del denaro e delle finanze personali.
- Lentezza nel riportare l'ora presente su un orologio analogico.
- Mancanza di puntualità (è dovuta a un'incapacità di organizzare nel tempo i vari impegni della giornata).
- Scarsa capacità di giudizio del tempo necessario a recarsi in un determinato luogo.
- Difficoltà a ricordare un numero di telefono appena riferitogli.
- Difficoltà a tenere il punteggio di un gioco e, nei giochi da tavolo, a ricordare di chi è il turno.
- Scarsa capacità di orientamento.
- Scarsa memoria per qualsiasi cosa in qualche modo collegata ai numeri (es: ricordare date, orari ecc.).
- Difficoltà a imparare gesti motori in sequenza.
Per quanto concerne invece l'ambito lavorativo, il soggetto adulto con discalculia lamenta:
- Ansia ogniqualvolta deve cimentarsi, inaspettatamente, in una mansione per cui serva il calcolo matematico.
- Problemi di gestione del denaro e delle finanze.
- Scarsa, se non nulla, capacità di pianificazione dei tempi necessari per adempiere a tutte le varie mansioni giornaliere; ciò comporta che, spesso, esaurisce il tempo a disposizione in una sola o soltanto in una parte della attività a lui destinate.
- Problemi di comprensione di grafici e diagramma.
- Difficoltà nel capire le equazione matematiche parlate, anche quelle più semplici.
- Difficoltà nella lettura dei numeri.
- Problemi con l'utilizzo di software come per esempio Excel.
- Incapacità a ricordare regole matematiche e orari.
- Difficoltà di calcolo mentale (quando riesce, ricorre al conteggio con le dita).
Discalculia e Vita Quotidiana: le ripercussioni
La vita quotidiana risente profondamente della discalculia, in quanto quest'ultima influenza in negativo:
- L'interazione sociale. I pazienti con discalculia si rendono conto delle proprie difficoltà matematiche, soprattutto nel momento in cui le confrontano con i coetanei normali. Questo può portare all'isolamento sociale, a bassa autostima e alla difficoltà nell'instaurare nuove amicizie e mantenere quelle già esistenti.
- La scolarizzazione e, successivamente, l'occupazione lavorativa. Le difficoltà matematiche sono tali da rappresentare un ostacolo importante durante gli anni della scuola e nella ricerca e nel mantenimento di un'attività lavorativa.
- La capacità di orientamento. I pazienti non sanno distinguere la destra dalla sinistra, quindi potrebbero perdersi quando devono seguire alcune indicazioni scritte od orali.
Inoltre, i soggetti con discalculia faticano a immaginare oggetti, edifici e altre cose simili, pertanto questo rende ancora più difficile il raggiungimento di una certa meta. - La capacità di coordinazione fisica. Gli individui con discalculia hanno problemi a stimare le distanze tra loro e gli oggetti. Questo comporta una certa goffaggine nei movimenti.
- La gestione del denaro. I portatori di discalculia faticano a gestire le proprie finanze e a stimare quanto spenderanno quando acquistano diversi oggetti.
Il cambio di valuta può risultare un'operazione estremamente complicata. - La gestione del tempo. I pazienti con discalculia hanno difficoltà a misurare il tempo che passa; hanno problemi anche nel valutare la durata di brevi lassi di tempo.
- Altre capacità. Le persone con discalculia non riescono a valutare la velocità degli oggetti in movimento. Questo comporta diverse difficoltà nel guidare, nell'andare in bici ecc.
Discalculia: le condizioni associate
Per motivi ancora sconosciuti, la discalculia è associata a: dislessia, ADHD, ansia da matematica, sindrome di Turner, sindrome dell'X fragile e sindrome del Gerstmann.
Al momento attuale, medici ed esperti in materia di discalculia stanno cercando di capire se sussista un legame tra quest'ultima e la comparsa delle suddette problematiche associate.
Diagnosi
Diagnosi Discalculia: come riconoscerla?
