Generalità
Il cuore polmonare è una malattia cardiaca, che insorge a causa di una disfunzione dei polmoni (o delle arterie che collegano il cuore ai polmoni) e che provoca un'alterazione della struttura anatomica del ventricolo destro. La parete muscolare di quest'ultimo, infatti, si distende (quindi la cavità ventricolare si allarga) e/o si ispessisce (ipertrofia ventricolare destra), compromettendone l'azione di pompaggio del sangue deossigenato verso i polmoni.
La causa del cuore polmonare è l'ipertensione polmonare, ovvero l'elevata pressione a livello delle arterie polmonari.
I sintomi e i segni tipici del cuore polmonare sono: dispnea, dolore al torace, cianosi ed edema alle gambe.
La diagnosi deve focalizzarsi anche sulle cause del cuore polmonare, in quanto la loro identificazione permette di pianificare al meglio la terapia.
Breve richiamo sull'anatomia del cuore
Prima di descrivere la malattia, è utile ripercorrere alcune caratteristiche fondamentali del cuore.
Con l'aiuto dell'immagine, si ricorda ai lettori che:
- Il cuore è diviso in due metà, destra e sinistra. Il cuore di destra è composto dall'atrio destro e dal sottostante ventricolo destro. Il cuore di sinistra è composto dall'atrio sinistro e dal sottostante ventricolo sinistro. Ciascun atrio è collegato al ventricolo sottostante per mezzo di una valvola.
- L'atrio destro riceve sangue non ossigenato, attraverso le vene cave.
- Il ventricolo destro pompa il sangue nelle arterie polmonari, che conducono ai polmoni. Nei polmoni, il sangue si carica di ossigeno.
- L'atrio sinistro riceve il sangue ossigenato, di ritorno dai polmoni, attraverso le vene polmonari.
- Il ventricolo sinistro pompa il sangue ossigenato verso gli organi e i tessuti del corpo umano, attraverso l'aorta.
- Ogni ventricolo comunica con il suo vaso efferente per mezzo di una valvola. Pertanto, le valvole del cuore sono in tutto quattro.
Figura: anatomia e circolazione sanguigna all'interno del cuore. Le cavità destre del cuore (compresi i vasi che vi giungono e vi dipartono) sono colorate di azzurro, mentre le cavità sinistre (anche in questo caso, vasi compresi) sono evidenziate con il colore rosso.
Cos'è il cuore polmonare?
Il cuore polmonare è una patologia cardiaca molto grave, che insorge per effetto di una disfunzione dei polmoni o delle arterie polmonari, caratterizzandosi per un allargamento della cavità ventricolare destra e/o per un ispessimento del miocardio che costituisce il ventricolo destro (ipertrofia ventricolare destra).
In altre parole, il cuore polmonare può essere definito come un'alterazione anatomica del ventricolo destro, dovuta a un problema persistente ai polmoni o alle arterie che conducono il sangue a ossigenarsi nei polmoni.
Miocardio e significato di ipertrofia ventricolare destra
Il miocardio è il muscolo del cuore. Pertanto, l'ipertrofia ventricolare destra che caratterizza il cuore polmonare è una forma di ipertrofia muscolare.
L'ipertrofia muscolare viene in genere definita come "l'aumento di volume muscolare causato dall'aumento di volume degli elementi che costituiscono il muscolo (quindi fibre, miofibrille, tessuto connettivo, sarcomeri, proteine contrattili ecc)".
QUAL È LA PRINCIPALE CONSEGUENZA DEL CUORE POLMONARE
Alterazioni morfologiche del cuore in risposta all'ipertensione polmonare. Dal sito mbbsdost.com.
Poiché, a seguito del cuore polmonare, l'ossigenazione del sangue a livello dei polmoni risulta insufficiente, tutti i tessuti del corpo vanno incontro a uno stato di ipossia (cioè carenza di ossigeno).
CUORE POLMONARE ACUTO E CUORE POLMONARE CRONICO
I medici distinguono due forme di cuore polmonare: il cuore polmonare acuto e il cuore polmonare cronico.
La forma acuta è caratterizzata solitamente da un allargamento della cavità ventricolare, mentre la forma cronica è contraddistinta prevalentemente da un ispessimento del miocardio.
Talvolta, tuttavia, può capitare che il cuore polmonare sia, prima, contrassegnato da un allargamento del ventricolo destro e, poi, da un suo ispessimento.
