Defibrillatore
Ultima modifica 16.06.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Come Funziona
  4. Come si Usa e Tipologie
  5. Indicazioni
  6. Rischi e Avvertenze
  7. Defibrillazione e Rianimazione Cardiopolmonare

Generalità

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Il defibrillatore è un dispositivo elettromedicale che consente l'esecuzione della defibrillazione elettrica, una procedura medica per il ripristino del normale ritmo cardiaco nei soggetti con un'aritmia.
A batteria o collegabile a una presa di corrente, un generico defibrillatore ha la capacità di generare scariche elettriche e di trasmetterle su un individuo attraverso piastre metalliche.
Esistono diversi tipi di defibrillatore: il defibrillatore manuale, il defibrillatore semiautomatico, il defibrillatore automatico e il defibrillatore cardiaco impiantabile.
L'uso del defibrillatore associato alla rianimazione cardiopolmonare è un intervento medico che, se attuato tempestivamente e nella maniera corretta, può salvare le persone vittime di arresto cardiaco.

Cuore: breve richiamo di Anatomia e Fisiologia

Il cuore è un organo impari, suddivisibile in quattro cavità (atrio destro, atrio sinistro, ventricolo destro e ventricolo sinistro) e composto da un tessuto muscolare davvero molto particolare: il miocardio.

La particolarità del miocardio è la sua capacità di generare e condurre da sé gli impulsi nervosi per la contrazione degli atri e dei ventricoli.

La sorgente di questi impulsi nervosi, che sono equiparabili a dei segnali di tipo elettrico, risiede a livello dell'atrio destro del cuore e prende il nome di nodo seno atriale.

Il nodo seno atriale ha il compito di scandire la giusta frequenza di contrazione del cuore (frequenza cardiaca), in maniera tale da garantire un ritmo cardiaco normale.

Quando il cuore si contrae sotto l'azione del nodo seno atriale, medici e cardiologi parlano di ritmo cardiaco normale ritmo sinusale.

Cos'è

Defibrillatore: Cos'è?

Il defibrillatore è un dispositivo elettronico che, grazie alla sua capacità di generare specifiche scariche elettriche, permette di eseguire la cosiddetta defibrillazione elettrica.

La defibrillazione elettrica è la procedura medica, talvolta dal valore salva-vita, che consente il ripristino del normale ritmo cardiaco negli individui con un cuore affetto da aritmia, ossia da un'alterazione del ritmo sinusale.

Come Funziona

Defibrillatore: Principi di Funzionamento

Alimentato da una batteria o collegabile a una presa di corrente, il defibrillatore è uno strumento studiato per generare delle precise scariche elettriche e trasmetterle a un individuo attraverso due piastre metalliche (o elettrodi o paddles, in inglese).

L'applicazione delle due piastre elettriche può avvenire in diversi punti del busto:

  • Una appena sotto la spalla (sottoclavicola destra) e una appena sotto l'ascella sinistra (ascellare media sinistra). Queste due posizioni sono le più frequenti.
  • Una al centro del petto, tra le due mammelle, e una sulla schiena, esattamente all'opposto della piastra sul petto.
  • Una appena sotto l'ascella destra e una appena sotto l'ascella sinistra (biascellare destra e sinistra).

Secondo una definizione alquanto specialistica, il defibrillatore è "lo strumento in grado di depolarizzare le pareti muscolari del cuore (cioè il miocardio), ristabilendo il normale ritmo cardiaco imposto dal nodo seno atriale" .

Come si Usa e Tipologie

Tipi di Defibrillatore

Esistono diversi tipi di defibrillatore.
Le principali tipologie sono:

  • Il defibrillatore manuale esterno;
  • Il defibrillatore semiautomatico esterno;
  • Il defibrillatore automatico esterno;
  • Il defibrillatore cardiaco impiantabile.

Si tiene a precisare, fin da subito, che il defibrillatore cardiaco impiantabile è uno strumento particolare, che, per dimensioni e modalità di utilizzo, ricorda più un pacemaker che non un generico defibrillatore.

Defibrillatore Manuale Esterno

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Il defibrillatore manuale esterno, o più semplicemente defibrillatore manuale, è un defibrillatore coniugato a uno strumento per l'elettrocardiogramma (elettrocardiografo), che funziona esclusivamente sotto la guida di un operatore medico.

Dal punto di vista funzionale, la coniugazione del defibrillatore manuale a uno strumento per l'elettrocardiogramma è fondamentale; infatti, è in base al tracciato elettrocardiografico risultante, che l'operatore medico decide quale scarica elettrica trasmettere al paziente.

L'utilizzo corretto del defibrillatore manuale richiede una preparazione specifica sia su come funziona lo strumento per la defibrillazione, sia su come funziona un elettrocardiografo (lettura dei tracciati, saper riconoscere un'aritmia ecc).