In genere, l'iter diagnostico per l'individuazione della discalculia coinvolge un team di professionisti (tra cui medici, logopedisti, psichiatri, psicologi ed esperti in disturbi specifici dell'apprendimento) e prevede almeno tre tappe obbligate, che nell'ordine sono:
- Esame obiettivo e anamnesi,
- Test psicometrici atti a misurare le capacità matematiche e
- Valutazione finale.
Diagnosi Discalculia: Esame Obiettivo e Anamnesi
L'esame obiettivo fornisce informazioni in merito alle condizioni di salute attuali del paziente; l'anamnesi, invece, indaga la storia clinica pregressa (es: patologie o infortuni del passato più o meno recente), la storia familiare, terapia farmacologiche in atto, lo stile di vita ecc.
Nel percorso che porta alla diagnosi di discalculia, tali valutazioni sono fondamentali per escludere la presenza di deficit neurologici e di altre circostanze che potrebbero in qualche modo alterare le capacità cognitive di un individuo.
L'esame obiettivo e l'anamnesi permettono di stabilire se, effettivamente, c'è la possibilità che l'individuo considerato soffra di discalculia.
Considerato che generalmente i pazienti sottoposti alle valutazioni di cui sopra sono molto giovani, è fondamentale che il medico diagnosta si avvalga del supporto dei genitori, così che le informazioni raccolta sia attendibili e maggiormente accurate.
È da segnalare che questa prima fase diagnostica è utile anche per capire se l'individuo considerato soffre o meno di ADHD, dislessia e altre condizioni spesso associate a discalculia.
Diagnosi Discalculia: Test Psicometrici
Consiste nella consultazione di uno specialista in disturbi specifici dell'apprendimento.
Lo specialista provvede a sottoporre il sospetto caso di discalculia ad alcune specifiche prove psicometriche, utili a capire quali sono le capacità con problemi.
Tra le prove previste, rientrano: esercizi di conteggio normale e all'indietro, esercizi di scrittura dei numeri, esercizi matematici, esercizi di riconoscimento delle forme, test di comprensione dell'ordine di grandezza e, per finire, l'osservazione del paziente durante le lezioni scolastiche di matematica.
Dall'esito di queste prove dipende gran parte della diagnosi definitiva.
Per ottenere informazioni attendibili da questa seconda tappa, medici ed esperti ritengono che sia indispensabile non far capire al paziente che è sotto esame.
Diagnosi Discalculia: Valutazione Finale
Consiste nella valutazione finale di tutto ciò che i test precedenti hanno riportato.
In questa fase, medici e specialisti collaborano e si scambiano opinioni.
Inoltre assegnano all'esaminato un giudizio relativo alle sue capacità matematiche e aritmetiche e stabiliscono il programma di supporto più indicato alle problematiche in atto.
Diagnosi Discalculia: a che età avviene?
In genere, le problematiche connesse alla discalculia emergono con l'inizio della scuola elementare (o scuola primaria).
Tuttavia, terapisti ed esperti del settore hanno stabilito che, prima di certificare la diagnosi di discalculia, è doveroso attendere l'età di 8-9 anni, momento in cui le facoltà di apprendimento di un individuo sono ben consolidate.
Questo approccio per la certifica di diagnosi è comune a tutti i disturbi specifici dell'apprendimento; si tratta, sostanzialmente, di fissare un'età limita, prima della quale ogni conclusione potrebbe risultare inesatta o inappropriata, a causa di fattori come per esempio un ritardo dello sviluppo di natura non patologica.
Supporto e Riabilitazione
Discalculia: esiste una Terapia?
Prima di analizzare nel dettaglio le strategie di supporto per chi soffre di discalculia, è doveroso sottolineare alcuni concetti fondamentali di questa problematica.
Come gli altri disturbi specifici dell'apprendimento, la discalculia è una disabilità permanente e non è una malattia; pertanto, parlare di terapie e tecniche di trattamento è inesatto e potrebbe indurre qualche lettore a ritenere possibile il conseguimento della guarigione.
