Introduzione
Dormire è un'attività non solo piacevole, ma anche necessaria alla sopravvivenza. Corpo e mente, infatti, hanno bisogno di riposare per rigenerarsi e mantenersi in salute: se il sonno è insufficiente, le conseguenze possono essere molto negative. Anche già solo dopo una notte insonne si può incappare in diverse problematiche.
Secondo alcuni studi statunitensi, le conseguenze più comuni sono soprattutto a livello cerebrale e pisco-emotivo, come ansia, cattivo umore, scarso controllo emotivo.
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Il sonno è necessario all'organismo
Il sonno è un meccanismo necessario all'organismo per sopravvivere e mantenersi sano ed energico. Durante il riposo notturno, infatti, si espletano tutta una serie di funzioni biologiche necessarie per la salute, che non possono avvenire durante le ore di veglia. Tutte le fasi del sonno sono fondamentali per la salute, ma lo sono a maggior ragione quella del sonno profondo (fase 3 non-REM) e quella REM.
Dormire bene e a sufficienza significa permettere al cervello di rigenerarsi, al sistema immunitario di funzionare a pieno regime, alla produzione ormonale di essere in equilibrio, all'umore di non subire sbalzi negativi, al sistema cardiocircolatorio di riposarsi ed essere efficiente.
Secondo gli esperti, già dopo due notti senza sonno la persona presenta una marcata sonnolenza diurna, irritabilità e umore depresso; dalla terza notte in poi subentrano allucinazioni, irritazioni degli occhi e delle palpebre, possibili tremori, sbalzi d'umore e stati di coscienza alterata. A lungo termine, poi, le conseguenze del cattivo riposo sono molteplici.
Cosa succede dopo una notte senza sonno
La privazione di sonno incide in modo particolare sul cervello, aumentando il rischio di disturbi come ansia, depressione, sbalzi d'umore, difficoltà a pensare, formulare frasi e trovare le parole giuste, aggressività, reazioni rallentate.
Secondo gli studi della dottoressa Eti Ben-Simon, neuroscienziata e ricercatrice del sonno presso l'università di Berkeley, in California negli Stati Uniti, già solo dopo una notte senza sonno o con sonno scarso o di cattiva qualità si assiste a una riduzione dell'attività della corteccia prefrontale, che a sua volta ha il compito di regolare l'attività dell'amigdala, la parte del cervello che gestisce le emozioni.
In aggiunta, si indebolisce anche l'attività neurale che collega l'amigdala e la corteccia prefrontale. Già una sola notte di sonno assente o insufficiente quindi si traduce in una disregolazione emotiva, che può portare ad avere reazioni eccessive o inopportune, come sbalzi d'umore ingiustificati, crisi di pianto incontrollabili, stati di ansia insoliti.
Le conseguenze sulla pressione
Una sola notte di sonno scarso o insufficiente può avere effetti negativi anche sulla pressione sanguigna. Infatti, durante il sonno avviene un abbassamento graduale (e poi nelle primissime ore della mattina una risalita) e un riequilibrio della pressione arteriosa. Al contrario, in chi è insonne o soffre di frequenti risvegli si verificano degli sbalzi di pressione anormali, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e possono condurre all'ipertensione arteriosa vera e propria.
Effetti della privazione di sonno
- Lascia la persona assonnata.
- Favorisce i cali di attenzione e di concentrazione.
- Riduce la capacità di eseguire calcoli matematici.
- Porta a problemi di memoria.
- Ritarda le reazioni.
- Rallenta il linguaggio.
- Appiattisce le risposte emotive.
- Crea apatia.
- Causa cambiamenti di umore, irritabilità, disibinizione, depressione.
- Influenza negativamente le prestazioni fisiche e mentali.
- Favorisce i colpi di sonno.
- Può associarsi a sbalzi di pressione anormali.
- Affatica l'apparato cardiocircolatorio.
- Accresce il livello di cortisolo, l'ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che gioca un ruolo importante nella risposta allo stress.
- Diminuisce le difese immunitarie.
- Riduce la sintesi dell'ormone della crescita (l'ormone GH).
- Causa una diminuzione nella produzione del TSH, accrescendo il rischio di sviluppare malattie tiroidee.
- Aumenta il rischio di malattie come obesità, diabete di tipo 2, ictus, cattiva salute mentale e morte prematura.
Come migliorare il sonno
- Avere una certa regolarità nel ritmo sonno-veglia, cercando di rispettare sempre gli stessi orari di messa a letto e di sveglia al mattino.
- Nelle ore che precedono il sonno è bene evitare l'esposizione a fonti luminose e sonore, come la televisione, i cellulari e i computer.
- Dopo le 18 limitare il consumo di caffè, cioccolato, tè che contengono caffeina, una sostanza eccitante.
- Attenzione agli alcolici, che possono indurre sonnolenza ma, una volta terminato il loro effetto, possono causare bruschi risvegli.
- Non consumare cene troppo abbondanti: per il pasto serale preferire cibi leggeri.
- Non andare a dormire subito dopo cena, ma attendere almeno due-tre ore per favorire la digestione e contrastare l'insonnia.
- Ricordare che la stanza da letto deve essere riservata solo al sonno, altrimenti è più difficile riposarsi. Escludere, quindi, altre attività come mangiare o guardare la televisione.
- Per favorire l'addormentamento si può preparare un infuso caldo a base di camomilla, valeriana, melissa o passiflora.
- Chi fatica a prendere sonno può aiutarsi con pratiche rilassanti, come la meditazione o lo yoga.
- Durante il giorno cercare di avere uno stile di vita attivo e di praticare attività fisica. Nelle ore serali, invece, meglio rinunciare alle attività movimentate ed eccitanti.