Per la specifica preparazione richiesta, e per altri motivi, il defibrillatore manuale è un dispositivo che trova impiego, generalmente, solo in ambito ospedaliero o in alcune ambulanze.

Defibrillatore Semiautomatico Esterno

Il defibrillatore semiautomatico esterno, noto anche come defibrillatore semiautomatico o DAE, è un defibrillatore costruito con una tecnologia tale che gli permette di analizzare il ritmo cardiaco di un individuo e stabilire in autonomia quale scarica elettrica impartire.

L'analisi del ritmo cardiaco richiede dai 10 ai 20 secondi e avviene per mezzo delle stesse piastre metalliche che servono alla trasmissione della scarica elettrica.

Il rilascio della scarica elettrica dipende dalla digitazione di uno specifico pulsante, solitamente presente al centro dello strumento e contrassegnato da un lampo.

I defibrillatori semiautomatici odierni sono pratici, semplici da usare e richiedono una preparazione minima per poterli utilizzare correttamente; una volta azionati, infatti, emettono una voce-guida, che serve a supportare l'utente soccorritore nella delicata procedura di defibrillazione e a dirgli quando premere il pulsante per la scarica elettrica.

Negli ultimi anni, in seguito ad alcuni tragici episodi di morte per arresto cardiaco, sempre più locali ad accesso pubblico - tra cui aeroporti, ristoranti, centri sportivi, hotel, scuole, università negozi, offici governativi ecc - hanno cominciato a dotarsi di uno o più defibrillatori semiautomatici e a istruire alcuni membri del personale all'utilizzo di queste apparecchiature.

Preparazione all'uso del Defibrillatore Semiautomatico

Attualmente, con un corso di 6-8 ore totali, comprensivo di una parte teorica e di una parte pratica, chiunque può imparare a utilizzare correttamente un defibrillatore semiautomatico.
Di solito, chi partecipa a questi corsi per l'uso di un defibrillatore semiautomatico riceve istruzioni anche su come provvedere alla rianimazione cardiopolmonare, procedura complementare alla defibrillazione.

Defibrillatore Automatico Esterno

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Il defibrillatore automatico esterno, conosciuto anche come defibrillatore automatico, è un defibrillatore capace di analizzare il ritmo cardiaco, di stabilire in autonomia la scarica elettrica da trasmettere al paziente e di emetterla senza alcuna digitazione di pulsanti da parte dell'utente soccorritore.

In altre parole, chi usa un defibrillatore automatico deve soltanto azionare lo strumento, posizionare le piastre metalliche sull'individuo che necessita della defibrillazione e lasciare che il dispositivo faccia le sue operazioni.

Nei locali pubblici, rispetto ai modelli semiautomatici, i defibrillatori automatici sono meno diffusi.

Defibrillatore Cardiaco Impiantabile

Il defibrillatore cardiaco impiantabile, o defibrillatore cardioverter impiantabile o ICD, è un defibrillatore di dimensioni ridotte, portatile e capace di monitorare il ritmo cardiaco di un individuo e impartire una scarica elettrica al cuore al momento del bisogno.

Come accennato, il defibrillatore cardiaco impiantabile assomiglia molto a un pacemaker; infatti, allo stesso modo di quest'ultimo:

  • Richiede un intervento chirurgico per il suo inserimento sottocutaneo, appena sotto la clavicola sinistra;
  • È unito al cuore per mezzo di elettrocateteri, i quali svolgono la funzione di monitoraggio del ritmo cardiaco e la funzione di trasmissione della scarica elettrica;
  • Una volta installato, un medico cardiologo deve programmarlo attraverso un dispositivo computerizzato appositamente studiato allo scopo. Per ovvie ragioni, la programmazione dipende dal disturbo cardiaco che affligge il paziente.
Per approfondire: Cardioversione: Cos'è?

Indicazioni

Il defibrillatore manuale esterno ha indicazioni leggermente diverse dal defibrillatore semiautomatico e dal defibrillatore automatico.
Il defibrillatore cardiaco impiantabile rappresenta un caso particolare, da trattare a parte.

Quando Usare il Defibrillatore Manuale?

Il defibrillatore manuale è adatto a ripristinare il ritmo cardiaco di persone con:

Quando Usare il Defibrillatore Semiautomatico e Automatico?

Il defibrillatore semiautomatico e il defibrillatore automatico sono adatti a ripristinare il ritmo cardiaco di persone con:

  • Fibrillazione ventricolare;
  • Tachicardia ventricolare;
  • Arresto cardiaco.

Quando Usare il Defibrillatore Cardiaco Impiantabile?

