
Da quando è comparso, il Covid-19 è mutato in tantissime varianti, ognuna delle quali differenti per intensità, capacità di contagio e sintomi. Anche all'interno degli stessi ceppi però, persone diverse possono sviluppare sintomi non simili.
Se alcuni sono piuttosto standard, altri sono più insoliti e proprio per questo chi li prova il più delle volte non li associa immediatamente al contagio da Covid-19.
Inoltre, non sempre è possibile stabilire se a determinarli sia davvero il virus Sars-Cov-2 o se questo rappresenti semplicemente la miccia in grado di scatenare un problema già esistente ma magari silente.
Entrambe questi aspetti rendono difficile fare una stima di quante persone nel mondo abbiano dovuto fare i conti con anomali sintomi di Covid-19 ma secondo quanto testimoniato da molti medici, pur trattandosi di eventi minori rispetto alla casistica standard, non si tratterebbe di numeri così tanto irrisori.
Quanto durano i sintomi del Covid-19
A prescindere dall'intensità con la quale il virus abbia agito e delle eventuali complicazioni, molte persone colpite dal Covid-19 a distanza di tempo si trovano ancora a gestirne i sintomi, come confermato da diverse ricerche tra le quali una spagnola, pubblicata su Jama Network Open che sostiene che il 59,7% di chi ha contratto il Covid-19, dopo due anni fa ancora i conti con almeno un sintomo.
Alcuni più comuni e altri meno e in merito a ciò la scienza, a causa dei pochi studi attualmente disponibili, non è ancora stata in grado di stabilire con certezza il motivo per il quale i sintomi non siano standard. Ciò che appare certo però è che i sintomi più anomali sembrano colpire più spesso, anche se non esclusivamente, soggetti non vaccinati.
Questi fino ad ora i sintomi del Covid-19 meno comuni.
Proprio il Covid può essere causa del debito di immunità.
Attenzione anche al Long Covid.
Sintomi insoliti del Covid-19
- Stomatiti
- Eruzioni cutanee sulle dita dei piedi
- Eruzioni cutanee su petto e fianchi
- Problemi alla vista
Stomatite
La stomatite è un'infiammazione acuta o cronica che si sviluppa nella cavità orale.
Ad accorgersi di una corrispondenza tra Covid-19 e la stomatite è stata Saira Chaughtai, dottoressa della Hackensack-Meridian School of Medicine, osservando e poi rendendo noto tramite una pubblicazione, quanto avvenuto a una sua paziente.
La persona in questione, dieci giorni dopo essere risultata positiva al virus ha notato che la sua lingua iniziava a gonfiarsi e a sviluppare alcune piaghe nella cavità orale ma non è stata la sola. La specialista ha infatti individuato sintomi simili in un altro paziente, che li ha sviluppati per oltre sei mesi dal primo tampone positivo, senza che alcuna terapia tradizionalmente usata per curare questa infiammazione avesse effetto. A migliorare la sua situazione è stata una cura sperimentale, la fotobiomodulazione, che si avvale dell'uso di un laser.
Eruzioni cutanee sulle dita dei piedi
Anche i cambiamenti della pelle, a volte, possono coincidere con un contagio da Covid-19. In particolare, tra i sintomi anomali ma più frequenti di altre rarità c'è quello che viene chiamato piede Covid. Come dice la parola stessa, colpisce la pelle dei piedi, generando in particolare rigonfiamenti e rossori sulle estremità delle dita. Molto simile ai geloni, come sottolineato dagli esperti dell'American Academy of Dermatology Association ad avere più probabilità di sviluppare questa condizione sono le persone giovani, sane e spesso asintomatiche o con lievi sintomi.
Le ricerche in merito a questo fenomeno sono ancora poche ma fino ad ora quello che è emerso dall'osservazione delle persone che sviluppano il sintomo pare che la maggior parte di loro si trovi con un rossore lieve che gradualmente diventa viola.
Questo evento è completamente asintomatico e proprio per questo la maggior parte dei soggetti che lo sviluppano non se ne rende conto. Solo una minima percentuale, infatti, pare sviluppare prurito o vesciche.
Solitamente queste eruzioni cutanee spariscono entro pochi giorni o al massimo un paio di mesi ma esistono casi di durata maggiore, che tuttavia non hanno portato ad altre conseguenze negative.
Eruzioni cutanee su petto e fianchi
Non solo i piedi però possono essere interessati da eruzioni cutanee legate al Covid-19.
Il virus pare infatti essere in grado di innescare eruzioni pruriginose sul petto e sui fianchi, ma anche rigonfiamenti, arrossamenti o pelle che vira verso il blu. Sempre per quanto riguarda la pelle, non mancano lesioni simili al morbillo o alla varicella, della durata variabile dai due e i dodici giorni.
Problemi alla vista
Infine, anche la vista può risentire dell'infezione da Sars-Cov-2. Il caso più significativo è quello di un bambino inglese di 9 anni che dopo essere risultato positivo al Covid-19 ha perso la vista da un occhio per una settimana, salvo poi recuperarla. Secondo i medici che lo avevano in cura, all'origine di questo fenomeno c'era lo sviluppo da parte del paziente della cellulite orbitale, un'infezione batterica nella cavità oculare, una condizione potenzialmente molto grave che se non individuata per tempo e curata tempestivamente può anche portare alla cecità.
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Oltre al Covid, comunque ci sono altri virus respiratori.