QUAND'È ERRATO PARLARE DI CUORE POLMONARE?
Sebbene le modifiche strutturali siano le stesse, l'ipertrofia ventricolare destra che insorge per effetto di un problema al reparto sinistro del cuore (per esempio in caso di una cardiomiopatia ipertrofica o di un difetto della valvola aortica) non è da considerarsi cuore polmonare.
Cause
La causa del cuore polmonare è l'ipertensione polmonare, ovvero l'innalzamento della pressione sanguigna all'interno delle arterie polmonari e delle cavità destre del cuore.
IPERTENSIONE POLMONARE E CUORE POLMONARE
In genere, l'ipertensione polmonare s'instaura quando le pareti delle arterie polmonari subiscono un'alterazione, per effetto della quale si restringono e si occludono del tutto. Ciò ha due conseguenze: da un lato, aumenta la resistenza che il sangue incontra andando dal cuore ai polmoni e, dall'altro, viene ostacolata l'azione di pompaggio del ventricolo destro.
Figura: sezione confronto tra le arterie polmonari di un soggetto sano e le arterie polmonari di un soggetto con ipertensione polmonare. Da www.cdc.gov
In altre parole, all'origine dell'ipertensione polmonare c'è quasi sempre una vasocostrizione delle arterie che conducono il sangue dal cuore ai polmoni; tale vasocostrizione riduce il flusso di sangue diretto ai polmoni e impedisce al ventricolo destro di funzionare normalmente.
Le condizioni che possono portare all'instaurarsi dell'ipertensione polmonare sono numerose e consistono principalmente in:
Cause di ipertensione polmonare che possono dare cuore polmonare acuto | Cause di ipertensione polmonare che possono dare cuore polmonare cronico |
|
|
Dato che il cuore polmonare deriva in genere dall'ipertensione polmonare, tutte le cause di quest'ultima sono da considerarsi anche fattori scatenanti del cuore polmonare.
EPIDEMIOLOGIA
Attualmente, non esiste un dato statistico che riporti l'esatta incidenza annuale del cuore polmonare. Tuttavia, secondo medici e ricercatori, la forma acuta sarebbe collegata soprattutto all'embolia polmonare, mentre la forma cronica avrebbe un legame particolare con la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Un dato numerico interessante
Negli Stati Uniti, le morti per cuore polmonare dovuto a embolia polmonare sarebbero tra le 20.000 e le 25.000 all'anno.
Per un motivo ancora ignoto, la maggior parte dei pazienti affetti da cuore polmonare è di sesso femminile.
Inoltre, sono sicuramente più a rischio di sviluppare tale condizione: i grandi fumatori, coloro che vivono in città particolarmente inquinate, gli operai degli stabilimenti industriali dove vengono prodotte polveri e fumi tossici ecc (in altre parole, tutti coloro che sono esposti ad agenti nocivi per i polmoni).
Sintomi e Complicanze
Per approfondire: Sintomi Cuore Polmonare
Agli esordi, il cuore polmonare potrebbe risultare del tutto asintomatico (cioè privo di manifestazioni evidenti) o caratterizzarsi per disturbi di lieve entità e non sempre percettibili.
Agli stadi più avanzati, invece, la malattia si distingue per una sintomatologia marcata e assai evidente.
I sintomi e i segni principali del cuore polmonare sono:
- Dispnea (o fiato corto), sia sotto sforzo (dispnea da sforzo) sia a riposo (dispnea a riposo)
- Senso di fatica anche nel fare le attività più semplici
- Giramenti di testa
- Senso di svenimento e sincope
- Dolore o senso di pressione al torace
- Edema alle gambe, alle anche e, talvolta, pure all'addome (ascite)
- Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia)
- Distensione delle vene giugulari (o turgore delle vene giugulari)
- Soffi e altri "rumori" cardiaci anomali
- Tosse persistente
QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?
Avvertire un'insolita dispnea durante uno sforzo anche minimo deve indurre chi ne è vittima a contattare immediatamente il proprio medico, per un'analisi approfondita della situazione.
Inoltre, merita un approfondimento anche la comparsa di dolore al torace, edema alle gambe (o in altre parti del corpo) e cianosi.
COMPLICAZIONI
La vasocostrizione delle arterie polmonari potrebbe causare un reflusso del sangue presente nel cuore di destra in direzione del sistema venoso (da cui era precedentemente arrivato).
Tra le varie vene che possono essere interessate da tale reflusso, rientra anche la vena epatica, ovvero il vaso sanguigno che normalmente raccoglie il sangue che ha appena ossigenato le cellule del fegato (epatociti).
Le permanenza di sangue deossigenato nelle vena epatica (e nelle piccole venule epatiche adiacenti) porta all'instaurarsi della cosiddetta congestione epatica (o congestione del fegato).
Una delle conseguenze della congestione epatica è la condizione nota come fegato da stasi.
Diagnosi
Il cuore polmonare è difficile da diagnosticare, fondamentalmente per due motivi:
- Potrebbe essere asintomatico e passare inosservato
oppure
- I sintomi e i segni che è in grado di provocare sono molto simili a quelli di altre patologie di cuore e polmoni.
Alla luce di ciò, per poterne identificare la presenza, il medico è tenuto a sottoporre il paziente a diversi esami e test diagnostici.
Di solito, dopo un accurato esame obiettivo, fanno seguito:
- Esami del sangue
- Ecocardiogramma
- TAC (o tomografia computerizzata)
- Risonanza magnetica nucleare
- Cateterismo cardiaco destro
- RX-torace
- Analisi della perfusione polmonare
- Spirometria
- Biopsia polmonare
Il numero notevole di esami diagnostici effettuati serve non solo a stabilire il preciso problema cardiaco in atto, ma anche a capirne le cause. La conoscenza delle ragioni scatenanti permette di pianificare un trattamento adeguato.
Trattamento
La terapia del cuore polmonare dipende dalle cause dell'ipertensione polmonare.
TRATTAMENTI PER L'IPERTENSIONE POLMONARE
Il primo trattamento a cui i medici ricorrono in caso di ipertensione polmonare è di tipo farmacologico. Di solito, infatti, è prevista una combinazione di diversi medicinali, i quali vengono scelti a seconda delle cause scatenanti la vasocostrizione delle arterie polmonari.
In altre parole, la combinazione farmacologica varia da caso a caso, in base alla caratteristiche dell'ipertensione polmonare.
Se i medicinali dovessero fornire scarsi risultati o la situazione fosse particolarmente grave, allora diventerà necessaria la chirurgia. In particolare, gli interventi a cui si può far ricorso sono la settostomia atriale, l'embolectomia polmonare (in presenza di embolia polmonare), la flebotomia (in presenza di policitemia) e i trapianti di cuore, polmone o entrambi.
Su alcuni pazienti (per esempio i malati di BPCO) ha ottimi effetti l'ossigenoterapia. L'ossigenoterapia consiste nel somministrare ossigeno e permette di risolvere, almeno in parte, lo stato d'ipossia.
Attenzione: Per conoscere, nel dettaglio, tutti i possibili medicinali per l'ipertensione polmonare, si consiglia al lettore di consultare il Farmaci per curare l'Ipertensione. In questa sede, si ricorda soltanto che i trattamenti farmacologici disponibili oggi per la cura del cuore polmonare non consentono di guarire dalla malattia, ma si limitano soltanto a migliorare la sintomatologia e ad evitare un peggioramento della situazione.
ALCUNI CONSIGLI
Se si soffre di cuore polmonare, è opportuno attenersi a determinate regole, tra cui le più importanti sono:
- Stare a riposo, quando se ne sente la necessità.
- Praticare attività fisica regolare. Ovviamente, tale attività dev'essere commisurata allo stato di salute, in quanto sforzi esagerati potrebbero essere fatali.
- Non fumare
- Se si è una donna, evitare di rimanere incinta, perché la gravidanza potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre, sarebbe in pericolo anche la vita del feto.
- Adottare una dieta sana e possibilmente a basso contenuto di sale (dieta iposodica).
Prognosi
Il cuore polmonare è una malattia cardiaca difficilmente curabile, pertanto la prognosi è in genere negativa.
Due fattori incidono in particolare sulle aspettative di vita dei malati:
- La gravità delle cause scatenanti. Più è severa la condizione che è all'origine del cuore polmonare, peggiore è il decorso della malattia.
- Il momento in cui avviene la diagnosi. Quando la diagnosi è tardiva, i trattamenti per il cuore polmonare potrebbero essere inefficaci.