Coronarie: Cosa Sono? Anatomia: Origine e Decorso; Funzioni; Patologie

Ultima modifica 02.10.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono le Coronarie?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

Le coronarie sono le due arterie del corpo umano, che hanno l'importante compito di ossigenare il tessuto muscolare del cuore, al fine di mantenere in salute quest'ultimo e ottimizzarne indirettamente la funzionalità.

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Le due coronarie nascono dall'aorta ascendente – per la precisione in un tratto chiamato radice aortica – e si distribuiscono una sulla porzione destra del cuore (arteria coronaria destra) e una sulla porzione sinistra del cuore (arteria coronaria sinistra).
Le coronarie sono capaci di raggiungere ogni distretto del tessuto muscolare del cuore, in quanto sono dotate di numerose ramificazioni, che prendono il nome generico di branche.
Se oggetto di restringimento od occlusione, le coronarie sono responsabile di una condizione medica nota come coronaropatia; il fenomeno della coronaropatia pone le basi per una patologia molto temuta: l'ischemia del miocardio.

Cosa sono le Coronarie?

Le coronarie, o arterie coronarie, sono i vasi arteriosi che, con l'aiuto le loro numerose diramazioni, si estendono su tutta la superficie esterna del cuore e provvedono a rifornire di sangue ossigenato il miocardio, ossia il muscolo del cuore.
Le coronarie, quindi, sono le arterie che mantengono in vita, in salute e in funzione il cuore, cioè l'organo da cui dipende il benessere dell'intero organismo.

Quando il cuore non riceve il giusto apporto di sangue, comincia a soffrire – in quanto manca dell'ossigeno che lo mantiene in vita – e a funzionare male.
La sofferenza e cattivo funzionamento del cuore pregiudicano il benessere e le capacità funzionali di tutti gli altri organi del corpo umano, cervello in primis.

Anatomia

Le coronarie sono due e traggono origine all'inizio dell'aorta, il grande vaso arterioso del corpo umano che nasce dal ventricolo sinistro del cuore.

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Origine delle coronarie

Le coronarie si distribuiscono una sulla parte sinistra e una sulla parte destra del cuore, in modo da rifornire in maniera esaustiva tutti i tessuti di quest'organo così importante per la vita; la coronaria che alimenta il settore sinistro del cuore è detta coronaria sinistra (o arteria coronaria sinistra), mentre la coronaria che nutre il settore destro del cuore è indicata con il nome di coronaria destra (o arteria coronaria destra).
Nell'allontanarsi dall'aorta e nel distribuirsi sul muscolo cardiaco, entrambe le coronarie si suddividono in varie ramificazioni, denominate branche, le quali sono fondamentali per un'irrorazione sanguigna altamente efficiente.

Lo sapevi che…

Le coronarie detengono il titolo di "prime ramificazioni dell'aorta"; prima di loro, infatti, l'aorta non dà vita ad altri vasi sanguigni secondari.

Origine delle Coronarie: i dettagli

Le coronarie nascono in corrispondenza del primissimo tratto dell'aorta ascendente, tratto che è conosciuto come radice aortica e che presenta 3 caratteristiche insenature note come seni aortici.

"Aorta ascendente" è il nome anatomico della prima porzione dell'aorta, porzione che inizia subito dopo la valvola aortica, presente sul ventricolo sinistro del cuore, e che termina con l'inizio dell'arco aortico.

Più nello specifico, la coronaria sinistra origina dal cosiddetto seno aortico anteriore della radice aortica, mentre la coronarie destra trae origine dal cosiddetto seno aortico posteriore sinistro della radice aortica.

La radice aortica è definibile come il breve segmento di aorta ascendente, che va dal cosiddetto anulus aortico (anello fibroso che contorna l'orifizio della valvola aortica) alla cosiddetta giunzione seno-tubulare (regione di confine che segna la fine di ogni rapporto tra l'aorta ascendente e la valvola aortica).

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Decorso delle Coronarie: i dettagli

CORONARIA DESTRA E LE SUE BRANCHE

Dal seno aortico posteriore, la coronaria destra si porta verso la sezione destra del cuore e, con un orientamento infero-diagonale, imbocca e transita attraverso il cosiddetto solco coronarico destro, fino a raggiungere la crux cordis.

Il solco coronarico destro è la scanalatura visibile all'esterno del cuore, che segna la separazione interna tra l'atrio destro e il ventricolo destro.
La crux cordis, invece, è il solco cruciforme che si forma sulla parte inferiore del lato posteriore dal cuore, per effetto dell'incontro tra i solchi coronarici (linea di separazione tra un atrio e il suo ventricolo sottostante) e il setto interventricolare (lamina di tessuto cardiaco che separa i due ventricoli).

Nel seguire il suddetto percorso (solco coronarico destro – crux cordis), la coronaria destra emette 3 branche collaterali, che, nello specifico, sono:

  • L'arteria discendente posteriore destra (o arteria interventricolare posteriore). Dotata di piccole sottobranche, questa branca della coronaria destra prende campo nella parte posteriore del ventricolo destro.
  • L'arteria marginale destra. Tale branca della coronaria destra si distribuisce lungo la superficie anteriore del ventricolo destro.
  • L'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare. Questa branca della coronaria destra si dirige laddove il cuore presenta il suo sistema di conduzione elettrica, cioè l'insieme di componenti che controlla il battito cardiaco. È da segnalare che l'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare è, nel 60% delle persone, una branca della coronaria destra e, nel restante 40% degli individui, una sottobranca della branca dell'arteria coronaria sinistra nota come arteria circonflessa sinistra.

Nota bene

Le branche di un'arteria sono le sue diramazioni. Pertanto, sono vasi sanguigni con uguali caratteristiche – tranne il calibro che è minore – e possono chiamarsi arterie, senza commettere errori di terminologia.

CORONARIA SINISTRA E LE SUE BRANCHE

A partire dal seno aortico anteriore, l'arteria coronaria sinistra si porta verso la sezione sinistra del cuore e, con un orientamento infero-diagonale, s'incunea nel solco coronarico sinistro per circa 20 millimetri; dopodiché, interrompe il proprio decorso, dividendosi in due branche, che sono:

  • L'arteria discendente anteriore sinistra (o arteria interventricolare anteriore). Questa branca terminale della coronaria sinistra si distribuisce nella porzione anteriore del lato sinistro del cuore.
    L'arteria discendente anteriore sinistra comprende diverse sottobranche, i cui nomi sono: arterie diagonali (o branche diagonali) e arterie settali (o branche settali).
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Tratto da Wikipedia.org
  • L'arteria circonflessa sinistra. Tale branca terminale della coronaria sinistra è protagonista di un lungo decorso, che comincia dal lato sinistro al cuore e termina dietro il ventricolo sinistro.
    Come la branca precedente, anche l'arteria circonflessa sinistra include diverse sottobranche, che sono: la arteria atriale sinistra (o branca atriale sinistra), l'arteria marginale sinistra (o branca marginale sinistra) e, in un 40% delle persone, l'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare (si ricorda che, nel 60% degli individui, questa vaso arterioso è una branca dell'arteria coronaria sinistra).

Altre caratteristiche delle Coronarie: le Anastomosi

Per capire: cos'è un'anastomosi?

In anatomia, il termine "anastomosi" indica generalmente un collegamento fra vasi sanguigni, che, nel caso delle arterie, ha lo scopo di garantire un apporto sanguigno efficace al verificarsi di un'ostruzione/occlusione vasale.

Le coronarie presentano delle anastomosi, le quali, a differenza di strutture analoghe presenti in altre parti del corpo umano (es: palmo della mano), sono poco efficienti nel garantire un continuo apporto in sangue in caso di ostruzioni vasali.
Nello specifico, le più importanti anastomosi delle coronarie sono:

  • L'anastomosi situata a livello del solco interventricolare (linea che separa in due ventricoli) tra le sottobranche dell'arteria discendente anteriore sinistra (branca della coronaria sinistra) e le branche dell'arteria discendente posteriore destra

e

  • L'anastomosi posta a livello del solco atrio-ventricolare tra l'arteria circonflessa sinistra (branca dell'arteria coronaria sinistra) e l'arteria coronaria destra.

Varianti

In alcune persone, le coronarie presentano un'anatomia diversa da quella sopra riportata.
Infatti, può capitare che

  • L'arteria discendente posteriore destra, anziché essere una branca della coronaria destra, sia una sottobranca dell'arteria circonflessa sinistra (branca terminale dell'arteria coronaria sinistra) o contemporaneamente una ramificazione dell'arteria coronaria destra e dell'arteria circonflessa sinistra;
  • Le coronarie, anziché essere 2, siano 3. In tal caso, la terza coronaria prende il nome di arteria coronaria posteriore;
  • Una delle due coronarie, anziché essere un vaso unico, sia un vaso doppio, in cui le due strutture vascolari corrono parallele;
  • L'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare, anziché essere una branca della coronaria destra, sia una branca dell'arteria circonflessa sinistra (quindi, di fatto, sia indirettamente una branca della coronaria sinistra).

Approfondimento: concetto di dominanza della circolazione coronarica

A determinare la dominanza della circolazione sanguigna lungo le arterie coronarie è l'anatomia dell'arteria discendente posteriore destra. Infatti, se questa branca appartiene alla coronaria destra, si parla di circolazione coronarica a dominanza destra; se deriva dall'arteria circonflessa sinistra, si parla di circolazione coronarica a dominanza sinistra; infine, se discende sia dall'arteria coronaria destra che dall'arteria circonflessa sinistra, si parla di circolazione coronarica a dominanza comune (o a doppia dominanza).
Secondo attendibili ricerche, il 70% della popolazione presenterebbe la circolazione coronarica a dominanza destra (ciò non deve sorprendere, dato che coincide con la normale anatomia delle coronarie descritte nelle righe precedenti), il 20% la circolazione coronarica a dominanza comune e il restante 10% la circolazione coronarica a dominanza sinistra.

Funzione

Le coronarie hanno il compito di rifornire di sangue ossigenato il tessuto muscolare delle pareti del cuore nonché i muscoli papillari delle valvole atrio-ventricolari (valvola tricuspide, tra atrio destro e ventricolo destro, e valvola mitrale, tra atrio sinistro e ventricolo sinistro).
Più specifico, la coronaria destra alimenta:

  • L'atrio destro;
  • Il ventricolo destro e il 25-35% del ventricolo sinistro. L'irrorazione sanguigna di queste aree del cuore spetta alle branche arteria discendente posteriore destra e arteria marginale destra;
  • Nel 60% delle persone, il sistema di conduzione elettrica. L'apporto di sangue ossigenato a quest'area cardiaca spetta all'arteria del nodo seno-atriale e del nodo atrio-ventricolare;
  • Il muscolo papillare postero-mediale delle valvole atrio-ventricolari. A irrorare di sangue questo muscolo è l'arteria discendente posteriore destra.

La coronaria sinistra, invece, nutre:

  • L'atrio sinistro, con l'arteria discendente anteriore sinistra;
  • La parte di ventricolo sinistro non alimentata dalle branche dell'arteria coronaria destra, con l'arteria discendente anteriore sinistra (tra il 45-55% della superficie) e l'arteria circonflessa sinistra (superficie rimanente);
  • Il setto interventricolare, con l'arteria discendente anteriore sinistra;
  • Il muscolo papillare antero-laterale delle valvole atrio-ventricolari, con l'arteria circonflessa sinistra;
  • Nel 40% della popolazione, il sistema di conduzione elettrica del cuore, con una branca dell'arteria circonflessa sinistra.

L'apporto sanguigno garantito dalle coronarie al cuore è fondamentale per la sopravvivenza dell'organismo: un cuore che riceve il giusto apporto di sangue ossigenato è in salute e svolge adeguatamente la sua funzione di pompa sanguigna, funzione che serve a rifornire ossigeno a tutti gli altri organi del corpo.

Patologie

Le coronarie sono al centro di una patologia molto conosciuta e diffusa, che prende il nome di coronaropatia o malattia coronarica.

Cos'è la Coronaropatia?

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Nella coronaropatia, accade che una delle coronarie è vittima di un restringimento o un'ostruzione, tale per cui il flusso di sangue attraverso essa è ridotto o assente e il tessuto muscolare del cuore riceve meno ossigeno di quanto occorrerebbe. In altre parole, in chi soffre di coronaropatia, la circolazione sanguigna all'interno delle coronarie è meno efficiente, a causa di un impedimento all'interno di una delle suddette arterie, e l'apporto di ossigeno al miocardio è inferiore alle richieste.
Alla luce di ciò e di quanto detto in merito all'importanza che ha sulla salute del cuore una circolazione sanguigna ottimale all'interno delle coronarie, il fenomeno della coronaropatia innesca inevitabilmente uno stato di sofferenza dell'organo cardiaco nonché una riduzione della sua efficienza funzionale.

Per approfondire: Sintomi, Complicazioni, Diagnosi e Terapia della Coronaropatia

CONSEGUENZA DELLA CORONAROPATIA: L'ISCHEMIA DEL MIOCARDIO

Il restringimento o l'occlusione di una coronaria e il conseguente ridotto apporto di ossigeno al miocardio pongono le basi per una condizione medica nota come ischemia del miocardio o cardiopatia ischemica.

I medici parlano di ischemia del miocardio, nel momento in cui il tessuto muscolo del cuore riceve, a causa di un restringimento o un'occlusione delle coronarie, una quantità di ossigeno inferiore alle reali necessità.

L'ischemia del miocardio può essere transitoria oppure permanente, a seconda che l'impedimento all'interno delle coronarie sia qualcosa di passeggero o meno.
Quando è transitoria, l'ischemia del miocardio è un esempio di angina pectoris; quando invece è permanente, è un esempio di una condizione molto temuta e tristemente famosa, chiamata infarto del miocardio o attacco di cuore.

Lo sapevi che…

Secondo attendibili studi epidemiologici, l'ischemia del miocardio rappresenterebbe la principale causa di decesso nei Paesi del Mondo Occidentale.

Cause della Coronaropatia

Nella maggior parte dei casi, la coronaropatia è associata all'aterosclerosi e agli effetti trombo-embolici che tale condizione può avere a livello delle coronarie; più raramente, dipende da episodi di vasculite coronarica (infiammazione delle pareti delle arterie coronarie) o di spasmo coronarico (restringimento improvviso delle coronarie dovuta una contrazione improvvisa della parete vascolare).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza