
Introduzione
La maggior parte delle persone è abituata a considerarlo come un fattore nocivo, un nemico di cui liberarsi il più velocemente possibile. In effetti, lo stress eccessivo costituisce una minaccia per la salute del corpo e della mente, sotto diversi punti di vista.
Tuttavia, purché consapevoli dei suoi pericoli, non tutti gli individui che ne soffrono vogliono contrastarlo: esiste, infatti, una minoranza di soggetti che è colpita da dipendenza da stress, per cui non riesce a farne a meno.
Che cos’è lo stress
Il dottor Hans Selye, il medico ungherese che per primo studiò il concetto scientifico di stress, ha definito lo stress come una condizione aspecifica che permette all'organismo di adattarsi a qualunque sollecitazione venga imposta dall'interno o dall'esterno. Entro certi limiti, dunque, ha una funzione benefica, ma se diventa eccessivo provoca conseguenze dannose per la salute.
Più nello specifico, lo stress è una condizione in cui il soggetto percepisce una certa discrepanza fra quello che gli accade e le sue risorse personali, biologiche, psicologiche e sociali: in pratica, si è stressati quando si è convinti di non avere le capacità per affrontare un determinato evento o una determinata situazione.
Lo stress può essere acuto o cronico: nel primo caso lo stimolo si verifica una volta sola e ha una durata limitata, nel secondo invece permane nel tempo.
La risposta allo stress è regolata principalmente da due ormoni: il cortisolo, che inibisce le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo, garantendo il massimo sostegno agli organi vitali e incrementa la quantità di energia; e l'adrenalina, che mette i sensi all'erta, aumenta la resa e le performance personali, fa scattare i muscoli, alza il livello di attenzione.
Questi ormoni permettono di reagire di fronte a eventi imprevisti e/o difficili, tuttavia alla lunga, se iperprodotti, possono logorare e stressare mente e corpo.
Le conseguenze
Quando subentra una dipendenza da stress, la produzione di cortisolo e adrenalina rimarrà costantemente elevata e si vivrà sempre in uno stato di iperattivazione, tensione e preoccupazione. Si finirà, così, con il considerare normali i sintomi dello stress, che andranno a sovrapporsi con quelli della dipendenza, peggiorando la qualità di vita sia a livello fisico che psicologico.
I soggetti con dipendenza da stress si convincono di essere in uno stato di benessere solo quando si trovano in situazioni di stress.
I sintomi fisici
- Mal di di schiena,
- vertigini,
- tensioni muscolari,
- lombalgia,
- periodi di fame nervosa alternati a momenti di stomaco chiuso e mancanza di appetito,
- insonnia,
- stanchezza,
- ipertensione,
- disturbi sessuali,
- affaticamento,
- tachicardia,
- dolori e disturbi digestivi,
- sudorazione delle mani.
I sintomi psicoemotivi
- Senso di soffocamento,
- tremori,
- infelicità,
- agitazione,
- nervosismo,
- pianto frequente,
- palpitazioni,
- ansia, se non vere e proprie crisi di panico,
- apatia,
- depressione.
Ai sintomi appena descritti possono associarsi anche i sintomi comportamentali e cognitivi, come iper o ipoattività fisica, isolamento, autolesionismo, impoverimento della vita di relazione, indecisione, mancanza di attenzione e concentrazione, difficoltà a pensare in maniera chiara, perdita del senso dell'umorismo e della creatività.
I trattamenti
Purtroppo la dipendenza da stress non è facile da riconoscere e da ammettere: per farlo, è necessario non sottovalutare i sintomi, ascoltare anche i segnali che sembrano meno importanti, imparare a guardarsi dentro, prendersi del tempo per capire come si sta realmente.
Per stare meglio e affrontare nel modo corretto la problematica è fondamentale rivolgersi a un terapista e iniziare un percorso di cura mirato.
Ammettere di avere un problema e parlarne con qualcuno, comunque, sono già passi fondamentali verso la risoluzione. Anche ricordarsi che non si è certamente i soli a manifestare malesseri e disagi di natura psico-emotiva è di grande aiuto.