Il defibrillatore cardiaco impiantabile è adatto alle persone che, per le loro condizioni di salute generale, potrebbero soffrire di:

  • Fibrillazione ventricolare (indicazione principale);
  • Tachicardia ventricolare (indicazione principale);
  • Tachicardia sopraventricolare (più raramente);
  • Fibrillazione atriale (più raramente).

Dal punto di vista del funzionamento, nel momento in cui il ritmo cardiaco subisce un'alterazione tale da attivare l'ICD, quest'ultimo si aziona e impartisce una scarica elettrica adeguata.

Rischi e Avvertenze

La più importante avvertenza relativa all'utilizzo del defibrillatore manuale, del defibrillatore semiautomatico e del defibrillatore automatico è quella di tenersi a distanza dal paziente nel momento in cui l'operatore medico o un generico soccorritore preme il pulsante per la scarica elettrica: infatti, se una persona tocca il paziente, nel momento in cui quest'ultimo riceve la scarica elettrica, assorbe anch'essa parte della scarica impartita e potrebbe sviluppare un'aritmia più o meno grave.

Rischi del Defibrillatore Cardiaco Impiantabile

Pericoli dell'operazione d'impianto a parte, il defibrillatore cardiaco impiantabile presenta il possibile inconveniente di emettere scariche elettriche senza alcun motivo a causa di un malfunzionamento.

Defibrillazione e Rianimazione Cardiopolmonare

La defibrillazione e la rianimazione cardiopolmonare (RCP) sono due procedure mediche che possono salvare la vita di chi è vittima di un arresto cardiaco.

A voler essere più precisi, durante un arresto cardiaco è fondamentale:

  • Prima di tutto, chiamare il 118;
  • In secondo luogo, praticare la defibrillazione;
  • In terzo luogo, procedere con la rianimazione cardiopolmonare.

Se il defibrillatore non è immediatamente disponibile (ma in arrivo), è bene cominciare subito con la rianimazione polmonare; non appena lo strumento è a disposizione, però, bisogna farne uso.

Rianimazione Cardiopolmonare (RCP): Cos'è?

La rianimazione cardiopolmonare può salvare la vita di una persona, perché, con la sua corretta esecuzione, consente al sangue ossigenato di raggiungere i diversi organi del corpocervello in primis, e di mantenerli in vita.

L'RCP consiste nell'alternare il cosiddetto massaggio cardiaco alla respirazione artificiale.

Effettuato con delle forti compressioni manuali a livello del torace, il massaggio cardiaco simula l'azione di pompaggio del cuore.

Realizzata bocca a bocca e con le narici del paziente chiuse, invece, la respirazione artificiale consente l'introduzione nelle vie aeree di nuovo ossigeno.

L'RCP può risultare una procedura salva-vita anche in caso di annegamento, soffocamento e infarto del miocardio.

RCP per chi è inesperto

I soccorritori inesperti nell'RCP riceveranno tutte le informazioni necessarie nel momento in cui chiamano il 118.

Tranne nei casi di annegamento e soffocamento (per cui è fondamentale l'apporto di nuovo ossigeno), con la chiamata al 118 riceveranno l'indicazione di praticare un massaggio cardiaco continuo, a ben 100 compressioni al minuto, fino all'arrivo dei soccorsi ospedalieri.

Domande frequenti sulla Rianimazione Cardiopolmonare

In caso di arresto cardiaco, è più importante il massaggio cardiaco o la respirazione artificiale?
È di primaria importanza il massaggio cardiaco, in quanto l'ossigeno permane nel sangue per svariati minuti.

Quando bisogna interrompere l'RCP?
Un soccorritore dovrebbe eseguire l'RCP fino all'arrivo dei soccorsi ospedalieri o fino a quando il soccorritore non esaurisce le proprie forze (N.B: il massaggio cardiaco è molto faticoso). Se i soccorritori sono più d'uno, possono alternarsi nella pratica del massaggio cardiaco e in questo modo riposarsi.

Cosa bisogna fare prima della respirazione artificiale?
Bisogna innanzitutto inclinare delicatamente all'indietro la testa del paziente, in modo tale da aprire le vie aeree, e successivamente chiudere le vie nasali, per impedire che l'aria immessa con la respirazione fuoriesca dalle narici.

Per approfondire: Rianimazione Cardiopolmonare (RCP): Cos'è e Come si Pratica?

Cosa Fare se non si dispone di un Defibrillatore?

Se non è disponibile un defibrillatore, il soccorritore non deve allarmarsi, ma chiamare velocemente il 118 e dedicarsi subito alla rianimazione cardiopolmonare.

Il defibrillatore è importante, ma si può salvare la vita di un individuo anche solo con l'RCP.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza