Cronofagia: cosa è, quali sono le conseguenze e come affrontarla

Cronofagia: cosa è, quali sono le conseguenze e come affrontarla
Ultima modifica 07.06.2023
INDICE
  1. Cronofogia, cosa è
  2. Come si manifesta la cronofagia
  3. Le conseguenze della cronofagia
  4. Perché il vuoto fa paura
  5. Come affrontare la cronofagia

Cronofogia, cosa è

Per cronofagia si intende la sensazione di sentirsi "divorati" dal tempo ed è una tendenza molto diffusa nella nostra società, sempre più veloce e frenetica.

Il termine "cronofagia" deriva dalla parola greca "chronos", che significa "tempo", e "phagein", che significa "mangiare", e indica la percezione di essere costantemente in lotta contro il tempo, per rispettare i numerosi impegni quotidiani e soddisfare le aspettative.
Il tempo sembra scorrere via molto velocemente e questo porta a una costante ricerca di più ore nella giornata, dando luogo a una sensazione di urgenza e sopraffazione e a conseguenti emozioni di frustrazione e inadeguatezza per l'impossibilità di poter fare tutto.

Come si manifesta la cronofagia

La cronofagia si manifesta in diverse modalità e può influenzare molteplici ambiti della nostra vita.

  • Ad esempio, sul lavoro potremmo sentirci costantemente sotto pressione per rispettare scadenze e produrre risultati in tempi sempre più ridotti.
  • Ma, anche, in ambito personale, quando lamentiamo di non avere abbastanza tempo per le attività che ci appassionano.
  • La cronofagia può spingerci a esercitare maggiore controllo anche sul nostro tempo libero, applicando una stretta pianificazione perfino nei momenti di ozio o interazione, per non lasciare inattivo nessuno spazio. La tendenza a voler occupare con utilità tutto il tempo a disposizione ha, però, ripercussioni sulla nostra capacità di stare nel presente e godere piacevolmente dei momenti di ozio.

Le conseguenze della cronofagia

Essere perennemente impegnati è un'abitudine che applichiamo alle nostre giornate, spesso inconsapevolmente. È, però, importante far luce sulle conseguenze della cronofagia sul benessere psicofisico della persona e sull'impatto che ha sulla salute in generale.

  • Stress e ansia: la sensazione di non avere abbastanza tempo per fare tutto ciò che si dovrebbe può portare a un senso di frustrazione e di impotenza che genera stress, ansia e una sensazione di costante allerta. Un atteggiamento perennemente orientato all'ottimizzazione del tempo impatta sulle nostre abitudini, in particolare sull'uso incontrollato dei dispositivi elettronici e sulla qualità del sonno, correlando con l''insorgenza di diversi disturbi psicologici ma, anche, di malattie cardiovascolari, ictus, diabete, sepsi, ipertensione e, in generale, sullo stato complessivo di salute della persona.
  • Bassa qualità della vita: pianificazioni rigide dei tempi possono portare a una perdita di ascolto e connessione con i propri bisogni e priorità del momento, con forte impatto sulla qualità della vita quotidiana della persona.
  • Mancanza di focus e creatività: la fretta e la frenesia possono influire sulla capacità di concentrazione, ostacolando lo svolgimento delle attività con attenzione e creatività. Il tempo diventa un nemico da sconfiggere e questo ostacola la capacità di restare nel presente e di vivere il "qui e ora".
  • Perdita di senso e scopo: Quando siamo costantemente "mangiati" dal tempo, rischiamo di perdere di vista il senso e il significato delle nostre azioni, agendo senza una reale consapevolezza dei nostri valori e sbilanciando le nostre energie mentali sulla rincorsa del tempo.

 

 

Per approfondire: Stress e tensione psichica

Perché il vuoto fa paura

Dal punto di vista psicologico, la cronofagia offre diversi spunti di riflessione sul modo in cui viviamo il tempo e sulle possibili conseguenze che ne derivano.
Alla base del concetto di cronofagia si individuano alcuni aspetti individuali, quali, esempio, la tendenza al perfezionismo, che porta a voler fare tutto sfruttando ogni istante con la massima efficienza, o il continuo confronto sociale, che spinge a tenere costantemente il passo con gli altri, per evitare di sentirsi "indietro" e risultare inadeguati o falliti.
Tendiamo a riempire le nostre giornate con numerose attività e impegni, spesso sovraccaricandoci, pur di evitare i momenti di inattività. Il disagio che si prova quando non si sta facendo qualcosa di utile fa riferimento all'horror vacui, un'espressione latina traducibile come "orrore del vuoto", che porta al bisogno di riempire ogni spazio nella nostra vita.
Fermarsi fa spesso paura: sentiamo il bisogno di occupare ogni momento, rendendolo utile e temendo di non saper stare nell'inattività, nella quiete mentale o nei pensieri ed emozioni del momento. Tuttavia, per il benessere emotivo della persona, è molto importante abbandonare le eccessive pianificazioni e imparare a godere del tempo vuoto, dedicandosi al riposo e all'ozio.

 

Come affrontare la cronofagia

La cronofagia è un fenomeno sempre più comune nella nostra società e solleva diverse questioni sulla percezione del tempo che abbiamo e su come lo occupiamo. Secondo uno studio pubblicato sull'Harvard Business Review, meno tempo libero abbiamo, più ci illudiamo di trasmettere un'immagine di noi di successo.
In realtà, l'eccessiva preoccupazione riguardo al tempo limitato e la volontà di doverlo occupare totalmente, ha un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere complessivo della persona.
Spesso ci sentiamo sotto pressione a causa delle scadenze e degli impegni che dobbiamo sostenere, percependo il tempo come una risorsa molto limitata, da rincorrere e occupare.
Ma l'ozio non è tempo perso: per raggiungere un buon equilibrio è importante concedersi dei momenti di piacere "non organizzato" e degli spazi di ricarica e digital detox.
Per vivere meglio il nostro rapporto con il tempo è molto utile prendere consapevolezza delle nostre abitudini, priorità e schemi di pensiero legati al tempo. È importante imparare a organizzare le nostre giornate in modo più sano, abbandonando il perfezionismo, creando una pianificazione realistica e imparando a delegare o a dire "no" quando necessario. Per una relazione sana con il tempo è importante ricordare che possiamo essere noi a scegliere come gestirlo; la qualità della nostra vita dipende dalla capacità di trovare un equilibrio tra priorità e il desiderio di vivere appieno ogni istante.

 

Fonti

  • S. Bellezza, Paharia, A. Keinan (2016). Why Americans Are So Impressed by Busyness
  • Picotti, L. (2019). "Cronofagia" di Davide Mazzocco. Pandora Rivista.

Autore

Dott.ssa Ilaria Albano
Dr. Ilaria Albano, psicologa con formazione in Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, si occupa di divulgazione scientifica, benessere e empowerment. Founder del progetto "Psicologa Scortese", ogni sabato mattina ha una rubrica in diretta su Radiofreccia.