Tuttavia, se è vero che la guarigione è impossibile, è altrettanto vero che è possibile un miglioramento: con il sostegno appropriato, la persona affetta da discalculia può colmare le proprie lacune e imparare delle tecniche che lo aiutino nel calcolo e nella comprensione dei concetti matematici e aritmetici.
Discalculia: Strategie di Supporto e Riabilitazione
Oggi, gli individui con discalculia possono contare su diversi metodi di supporto, i cui obiettivi finali sono potenziare le capacità di calcolo e le abilità matematiche e aritmetiche.
Pensati da terapisti e specialisti del settore, questi metodi di supporto sono, a tutti gli effetti, delle strategie per la compensazione e la riabilitazione dei vari deficit presenti.
Entrando più nella pratica, le strategie di supporto per chi presenta la discalculia consistono nei cosiddetti interventi educativi, nell'utilizzo di strumenti compensativi ("compensativi" perché compensano le lacune del paziente) e nell'attuazione di misure dispensative.
Interventi Educativi per la Discalculia
Gli interventi educativi sono strategie d'insegnamento particolari, che prevedono:
- L'uso di esempi concreti che collegano la matematica alla vita reale.
Ciò dovrebbe servire a rafforzare il senso per i numeri dei pazienti. - L'uso di riferimenti visivi (disegni, oggetti in movimento ecc.) per la risoluzione dei problemi.
- L'assegnazione di quantità gestibili di esercizi e compiti matematici, in maniera tale che il paziente non si senta sovraccaricato di lavoro.
- La revisione di abilità matematiche appena apprese, prima di passare a nuovi argomenti, e la spiegazione di quale sia il collegamento tra le competenze.
- La suddivisione delle lezioni in blocchi (o parti) più piccole. Attraverso questo approccio, l'insegnante può mostrare e far capire al paziente quali abilità matematiche servono per capire i vari concetti impartiti durante i singoli blocchi di lezione.
- L'utilizzo di pezzi di carta, per coprire i problemi e le operazioni matematiche che il paziente deve ancora affrontare. In questo modo, il soggetto con discalculia si concentra su un esercizio per volta e non si fa prendere dall'agitazione nel vedere una serie di compiti per lui particolarmente difficili.
- Il ricorso a giochi matematici, piuttosto che a esercizi, in maniera tale che il paziente provi un certo divertimento a eseguire calcoli e operazioni e si senta più a suo agio di fronte a problemi di matematica.
A occuparsi dei cosiddetti interventi educativi, sono insegnanti con una preparazione specifica in materia di disturbi specifici dell'apprendimento.
Oggi, sempre più scuole hanno, nel loro personale docente, persone con una tale preparazione, che possono aiutare soggetti non solo con discalculia, ma anche dislessia, disgrafia ecc.
In genere, gli insegnanti che si occupano degli interventi educativi lavorano con un paziente per volta (lezioni individuali o lezioni one-to-one) o con un gruppo ristretto di pazienti.
Il motivo di ciò è molto semplice e si connette a un concetto espresso nel capitolo dedicato ai sintomi: ogni individuo con discalculia rappresenta un caso a sé stante e merita uno specifico supporto (che su un altro soggetto potrebbe risultare poco efficace).
Strumenti Compensativi per la Discalculia
Gli strumenti compensativi consistono perlopiù in risorse tecnologiche; comprendono, infatti, software/dispositivi per PC, tavole pitagoriche, calcolatrici e registratori vocali.
Per descrivere con un paragone gli strumenti compensativi (e il loro scopo), gli esperti in materia di discalculia e altri disturbi specifici dell'apprendimento tendono a definirli "come gli occhiali per una persona miope".
In Italia, l'utilizzo degli strumenti compensativi, come supporto per le persone con discalculia, è previsto anche per legge (per la precisione, la legge 170/2010).
Nota importante!
Qualcuno potrebbe pensare che gli strumenti compensativi facilitino il percorso scolastico dei soggetti con discalculia, rendendo meno oneroso il carico di studi.
Tuttavia, è bene precisare che non è affatto così: in ambito scolastico, gli strumenti compensativi non rappresentano né una facilitazione né un vantaggio, pertanto è superflua ogni critica al loro utilizzo.
Misure Dispensative per la Discalculia
Le misure dispensative sono studiate per l'ambito scolastico e servono, come suggerisce il nome, a "esonerare" l'individuo con discalculia da alcune attività che potrebbero far emergere prepotentemente le sue difficoltà.
In termini pratici, le misure dispensative potrebbe consistere nella concessione al paziente di più tempo per eseguire i compiti in classe di matematica, nelle riduzione del numero di problemi matematici da risolvere durante le esercitazioni in classe, nel minor carico di compiti per casa, nell'evitare esercitazioni di matematica non programmate e così via.
Le misure dispensative hanno lo scopo di venire incontro alle difficoltà dell'individuo con discalculia; inoltre, sono importanti nel prevenire cali di motivazione dovuti al confronto con i compagni e sentimenti d'inferiorità rispetto ai coetanei che non presentano le sue stesse difficoltà.
Discalculia: Consigli per i Genitori
Nel percorso di potenziamento delle abilità matematiche e aritmetiche di un soggetto con discalculia, i genitori rappresentano un elemento di supporto fondamentale.
Per aiutare chi soffre di discalculia non bisogna essere, necessariamente, degli esperti di matematica; quindi i genitori che, ritenendosi poco dotati dal punto di vista matematico e aritmetico, rinunciano a priori ad aiutare i propri figli con discalculia commettono un grave errore.
Tra i consigli più comunemente forniti ai padri e alle madri di figli con discalculia, rientrano:
- Imparare il più possibile sulla discalculia e i suoi effetti. Una conoscenza accurata del disturbo permette al genitore di evitare al figlio tutte quelle situazioni che potrebbero creare difficoltà o palesare le problematiche esistenti.
Per un soggetto con discalculia, sentirsi meno frequentemente in difficoltà significa vivere meglio la propria disabilità: meno disagi, meno ansia, maggiore autostima ecc. - Giocare con la matematica. Significa collegare i numeri alle attività quotidiane o all'oggettistica presente in casa. Questo rende più facili gli esercizi di calcolo e meno ansiogeno il momento della giornata destinato alla loro esecuzione.
- Creare delle stazioni di lavoro, dove non ci siano distrazioni. In questo modo, il paziente si concentra al 100% sugli esercizi di calcolo e sui problemi da risolvere.
- Procurare al figlio una calcolatrice semplice da utilizzare.
- Lavorare sulla fiducia personale, incentivando il figlio a puntare sui propri punti di forza. Lo sfruttamento dei punti forza aiuta ad aggirare le lacune e le difficoltà presenti.
- Aiutare il figlio a tenere traccia del tempo che passa, attraverso sveglie, allarmi ecc.
- Riconoscere gli sforzi del figlio, lodandolo quando risolve anche semplici esercizi di calcolo. Anche questo è un modo per aumentare l'autostima e ridurre il disagio, creato da problemi di natura matematica e aritmetica.
Discalculia: limiti delle Strategie di Supporto
Purtroppo, al momento attuale, le conoscenze relative alla discalculia e alle sue cause sono ancora scarse.
Questa scarsa comprensione del disturbo comporta un numero ridotto di strumenti di supporto finalizzati al potenziamento delle capacità di calcolo e del senso per i numeri.
Prognosi
Per una disabilità permanente come la discalculia, parlare di prognosi positiva può risultare strano e anche poco appropriato.
Tuttavia, è doveroso segnalare come il percorso di potenziamento delle capacità numeriche e di calcolo sia tanto più efficace, quanto prima ha inizio.
In altre parole, un paziente con discalculia che si sottopone precocemente alle strategie di supporto trae, da queste, più benefici, rispetto a un paziente con discalculia che ritarda l'inizio del potenziamento.