Cos'è il sonno profondo e perché è importante

Cos'è il sonno profondo e perché è importante
Ultima modifica 27.03.2023
INDICE
  1. Le fasi del sonno
  2. Differenza tra sonno profondo e REM
  3. Quante ore di sonno si dovrebbe dormire
  4. Come migliorare il sonno profondo

Dormire bene è fondamentale per riuscire a condurre una vita diurna serena e per aiutare l'organismo a mantenere al meglio le proprie funzioni. Tutte le fasi del riposo sono importanti perché svolgono funzioni differenti ma ad essere particolarmente rilevante è quella che coincide con il sonno profondo, il momento in cui il corpo si rigenera maggiormente.

Le fasi del sonno

Il sonno è composto da quattro fasi, che a loro volta rientrano in due macro categorie: sonno REM e sonno non REM.

  • ‌Fase 1 del sonno non REM: momento in cui si passa dallo stato di veglia al sonno. I muscoli si rilassano e le onde cerebrali, il battito cardiaco, i movimenti degli occhi e la respirazione rallentano.
  • ‌Fase 2 del sonno non REM: momento in cui ci si rilassa ancora di più perché il rallentamento nel tuo corpo continua.
  • Fase 3 del sonno non REM: momento noto come sonno profondo o sonno a onde lente. Questa fase è la chiave per sentirsi riposati al mattino e si verifica più nella prima metà della notte. È più difficile svegliarsi durante i periodi di sonno profondo e se si viene svegliati è normale sentirsi intontiti o addirittura disorientati per alcuni minuti.
  • Fase REM: arriva circa 90 minuti dopo essersi addormentati. Questa fase è caratterizzata dagli occhi che si muovono rapidamente e dalle funzioni vitali come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio simili a quando si è svegli.

Durante la notte si attraversano tutte e quattro le fasi. Ognuna di esse è importante ma in particolare il sonno profondo è quello che sembra avere un maggiore sull'equilibrio ormonale e sul recupero dalle attività diurne.

Secondo uno studio le persone gufo sono più inclini allo stress.

Differenza tra sonno profondo e REM

Molti aspetti del sonno risultano ancora misteriosi ma le differenze tra le due parti principali, il sonno REM e quello profondo, sono note.

Il sonno REM è lo stato in cui si verificano sogni più vividi, la frequenza cardiaca diventa più variabile e la respirazione è più irregolare. Gli esperti ritengono che questa fase del sonno sia importante per il consolidamento della memoria e l'apprendimento.

Durante il sonno profondo, invece, non c'è movimento degli occhi o attività muscolare. Dopo il rallentamento sperimentato nelle prime fasi del sonno, il corpo si rilassa completamente.

Il sonno profondo è la fase più curativa del sonno perché mentre il corpo si rilassa, con la frequenza cardiaca in calo e le onde cerebrali che rallentano, il cervello svolge un lavoro importante, con il sistema glinfatico che si mette al lavoro per eliminare scorie e tutto ciò che non serve dal sistema nervoso centrale.

Oltre a eliminare i rifiuti, il cui accumulo è associato a malattie come il morbo di Alzheimer, il sonno profondo è importante per migliorare le funzioni cognitive e la regolazione ormonale. Inoltre, aiuta anche a mantenere forte il sistema immunitario.

Quante ore di sonno si dovrebbe dormire

Le linee guida generali sostengono che si dovrebbe dormire almeno sette per notte ma la quantità ideale può variare da persona a persona, in base alla qualità del proprio sonno ma anche all'età.

Molte persone si sentono meglio con quasi otto ore di sonno o anche nove o dieci, mentre ad altre ne bastano meno.

I neonati e bambini, inoltre, solitamente dormono molto di più delle persone anziane.

In genere il sonno REM rappresenta dal 20 al 25% del sonno complessivo, mentre quello profondo dal 10 e il 15%.

Come migliorare il sonno profondo

Sebbene non esistano linee guida fisse su quanto sonno profondo ci sia bisogno ogni notte perché il riposo possa dirsi buono, è spesso abbastanza chiaro quando questo non è abbastanza perché al risveglio ci si sente più stanchi e irritabili e durante il giorno si potrebbe fare fatica a concentrarsi.

Non dormire le ore consigliate in generale significa già, ovviamente, non dormire nemmeno quello profondo quanto si dovrebbe.

Molti fattori possono portare a una diminuzione della quantità di sonno profondo, come ad esempio una condizione medica di base, un disturbo del sonno, l'assunzione di sostanze come caffeina, alcol, droghe, cibi pesanti o alcuni farmaci.

Esistono tracker che possono fornire un'idea a grandi linee del proprio riposo ma solo uno studio clinico del sonno che misura le tue onde cerebrali può dire con certezza quanto del sonno sia sonno profondo.

In generale, il modo migliore per ottenere un sonno più profondo è dormire di più e per farlo esistono alcuni aspetti da non sottovalutare e strategie da mettere in atto come andare a dormire e svegliarsi più o meno sempre alla stessa ora; mantenere la camera da letto buia, silenziosa e con la giusta temperatura; non usare dispositivi elettronici le ore a ridossi dell'addormentamento; dedicarsi ad attività rilassanti prima di dormire come un bagno o una doccia calda o la lettura di un libro.

Cosa eliminare dalla camera da letto per dormire meglio.